C’era un tempo che la politica era corrotta, ora la corruzione è politica. C’era un tempo che la politica si svolgeva in Parlamento, ora ai talk show. C’era un tempo che i comici ironizzavano sulla politica e oggi sono i politici a diventar comici, come i comici diventano a loro volta politici. Schizzofrenie di un sistema che è imploso su se stesso, non riuscendo a comunicare con l’esterno. Pur stando nell’epoca dei social network ci sono politici che vogliono fare accordi dentro palazzi chiusi, escludendo il mondo e gli elettori. Ci sono poi i “comici” che la comunicazione la sanno fare, perché è il loro mestiere… pericoloso è, poi, riuscire a incanalare la politica all’interno dei binari di uno “show”. Se i comici insegnassero ai politici la comunicazione, i ritmi di battuta, la musicalità di un monologo, a levarsi la maschera dell’uomo qualunque con i privilegi del deputato… Se i comici ogni tanto scendessero dal palco e la loro politica smettesse di essere costantemente un climax… forse gli uni imparerebbero qualcosa dagli altri.
C’era un tempo, nel lontano 2013, in cui l’Italia era a un bivio… e fu allora, nel vuoto più totale di istituzioni, nello stallo politico più aberrante che mai si sia potuto immaginare, durante le abominevoli battaglie all’interno del Partito Democratico… che le forze politiche si guardarono in faccia e per la prima volta quegli uomini furono in crisi con loro stessi e con le loro idee, come succede a miliardi di cittadini nel mondo ogni giorno, ma come non avveniva più da secoli nella politica italiana… Ecco iniziò da quella lontana primavera del 2013 la Rinascita dell’Italia!