Esplode una busta alla prefettura di Napoli, donna ferita

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Esplosione negli uffici della prefettura di Napoli. Un’impiegata della segreteria è rimasta ferita lievemente alle mani e alle sopracciglia mentre apriva una busta indirizzata al prefetto. Sul caso è stata aperta un’indagine.

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Arrivano le guardie private contro i “vu’ cumprà”. Ronde da spiaggia?

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Troppe risse sotto il sole! Il Comune di Rimini ha deciso di porre un limite alla violenza sotto l’ombrellone ed è pronta a schierare 50 guardie private contro i “vu’ cumprà“. Gli agenti privati dovranno monitorare i venditori abusivi ed evitare le risse. Mercoledì vi è stato l’ultimo episodio:  gli ambulanti, un’ottantina, si sono scagliati contro i carabinieri chiamati per una serie di controlli. Il bilancio della guerriglia è stato di tre feriti, tra cui un bagnino ferito da una brandina lanciata da un senegalese. L’operazione costerà 60 mila euro al Municipio. Ma si può tollerare che si venda senza regolare licenza da ambulante ed evadendo il fisco? Il Comune di Rimini appoggiarsi a società private per garantire la sicurezza dei turisti e dei cittadini? Dove è la polizia preposta alla vigilanza della città e quindi anche delle spiagge? Sceriffi privati invece che la pubblica sicurezza?

“Saranno le nostre sentinelle – spiega il prefetto Claudio Palomba – . Chiameranno le forze dell’ordine in caso di necessità”.

Papa Francesco e l’atterraggio in Brasile: bagno di folla per lui

papa-francesco-brasile-tuttacronacaAutorità civili e religiose, come la presidente del Brasile Dilma Rousseff e l’arcivescono di Rio monsignor Orani Tempesta hanno accolto Papa Francesco appena sceso dall’aereo che l’ha riportato in America Latina per la prima volta dalla sua elezione. Due ragazzi hanno consegnato quindi al Pontefice un bouquet di fiori. Dopo la calorosa stretta di mano con Rousseff, il Papa ha salutato personalmente, sorridendo, le autorità presenti nell’ aeroporto, tra cui il governatore di Rio Sergio Cabral e il sindaco della città, Eduardo Paes.

Papa Francesco è stato quindi trasferito dall’ aeroporto di Rio alla residenza presidenziale a bordo di un’auto coperta grigia e con i finestrini abbassati, di modo da poter salutare i presenti. Durante il percorso, l’auto è stata bloccata più volte dalla folla che le si assiepava intorno, senza alcuna delimitazione con transenne. I gendarmi hanno avuto problemi a tenere a freno l’assalto dei fedeli. Molti dei fedeli sono riusciti a toccare il Pontefice, che salutava i presenti.

Giornata Mondiale della Gioventù: Rio de Janeiro già in fibrillazione

papa-giornat-gioventù-tuttacronacaPapa Francesco, in viaggio per il Brasile, rinnova l’appello affinchè i giovani non siano esclusi dal tessuto sociale: “Quando li isoliamo  facciamo un’ingiustizia, togliendo loro l’appartenenza a una patria, una cultura, una famiglia”. E pensa anche al loro futuro: “Per la crisi, corriamo il rischio di avere un’intera generazione senza lavoro”. Ma mentre il Pontefice è in volo, in Brasile già è palpabile l’emozione: sono circa due milioni i visitatori attesi a Rio che seguiranno per sei giorni la visita di Papa Bergoglio e i giovani fedeli hanno già invaso la spiaggia di Ipanema con canti, preghiere e bandiere.

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Giornata Mondiale della gioventù: Papa Francesco cambia il programma

papa-francesco-brasile-tuttacronacaPapa Francesco è coerente con se stesso. In Brasile hanno parlato di “colpo di scena”, in Vaticano di “fuori programma”: il Pontefice ha infatti apportato un cambiamento nell’itinerario del viaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù e ha deciso che, appena arrivato all’aeroporto Internazionale di Rio de Janeiro, non incontrerà le autorità come previsto ma il suo primo saluto sarà per la folla dei fedeli lungo le strade. Solo in seguito, nel Palazzo Guanabara, incontrerà Dilma Roussef, Presidente del Brasile e il Governatore di Rio Sérgio Cabral. In questi giorni era già noto, inoltre, che in Brasile non sarebbe apparsa la Papamobile: per lui la jeep scoperta, in modo da poter salutare meglio le persone che si assieperanno per salutarlo: a lui, che ha sempre trascorso la vita in mezzo ai poveri, non si addicono le barriere di un’auto blindata. Le polemiche sono state per la sua sicurezza ma nel frattempo, in Brasile, si studiano misure di sicurezza per garantirne l’incolumità, soprattutto nella spiaggia di Copacabana in cui si terranno diversi eventi. Qui sono stati dispiegati circa ventimila agenti delle forze dell’ordine e sono all’erta gli elicotteri militari come anche diversi tiratori scelti sono appostati lungo il percorso del Papa per poter intervenire se necessario. La situazione è resa ancor più difficile perché secondo le stime i pellegrini presenti a Rio de Janeiro in questa settimana sono oltre due milioni e poi anche perché il Pontefice ha intenzione di muoversi liberamente per portare il Vangelo in mezzo alla gente.

Papa Francesco: a Santa Maria Maggiore per chiedere protezione alla Madonna

papa-santamariamaggiore-tuttacronacaPer la seconda volta, Papa Francesco si è recato, a sorpresa, a pregare nella basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. In precedenza, Bergoglio vi si era recato subito dopo la sua elezione. La visita è durata poco più di un’ora e il Pontefice l’ha compiuta per chiedere la protezione della Madonna sulla prossima Giornata Mondiale della Gioventù. E’ la stessa sala stampa vaticana a renderlo noto.

LICEO SOCRATE: L’INCENDIO PER LA BOCCIATURA!

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Un atto vandalico per vendicarsi della bocciatura questa sarebbe stata la causa scatenante che avrebbe portato 4 ragazzi, due minorenni e due maggiorenni, tutti studenti dell’istituto, ad appiccare il fuoco all’Istituto nella notte tra il 12 e il 13 luglio. I 4 ragazzi si sarebbero presentati dagli agenti questa mattina insieme ai genitori e ai legali di loro fiducia per costituirsi. Tre dei quattro ragazzi infatti sarebbero stati bocciati e in particolare uno di loro era stato bocciato per la seconda volta consecutiva. Sembra che la sera prima i quattro si erano dati appuntamento sul litorale romano e tra una chiacchierata e un bicchiere di troppo abbiano deciso di fare un azione eclatante, una vendetta contro la scuola. Il fuoco poi sarebbe sfuggito di mano e dall’intenzione di fare una dimostrazione, l’azione si sarebbe poi trasformata in un rogo che ha coinvolto varie aule al primo piano provocando danni per centinaia di migliaia di euro.

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Il rogo del liceo Socrate: prevista la riapertura per il 2 settembre

liceo-socrate-riapertura-tuttacronacaSono trascorse poco più di 48 ore da quando è stato appiccato il fuoco al liceo Socrate in zona Garbatella, a Roma. Oggi le istituzioni si sono riunite per discutere dell’accaduto e al termine il prefetto Giuseppe Pecoraro ha dichiarato: “Da parte di tutte le istituzioni c’è l’impegno affinchè il 2 settembre riapra la scuola a tutti gli studenti. Siamo certi che i lavori termineranno entro quella data”.

In manette l’ex prefetto Francesco La Motta

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L’ex prefetto Francesco La Motta, assieme al banchiere Klaus Beherend, Eduardo Tartaglia e Rocco Zullino, è finito in manette su ordine della Procura di Roma in merito al filone capitolino dell’inchiesta sulla gestione dei Fondi del Viminale, che riguarda la sparizione di dieci milioni di euro dalle casse del Viminale. Stando a quanto emerso, i soldi sarebbero stati investiti in una finanziaria svizzera per poi svanire nel nulla. L’accusa che pende sugli arrestati è di peculato e falsità ideologica e la parte romana dell’indagine, nata alcuni mesi fa a Napoli, riguarda un investimento in Svizzera di dieci milioni di euro del Fec (Fondo Edifici di Culto), di cui La Motta era l’ex responsabile, affidato, secondo chi indaga, a Zullino, broker di Lugano e collaboratore di Tartaglia, a sua volta parente di La Motta. Secondo i Ros e i carabinieri di Napoli, Beherend avrebbe redatto i piani di investimento dei Fondi in collegamento con Tartaglia. La Motta è inoltre indagato anche a Napoli, in un’inchiesta parallela condotta dalla Direzione antimafia e che riguarda in particolare l’attività di riciclaggio del clan Polverino, una potente organizzazione camorristica attiva nell’hinterland settentrionale di Napoli. In questo caso, La Motta risulta indagato per associazione per delinquere e rivelazione di segreto di ufficio. Secondo un pentito, avrebbe offerto coperture a imprenditori e fornito informazioni sulle indagini in corso, nonché tentato di ostacolare le inchieste “silurando” un magistrato della Procura.

Francesco, di prima mattina, prega a Santa Maria Maggiore.

francesco I-santa maria maggiore, tuttacronaca

Nel suo primo giorno da pontefice, come promesso alle migliaia di fedeli che in San Pietro lo hanno acclamato, papa Francesco è arrivato pochi minuti dopo le 8 a Santa Maria Maggiore, una delle principali basiliche della capitale. “Pregherò la Madonna, aveva detto pochi minuti dopo la sua elezione”. Il Santo Padre è entrato nella basilica da un ingresso laterale a bordo di un’auto. Ad attenderlo una cinquantina di persone, fotografi e cronisti.

Papa Francesco ha poi lasciato Santa Maria Maggiore, dove è rimasto per 30 minuti,dopo aver pregato nella Cappella Paolina della Basilica, dove c’è l’immagine della Salus Populi Romani che dà il nome a S.Maria Maggiore. Il Pontefice era accompagnato dal prefetto della Casa pontificia George Gaenswein e dal viceprefetto padre Leonardo Sapienza.Quando papa Francesco è uscito dalla Basilica di Santa Maria Maggiore ha salutato con la mano alcuni studenti della scuola Albertelli, che si trova di fronte alla Basilica, affacciati alle finestre. I giovani lo chiamavano e agitavano le mani per attirare la sua attenzione, a quel punto il Pontefice ha risposto al saluto prima di infilarsi nell’auto e lasciare la basilica.

SAN VALENTINO COL BOTTO? CHIUSA A14

a14 - anziano - bomba

Un uomo di 77 anni, di Osimo, ha seminato il panico nell’area di servizio Conero Est dell’A14, fra Loreto e Ancona sud, minacciando di farsi esplodere con l’auto con una grossa bombola di gas. L’anziano, reduce da un lutto familiare, voleva parlare con il prefetto per un problema ”personale”. La Polstrada ha chiuso al traffico l’area di sosta mentre sul posto arrivavano i vigili del fuoco e un’ambulanza, poi ha convinto l’aspirante suicida a scendere.

Il prefetto di Cosenza, su delega del Ministro degli Interni, dispone l’accesso antimafia al comune di Rende

 

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