Newton: i famigliari delle vittime ricevono telefonate in favore delle armi.

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Una valanga di telefonate preregistrate e lettere nelle cassette postali per convincere le famiglie ad opporsi alla stretta sulle armi voluta dall’amministrazione Obama. E’ la strategia che la National rifle association (Nra), la potentissima lobby delle armi, sta utilizzando in questi giorni in Connecticut, dove l’Assemblea generale sta facendo passi da gigante verso un più stringente “gun control”. Nulla di strano, se non fosse che ad essere bombardate di spam che difende il diritto a possedere pistole, fucili e armi da guerra sono le famiglie di Newtown.

“Il vostro senatore, Art Linares, avrà un ruolo chiave nella discussione sulla legge che limiterà il vostro diritto a possedere un’arma – scandisce la voce registrata – molti legislatori stanno presentando in maniera aggressiva numerose proposte per disarmare e punire i possessori di armi rispettosi della legge e gli appassionati di tiro sportivo. (…) E’ di vitale importanza che chiamiate il senatore Linares (…) e gli chiediate di opporsi a ogni tipo di legge che leda i diritti garantiti dal Secondo emendamento e il vostro diritto alla difesa personale“. Con tanto di numero di telefono a cui chiamare il politico.

Le famiglie, indignate, hanno deciso di reagire. L’allarme è stato lanciato su Facebook dalla “Newtown action alliance“, nata sull’onda emotiva causata dalla strage per promuovere la cultura del “gun control” nel Connecticut.

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Se questi sono eroi…

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Alla Draper University of Heroes gli startupper di domani impareranno come fare affari sparando. Tra una lezione di economia e un corso sui social network, gli studenti si riuniranno nel poligono dell’ateneo per esercitarsi a fare centro con il fucile. L’eccentrica scuola, fondata dal venture capitalist Tim Draper, aprirà i battenti alla fine di questo mese. Lo slogan sulla homepage dell’università parla chiaro: «La Draper University, aperta ai giovani imprenditori che sognano di trasformare il mondo, è una scuola unica nel suo genere, dove gli innovatori verranno trasformati in autentici eroi». A colpi di arma da fuoco, ma non solo.

Siamo a San Mateo, in California. La scuola ha sede in quello che una volta era il Benjamin Franklin Hotel. E le giornate qui si svolgeranno più o meno così: la mattina presto i ragazzi della Draper University of Heroes incontreranno i fondatori delle start-up che ultimamente hanno riscosso maggiore successo, da Tony Hsieh di Zappos a Kevin Systrom di Instagram, dopodiché gli Steve Jobs del futuro studieranno finanza, viral marketing e altre materie convenzionali. Per poi seguire corsi di sopravvivenza urbana, joga, go-kart. Oltre, come detto, a fare pratica con la carabina.

«Alla Draper University», recita il programma dell’ateneo più pazzo d’America, «le persone svolgeranno attività molto diverse tra loro e le sorprese saranno all’ordine del giorno. Affinché sviluppino al meglio il loro spirito imprenditoriale e imparino l’arte della negoziazione in ogni sua sfaccettatura faremo in modo che sperimentino ogni giorno cose nuove».

Previste guerre di uova, partite a pallavolo con due palloni, sessioni di karaoke. È così, secondo Tim Draper, che si allarga la mente degli imprenditori in erba. Ma non prendetelo per pazzo. Chi ha frequentato il programma pilota si è detto entusiasta, affermando di aver acquisito sicurezza nei propri mezzi.

Dando ragione così al venture capitalist, uno dei primi ad avere scommesso (milioni) su Skype, che nel progetto ha investito circa 20 milioni di dollari. I corsi dureranno in tutto otto settimane. Costo dell’iscrizione? Circa 7500 dollari. L’università di Tim Draper però non è un posto per secchioni. «Non cerchiamo gente che prenda buoni voti», ha messo subito in chiaro il fondatore, «ma persone che non abbiano paura di commettere errori. Per avere successo bisogna prima fare degli sbagli. Degli sbagli a volte anche madornali».

Sciacalli della memoria! A Newton falsa raccolta fondi in memoria di un bimbo

Noah Pozner, 6 anni, è rimasto vittima della follia omicida di Adam Lanza… ora è vittima di una truffa. E’ stato aperto un sito web a suo nome che raccoglieva fondi, naturalmente per arricchire le tasche di qualcuno e non come sostegno alla famiglia della piccola vittima.

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Uccisa nel letto! Adam ha sparato 4 colpi alla madre mentre dormiva

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“Viveva come un topo rintanato nel sotterraneo della casa della madre!”

Così un idraulico, Peter Wlasuk, che ha lavorato nella casa della famiglia Lanza  ha descritto la vita di Adam. Wlasuk al quotidiano The Sun ha dichiarato: “Avevano una bellissima casa ma lui viveva ‘sotto’. Ho sempre pensato che fosse strano. C’era tutto: letto, bagno, scrivania, computer e tv. Ma non c’erano finestre”. Poi emergono altri particolari agghiaccianti come l’ossessione per armi e attrezzature militari o la sua folle passione per i videogiochi violenti. Sembra che Adam passasse intere giornate a giocare a  “Call of Duty”, un videogioco estremamente violento, la cui pubblicità in Gran Bretagna è stata vietata nelle ore diurne.

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Walmart ritira la vendita del fucile usato per strage, mentre s’indaga sulla madre

Walmart la più grande catena di supermercati d’America, specializzata anche nella vendita di armi, ha cancellato la pagina dove era possibile acquistare un fucile simile a quello utilizzato nella strage di Sandy Hook.

Ma mentre si cerca in tutti i modi e con iniziative personali di limitare la vendita di armi automatiche, s’indaga anche nella vita di Nancy Lanza, madre dell’assassino.

Nancy Lanza non era solo un’appassionata di armi, ma era una “prepper”, cioè una persona che si prepara sempre al peggio per affrontare ogni tipo di calamità prevedibile. Per questo motivo possedeva cinque fucili, tutti regolarmente registrati, tre dei quali sono stati usati dal figlio per la strage.

Emerge anche che Nancy era un’analista finanziaria in pensione, che dopo la separazione dal padre di Adam, nel 2008, aveva preso l’abitudine di recarsi spesso al poligono di tiro. Non solo come passatempo, ma anche per tenere in esercizio la propria mira. Spesso Adam la seguiva. La signora Lanza inoltre avrebbe confidato a un amico di famiglia di essere molto preoccupata per Adam, sentiva che “lo stava perdendo”.

LA STRAGE ERA EVITABILE? SU QUESTO L’AMERICA S’INTERROGA, MENTRE LA COMUNITA’ DI NEWTOWN CERCA DI STARE  ACCANTO AI FAMIGLIARI DELLE VITTIME.

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