Gooogle ha appena annunciato la chiusura di Reader, il suo servizio per l’aggregazione di contenuti, ma è in arrivo una nuova iniziativa dal sapore molto Apple: Play News sarà un’edicola virtuale con le notizie del momento in evidenza, dal funzionamento a quanto sembra non dissimile da Newsstand, un servizio analogio di Cupertino. Intanto, è iniziato l’esodo degli utenti verso altri servizi di lettura news, per sostituire Reader, che non sarà più attivo dal prossimo luglio. E a beneficiarne sembra essere soprattutto Feedly.
Oltre 500mila nuovi utenti in 48 ore per il servizio di raccolta feed Rss simile a quello di Mountain View. Ancora non orfani e già molto delusi dalla scelta di Google, gli utenti non hanno perso tempo. Contestualmente alle proteste e petizioni online, la prima su Change.org ha superato 126mila firme virtuali, da subito si sono lanciati nella corsa all’alternativa migliore. Feedly era fra i più quotati e ha accolto a braccia aperte gli esuli di Reader. Il sito, al pari di altri in rete, consente di aggiornarsi ricevendo automaticamente notifica tramite ‘feed’ Rss di notizie e altri contenuti quando questi vengono pubblicati su siti e portali, senza doverli controllare di continuo. Il ‘boom’ di nuovi utenti non ha trovato Feedly impreparato: sul proprio blog si è impegnato a prendere in considerazione i consigli dei nuovi arrivati, ad aggiungere nuove funzionalità e ha annunciato di aver aumentato non solo i propri server ma anche – e di dieci volte – l’ampiezza di banda di connessione.
Complice della migrazione record il fatto che il passaggio da Google Reader sia molto semplice: chi accede a Feedly finchè Reader sarà attivo può scegliere di registrarsi attraverso l’account di Google Reader importando automaticamente tutti i propri feed Rss e loro organizzazione. Soluzione veloce non solo per il web sui browser Chrome, Safari, Firefox, ma anche per le applicazioni per Android e iOS: per tutte le piattaforme la sincronizzazione dei dati è in tempo reale. Graficamente Feedly è molto simile a Reader ma consente più modi di visualizzazione delle notizie – anche come magazine ricordando molto l’app di Flipboard – e integra più di un’opzione per condividere i contenuti, da Facebook a Evernote. Proprio Evernote poi sembra essere il prossimo bersaglio di Big G, con un servizio chiamato “Keep”, apparso brevemente sul web, forse per errore, che servirà proprio a conservare note e appunti.