Il pm di Pescara ha chiesto il rinvio a giudizio di tre medici per la morte in campo del centrocampista del Livorno Piermario Morosini, stroncato da una crisi cardiaca il 14 aprile del 2012 allo stadio Adriatico durante la partita di serie B Pescara-Livorno. ”Non venne usato il defibrillatore”: questa l’accusa. I medici sono Manlio Porcellini, medico sociale del Livorno, Ernesto Sabatini del Pescara e Vito Molfese, medico del 118 in servizio quel giorno allo stadio. Per loro, l’accusa è di omicidio colposo. Mentre il cardiolo Leonardo Paloscia è stato prosciolto, i tre inquisiti, secondo quanto sostiene l’accusa, avrebbero compiuto errori nell’assistenza al calciatore e non avrebbero utilizzato il defibrillatore che forse avrebbe potuto salvare la vita a Morosini. La tesi del pm, che è suffragata dalle conclusioni dei periti, il 26 che aveva militato anche con Atalanta, Udinese, Bologna, Reggina e nazionale Under 21, poteva essere salvato con probabilità valutabili intorno al 60-70%, se il defibrillatore fosse stato utilizzato.
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La morte di Morosini: rinvio a giudizio per tre medici
Pubblicato da tdy22 in novembre 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/25/la-morte-di-morosini-rinvio-a-giudizio-per-tre-medici/
Tutti si sono dimenticati della sorella disabile di Morosini?
Fu la stessa Udinese Calcio ad assicurare il proprio contributo per bocca del presidente Giampaolo Pozzo e poi del capitano Totò Di Natale. “Ho immediatamente contattato i miei amici – dichiarò il calciatore, – ho mandato un messaggio a Cannavaro, ho sentito Tommasi dell’Aic e altri. Tutti si sono resi disponibili a darci una mano perché l’importante sarà essere vicini alla sorella di Piermario non solo per un giorno, ma per tutta la vita”.
La proposta di creare un vitalizio in favore di Maria Carla era arrivata poi, dal Livorno, ma, poi, era stato proprio il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi, che aveva deciso di prendersi personalmente l’incarico di provvedere al mantenimento di Maria Carla affermando “Ritengo sia mio dovere personale e quello dell’Atalanta prenderci cura per sempre di Maria Carla Morosini – spiegò Percassi attraverso una nota pubblicata sul sito del club nerazzurro – così come avrebbe fatto Piermario se la sua esistenza non fosse stata tragicamente stroncata. Maria Carla Morosini sarà per sempre parte della famiglia atalantina e non dovrà mai preoccuparsi di nulla”.
Oggi lo zio, Abramo Ferrari, secondo quanto scritto da TgCom, sarebbe l’unico a occuparsi della sorella del calciatore, tragicamente scomparso il 14 aprile 2012, che si trova ricoverata all’Istituto Palazzolo di Grumello del Monte. Maria Carla è affetta infatti da una grave disabilità psichica che le impedisce di provvedere a se stessa. Oltre al fratello Piermario, sono morti anche entrambi i genitori della ragazza e un terzo fratello.
Aggiornamenti 18 luglio 16,20:
Nel pomeriggio è arrivata la nota ufficiale con la quale l’Atalanta precisa: “In relazione alle promesse fatte nei confronti di Maria Carla Morosini all’indomani della tragica scomparsa del fratello Piermario, Atalanta B.C. comunica di aver puntualmente adempiuto a quanto concordato direttamente con le persone che quotidianamente si occupano dell’assistenza della Sig.na Morosini. La Società, per scelta e per ragioni di riservatezza, non intende rendere noti i dettagli della propria contribuzione”
Pubblicato da tdy22 in luglio 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/18/tutti-si-sono-dimenticati-della-sorella-disabile-di-morosini/
La verità su Morosini… un errore medico che gli è costato la vita!
“Tutti i membri dell’equipe medica hanno omesso di impiegare il defibrillatore”. I medici sono chiamati “a detenere nel proprio patrimonio di conoscenza professionale il valore insostituibile del defibrillatore”: lo scrivono i periti del gip nella consulenza sulla morte del calciatore Piermario Morosini. I periti del gip hanno confermato nelle loro conclusioni che il calciatore Piermario Morosini morì per “cardiomiopatia aritmiogena. Il decesso – scrivono – è inquadrabile come morte improvvisa cardica aritmica, secondaria a cardiomiopatia da cui era affetto, precipitata dallo sforzo fisico intenso”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/27/la-verita-su-morosini-un-errore-medico-che-gli-e-costato-la-vita/
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