Risale allo scorso venerdì la notizia che i carabinieri avevano scoperto, a Porto Recanati (Macerata), un locale adibito ad ammassamento di corrispondenza. Qui sarebbero state rinvenute migliaia di lettere. Le indagini erano partite a seguito di alcune segnalazioni di lettere mai giunte a destinazione. Non è stato reso noto se si trattasse di missive importanti, ma la mancata consegna è perseguibile dalla legge italiana, con l’aggravante del ritardo e della distruzione. Durante le indagini, al centro dell’attenzione degli inquirenti, è finito un portorecanatese denunciato alla procura della Repubblica di Macerata per vari reati. Da quanto trapelato, si tratterebbe di persona molto in vista che avrebbe ricoperto un ruolo anche nella vita pubblica e che avrebbe dovuto recapitare la posta ordinaria nella località marchigiana per conto di un’impresa privata. Costui avrebbe infatti avuto in assegnazione l’incarico in subappalto, mentre Poste Italiane è estranea a questa vicenda. Le indagini procedono coperte da una spessa coltre di riserbo e tenderebbero anche a chiarire come si sia arrivati appunto all’assegnazione dell’incarico, come questo sia stato espletato nel corso del tempo e se la persona al centro dell’attenzione degli investigatori, e nella cui abitazione sono state rinvenute le missive, sia ancora a Porto Recanati. L’inadempienza nel servizio si sarebbe protratta per oltre un mese.