Guai legati alla pubblicità per la PepsiCo, nota società che produce anche l’omonima bibita. L’ultimo spot è stato ritirato in quando ritenuto razzista, per la precisione “il più razzista di sempre”! L’immagine insopportabile è una donna che all’interno di una stazione di polizia deve identificare il suo aggressore e tra i sospettati ci sono solo due afroamericani e una capra di nome Felicia. Lo spot, creato dal rapper e produttore discografico statunitense Tyler The Creator, ha suscitato immediate polemiche tanto da far dichiarare a una portavoce della PepsiCo: “Ci scusiamo per il video e ci assumiamo la piena responsabilità”.
La provocazione è sempre stata una delle armi più utilizzate dal commercio, ma come mai ormai la pubblicità va alla ricerca di immagini sconvolgenti e sconcertanti? Probabilmente la crisi ha influito sugli umori dei pubblicitari e, forse, si è notato che una sorta di incitamento alla violenza, una discriminazione razziale o un’esortazione omofoba anche se condannata dall’opinione pubblica alla fine premia a livello commerciale. Insomma si è abbassata la soglia dell’etica… tutto diventa commercio anche lo scandalismo a cui seguono poi le scuse…