
Una donna in preda al panico, la paura è quella di aver contagiato la propria famiglia con il suo stesso male: un carcinoma mammario. Anche se la prognosi di Maria Carmela Panariello, 41enne, era favorevole la donna nel weekend ha ucciso il marito e si apprestava, forse anche a uccidere i figli, una coppia di gemelli, che avevano trascorso la giornata al mare. Così quando il figlio 12 enne, insieme alla sorella ha chiesto “Mamma, papà dov’è?”, la donna gli risponde distrattamente: «Sta dormendo, aveva mal di testa». In realtà Maria lo ha già ucciso. Tommaso Egger, 57 anni, è morto da qualche ora proprio a causa di quella paura che ha trasformato la donna in un’assassina. Certo la coppia era tutt’altro che tranquilla. Un passato difficile fatto di alcol e notti trascorse sulle panchine della Circum per lui e crisi depressive per lei. Il presente, invece, era spesso devastato da liti domestiche.
E’ sabato pomeriggio, tra le 15 e le 17.30 e Maria Carmela decide di attuare la prima parte della strage che ha pianificato. Dopo l’ennesima lite con Tommaso la donna afferra il ferro da stiro e colpisce il compagno sfondandogli il cranio nella zona occipitale. Poi, non contenta, impugna un grosso coltello da cucina e sferra ben cinque fendenti al petto di Tommaso che muore all’istante. Tutto si svolge nella loro camera. I ragazzi sono al mare di fronte casa. I figli tornano e chiedono del padre, insistono e la donna è evasiva. All’ora di cena Tommaso non c’è. I figli iniziano di nuovo a chiedere, ma la madre non cede la versione rimane quella iniziale: papà ha mal di testa, lasciatelo riposare. I figli sono costretti dalla donna ad andare a dormire, ma è il figlio che elude la sorveglianza della madre e riesce a entrare nella camera da letto dei genitori e scopre il cadavere del padre.
Maria Carmela si accorge che il figlio ha scoperto il cadavere del padre e monta su tutte le furie: afferra il 12enne, lo blocca e gli avvolge una cintura al collo, iniziando a stringere. Le urla della donna attirano nella stanza la sorella che subito ha chiara la situazione e s’interpone tra madre e fratello, riesce a liberare il gemello dalla presa materna e subito lo trascina via. I ragazzi urlano, i vicini intuiscono che qualcosa di grave è accaduto. Prima che Maria Carmela possa reagire, gli stessi gemelli, con un cellulare chiamano il 113 e raccontano quanto visto. Il poliziotto dice loro di uscire dalla casa e cercare rifugio da qualche vicino. E così fanno, i ragazzi fuggono dal loro appartamento e chiedono ospitalità alla famiglia al piano sottostante.
Carmela si barrica in casa chiude la porta d’ingresso e il cancello di sicurezza, cosparge la bombola del gas con alcol, taglia il tubo di gomme e da fuoco al gpl che fuoriesce. Nel frattempo in via Calastro sono giunti poliziotti e vigili del fuoco.
Alla fine la donna è stata sedata e dissuasa dal suicidio… resta lo sconcerto di quella follia che ha fatto una vittima, ma che poteva strappare la vita anche ai figli.
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