Il Cavaliere parlando in collegamento telefonico ad un comizio, inizialmente, non pensava di essere in collegamento con Alghero, dove lo ascoltavano Ugo Cappellacci e i supporters sardi, bensì con un circolo di Aquileia. “Avete scelto di organizzare il comizio in un posto che si chiama i ‘patriarchi’ per la mia veneranda età…”, aveva esordito Silvio. La platea, però, ha reagito freddamente, non capendo. Cappellacci ha provato ad ‘avvertirlo’: “Presidente, siamo all’hotel Miramare ad Alghero…”. Ma nulla, cinque minuti avanti a parlare di club e nemmeno una parola. Poi una pausa, ha parlato con qualcuno, e finalmente: “Pronto! Chiedo scusa, mi hanno passato voi dicendo che era il club Fi di Aquileia. Invece c’è Ugo. Mi hanno fatto uno scherzo, deve essere qualcuno di sinistra della segreteria che si è infiltrato dentro”. E ancora: “Sei Ugo tu? chiedo scusa, ma siccome mi hanno programmato una telefonata con un club di Aquileia, ho salutato gli amici di Aquileia e stavo spiegando la situazione che mi ha portato a ricontrattare la situazione attraverso questi club, che sono importanti anche in Sardegna”.
Poi ha concluso: ‘Bisogna recuperare i delusi e i disgustati dalla politica. Molti pensano di non andare a votare, alle elezioni in generale e anche li’ in Sardegna, e a questi si aggiunge anche quel 20% che dichiara ancora di stare con Grillo, anche se il Movimento 5 Stelle in Sardegna si è tirato fuori dalla competizione. La somma di coloro che possiamo contattare per convincerli a tornare a votare e darci il loro voto sono un’infinità di persone, il 40% di chi dichiara di non votare e di chi ha votato la volta scorsa per i 5 Stelle”.