Quando la storia dell’Italia… passa per la tavola e le pubblicità

cibo-immaginario1-tuttacronacaEra iniziata il 3 dicembre scorso, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, la mostra “Il Cibo Immaginario, 1950-1970 Pubblicità e immagini dell’Italia a Tavola”. Conclusasi il 6 gennaio, attraverso le pubblicità del cibo, ha raccontato la modernità italiana, permettendo ai visitatori di visionare oltre 300 immagini e pubblicità del ventennio. Fruibile attraverso un percorso ragionato che ha recupera un giacimento culturale che ha segnato la modernità italiana, la storia visiva è stata ripercorsa da ben 33mila visitatori, che hanno apprezzato il racconto di venti anni di vita e costume italiani attraverso iconografia, stili e linguaggi della pubblicità del cibo e dei riti del mangiare. Si è quindi trattato di un’affluenza record per la mostra ideata e curata da Marco Panella e prodotta da Artix in collaborazione con Coca-Cola Italia, Gruppo Cremonini e Montana.

Il percorso visivo è stato articolato in 12 riflessioni sulla vita quotidiana: dal paesaggio domestico al tempo libero, dalla seduzione alla famiglia, dalla voglia di salute al risparmio per arrivare ai volti e ai luoghi dell’Italia che, usando come tramite la pubblicità, hanno scandito il ritmo, i tempi e l’ambizione del proprio affrancamento sociale. Il curatore della mostra, Marco Pannella, ha dichiarato che “Il linguaggio scelto per raccontare questa storia italiana è stato principalmente quello della carta – pubblicità provenienti dai rotocalchi, locandine, depliant, agende per la casa, quaderni, cataloghi premio, fumetti, riviste – e poi quello del ferro arrugginito delle latte pubblicitarie e quello della plastica dei primi oggetti promozionali prodotti in serie”. E continua: “Ora, dopo il successo di Roma, la sfida de Il Cibo Immaginario è quella di continuare il suo racconto di storia italiana in altre città del Paese, dentro altri musei o anche dentro luoghi non convenzionali e, in tal senso, alcuni colloqui sono già stati avviati”. Il viaggio nel passato, quindi, non è ancora terminato.

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Il 28enne suicida a Padova: si scava nel passato

suicidio-padova-tuttacronacaIeri la drammatica notizia: R.L., 28enne residente a Padova, dopo un pomeriggio trascorso a girovagare in zona, mentre sulla cittadella delle scienze l’oscurità s’infittiva, è salito all’ottavo piano del palazzo della facoltà di Chimica, in via Marzolo, e si è gettato nel vuoto. Il motivo del gesto è sconosciuto e il ragazzo non ha lasciato biglietti. Il suo corpo è stato trovato attorno alle 18.30, in una pozza di sangue. Una ragazza che era stata nelle aule studio l’ha visto e ha lanciato l’allarme. Inutile l’intervento del 118: per quel neolaureato in farmacia non hanno potuto fare nulla. La tessera sanitaria ha permesso di identificarlo e contattare in tarda serata la famiglia, che però non ha fornito spiegazioni sul gesto estremo. Nei prossimi giorni verranno esaminati il cellulare e il computer del ragazzo, alla ricerca di una traccia utile a capire. Cosa si cerca, lo spiega il Corriere del Veneto:

“a scavare nel passato del ragazzo suicida, si torna all’estate di tre anni fa, quando era stato protagonista di un episodio di cronaca nera. Era il 12 agosto 2010 quando R.L. venne trovato, attorno alle 4.30 del mattino, riverso nel giardino vicino a Pediatria, dentro l’ospedale di Padova. Aveva una vertebra e il bacino rotti, il volto tumefatto e diversi problemi ai polmoni e ai reni. Lui non ne aveva mai voluto parlare, né alla famiglia né tantomeno ai carabinieri, che all’epoca stavano indagando su quello che sembrava un pestaggio in piena regola. Ma chi lo avesse picchiato, e perché poi lo avesse abbandonato nel giardinetto interno all’ospedale, è sempre rimasto un mistero. Tre anni fa, prima che il caso finisse nel dimenticatoio, l’Arma in mancanza di testimoni aveva tentato di ricostruire la serata del giovane, allora 24enne, che la sera prima era uscito di casa in bicicletta dicendo che sarebbe tornato per cena, senza poi dare sue notizie fino al ritrovamento da parte di una guardia giurata. Non si era mai arrivati ad una soluzione anche perché lui non aveva voluto dire alcunché sull’intera vicenda. Che ora ritorna come un boomerang dalle ombre del passato.”

Economica, originale, nostalgica: la perfetta idea regalo!

fratelli-regalo-natale2013-tuttacronacaSaremo anche in piena crisi, ma il desiderio di fare un regalo non passa. Magari in occasione delle prossime feste. Parole d’ordine? Economico e originale. Perchè allora non aggiungerci anche un po’ di nostalgia e prendere spunto dall’idea postata su Reddit da olias32? Si tratta delle immagini “copiate” da due fratelli. Copiate da cosa? Dalle loro stesse foto d’infanzia. L’idea è venuta loro in occasione del 55° compleanno della loro madre e, tornati nei luoghi dove erano soliti trascorrere le vacanze, hanno assunto le stesse pose dell’epoca. Divertenti e dolci allo stesso tempo, a ricordarci che, in fondo, per quanti anni possano trascorrere, quello che conta non cambia.

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La coppia americana che vive, oggi, nel 1888

coppia-vittoriana-tuttacronacaSarah Chrisman ha le idee chiare: “C’è chi sente di essere nato nel posto sbagliato, chi nel corpo sbagliato. Io sono nata nell’epoca sbagliata”. La sua decisione, nella quale il marito Gabriel l’appoggia e segue, è stata di cambiare vita e di viverla come se fosse il 1888. La 33enne americana vive così l’illusione di trovarsi nell’età vittoria, tanto da aver rinunciato a tutte le comodità della vita moderna, come smartphone, computer ed elettrodomestici di vario genere, per crearsi attorno un mondo in stile XIX secolo. Unica eccezione: Facebook. Qui, infatti, ogni tanto pubblica le foto della sua vita che sembra essere uscita da un dipinto impressionista. Non c’è nulla di “fuori tempo” nella loro vita: scaldano la loro abitazione di Port Townsend con il cherosene e fanno acquisti nell’unico negozio della zona risalente al XIX secolo.

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“Cercò di metterci una pietra sopra, …

pietrasopra-tuttacronaca… ma quella si rifiutava di far da coperchio al passato”

-Alice Munro- (Nemico, amico, amante… 2001)

“Il passato ha il peso che decidi di dargli. …

passato-tuttacronaca… Non è lui che sbuca nel futuro e incasina la vita della gente, nossignore”

-Hitman-

“Se avessi fatto, se non avessi fatto, …

rimpianto-tuttacronaca… andando avanti così avrà mille passati e nessun futuro!”

-Ricardo Morales- (Il segreto dei suoi occhi, 2009)

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