Ormai i dubbi erano svaniti e gli inquirenti avevano più di una certezza (come ad esempio il sangue della vittima che era stato rinvenuto nell’auto dell’uomo) che Claudio Grigoletto avesse ucciso la 29enne brasiliana, Marilia Rodrigues. “Ha ammesso di aver commesso il delitto, ma ha dato una ricostruzione diversa che non ci soddisfa”. Così ha detto il pm titolare dell’inchiesta, Ambrogio Cassiani, all’uscita del carcere di Brescia Canton Mombello, dove per circa 3 ore ha parlato con Grigoletto. Ancora molti i misteri che avvolgono la vicenda, ma sembra che la ricostruzione non tarderà ad arrivare. Per quello che riguarda la ricostruzione dell’imprenditore, l’uomo avrebbe raccontato di aver avuto una colluttazione con Marilia Rodrigues, la quale avrebbe battuto la testa a terra cadendo. Riguardo i segni sul collo della vittima, Grigoletto li avrebbe spiegati con il fatto che la brasiliana aveva avuto delle convulsioni e lui intendeva frenarle. In seguito, resosi conto della morte della giovane, si è lavato per poi recarsi al campo volo di Bedizzole dove doveva tenere una lezione di volo. Stando a inquirenti e investigatori, il racconto dell’imprenditore contrasta con alcuni dati oggettivi emersi dalle indagini, come il fatto che Marilia non è morta a causa delle ferite alla testa ma per strozzamento.
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Rapito in Siria padre Paolo dall’Oglio,
Il gesuita italiano padre Paolo Dall’Oglio è stato rapito in Siria da islamisti di un gruppo filo-Al Qaeda. Lo riferiscono attivisti anti-regime. Secondo le fonti, il religioso stava camminando per strada a Raqqa quando è stato raggiunto dai sequestratori. Dall’Oglio ha lavorato per anni in Siria adoperandosi per il dialogo interconfessionale ed è stato espulso nel 2012 per aver preso posizione in favore dell’insurrezione contro Bashar Al Assad.
Pubblicato da tdy22 in luglio 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/29/rapito-in-siria-padre-paolo-dalloglio/
Le vergogne italiane: Mario Alessi esce dal carcere, può lavorare!
Ha frequentato prima un corso da fabbro, quindi uno da giardiniere. E adesso, per Mario Alessi, potrebbero presto aprirsi le porte del carcere di Prato, dove sconta l’ergastolo per il rapimento e l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, per usufruire dei permessi concessi dalla legge e svolgere un’attività esterna durante le ore del giorno. In un Italia in crisi economica, dove la disoccupazione è ai massimi storici, chi dovrebbe marcire in galera, può uscire e andare a lavorare? Benvenuti in Italia!
Una prospettiva che scandalizza la madre della vittima, Paola Pellinghelli: “E’ ancora un uomo pericoloso”
Intanto, rimane da verificare se e quando Mario Alessi godrà effettivamente dei permessi per lavorare fuori: “Chiederemo – ha detto il difensore dell’uomo, Laura Ferraboschi – quando i tempi saranno maturi. La legge lo consente. Se c’è una legge, significa che è possibile. Perché no? Escono tanti criminali. I mafiosi sono più pericolosi di Alessi”. Magari la legge dovrebbe essere rivista o quantomeno, avere il buon gusto di non usufruirne quando il delitto è agghiacciante e perpetrato su un bambino innocente!
Pubblicato da tdy22 in marzo 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/21/le-vergogne-italiane-mario-alessi-esce-dal-carcere-puo-lavorare/
CHE VERGOGNA IL PD! E poi chiedono anche il voto?
”Una sentenza che ristabilisce verita’ e giustizia e conferma come intorno a una espressione ironica sia stata costruita consapevolmente, per anni, una campagna di denigrazione e delegittimazione politica”. Il sindaco di Torino, Piero Fassino, commenta cosi’ la condanna di Silvio Berlusconi e del fratello Paolo per la vicenda Unipol.
Per l’ex segretario Ds la condanna e’ anche ”la conferma di quanto la politica italiana sia stata in questi anni fortemente inquinata da pratiche illecite”.
Non andava fatta pulizia al Pd? Con un sindaco che pronuncia certe frasi è fatta giustizia? E’ questa la faccia pulita del partito di Bersani? Espressione ironica??? Tutto era meno che l’espressione ironica era una domanda specifica per sapere se un partito politico era diventato proprietario di una banca. Come può certa gente comprendere il disagio economico di un giovane disoccupato o di un operaio in cassa integrazione, o di un lavoratore al call center?
Pubblicato da tdy22 in marzo 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/07/che-vergogan-il-pd-e-poi-chiedono-anche-il-voto/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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