Una lite furibonda tra padre e figlio. Lui Giuseppe Paolino, 72 anni, originario di Torre del Greco, presumibilmente al culmine di un acceso diverbio ha ucciso a colpi d’accetta il figlio Nunzio di 36 anni, disoccupato. Il giovane assassinato, da un paio di anni, si era trasferito dal Napoletano a casa del padre pensionato, che si trova in via Nigrisoli 136 a Sant’Alberto, frazione nella campagna di Ravenna.
Secondo i vicini di casa, Giuseppe Paolino era una persona tranquilla, nessuno mai si sarebbe aspettato questo tragico evento. Le liti c’erano frequentemente, ma erano sempre per il lavoro che mancava al figlio e per i soldi che non bastavano più.
La prima a trovare il cadavere del 36enne è stata la sorella, arrivata assieme a un amico dalla vicina frazione di Savarna, forse avvertita dal padre. La ragazza è stata poi portata all’ospedale in stato di choc. Il 72/enne è sceso di casa solo all’arrivo di carabinieri e ambulanze del 118; quindi – secondo i testimoni – ancora sanguinante ha alzato le braccia al cielo ammettendo di avere ammazzato il figlio. L’uomo, vedovo e in passato camionista, era stato sposato un paio di volte e ha avuto numerosi figli: il 36enne era nato dalla prima relazione.