Tutti pazzi per Violetta in Italia. La star della serie Disney conquista i teen ager che sono accorsi in massa alla prima tappa romana del concerto ma… Totti la supera! Il capitano giallorosso ha infatti accompagnato i figli all’evento e le V-Lovers, così si definiscono le fan, l’hanno assediato in un attimo convergendo su di lui l’attenzione sottratta alla cantante argentina. La famiglia Totti al gran completo, Francesco, Ilary Blasi e i figli Cristian e Chanel hanno rappresentato così l’inatteso fuori programma di una serata speciale.
Sono bastate due sole settimane per conquistare il Disco d’oro ad Alessandra Amoroso e il suo Amore Puro. Non c’è stata classifica che non l’ha vista trionfare e la cantante, con alle spalle già 11 dischi di platino ora è pronta a intraprendere il suo nuovo live Amore Puro Tour le cui prime tappe saranno il 3 dicembre a Milano al Mediolanum Forum e il 5 dicembre a Roma al Palalottomatica.
Amo Tour ha preso il via e Renato Zero, da grande padrone di casa, in quel Palalottomatica di Roma che diventa un salotto/discoteca ospita un’orchestra da 34 elementi completamente in total look white e un gruppo di ballo che accompagna i brani più ritmati, con le coreografie di Bill Goodson. I ballerini restano anche in slip sulle note di “Vizi e Desideri” mentre sul mega schermo passano immagini di serrature… e il pubblico diventa una sorte di “voyeur”.
Prevale l’effetto amarcord anche per gli abiti dove le piume sono limitate e anche le paillettes hanno un ruolo di secondo piano. Non sono più le stravaganze sartoriali degli anni ’70, peraltro in mostra nel palazzetto, ma rivisitazioni pacate che danno un effetto in linea con la ormai consolidata sobrietà del personaggio.
Nel gioco di rimandi tra passato e presente è forte il richiamo al tempo che passa. Le “sessanta atmosfere”, come ha definito la sua età costringono Zero ad un bilancio e la capacità di emozionare da un palco, in fondo, lo aiuta, ad esorcizzarne l’impatto ma, a sentir lui, il fil rouge dell’evento, in fondo, è tutto nel titolo dell’album e del tour, perché “l’amore è quello che conta”. Lo spettacolo non ha deluso il pubblico di appassionati, riscaldatosi soprattutto per i cavalli di battaglia ‘Baratto’, ‘Il Cielo’, ‘Triangolo’ e ‘Il carrozzone’.
Un pubblico al quale il cantate ha proposto anche tutti i 14 brani dell’ultimo album ‘Amo’ giocando con i rimandi di una scenografia eccentrica a forma di un enorme specchio da camerino, Zero non ha perso l’occasione per restare sull’attualità con la clip girata da Alessandro D’Alatri nel carcere femminile di Latina che ha accompagnato il brano “Un’apertura d’ali”, composto da Gian Carlo Bigazzi. Altro momento ad alto tasso di emotività è stato il ricordo di Lucio Dalla, con la canzone ‘Lu’. E poi l’ironia inedita rivolta al capo dello Stato, “se Napolitano non ha fatto me cavaliere del lavoro, almeno dia un riconoscimento alle mie canzoni”, ha detto.
Parte domani il tour ( se così si può chiamare visto che resterà per un mese al Palalottomatica di Roma) di Renato Zero.
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90.000 biglietti già venduti per quello che si prefigura come uno dei migliori concerti dell’anno nel panorama della musica italiana. 8 musicisti, un’orchestra di 34 elementi diretti dal Maestro Renato Serio e 12 ballerini che danzeranno le coreografie di Bill Goodson. Uno spettacolo interattivo più che un concerto, un evento dove musica e immagine si fonderanno insieme. Uno spazio anche per la cultura poiché saranno allestite anche due mostre. Prevista anche la proiezione in esclusiva assoluta, del videoclip di “Un’apertura d’ali”, l’inedito contenuto nel nuovo album “Amo”, composto dal poeta della musica Gian Carlo Bigazzi e realizzato da Alessandro D’Alatri nel carcere femminile di Latina. I vestiti di Zero saranno abiti esclusivi disegnati dalla Maison Cavalli e da The One di Gabriele Mayer.
Torna Renato Zero dopo quattro anni di assenza dalle scene e lo fa con la convinzione di chi nel proprio lavoro ci crede e s’impegna quotidianamente per dare il meglio di sè. Lo fa anche con un omaggio a quello che per lui è sempre stato un grande amico, oltre che una “musa”: Lucio Dalla. Il brano che gli dedica è “Lu”, l’abbreviazione del nome del grande artista che ci ha lasciato un anno fa. Lo fa con un inedito scritto con Giancarlo Bigazzi. Lo fa con uno stile semplice ma efficace: uan cover bianca e la scritta “Amo” impressa nella ceralacca rossa. Insomma torna e lo fa con la semplicità dei grandi artisti. C’è forza vitale, nuove enregie inq uesto album registrato tra Roma, Genova e Londra. Il disco uscirà il 12 marzo, mentre i concerti inizieranno il 27 aprile al Palalottomatica di Roma dove si fermerà per circa un mese.
«L’età avanza e sento il bisogno di stare sul palco e ritrovare il pubblico», dice l’artista romano. Le tematiche sono sempre quelle che ha portato avanti negli anni. Dalla falsa moralità, all’ipocrisia, alla bigottaggine che intrappola i cervelli in regole e schemi precostituiti da un sistema che non vuole far esprimere la vera personalità che ognuno sente dentro di sè.
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