Se c’era una speranza per far riprendere l’edilizia, duramente colpita dalla crisi economica, sarà spazzata via dal nuovo regolamento condominiale, che entrerà in vigore il 18 giugno. Le spese per i lavori dovranno, infatti, essere pagate anticipatamente e le nuove norme preoccupano già gli amministratori:
Tutto nasce dal fatto che la riforma modifica tra l’altro l’articolo 1135 del codice civile, prevedendo per le opere di manutenzione straordinaria l’obbligo di costituzione di un fondo di importo pari all’ammontare dei lavori. «La norma—dice il presidente dell’Anaci, l’Associazione nazionale degli amministratori immobiliari Pietro Membri—era stata voluta proprio dai costruttori per tutelarsi dai mancati pagamenti ma oggi appare pressoché impossibile da attuare se la si interpreta in maniera letterale: in condominio si fa fatica ad accantonare i soldi per il Tfr delle custodi, è ben difficile pensare che un’assemblea decida di pagare in anticipo decine di migliaia di euro».
Quel che si prospetta è quindi condomini che cadranno a pezzi senza aver la possibilità di accantonare il fondo. Quindi a fronte dello sgravio fiscale ipotizzato dal governo per la ristrutturazione, ora arriva invece la “stangata” del pagamento anticipato.
Per i condomini che ora sono in difficoltà una soluzione potrebbe essere il ricorso alla fideiussione o al prefinanziamento bancario, che comunque comportano costi aggiuntivi, sicuramente poco graditi. Con la modifica dell’attuale regolamento sarà istituito un fondo in cui il condominio dovrebbe versare in anticipo i soldi necessari alle opere di manutenzione straordinaria