Sul fondo, il fiume Colorado scorre con le sue acque verde smeraldo. Alzando lo sguardo, rocce rosse, dirupi, gole. L’erosione del tempo ha creato una delle meraviglie naturali più note al mondo, il Gran Canyon. Cosa accadrebbe se un giorno “scomparisse”, celato dalla nebbia? Non è assurdo chiederselo perchè è un fenomeno che accade, seppur raramente: all’incirca una volta ogni dieci anni, quando il suo classico aspetto si trasforma, sostituito da una distesa infinita di nubi. E’ quanto accade per via dell’inversione termica, fenomeno atmosferico che si verifica quando all’irraggiamento del suolo pressoché minimo si accompagna un’assoluta calma di vento: in questi casi l’aria si raffredda più velocemente di quella che si trova ad altitudini superiori, andando così a formare uno strato molto stabile che annulla il rimescolamento verticale.
Sono gli stessi scatti pubblicati sulla pagina Facebook del Grand Canyon National Park a testimoniare quanto è stato osservato venerdì scorso: la nebbia ha ricoperto tutto. Immagini che possono togliere il fiato ma, stnado a quanto raccontano i ranger, non sono state gradite dai turisti presenti, dispiaciuti poiché il fiume Colorado era nascosto dalle nuvole. “Non hanno capito quanto fossero fortunati – ha riferito il ranger Erin Whittaker, autore di uno splendido scatto dall’osservatorio Mather Point – Gli abbiamo spiegato che questo fenomeno non si presenta abitualmente. Anzi, succede praticamente una volta ogni dieci anni”.