Il vostro compagno scorda anniversari e compleanni? Non è colpa sua!

anniversario-tuttacronacaAdesso c’è la conferma della scienza: gli uomini ricordano meno delle donne, in particolare nomi e date. Cosa significa? Se il vostro partner non ricorda anniversari e compleanni, non prendetevela troppo. A dimostrare questa caratteristica maschile c’ha pensato una ricerca dell’università norvegese di Scienza e tecnologia pubblicata sulla rivista Bmc Psychology, curata dal professor Jostein Holmen e il suo team. Lo studio è stato condotto coinvolgendo circa 37mila persone, alle quali è stato sottoposto un questionario con nove domande sulle capacità di ricordare. Ai partecipanti sono state poste domande riguardanti la difficoltà di ricordare le cose, di dire con esattezza cosa stessero facendo un anno fa o se fossero in grado di ricordare in dettaglio alcune conversazioni. I risultati hanno dimostrato, appunto, che gli uomini ricordavano peggio delle donne, in particolare nomi e date. Messi alla prova sui nomi, infatti, dichiaravano di aver difficoltà a ricordare l’86,5% delle donne e l’89,7% degli uomini, mentre per le date la stessa problematica riguardava il 79,4% degli uomini e il 64,7% delle donne.”Si aprla molto del fatto che le donne ricordino più degli uomini, ma non abbiamo ancora capito perché. Questo rimane ancora un mistero irrisolto” ha affermato Holmen.

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Quelle divise per Sochi… che non passano certo inosservate!

sochi-divise-tuttacronacaL’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Sochi 2014 si avvicina e altre foto che arrivano dalla rete non possono certo passare inosservate. Se prima si è scoperto che negli spogliatoi degli uomini della struttura che ospiterà le olimpiadi ci sono due water nello stesso bagno, ora arriva una curiosa collezione delle divise di diverse rappresentanze quantomeno bizzarre. Come l’uniforme della nazionale norvegese di curling – medaglia d’argento ai precedenti giochi di Vancouver del 2010 – alquanto bizzarra e in linea con i pantaloni stravaganti indossati in passato: a scacchi, a pois e con rombi colorati. E ancora, la Germania ha sorpreso molti con la sua divisa “arcobaleno”, discutibile per quanto riguarda il look ma passabile se il messaggio nascosto fosse quello non ufficiale attribuito dai media: sosterrebbe apertamente i gay. Anche gli stilisti della squadra statunitense e canadese, in seguito alla presentazione delle loro creazioni, hanno raccolto reazioni tiepide sui social network.

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Il lago congela, i pesci restano intrappolati… la foto diventa virale!

pesci-ghiacciati-tuttacronacaE’ incredibile lo scatto che arriva dalla Norvegia tramite il Web, dov’è rapidamente diventata virale. Vi appare una baia dell’isola di Lovund dove una temperatura di -8° C combinata ad un fortissimo vento proveniente da est ha causato un congelamento incredibilmente veloce dell’acqua. Per questa ragione, sono migliaia i pesci che sono finiti intrappolati nel ghiaccio, che non hanno avuto nessuna possibilità di salvarsi dalla morte in una simile morsa di gelo.

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Quella città abbandonata alla fine della terra: vi abita solo la guida turistica!

città-fantasma-tuttacronaca“Benvenuti alla fine della terra: qui non c’è internet né tv. Il telefonino? La batteria si scarica prima che le dita si congelino”. La battuta è del 33enne Vladimir Prokofiev, guida di un vecchio avamposto minerario sovietico chiamato Piramide, sull’isola di Spitsbergen, oceano Artico e unica persona che si trova sul posto. Lui stesso ha scattato le immagini che provengono dalla Norvegia, per l’esattezza da una città fantasma abbandonata nel 1998, congelata nel tempo, a soli 1300 km dal Polo Nord. Secondo gli esperti, le temperature fredde (-10 gradi al sole) hanno contribuito a preservare gli edifici che altrimenti si sarebbero deteriorati da quando il Cremlino ha staccato la spina a questa reliquia di industrializzazione accessibile accessibile ai viaggiatori solo in barca o in motoslitta

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Indossa un crocifisso: sospesa dalla conduzione del telegiornale

giornalista-cacciata-tuttacronacaSiv Kristin Saellmann. E’ questo il nome della giornalista della Nrk che è stata licenziata perchè ha indossato una piccola croce di pietre scure, forse brillanti neri, durante la conduzione di un tg. Una simile condotta offenderebbe l’Islam e così, in ottobrel, la Saellmann è stata rimossa dal suo posto di lavoro. La protesta è giunta dalla risentita comunità islamica locale, molto consistente e formata soprattutto da persone provenienti dai paesi africani e del Medio Oriente: “Non c’è neutralità nel suo abbigliamento”.  L’ex capo della giornalista, Anders Sarheim, ha riferito al norvegese Vart Land che la richiesta di sospensione era “semplicemente dettata dalle politiche normalmente adottate dalla tv in tema di abbigliamento”. Secondo il responsabile, “i norvegesi adottano una politica chiara, e cioè che gli anchor vestano in modo neutrale… noi li incoraggiamo ad evitare di esibire gioielli che possano tradursi in simboli politici o religiosi”. Da parte sua, la Saellmann ha sostenuto non fosse sua intenzione provocare: “Non ho mai pensato che questa croce, lunga non più di un centimetro e mezzo e che mi era stata regalata da mio marito durante una recente vacanza a Dubai come semplice gioiello, potesse causare tanto clamore. Non ho indossato la croce per provocare. Sono cristiana ma finora ho visto croci un po’ ovunque, anche come oggetti di moda, e non credo che la gente reagisca per questo”. A The Local ha inoltre spiegato di non aver apprezzato che “queste persone estranee abbiano potuto telefonare e dire al mio capo cosa io debba o non debba indossare”. Tuttavia, ha concluso, “non voglio che le persone che mi guardano mentre faccio il mio lavoro di conduzione mi considerino in qualche modo di parte, voglio essere il più neutrale possibile”. Il caso della giornalista, in uno Stato dove il tasso d’immigrazione è molto alto e dove alcuni giorni fa un richiedente asilo originario del Sud Sudan che doveva essere espulso dalla Norvegia ha compiuto una strage su un autobus uccidendo tre persone, fa ricordare anche due casi simili accaduti in Gran Bretagna negli anni scorsi. Era il 2006 quando Fiona Bruce, giornalista della Bbc, finì sotto la lente di ingrandimento dei suoi dirigenti a causa di un pendente a forma di croce: fu deciso che poteva continuare a portarlo. Più recentemente, un’impiegata della British Airways è stata sospesa dal lavoro per essersi rifiutata di togliere o coprire la catenina con un minuscolo crocifisso che portava al collo. La compagnia aerea affermò che simboli religiosi e gioielli non erano consentiti dal regolamento e dovevano essere portati sotto le divise.

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Uomo sequestra un bus e uccide tre persone!

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Un uomo armato di 50 anni ha sequestrato un autobus nel centro della Norvegia: il bilancio è di tre persone uccise, riferisce la stampa locale, precisando che l’uomo sarebbe stato fermato e arrestato dalla polizia.

In Norvegia un cinquantenne “straniero”, le cui motivazioni non sono ancora chiare, è salito su un autobus diretto a Oslo e, coltello in mano, ha sequestrato il mezzo tra le località di Ardal e Tyin, a nord di Bergen, nell’ovest del Paese. Presi in ostaggio i passeggeri, ne ha uccisi tre che, sembra, non conosceva. Il procuratore Jorn Lasse Forde Refsnes ha riferito a TV 2: “Quello che possiamo confermare è che ci sono tre persone decedute che erano a bordo del bus e che partiamo dal presupposto che il colpevole sia l’uomo che è stato arrestato. Si tratta di un cinquantenne che era a bordo del bus. Non abbiamo altre informazioni su di lui”. Secondo alcuni media locali, il killer sarebbe rimasto ferito. Tra le vittime anche il conducente dell’autobus. La polizia sta cercando di capire le ragioni di quanto successo mentre il sito della televisione norvegese ha aperto un forum chiedendo a chi avesse notizie di intervenire. Il 50enne è stato bloccato e arrestato dai vigili del fuoco, giunti sul luogo per la segnalazione di un incidente stradale. A dare l’allarme era stato un testimone che ha pensato, vedendo l’autobus ribaltato, appunto a un incidente. A TV2 Nyhetskanalen ha raccontato: “L’autobus era ribaltato su un lato, così ci siamo fermati per soccorrere i passeggeri”. E ancora: “Con un’altra persona abbiamo cercato di aprire le porte, ma invano. Era impossibile. Poi abbiamo visto una persona di colore all’interno del bus. Il primo pesniero è stato che stesse cercando di uscire, ma guardando meglio ci siamo accorti che aveva un coltello in mano e abbiamo capito che non si trattava di un incidente”.

Centinaia di siriani in fuga da Catania, sognano il Nord Europa

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In Italia non ci vogliono stare ed ecco che scavalcano a centinaia la recinzione del Palaspedini,  l’impianto sportivo del rione Cibali di Catania dove sono stati ospitati e si danno alla fuga chiedendo informazioni ai passanti per raggiungere la stazione ferroviaria e salire sui treni. Sono i profughi siriani arrivati qui circa cinque giorni fa con un mercantile battente bandiera panamense, soccorso a 60 miglia dalle coste siracusane. I profughi sognano il Nord Europa e in particolare la Norvegia. 

 

Scordatevi di come fa il coccodrillo… il nuovo tormentone è “Cosa dice la volpe?”

ylvis-fox-say-tuttacronacaNeanche un mese in Youtube e già ha superato i 77 milioni di visite e già ci si aspetta che diventi il nuovo Gangnam o il successore dell’Harlem Shake. Stiamo parlando del video “The Fox” creato dai due fratelli norvegesi Vegard y Bård Ylvisåker (Ylvis). I due sono molto noti nel loro Paese, dove hanno un programma comico in tv e proprio pensando a come promuovere la nuova stagione della trasmissione hanno avuto l’idea di creare un video che potesse attirare l’attenzione. Il passo successivo è stato rivolgersi allo studio Stargate, che doveva loro un favore, e utilizzare quella stessa attrezzatura con cui lavorano star del calibro di Beyoncé, Rihanna o Katy Perry. Dopo di che… il boom! Di cosa parla la canzone? Gira attorno a una domanda che sembra non aver ancora trovato una risposta: “Cosa dice la volpe?”. Non pensiate abbia a che fare con la canzone del coccodrillo e dei balli di gruppo in spiaggia. Questa è, letteralmente, un’altra musica!

Il lupo messo in fuga… da una pecora!

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Il lupo quale predatore implacabile? Materiale da favole per bambini sembrerebbe, almeno guardando un video girato su una strada di montagna nella contea norvegese di Sør-Trøndelag. Nel filmato, un lupo sta andando a caccia per procurarsi un po’ di cibo quando s’imbatte in una pecorella accompagnata dai suoi due piccoli. Chi fa una brutta fine? Proprio il povero predatore, messo in fuga dall’intrepida madre… per ben due volte! 

Impiegato comunale ucciso in un agguato in Calabria

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Ha trovato la morte questa mattina in un agguato Domenico Princi, 41enne impiegato dell’ufficio tecnico del Comune di Calanna, in provincia di Reggio Calabria. L’uomo è morto all’istante dopo esser stato raggiunto da diversi colpi di fucile mentre si trovava a bordo della sua automobile. I carabinieri, intervenuti sul luogo, hanno avviato le indagini.

Fugge dalla Norvegia dopo aver ucciso la moglie: arrestato a Roma

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Il Cnaipic, Centro Nazionale Anticrimine informatico della Polizia delle Comunicazioni ha arrestato oggi a Roma un uxoricida che aveva scelto il nostro Paese per nascondersi dopo essere fuggito da Oslo, in Norvegia, lo scorso 12 giugno. Il cittadino afgano è ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie di 17 anni e del rapimento della figlia di 2 ed è stato rintracciato dopo una complessa attività d’indagine informatica.

Gli azzurrini portano a casa il primo posto nel girone!

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Ultima partita per i ragazzi di Mangia, contro la Norvegia, che si è giocata tutta nei tre minuti finali. Poche emozioni per i primi 90′, ma poi si sono scatenati a pochi passi dal fischio finale. All’ultimo minuto regolamentare gli scandinavi sono passati in vantaggio con un rigore, dubbio, di Strandberg, ma gli azzurrini non sono una squadra che molla: al 93′ Bertolacci ha approfittato di un errore del portiere Ostbo regalando il pareggio e il primo posto nel girone A. Potevano lasciare la partita terminasse così, con una sconfitta, ma volevano la vetta e per gli ultimi istanti hanno imperversato nella metà campo avversaria. Altre occasioni per l’Italia sono capitate a Destro tra il 58′, gol sbagliato a porta vuota, e il 60′, conclusione alta. Da parte sua, la Norvegia aveva spaventato Bardi solo al 65′ con una punizione di Hedenstad sulla traversa.

Svezia e Norvegia… vogliono la nostra spazzatura!

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Chi troppo e chi troppo poco: se in Campania, Sicilia e nella discarica romana di Malagrotta l’emergenza rifiuti è una di quelle piaghe a cui sembra non si riesca a trovare soluzione, Svezia e Norvegia li osservano come se fossero giacimenti pretoliferi. I due Paesi del Nord Europa, infatti, vantano uno dei sistemi di raccolta differenziata tra i più efficenti dell’intero Continente, tanto da non saper più come fare per alimentare i termovalorizzatori che riscaldano le case delle loro città. Da Oslo e Stoccolma allora arriva un appello: mandateci i vostri rifiuti! Svedesi e norvegesi, infatti, bruciano immondizia e ne ricavano energia e, stando agli studi, grazie all’impiego dei termovlorizzatori riescono a risparmiare 1,1 milioni di barili di petrolio all’anno. Questa tecnica diventa così un modo per abbattere i gas serra… ammesso che ci siano rifiuti da utilizzare. Sul mercato si parla, a seconda che la spazzatura sia umida o secca, di prezzi che vanno dalle 100 alle 150 euro e il suo smaltimendo a caldo fa risparmiare alla Terra 500 kg di anidride carbonica rispetto ai rifiuti smaltiti in discariche, cose che avviene in molte aree del nostro Paese dove non sono previste politiche per una simile gestione!

Selena vola da Justin?

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Sembra proprio che Selena e Justin non abbiano poi messo il punto e a capo alla loro love story. La cantante infatti è stata vista oggi atterrare a Oslo in Norvegia dove Bieber questa sera terrà un concerto. Si riaccendono quindi le speranze se Selena si è fatta un volo transoceanico per raggiungere Justin proprio in Europa.

Intanto Will.i.am pubblica il suo nuovo video per il pezzo #thatPower  fatto in collaborazione con Justin Bieber.

Visoni uccisi barbaramente: video shock!

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Per più di 18 mesi le organizzazioni ‘essereAnimali’ e ‘Nemesi Animale’ hanno documentato la realtà dei visoni in Italia negli allevamenti dove ogni anno 170 mila animali vengono uccisi e scuoiati. Entrando negli allevamenti, si legge sul sito Visoniliberi, piazzando telecamere nascoste e tramite un infiltrato è stata documentata,con un video shock, l’uccisione dei visoni con camere a gas, la loro vita in gabbia e la loro sofferenza.

Lo scopo di questo documento, che si inserisce in un contesto europeo che ha visto altri report condotti da organizzazioni di attivisti in Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Spagna è il primo passo per una campagna di sensibilizzazione e pressione con l’obiettivo di giungere all’abolizione della pratica dell’allevamento di animali per la produzione di pellicce. In Italia ci sono 16 allevamenti di visoni, riferiscono gli ambientalisti, e un allevamento di cincilla. Queste aziende rinchiudono in totale circa 200 mila animali. Il numero di queste attività è drasticamente calato dagli anni ’90, in cui circa 125 allevamenti erano segnalati alla Camera di Commercio e la produzione era arrivata a 400 mila animali uccisi ogni anno.

DESOLAZIONE DECORATA!

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Lo street artist Pøbel ha scelto la natura incontaminata che caratterizza le isole Lofoten, in Norvegia, per i suoi disegni “persi nel nulla”. I suoi sono graffiti che si trovano “da nessuna parte”, come si legge sul suo sito che è, in sostanza, uno splendido album fotografico.

E’ più facile imbattersi nelle costruzioni abbandonate che portano la sua firma, insomma, che trovarle. E’ dal 2008 che Pøbel si dedica a questi luoghi “dimenticati”. A questo progetto ha dato il nome Øde Dekor, che in italiano significa “desolazione decorata”. Dietro i suoi disegni, in realtà, c’è un problema sociale che lo street artist intende evidenziare: “La graduale diminuzione di popolazione che si sta verificando a nord della Norvegia”, dice lui.

“Ho iniziato con la collaborazione di un altro street artist, DOLK, dipingendo una casa – racconta Pøbel – ma poi ci siamo accorti che per far arrivare davvero il nostro messaggio dovevamo pensare in grande e farne molte altre. Così ho dato vita a un vero proprio “Festival” e ho invitato 10-15 artisti per un’operazione massiccia”. Un evento, quest’ultimo, raccontato nel documentario di un italiano, Davide Fasolo, chiamato “Living Decay”. Lo trovate, insieme alle foto, in questa pagina.

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Scrutare la foresta dal profondo attraverso un vetro

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Juvet, Valldal, Norvegia. Hotel con camere-paesaggio immerse nella foresta. 7 camere con esterni in vetro, costruite su palafitte, sospese su una foresta di betulle, pioppi e pini. All’uscita, l’ospite viene come “abbracciato” dalla natura e si trova immerso nel mondo selvaggio diviso solo da un vetro.

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SINDROME DA CAVALLO PAZZO!

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Unione Europea approva la raccomandazione di Bruxelles per effettuare test su prodotti a base di carne di manzo al fine di identificare la presenza di Dna equino e tracce di fenilbutazone, un antinfiammatorio usato soprattutto per i cavalli da corsa. L’Italia però non è d’accordo e boccia la proposta. MA un solo no non ferma certo la Ue. Oggi è stata confermata la presenza di carne di cavallo su prodotti che dovevano essere a base di manzo in Norvegia, Danimarca e Austria, mentre Mosca ha chiesto controlli. Intanto scatta tra i consumatori la sindrome da “cavallo pazzo” simile a quella che aveva colpito a macchia d’olio il commercio in carne quando scoppiò lo scandalo “mucca pazza”.

Secondo Hollande Francia e Germania sono motore dell’Ue

Certo schiacciando gli altri qualcuno prevale… Ma Svezia, Norvegia e i Paesi del Nord, che sono il fanalino di coda?

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Non c’è collegamento uniformi-fedi: niente velo per poliziotte in Norvegia

In Norvegia: l’aereo torna indietro. Suona la campana del fine turno.

 

Succede in Norvegia non in un film esilarante hollywoodiano.

L’aereo in questione stava per atterrare all’aeroporto di Mosjoen, quando ha preferito tornare indietro dando  come motivazione la fine del turno di lavoro per il personale di bordo.  “Le autorità ci impongono regole molto severe sugli orari di lavoro e non possiamo trasgredirle”, ha riferito un portavoce, che ha anche aggiunto “Se il velivolo fosse atterrato, sarebbe poi dovuto rimanere fermo in aeroporto perche’ non c’era l’equipaggio di riserva pronto e il suo piano di volo serale sarebbe stato annullato. Così si sarebbero danneggiati 200 passeggeri invece di 40”.

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