Ieri sera la scoperta dell’auto nel canale, oggi la tragica conferma della morte di Mauro Pane, 50 anni, pilota che girava da controfigura le scene in pista al posto dell’attore che interpretava Niki Lauda nel film “Rush”, di film di Ron Howard, dive si racconta la storia della rivalità tra Niki Lauda e James Hunt. Si tratta della seconda vittima del cast di Rush dopo l’altro incidente mortale che ha visto coinvolto Sean Edwards, pilota britannico, figlio dell’ex pilota di Formula 1 Guy Edwards, colui che – insieme ad Arturo Merzario – estrasse Niki Lauda dalla sua Ferrari in fiamme, dopo lo schianto al Nurburgring del primo agosto 1976. Il regista Ron Howard lo aveva scelto per interpretare un cameo, in cui interpretava il padre… già si parla di pellicola maledetta!
Per tutto il giorno, su Twitter, è girata la notizia della morte dell’ex pilota Michael Schumacher, ricoverato nell’ospedale di Grenoble dal 29 dicembre scorso dopo un tragico incidente sugli sci. E’ stato lo stesso ospedale, in seguito, a smentire la voce, a sua volta con un tweet. “L’ospedale di Grenoble smentisce il decesso di Michael Schumacher”, ha assicurato su Twitter Serge Pueyo, giornalista di Rtl, una delle più importanti radio di Francia. “Un medico dell’ospedale che segue Schumacher ha smentito a sua volta la morte. Le voci circolavano dalle 14:00″.
Niki Lauda rimase deturpato al volto a seguito dell’incendio della sua auto al al Nurbburgring nel 1976. E ora, a distanza di quasi quarant’anni, la rivista satirica tedesca Titanic usa il volto dell’ex campione di Formula Uno di casa Ferrari per metterne l’immagine in copertina e accompagnare la foto alla scritta “Così si è ridotto Schumacher”. La rivista vuole così tracciare un paragone tra Lauda e Schumi che, sempre come riporta Titanic, sarebbe sfigurato dopo l’incidente sugli sci che lo ha fatto finire in coma in ospedale a Grenoble, dove è tutt’ora ricoverato. Lo stesso Lauda ha commentato sdegnato la copertina: “E’ una cosa senza alcuna pietà, chi può stampare questo mucchio di spazzatura?”
Cerca spunto nella vita reale Hollywood e per questa nuova stagione che sta iniziando propone biopic di tre protagonisti della storia moderna, tre personaggi diversi, di tre ambienti diversi. Solo una cosa in comune: essere diventati immortali. Si parte questa settimana, con il rombo dei motori di Niki Lauda e James Hunt. Il film è Rush, per la regia di Ron Howard. Un ritorno agli anni 70, con il duello tra i due piloti di F1 che già di per sè era cinematografico. I volti ai due duellanti li prestano rispettivamente Daniel Brühl e Chris Hemsworth. Howard parte dal 1970 quando i due si sfidavano in Formula 3, ed erano già dei fuoriclasse. Poi arriva l’esordio di Lauda in F1 su una monoposto targata Ferrari e nel 1975 pone fine al dominio della Ford vincendo il Campionato del mondo. L’anno successivo 1976 Hunt entra nella scuderia McLaren: la sfida delle sfide ha inizio. Il campionato sembra dominato da Lauda ma poi arriva il tragico incidente sul circuito di Nürburgring. Hunt recupera punti su punti, però 40 giorni dopo Lauda è pronto gareggiare ancora, perchè “Viviamo ogni giorno come se fosse l’ultimo”. Ha spiegato Howar: “Volevo raccontare l’eccitazione della metà degli anni 70, sia sulle piste che fuori. Volevo immergere il pubblico nell’entusiasmo e nel fascino di un epoca. I miei punti di riferimento sono stati i documentari sul rock ‘n’ roll. Infatti non volevo formare un film sullo sport, ma riportare sul grande schermo l’atmosfera culturale e l’energia dell’epoca”.
Ottobre sarà invece il mese di Jobs, che racconta la vida del giovane, brillante e appassionato imprenditore che, con la sua genialità, è riuscito a dar l’avvio alla rivoluzione digitale che ha cambiato inesorabilmente il nostro modo di vivere e comunicare. A interpretare il ruolo del co-fondatore di Apple, Steve Jobs, troveremo Ashton Kutcher mentre alla regia c’è Joshua Michael Stern. La sceneggiatura arriva dalla penna di Matt Whiteley.
Bisognerà attendere invece dicembre per un tuffo nella vita di Grace si Monaco, il film che racconta un momento cruciale nella vita di Grace Kelly, quando neo sposa in crisi deve decidere se diventare la principessa più amata della storia rinunciando definitivamente alla sfolgorante carriera di attrice. Nicole kidman si trasforma nella diva che ha stregato Hitchock e gli spettatori di tutto il mondo riuscendo a far innamorare di sè anche il principe di Monaco. E non mancheranno i confronti: l’attrice australiana nata a Honolulu sarà all’altezza della stella di Hollywood reinventatasi principessa? Alla regia il francese Olivier Dahan, già noto per il biopic su Edith Piaf con Marion Cotillard. Sullo schermo, con la Kidman, troveremo Tim Roth (il principe Ranieri), Paz Vega (Maria Callas) e Roger Ashton-Griffiths nei panni dell’immortale regista Alfred Hitchcock.
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