E’ Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano a non usare mezzi termini “La Rai è una fabbrica di flop”. Il giornalista fa anche nomi e cognomi e non parla certo di programmi sconosciuti o di nicchia. Tra i nomi figurano: David Parenzo, Nicola Porro e Neri Marcorè.
Il venerdì sicuramente è un giorno difficile, già lo è in inverno figuriamoci d’estate, ma certo che i dati mostrati da Tecce sul Fatto Quotidiano sicuramente fanno riflettere: David Parenzo “La Guerra dei mondi”, quattro puntate sull’attualità andate in onda tra giugno e luglio per poi riprendere in autunno, hanno avuto uno share conclusivo del 3,5%, parecchio al di sotto della media del 7,9%. Per questo, scrive Tecce, la Rai chiederà al direttore di rete Andrea Vianello di chiudere la trasmissione.
Vittime del cattivo share legato al calendario sono stati anche Neri Marcorè con il suo spettacolo del lunedì sera, e Fabio Fazio, che ha rinunciato al lunedì ripiegando sui tradizionali sabato e domenica.
Anche un giornalista della carta stampata già prestato alla televisione (La7) come Nicola Porro ha deluso le attese con il suo programma “Virus” e anche qui Tecce rileva il danno:
Virus si è inclinato a 5,25% di share, ma il vicedirettore del Giornale avrà la rivincita in autunno. Tentare può nuocere. Perché i piccoli chimici di viale Mazzini giocano con i milioni di euro, questi prodotti sono stati venduti ai pubblicitari con stime ben maggiori: per una semplice ragione, altrimenti nessuno li avrebbe “comprati”. Il danno estivo si può riparare, quel che non si ripara, e consiste in uno spreco, sono le scenografie e il lavoro che vanno al macero. E anche quei professionisti coinvolti che, responsabili o immuni, sciupano un’occasione. Mancano ancora due mesi, di pazienza e attesa, all’apertura del bar sport di Antonio Polito che non dovrà far rimpiangere il processo di Biscardi. Polito, forse, opterà per la grazia.