Era il pomeriggio di domenica e una bimba di nove anni, che frequenta la quarta elementare di una scuola governativa a New Delhi, in India, stava giocando in un cortile con un paio di amiche. Un 25enne si è avvicinato interrompendo i giochi e, con un pretesto, ha fatto sì che la bambina lo seguisse in un luogo appartato, dove l’ha stuprata. La piccola è stata trovata solo dopo diverse ore dalla madre ed è immediatamente stata portata all’ospedale dove ora vessa in gravi condizioni per le lesioni interse subite a causa dell’aggressione sessuale. L’aggressore è stato individuato e arrestato. Oltre un anno fa una studentessa di New Delhi era morta dopo essere stata orribilmente stuprata su un autobus da sei ubriachi. La tragedia aveva sollevato un’ondata di proteste e spinto il governo ad adottare misure più severe contro gli stupri, che finora però si sono dimostrate inefficaci.
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Ancora shock in India: in fin di vita una bimba di 9 anni stuprata
Pubblicato da tdy22 in febbraio 5, 2014
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Arriva la pillola anticoncezionale… per le scimmie!
Lo ha deciso l’India come piano straordinario contro ”l’invasione” di questi animali nelle metropoli. Il piano prevede la somministrazione di dosi massicce di pillole anticoncezionali attraverso il cibo. Un programma pilota partirà presto nello stato himalayano dell’Uttarakhand dove questi animali rappresentano una piaga per la popolazione locale. Se l’esperimento funziona, potrebbe essere esteso anche in altre località, tra cui New Delhi dove finora è fallito ogni tentativo di eliminare le migliaia di macachi che infestano i ministeri e i palazzi governativi con grossi rischi per i dipendenti pubblici. L’idea è stata suggerita dal Centro nazionale per la ricerca sui primati della California che all’inizio dell’anno era stata contattata per trovare una soluzione alla sovrappopolazione delle scimmie, un animale ”sacro” per gli induisti che le venerano nei templi.
Pubblicato da tdy22 in novembre 18, 2013
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Il passaggio di Phailin in India: 10 le vittime, mentre si contano i danni
Si è abbattuto con tutta la sua furia nella baia del Bengala il ciclone Phailin e ora sono a migliaia i dipendenti della Forza nazionale (Ndrf) al lavoro negli Stati indiani di Orissa e Andhra Pradesh. Secondo quanto si apprende, sarebbero una decina le vittime della sua furia, con la maggior parte della popolazione che si è messa in salvo grazie alla tempestiva allerta. Notevoli, invece, i danni materiali. Phailin, che è stato considerato il più spaventoso ciclone che si sia abbattuto in India negli ultimi 14 anni, Phailin ha raggiunto la costa accompagnato da piogge e venti con folate di 200 chilometri orari.
Dei 10 morti, otto erano stati segnalati già ieri, nelle ore precedenti all’impatto, a cause dei forti temporali accompagnati da violente folate di vento che hanno provocato numerosi danni, a causa anche della ceduta degli alberi. L’arrivo di Pailin ha provocato ingenti danni alle infrastrutture, l’interruzione dei trasporti aerei e ferroviari, e la sospensione dell’erogazione della corrente elettrica, che continuava stamani, anche a Bhubaneswar, capitale di Orissa.
Com’era stato previsto dall’Imd, il Dipartimento meteorologico indiano, il ciclone, giunto sulle coste indiane attorno alle 21.30 di ieri, ora locale, è avanzato all’interno dello Stato di Orissa ad una velocità di 200 chilometri orari, perdendo forza al punto da diventare una semplice depressione tropicale.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 13, 2013
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India terrorizzata: il ciclone Phailin è arrivato
Il ciclone Phailin oggi ha toccato le coste degli Stati di Orissa ed Andhra Pradesh (India occidentale), con piogge battenti e venti superiori ai 200 km/h. Nonostante siano più di mezzo milione le persone evacuate, potenzialmente sono almeno 12 milioni quelle che vivono nella zona dove il ciclone, considerato della categoria massima e simile a Katrine che nel 2005 flagellò le coste della Florida, sprigionerà la parte più distruttiva della sua progressione. Rathore, direttore generale del Dipartimento di meteorologia indiano (Imd) che ha dato l’annuncio dell’impatto, ha aggiunto che l’oceano Indiano produrrà nel momento più acuto del fenomeno onde alte 3-3,5 metri, con un ingresso dell’acqua marina per almeno 600 metri all’interno del territorio. Oltre ad aver provveduto all’evacuazione, il governo centrale ha decretato l’allarme rosso per Orissa e Andhra Pradesh, ponendo in stato di allerta le forze armate, pronte ad intervenire in caso di necessità. Per quello che riguarda i danni, le autorità ritengono che la maggior parte si concentrerà nel distretto di Ganjam, in Orissa: qui si trova il 40% dei soccorritori dello Stato. Nel frattempo l’aeroporto di Bhubaneswar, capitale dell’Orissa, ha sospeso tutti i voli in arrivo ed in partenza. Cancellati anche decine di collegamenti ferroviari in arrivo o in partenza dalle localita costiere. Si è stimato che sono almeno otto le persone morte ancora prima dell’arrivo di Phailin sulla terra ferma. Questo a causa degli intesi temporali e delle forti raffiche di vento. Secondo la Protezione civile, sarà possibile procedere a una prima valutazione delle vittime e dei danni solo dopo l’alba di domani.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 12, 2013
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Il super ciclone che spaventa l’India: 525mila evacuati
Torna la paura in India per il super ciclone che si sta velocemente avvicinando nella Baia del Bengala verso le coste dell’India occidentale e toccherà terra nel tardo pomeriggio italiano. Il governo centrale ha lanciato un ”allarme rosso” per i due Stati di Orissa e dell’Andhra Pradesh: almeno 525.000 persone che vivono nelle città e nei villaggi della costa verso sono state evacuate verso i rifugi all’interno del territorio. Già tre morti sono stati registrati in Orissa a causa del forte vento che ha determinato la caduta degli alberi. I media stanno seguendo il fenomeno in diretta e si spera che questa volta il tifone non porti morte e distruzione come quello che si abbatté nel 1999 sulla città di Orissa e provocò 10mila morti. Secondo il Dipartimento meteorologico di New Delhi, Phailin produrrà anche onde alte 3-4 metri e le raffiche di vento saranno tra i 200-220 km/h, con punte di 240.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 12, 2013
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Terremoto in India, nello stato settentrionale del Sikkin, magnitudo 5,3
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5,3 gradi sulla scala Richter è stata registrata oggi 3 ottobre nello Stato indiano settentrionale del Sikkim. Lo riferiscono le tv a New Delhi precisando che per il momento non vi sono notizie di vittime o danni.
Secondo le prime informazioni il sisma è avvenuto alle 10:42 locali in una zona a 21 chilometri da Gangtok (la capitale dello Stato) e ad una profondità di nove chilometri. Secondo l’emittente Times Now la scossa à stata avvertita chiaramente a Darjeeling e Siliguri (West Bengal).
Pubblicato da tdy22 in ottobre 3, 2013
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Sonia Gandhi ricoverata a New Delhi, malore al parlamento
E’ stata ricoverata lunedì sera (ora locale) in un ospedale di New Delhi, Sonia Gandhi, leader del partito del Congresso indiano. Il malore è occorso mentre era in Parlamento ed è stata portata fuori dal figlio e dai colleghi. La Gandhi aveva appena tenuto in giornata un discorso in Parlamento a favore dell’approvazione di un’importante legge anti denutrizione.
Pubblicato da tdy22 in agosto 26, 2013
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Il ministro degli Esteri indiano sui due marò
Dopo le affermazioni di questa mattina di Emma Bonino, il ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, ha dichiarato all’ANSA: “Sono contento che da parte italiana ci sia una migliore comprensione e spero che tutti questi nostri sforzi portino a una decisione veloce” da parte del tribunale ad hoc incaricato di giudicare i due marò.
Pubblicato da tdy22 in luglio 18, 2013
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Emma Bonino fiduciosa: marò a casa entro Natale?
Il ministro degli Esteri Emma Bonino si è detta “molto fiduciosa” per quello che riguarda la vicenda dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, alla quale “stiamo lavorando”. La nuova svolta potrebbe riportarli in Italia entro Natale. La Bonino ha spiegato: “Ho potuto riscontrare da parte delle autorità politiche indiane grande desiderio di chiudere in modo rapido ed equo per tutti questa vicenda. Non demorderemo”. Ha quindi aggiunto che l’inviato speciale del governo, Staffan De Mistura, “è appena rientrato ma tornerà” in India “ancora prima delle vacanze”. Ha quindi concluso: “Credo che la costanza ci premierà e soprattutto riporterà a casa i marò con le loro famiglie”. Anche il ministro della difesa Mario Mauro è entrato nel merito: “Sono arrivate indicazioni confortanti. Per il nostro governo il caso è una priorità e non avremo assolto al nostro compito se non risolvendolo. Serve estrema attenzione e discrezione”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 18, 2013
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De Mistura: tempi brevi per il processo ai marò
L’inviato speciale del governo Staffan De Mistura, a New Delhi per la questione dei marò, ha assicurato che: “I tempi del processo non saranno lunghi, ma è necessario agire con calma e seguendo una strategia chiara che porterà a una soluzione che, come mi è stato detto da parte indiana, sarà equa e rapida”. De Mistura ha quindi aggiunto che: “Tutto indica un volontà di finire l’inchiesta a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in agosto”.
Pubblicato da tdy22 in luglio 12, 2013
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Scandalo nella metro di New Delhi: immagini hard!
Video a luci rosse, tanto da arrivare nei siti porno in realtà sono filmati delle telecamere a circuito chiuso della metro di New Delhi.
I filmati mostrano i momenti intimi delle coppie avvinghiati in scompartimenti vuoti. Anche se i dubbi vengono perché sarebbero circa 250 video da due a otto minuti che sono stati postati fin dal 2011. I video hanno avuto un notevole successo e c’è chi ipotizza che qualche addetto della sicurezza o della polizia abbia ripreso le scene, poi postate sui siti porno come provenienti dal circuito chiuso.
Lo scandalo è in atto, l’opinione pubblica infatti è sotto shock sia per gli atti osceni che per la violazione della privacy. Inoltre la polemica è scoppiata anche perché la metro di New Delhi è famosa per la sua efficienza e sicurezza, un vero modello di trasporto pubblico perfetto che ogni giorno trasporta oltre 1,5 milioni di persone.
Pubblicato da tdy22 in luglio 9, 2013
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Violentato nel bagno dell’asilo a 5 anni dal maestro!
E’ stato violentato a soli 5 anni nel bagno dal maestro. E’ accaduto in un asilo di New Delhi. Il bimbo ora ricoverato in condizioni “serie, ma stabili” in un ospedale della città avrebbe raccontato che l’insegnante lo avrebbe attratto nel bagno dell’asilo promettendogli del cibo e poi avrebbe abusato di lui minacciandolo di morte se avesse rivelato l’accaduto. Il bimbo quindi avrebbe taciuto con i genitori, ma la madre ha rinvenuto delle macchie di sangue sulla divisa scolastica del figlio che l’hanno preoccupata. Così il bambino ha risposto alle domande dei genitori. Il 32enne autore del gesto è stato arrestato dalla polizia del commissariato di Jagatpuri.
Pubblicato da tdy22 in aprile 18, 2013
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I marò sotto accusa non solo dall’India ma anche da Repubblica?
<<Riletto con calma, il rapporto dell’ammiraglio Alessandro Piroli sull’incidente della Enrica Lexie è un testo approfondito, dettagliato, ma soprattutto intelligente. Piroli (che non è la fonte che ha illustrato il testo a Repubblica) mette in fila i brandelli di informazione disponibile, ragiona sulla concatenazione degli eventi e difende fino al limite del ragionevole la tesi difensiva dei due marò. Ma non trascura di citare elementi che concorrono non tanto a individuare una possibile colpa di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.(il periodo resta fra l’altro grammaticalmente appeso). Sono invece elementi che, se considerati sin dall’11 maggio del 2012, potevano offrire al Ministro della Difesa, a quello degli Esteri e allo stesso presidente del Consiglio informazioni preziose su un fatto che l’Italia ha profondamente deformato…L’inchiesta difende quasi acriticamente il comportamento del Nucleo militare che interviene il 15 febbraio 2012 a protezione della Lexie. Ma, per esempio, individua una serie di pesanti anomalie nel comportamento del comandante della petroliera, anomalie che non solo evidenziano il mancato rispetto delle procedure previste in caso di sospetto attacco di pirati, ma possono aver contribuito a rendere più caotico l’intervento dei marò. È scritto nell’Inchiesta: “Il comandante di N. Lexie ha messo in atto solo una parte delle azioni di difesa passiva raccomandate per evitare l’attacco di pirati. Si è limitato ad incrementare la velocità (di un nodo) senza manovrare per modificare la cinematica di avvicinamento, azionando i fischi e le sirene solo nella fase terminale dell’azione”.>>
Così l’estratto dell’articolo tratto da Repubblica. Ma allora perché non è a processo il comandante?
<<Le procedure prevedono invece che la nave cambi velocemente e in maniera repentina rotta, e continui con variazioni di rotta per contrastare una eventuale rotta di attacco o comunque per segnalare il pericolo di una possibile collisione. L’inchiesta aggiunge che “tra la nave e il Nucleo sono probabilmente mancate più stringenti forme di coordinamento per la gestione unitaria dell’evento e l’individuazione delle migliori cinematiche/soluzioni da porre in essere”>>.
Ma quando non c’è il tempo e la possibilità tecnica di cambiar rotta è chiaro che bisogna comunque arginare un possibile attacco pirata… e in quel caso sparare era uno dei modi previsti dalle procedure. Ma ci può essere un motivo in più: la Lexie non si è spostata proprio per favorire, secondo le regole della navigazione, le manovre del natante che veniva da destra per metterlo in grado di superarlo o passargli davanti.
<<Altra critica: “Si sarebbe potuto anticipare l’uso delle sirene di bordo, nonché fare ricorso a getti d’acqua ad alta pressione. Inoltre sarebbe stato opportuno ricercare un contatto radio con l’imbarcazione sul canale VHF di emergenza (il canale 16, ndr) quantomeno per dirimere i dubbi sulla cinematica”, ovvero sulle rotte seguite dalle due unità. “In definitiva la nave con i suoi mezzi avrebbe potuto attuare migliori forme di coordinamento e supporto all’azione di contrasto della pirateria”>>.
L’inchiesta valuta poi il comportamento del peschereccio St. Anthony e qui Repubblica si permette di fare una sottile precisazione su come il peschereccio sia fra l’altro dedicato a Sant’Antonio, e quindi che i pescatori fossero cattolici. Quasi a voler intenerire gli animi degli italiani e coalizzarli contro Massimiliano e Salvatore che hanno sparato su poveri ed inermi pescatori per di più cattolici?
Tanto per fare un solo esempio, la crudele persecuzione degli Indios americani. In quel caso la patente di cattolico non ha impedito, come altre volte nella storia, crudeltà e ingiustizie. Non c’è quindi nell’affermazione di Repubblica un rapporto di causa ed effetto di cattolico uguale mitezza, ma solo gratuità e superficialità di giudizio.
<<“Il natante proveniva da lato dritto della Lexie, pertanto aveva diritto di precedenza (…) È singolare, oltre che estremamente pericoloso, che pur avendo diritto di precedenza, una piccola imbarcazione facilmente manovrabile rimanga su rotta di collisione di una petroliera fino a una distanza inferiore ai 100 metri”. Il rapporto conclude sostenendo che “la manovra posta in essere dal natante che non ha alterato gli elementi del moto nonostante gli avvertimenti ottici e acustici nonché quelli a caldo (colpi di avvertimento) unitamente all’avvistamento di personale armato a bordo sono stati percepiti dal team come minaccia per la nave e il suo equipaggio”. Nel suo ragionamento, l’ammiraglio Piroli arriva ad ipotizzare che il St. Anthony possa essere stato utilizzato per operazioni sia di pesca che di pirateria.>>
Repubblica che fa? Commenta così: “possibile, anche se poco probabile, perché una volta arrivato in porto al comandante del St. Anthony viene permesso di vendere ben 1.300 chili di pesce prima che il peschereccio venga sequestrato”. Come si fa a rendere opinabile la tesi dell’ammiraglio senza alcun dato al di fuori del fatto che siano poi venduti 1300 kg di pesce? Se è lo stesso ammiraglio a dichiarare che l’attività è doppia era normale che arrivato in porto, l’imbarcazione avesse pesce a bordo. C’è piuttosto da riflettere sul cinismo dei “pescatori” che nonostante due morti a bordo, la prima cosa che fanno è cercare di portare a casa più soldi possibile. E questo sarebbe comportamento da buoni cattolici?
Vi è poi l’ultimo punto a conclusione dell’articolo che i novelli Sherlock Holmes vogliono additare contro i marò:
<<Un altro dubbio che per giorni ha intralciato la ricerca di una ricostruzione verosimile dell’incidente è stato quello alimentato ripetutamente da fonti italiane. I fucilieri dichiarano alla polizia indiana e agli investigatori di non riconoscere il St. Anthony come la barca contro cui hanno sparato. Ma nell’inchiesta sommaria c’è un capitolo rivelatore: “Comparazione natante sospetto/ motopesca St. Anthony”, in cui sono accluse una foto del St. Anthony fermo in porto dopo il sequestro della polizia indiana e una delle poche foto scattate da bordo alla fine dell’incidente mentre il peschereccio si allontana. Viste di poppa le due barche sembrano simili, e infatti la relazione non lo nasconde: “È possibile osservare una sostanziale coerenza fra le descrizioni del natante coinvolto nell’evento Lexie e il St. Anthony, ovvero tipologia dell’imbarcazione, dimensione e colorazione”. Ancora: “Il confronto fra le fotografie repertate durante l’evento del 15 febbraio con quelle scattate durante la ricognizione del 26 febbraio mette in evidenza una sostanziale compatibilità fra i mezzi raffigurati”>>
Ciò non prova assolutamente che l’imbarcazione fosse la stessa e nessun tribunale corretto potrebbe assumere una “sostanziale coerenza” come prova che la barca fosse la medesima, anche perché la foto scattata a bordo ritrae un peschereccio che si allontana con una prospettiva del tutto diversa rispetto a quella poi ritratta nelle foto della polizia indiana.
<<Non è una prova di colpevolezza per nessuno, ma è una ennesima indicazione che nessuno nel governo ha mostrato di tenere nel giusto conto dal punto di vista politico. Il peschereccio era quello, il comportamento della Enrica Lexie non è stato adeguato a prevenire in maniera pacifica un possibile abbordaggio. Tutto congiurava e congiura perché l’India ritenga di essere nel giusto, e pretendesse con forza di giudicare i 2 fucilieri che l’Italia ritiene semplicemente innocenti>>.
Così chiude Repubblica suffragando implicitamente le accuse dell’India contro i due marò quando anche lo stesso Presidente della Repubblica si è attivato per dirimere la contesa sul giudizio dei militari italiani. Se li avesse ritenuti colpevoli non si sarebbe di sicuro posto in primo piano, per cercare una soluzione che poi il governo non ha saputo gestire e soprattutto ha portato alle dimissioni del ministro Giulio Terzi. Ragionando proprio sull’inchiesta dei due Sherlock Holmes di Repubblica riteniamo di aver fornito qualche spunto maggiore di riflessione per una ricostruzione più completa della vicenda…
Pubblicato da tdy22 in aprile 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/07/i-maro-sotto-accusa-non-solo-dallindia-ma-anche-da-repubblica/
L’oscena India… 4 donne sfregiate dall’acido!
Non si arresta l’ondata di violenza contro le donne in India. Quattro sorelle di età compresa tra i 19 e i 24 anni sono state vittime di un’aggressione nell’Uttar Pradesh, nel Nord del Paese: due uomini non ancora identificati hanno gettato loro addosso acido. Una delle quattro ragazze è ora ricoverata a New Delhi per le gravi ustioni riportate.
La condizione femminile in India e le frequenti violenze ai danni delle donne sono sotto i riflettori internazionali dopo lo stupro e la morte di una studentessa a New Delhi a dicembre. Inoltre, il parlamento indiano ha votato contro una proposta di legge finalizzata ad aumentare all’ergastolo la pena prevista per gli attacchi all’acido: attualmente per questo tipo di reato la pena prevista per i colpevoli è dagli 8 ai 12 anni di carcere, a seconda dei danni subiti dalle vittime, ma i condannati possono poi essere rilasciati su cauzione. Diverse associazioni hanno anche chiesto una regolamentazione della vendita dell’acido conosciuto come “Tezaab”, normalmente usato per la pulizia degli attrezzi arrugginiti.
Pubblicato da tdy22 in aprile 3, 2013
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Processo marò si riparte da zero.. quanto dobbiamo sopportare?
Il ministero dell’Interno indiano ha affidato oggi alla Agenzia nazionale di investigazione (Nia) lo svolgimento di nuove indagini riguardanti l’incidente del 15 febbraio 2012 al largo del Kerala in cui sono implicati i maro’, accusati della morte di due pescatori indiani. Lo riferiscono le tv a New Delhi. Il 18 gennaio scorso la Corte Suprema aveva sottratto la vicenda a giustizia e polizia del Kerala sostenendo che quello Stato non aveva giurisdizione.
Pubblicato da tdy22 in aprile 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/01/processo-maro-si-riparte-da-zero-quanto-dobbiamo-sopportare/
Monti sui marò… Attacca Terzi a tutto campo! Rivoluzione in Parlamento
Il premier Mario Monti intervenendo alla Camera per riferire sulla vicenda dei marò ha respinto “con forza illazioni sulla possibilità di scambi o accordi riservati con l’India”. Al contrario, il caso “che coinvolge i nostri due fucilieri ha portato una grave crisi nei rapporti con Delhi”. E proprio perché vi era una crisi nei rapporti rimandiamo indietro i marò? Facciamo dietrofront ed esponiamo i nostri militari? A maggior ragione dovrebbero essere in Italia!
Monti “Sono rimasto stupefatto su cioè che ha fatto e non fatto con le sue dimissioni, le ha rese qui, senza dire nulla nè al Capo dello Stato nè a me. Cosa non ha fatto… non ha fatto nulla per esternare il suo dissenso, lui ha condiviso la decisione e nei prossimi tempi scopriremo altri risultati che sono alla base della sua decisione. Questo Governo che non vede l’ora di essere sollevato…”
Monti attaccato in aula!!!”
Si è canditato lei! Si solleva dal Parlamento…
Monti prova a seguitare il suo intervento ma non ha spazi, ogni parola viene ribattuta da dissensi.
Monti “Massimiliano mi ha detto rispettiamo il capo dello stato, lei e Di Paola, ma tutto sta cambiando” quindi il prossimo governo cosa farà per noi? Il Capo dello stato chi sarà?
Pubblicato da tdy22 in marzo 27, 2013
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RIPORTATE A CASA MIO MARITO!
Durante il dibattito in aula alla Camera sul caso marò, Giovanna Ardito, moglie di Salvatore Girone, che seguiva la seduta dalle tribune di Montecitorio, ha urlato cosi’tutta la sua rabbia. Oltre alla moglie di Girone, in tribuna era presente anche Franca Latorre, sorella di Massimiliano, l’altro fuciliere italiano.
Pubblicato da tdy22 in marzo 26, 2013
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Scoppia il governo tecnico sul caso Marò! E’ 8 settembre?
Di Paola: “Sarebbe facile oggi lasciare la poltrona, ma non sarebbe giusto e non lo farò”. Le parole del ministro della Difesa vengono accolte dall’applauso corale dell’aula di Montecitorio. Terzi non applaude. “Non abbandonerò la nave in difficoltà – dice – con Massimiliano e Salvatore a bordo fino all’ultimo giorno di governo”.
Ignazio La Russa ha chiesto al presidente della Camera Laura Boldrini di fare da tramite affinché sia il presidente del Consiglio Mario Monti a proseguire l’informativa sul caso dei Marò. È necessario, ha detto, “che intervenga sin da ora il presidente del Consiglio a proseguire con noi questo dibattito”. Pronta la risposta della Boldrini: “Chiederò al presidente Monti di riportare suelle dimissioni del ministro Terzi il prima possibile”. Il presidente della Camera ha poi detto: “Il presidente Monti nel pomeriggio vuole verificare con il capo dello Stato, ci sono anche le consultazioni in corso, e si è detto disponibile a riferire in aula domani”.
“Pensavamo di aver visto di tutto in questa Aula ma ci sbagliavamo…ma questo non ci esime di ascoltare Di Paola” lo dice il deputato del Pd Lapo Pistelli in aula alla Camera. Aggiungendo che questo è l’8 settembre del governo tecnico.
Sul caso interviene anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano: “Il ministro degli Esteri si è dimesso, quello della Difesa si è scusato. Speriamo che Monti sia assolutamente chiaro perché il fallimento della credibilità internazionale è sotto gli occhi di tutti. Apprezziamo il gesto coraggioso e di dignità del ministro degli Esteri”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/26/scoppia-il-governo-tecnico-sul-caso-maro-e-8-settembre/
I marò non ce la fanno più… La Torre scrive a Mediaset!
“Non ci serve ora di sapere di chi sia stata la colpa, nè che le forze politiche si rimbalzino la responsabilità. Quello che chiediamo ora non è divisione: unite le forze e risolvete questa tragedia”. Questo il messaggio che il marò Massimiliano Latorre, ha inviato all’Italia attraverso una email dall’India al giornalista Toni Capuozzo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 25, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/25/i-maro-non-ce-la-fanno-piu-la-torre-scrive-a-mediaset/
Che schifo! Non è un paese per vivere… New Delhi conferma nessun accordo!
E’ giallo sugli accordi intercorsi fra Italia e India per il ritorno dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Dopo le parole del sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, secondo il quale ci sarebbe un accordo scritto con l’India per escludere la pena di morte per i due fucilieri, arriva ora la risposta del ministro degli Esteri indiano: “Non c’é stato alcun accordo. Abbiamo solo fornito dei dati”. Secondo Khurshid, ministro degli esteri indiano, non è intercorso nessun tipo di accordo è solo stato riferito all’Italia che non è un reato, quello compiuto dai marò, che prevede, secondo la giurisprudenza indiana, la pena di morte. Tuttavia restano aperte tutte le strade compreso l’ergastolo. Quanto alle garanzie? Nessuna garanzia ribattono da New Delhi!
Intervengono quindi dalla Difesa ed è il Capo di Stato Maggiore Luigi Binelli Mantelli, il quale auspica che “si concluda quanto prima” e che i due militari italiani “siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana”. Di Latorre e Girone riconosce ancora una volta “il coraggio,la disciplina e il senso dello Stato”. E assicura le famiglie che “non saranno mai abbandonate, oggi così come dopo la conclusione di questa vicenda”.
MA POSSIAMO CONSIDERARCI UNO STATO? NON ABBIAMO RISPETTO DI NOI STESSI E LO CHIEDIAMO AGLI ALTRI? PERCHE’ NON INIZIAMO A RISPEDIRE IN INDIA GLI IMMIGRATI CLANDESTINI?
Pubblicato da tdy22 in marzo 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/23/che-schifo-non-e-un-paese-per-vivere-new-delhi-conferma-nessun-accordo/
Ma quale accordo sui marò? Solo un tribunale che decide la competenza!
In un’intervista alla tv Ibn, il ministro Ashwani Kumar ha dunque smentito le parole del ministro degli Esteri Salman Khurshid, chiedendosi “come può il potere esecutivo dare garanzie sulla sentenza di un tribunale?”. Khurshid, ha aggiunto il ministro della Giustizia, “è anche un avvocato e sul perché abbia detto quelle cose, sta a lui rispondere”.
Quindi si torna all’inizio… nessuna certezza solo una mossa che potrebbe costare la vita a due militari… Nessuna responsabilità, nessun ministro che si dimette, la solita politica estera che l’Italia non ha mai saputo condurre in modo chiaro e dando notizie certe. Nella tragedia del Cermis abbiamo immediatamente riconsegnato i militari americani e le famiglie hanno ricevuto l’indennizzo da parte dello Stato Italiano che poi è stato solo risarcito al 75% dagli Usa. Ora che i nostri militari hanno sparato, su ordini, precisi, in acque internazionali, li mandiamo ad essere giudicati in India. In un paese incapace di fare giustizia sugli stupri di gruppo alle donne, noi affidiamo due militari in servizi che hanno fatto quanto richiesto… difendere la nave perché un’imbarcazione con “pescatori” che guarda caso si spingono oltre l’area di pesca perché disturbati dal passaggio di una nave ? Passano migliaia di navi, solo quella italiana li aveva infastiditi? O piuttosto i pescatori di tanto in tanto hanno un secondo mestiere? Sembra strano che pescatori si sporgano vicino a un’imbarcazione solo per avvisare che spaventano i pesci, le navi mercantili hanno una rotta ben precisa da rispettare, forse erano i pescatori ad essere fuori della loro area! Inoltre sapendo la paura che hanno i mercantili, e sapendo che a bordo ci sono militari pronti a sparare perchè i pescatori non hanno segnalato la loro volontà di voler soltanto dare una segnalazione? Sarebbe bastato fare un cenno visibile per non trarre in inganno i nostri militari… ma tutto questo non è avvenuto! Troppe casualità… troppi equivoci… Ma l’Italia non è stata in grado di assicurare la sicurezza e la giustizia ai propri militari. Che Stato è quello che mette a rischio la vita di coloro che lo servono e lo difendono fino alla morte?
Pubblicato da tdy22 in marzo 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/23/ma-quale-accordo-sui-maro-solo-un-tribunale-che-decide-la-competenza/
LA BARZELLETTA DEL MINISTRO INCAPACE NELLA TRAGEDIA DEI MARO’
Sarebbe lo spunto per un gag teatrale in un teatrino off, invece è la tragica storia di Salvatore e Massimiliano che sono dovuti tornare in India perchè l’Italia è stata incapace di fare una trattativa internazionale. Condannati ancor prima che da una sentenza, da un ministro degli esteri incapace a viaggiare sulla rotta Italia- India in continuazione. La grande vittoria urlata ai 4 venti da un esecutivo fantasma e dimissionario sarebbe che è stata evitata la pena di morte. E l’ergastolo? Lasciamo due militari marcire in carcere indiano a vita per aver eseguito un ordine?
Ora, fonti ufficiali, hanno reso noto l’atterraggio a New Delhi, dove Salvatore e Massimiliano ricominceranno a sperare… ma anche nei programmi di governo futuri non sembra interessare a nessuno la vita dei due militari. C’è la Germania a cui prostrarsi e le aziende a cui rispondere, c’è l’immigrazione da regolamentalizzare (indiani compresi che ci stanno giudicando per un reato commesso in acque internazionali) e poltrone da sistemare…
Intanto per martedì prossimo alla Camera, è prevista, in un’ora ancora da definire (come se la questione fosse di secondo piano), l’informativa del governo sulla vicenda dei marò. A riferire dovrebbero essere il ministro degli Esteri e quello della Difesa. E’ quanto ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Pubblicato da tdy22 in marzo 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/22/la-barzeletta-del-ministro-incapace-nella-tragedia-dei-maro/
I 2 marò ripartono domani per l’India! Se questo è un Paese…
Le vite di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, non hanno pace. Contesi tra due Stati, l’uno senza un governo e l’altro in mano a un oligarchia dittatoriale che non è neppure capace di assicurare una condizione dignitosa alle donne del proprio paese. I due marò saranno riconsegnati a una giustizia sommaria che passa dalla pena di morte all’assoluzione, con un crescente numero di abusi sessuali e di criminalità che si ritorce contro i più deboli. Dopo una lunga trattativa l’Italia cede, non tutela i suoi cittadini. Perchè Massimiliano e Salvatore prima di essere militari sono anche cittadini che si trovano accusati di un reato, commesso in acqua internazionali, fuori dalla giurisdizione indiana, e di cui loro sono solo gli artefici materiali. Chi ha dato l’ordine ai militari di sparare? Chi li ha messi su una nave a salvaguardia del trasporto marittimo insidiato troppo spesso dai pirati indiani e dettato le regole affinché il carico arrivasse nel porto? Quanti superiori hanno sopra le loro teste da proteggere? Allo stato italiano, senza un governo, con le difficoltà attuali a formarne uno, è chiaro che non resta altro da fare che inginocchiarsi all’India violenta e strappare solo un misero foglio di carta riguardo al trattamento che sarà riservato ai due fucilieri e alla tutela dei loro diritti fondamentali.
Benvenuti in Italia!
Pubblicato da tdy22 in marzo 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/21/i-2-maro-ripartono-domani-per-lindia-se-questo-e-un-paese/
“E’ incettabile!” così Sonia Gandhi sui marò.
La decisione presa dall’Italia di non far ritornare i marò «è completamente inaccettabile» e l’India «deve fare tutto quello che è nelle sue possibilità per riportarli indietro». Lo ha dichiarato oggi a New Delhi la presidente del Partito del Congresso, Sonia Gandhi, di origini italiane. Al termine di un vertice con i massimi dirigenti della formazione che guida il governo indiano su vari temi dell’ attualità politica, la Gandhi ha sottolineato che «l’atteggiamento di sfida del governo italiano sulla questione dei due marò e il suo tradimento di un impegno con la nostra Corte Suprema sono completamente inaccettabili». Nello stesso discorso la Gandhi aveva anche sostenuto che «nessuno può pensare di sottovalutare l’India» su questa questione.
Pubblicato da tdy22 in marzo 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/19/e-incettabile-cosi-sonia-gandhi-sui-maro/
L’ambasciatore italiano in India rischia il carcere!
La Corte suprema indiana può “teoricamente ordinare l’arresto” dell’ambasciatore d’Italia Daniele Mancini ritenendolo responsabile del non ritorno dei marò in India. E’ uno scenario estremo quello che tratteggia Harish Salve, l’avvocato che fino all’11 marzo ha difeso gli interessi italiana per poi rinunciare in disaccordo con la decisione di Roma. Intervistato nel programma ‘Devil’s Advocate’ della tv CNN-IBN, Salve, che non ha condiviso la decisione di trattenere in Italia Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha sostenuto che Mancini – al quale le autorità non consentono di allontanarsi dall’India – non rispettando la dichiarazione giurata depositata presso la Corte Suprema si è reso responsabile di “oltraggio alla Corte”.
Secondo Salve l’ambasciatore non potrebbe far valere una immunità diplomatica perché “la nostra Costituzione stabilisce che tutti agiscano in aiuto e secondo gli orientamenti della Corte Suprema”. Dopo essersi detto certo che i giudici del massimo tribunale “agiranno” nei confronti di Mancini (una udienza è stata fissata per domattina a New Delhi, ndr), Salve ha ribadito che “teoricamente” il diplomatico potrebbe “andare in prigione”. Sul piano pratico, ha concluso, “dipende da come i giudici vorranno regolarsi con lui. Ma possono, se vogliono, mandarlo in carcere”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/17/daniele-mancini/
I marò non salpano più… restano in Italia!
«L’Italia ha informato il Governo indiano che, stante la formale instaurazione di una controversia internazionale tra i due Stati, i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non faranno rientro in India alla scadenza del permesso loro concesso». Così il Ministro Terzi.
ED ERA ORA!
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
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Trovato impiccato il primo imputato dello stupro mortale alla ragazza sul bus!
Ram Singh, l’imputato principale del mortale stupro di gruppo ai danni di una ragazza di 23 anni il 16 dicembre scorso a New Delhi, si e’ impiccato oggi all’alba nella sua cella. Lo hanno reso noto le autorita’ carcerarie nella capitale indiana. Singh, insieme ad altre cinque compagni fra cui un minorenne, aveva fatto salire la ragazza su un autobus in movimento per poi violentarla e causarle ferite che ne causarono il decesso in un ospedale di Singapore
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/51232/
A 7 anni stuprata a scuola… l’India 2.0!
Una folla inferocita si e’ radunata fuori da un ospedale di New Delhi dopo che si e’ diffusa la notizia che una bambina di sette anni e’ stata violentata a scuola. Secondo la Bbc, i manifestanti hanno danneggiato degli autobus fuori dal Sanjay Gandhi Hospital dove la piccola e’ stata ricoverata. C’e’ stata anche una sassaiola contro la polizia e alcuni agenti sono rimasti feriti. Lo stupro, riferisce il Times of India, e’ stato compiuto giovedi’ pomeriggio in una scuola pubblica a Mangolpuri, zona nord-orientale della capitale indiana. La vittima non ha saputo identificare l’aggressore, ha solo detto che si trattava di un uomo adulto.
La bimba e’ stata trovata ferita dentro l’istituto e trasportata all’ospedale dove e’ stato confermato lo stupro. La polizia sta interrogando il personale della scuola e ha interrogati alcuni insegnanti e un affetto alla sicurezza. Nel dicembre scorso, una studentessa di Delhi subi’ uno stupro di gruppo su un autobus nella capitale e mori’ per le ferite riportate, suscitando un’ondata di proteste in tutto il Paese. New Delhi registra il piu’ alto numero di crimini sessuali tra le maggiori citta’ indiane, con in media uno stupro ogni 18 ore.
Pubblicato da tdy22 in marzo 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/01/a-7-anni-stuprata-a-scuola-lindia-2-0/
I marò tornano per il voto!
Via libera della Corte suprema di New Delhi a Salvatore Girone e a Massimiliano Latorre per la licenza a fine elettorale. I due marò potranno rimanere in Italia 4 settimane. Nel concedere il permesso, la sezione della Corte Suprema presieduta dal giudice capo Altamas Kabir ha chiesto ai due maro’ di firmare un affidavit relativamente ai loro obblighi nei confronti della giustizia indiana.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/22/i-maro-tornano-per-il-voto/
L’orrore indiano: 3 bambine stuprate e uccise
Ennesimo, orribile caso di violenza nei confronti del sesso femminile in India: tre sorelline di 6, 9 e 11 anni sono state rapite, stuprate e infine assassinate nel distretto di Bhandara, una zona rurale nello Stato occidentale del Maharashtra.
Erano scomparse dal loro villaggio giovedì scorso, e due giorni dopo i loro corpi “sono stati trovati in un pozzo, insieme alle cartelle e alle scarpe”. Lo ha riferito soltanto oggi un portavoce della polizia locale, Aarti Singh, secondo cui l’autopsia ha confermato per tutte le vittime la violenza carnale prima dell’uccisione.
Le bambine erano uscite di casa per andare in cerca della madre, e da allora nessuno ne aveva più saputo nulla. Singh ha precisato che finora non sono stati effettuati arresti formali, ma che quattro sospetti sono stati fermati per essere sottoposti a interrogatorio mentre le indagini proseguono. Gli abitanti del villaggio hanno inscenato manifestazioni di protesta una volta emersa la tragica verità.
Il Paese è ancora sotto choc per la vicenda di Jyoti Singh Pandey: la 23enne studentessa di fisioterapia che il 16 dicembre scorso a New Delhi fu aggredita da sei balordi a bordo di un autobus, violentata, picchiata e seviziata per 40 minuti, e infine gettata fuori dal veicolo insieme al fidanzato, anch’egli pesantemente malmenato. La ragazza morì in un ospedale di Singapore dopo tredici giorni di agonia. Il processo ai cinque dei suoi aguzzini, che se riconosciuti colpevoli rischiano la pena di morte, è attualmente in corso. Il sesto, essendo risultato minorenne dal test del Dna, sara’ invece giudicato separatamente.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/20/lorrore-indiano-3-bambine-stuprate-e-uccise/
ONE BILLION RISING: INDIA!
Donne e uomini provenienti da tutti i ceti sociali si sono riuniti oggi per impegnarsi a porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze.
Una serie di eventi culturali sono in programma in tutta l’India, che parteciperà al flash mob globale che viene chiamato ‘One Billion Rising’.
Alla luce anche degli ultimi eventi di violenza contro le donne in India, quest’evento ha un’importanza notevole.
A Nuova Delhi, il suo momento clou è stato l’evento culturale che si è svolto a Parliament Street tra 5 e 8 PM, che ha visto partecipare gli studenti di Lady Shri Ram College, Miranda House e Kamala Nehru College.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 14, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/14/one-billion-rising-india/
Iniziato in India il processo al “branco” della ragazza stuprata e uccisa
Pubblicato da tdy22 in febbraio 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/05/ragazza-stuprata-e-uccisa/
Il processo per lo stupro mortale resta a New Delhi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 29, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/29/il-processo-per-lo-stupro-mortale-resta-a-new-delhi/
Peperoncino come arma! Le indiane costrette a difendersi da sole!
E’ il boom dello spray al peperoncino in India! Sale la paura dello stupro e mentre la giustizia è lenta e il governo non offre garanzia, le giovani indiane costrette a lavorare di notte nei call center, acquistano lo spray al peperoncino.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/22/peperoncino-come-arma-le-indiane-costrette-a-difendersi-da-sole/
Stupratore indiano chiede trasferimento processo, padre vittima la pena di morte.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/21/new-delhi-rape-lo-stupratore-chide-trasferimento-processo-il-padre-della-vittima-la-pena-di-morte/
Foto dal web… latte bollente a New Delhi per tè
Pubblicato da tdy22 in gennaio 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/07/foto-del-giorno-latte-bollente-new-delhi/
Inizia il processo contro lo stupro di branco in India!
Ma ci può essere giustizia?
Pubblicato da tdy22 in gennaio 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/01/03/inizia-il-processo-contro-lo-stupro-di-branco-in-india/
6 arresti per ragazza stuprata in autobus!
Pubblicato da tdy22 in dicembre 29, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/29/6-arresti-per-ragazza-stuprata-in-autobus/
Tuteleremo le donne! Il premier indiano in ritardo sugli sconti anti stupro
Pubblicato da tdy22 in dicembre 24, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/24/tuteleremo-le-donne-il-premier-indiano-in-ritardo-sugli-sconti-anti-stupro/
Spiraglio per i Marò! New Delhi non si oppone se tribunale concede licenza.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 18, 2012
https://tuttacronaca.wordpress.com/2012/12/18/spiraglio-per-i-maro-new-delhi-non-si-oppone-se-tribunale-concede-licenza/
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