L’idea è stata degli autori di Simple Misfits che si sono chiesti come reagiscono le persone davanti a un furto d’auto. Con una precisazione: come cambia la reazione a seconda che il presunto ladro sia bianco o nero? L’esperimento è stato condotto a Los Angeles ed è finito su Youtube collezionando quasi un milione e mezzo di visualizzazioni in appena due giorni. Nel filmato si nota come, una volta che si è attivato l’allarme, nessuno sembra preoccuparsi d’informare la polizia nel caso il malviviente sia un bianco. Al contratio, se a tentare il furto è un uomo di colore, in un lampo arrivano gli agenti, chiamati proprio dai passanti.
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A Roma scatta il piano contro gli affitti in nero: 47 immobili sequestrati
Emerge il nero degli affitti degli studenti. Grazie alla collaborazione di decine di studenti, su 132 controlli negli ultimi due mesi ben 92 sono risultati irregolari. In aumento del +250% anche le segnalazioni, informa una nota della Gdf. Già recuperati 27 milioni. Nel dettaglio, 47 immobili, per totali 13.5 milioni, sono stati sequestrati tra Ardea e Roma-Tor Vergata a un ottantenne evasore totale. Sarà proposto di utilizzarli come alloggi per studenti; sei immobili in zona Magliana affittati in «nero» ed allacciati abusivamente alle reti elettriche ed idriche sono stati individuati grazie alla segnalazione al 117 di uno studente. Non solo repressione ma anche prevenzione: 50 mila matricole riceveranno sulle loro e-mail il prontuario “Studia e vivi Roma” contenente consigli per trovare casa senza sorprese e come attivare la procedura prevista dalla «cedolare secca», che consente di ottenere, denunciando l’affitto «in nero», un contratto regolare della durata di quattro anni, prorogabile per altri quattro, ad un canone notevolmente inferiore al valore di mercato. 605 sono i controlli eseguiti da inizio anno, quelli irregolari, informa sempre la nota, 395.
Pubblicato da tdy22 in novembre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/23/a-roma-scatta-il-piano-contro-gli-affitti-in-nero-47-immobili-sequestrati/
La battuta della ginnasta italiana fa scoppiare la polemica razzista
Il colore è un tabù e fin quando davvero non cadrà il muro solo parlarne può far rischiare uno scivolone sui toni del razzismo. Stavolta cadere nella trappola è stata la ginnasta italiana Carlotta Ferlito arrivata quinta dietro la compagna Vanessa Ferrari, nella prova individuale alla trave ai Mondiali di Anversa, precedute proprio da una afroamericana, Simone Biles, che le ha sapute mettere alle spalle e vincere l’oro. Durante una dichiarazione subito dopo la gara la Ferlito ha voluto fare una battuta che si è trasformata immediatamente in un boomerang: “Ho detto a Vanessa che la prossima volta ci dipingeremo la nostra pelle di nero così da poter vincere anche noi”. Immediatamente è scattata l’indignazione da parte della Federazione Usa che ha chiesto spiegazioni.
Sono così arrivate le scuse della Ferlito, che su Twitter ha scritto: “Voglio scusarmi con le ragazze americane. Non volevo sembrare offensiva o razzista. Amo Simone e sono un grande fan delle ginnaste americane”. L’atleta italiana ha poi aggiunto: “Ho commesso un errore, non sono perfetta… Non ho pensato a quello che stavo dicendo. Sono un essere umano. Mi dispiace tanto”.
Nel tentativo di spiegare le osservazioni della Ferlito, un portavoce della Federazione ha però ulteriormente infiammato la questione. In un post sulla pagina Facebook della “Federazione Ginnastica d’Italia”, vengono attribuite abilità differenti agli atleti in base alla razza. Il portavoce della Federazione David Ciaralli ha rivelato al Chicago Tribune di aver scritto personalmente quel post: “Forse ho commesso un errore e mi dispiace. Quello che ho detto è però solo il mio pensiero, non quello ufficiale della Federazione”, ha chiarito.
Il presidente della Federazione Usa di ginnastica, Steve Penny ha chiesto formali spiegazioni in un comunicato. “Siamo molto delusi per i recenti commenti fatti da Carlotta Ferlito e a quanto sembra dalla Federazione Ginnastica d’Italia. La ginnastica è uno sport globale e solidale con gli atleti di talento e non c’è posto per l’insensibilità razziale. Stiamo contattando la Federazione italiana per avere dei chiarimenti”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/10/la-battuta-della-ginnasta-italiana-fa-scoppiare-la-polemica-razzista/
“La nostalgia è nera e bianca”
Pubblicato da tdy22 in agosto 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/05/la-nostalgia-e-nera-e-bianca/
Call Center degli “orrori”: impiegati pagati 2 o 3 euro l’ora.
E’ stata la Guardia di Finanza a scoprire un call center che operava a Palermo nel settore delle vendite di depuratori d’acqua, in cui venivano impiegati 37 lavoratori ”in nero”. Ogni dipendente percepiva tra i 2 e i 3 euro l’ora e veniva pagato su carte prepagate per aggirare i controlli della finanza. I compensi si aggiravano intorno a 350 euro mensili. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire l’erogazione di somme per un ammontare superiore agli 80mila euro in sei mesi.
Pubblicato da tdy22 in luglio 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/31/call-center-degli-orrori-impiegati-pagati-2-o-3-euro-lora/
I nostri 7 giorni: le emozioni della settimana tra bianco, rosso e un sole nero
E’ stata una settimana di saluti questa, per l’Italia. E’ stata una settimana di applausi e lacrime alla memoria di qualcuno che ha segnato un’epoca e che potrebbe lasciare un vuoto enorme, non fosse che ha sparso talmente tanto dietro di sè che sarebbe impossibile sentirsi “orfani”. E’ stata una settimana di fiori bianchi e di tanto rosso. Il primo a salutare è stato Little Tony, che ha portato con sè l’immagine di un’Italia che scopriva il rock’n’roll e imparava che, qualsiasi cosa accada, ci sarà sempre un giorno in cui Riderà. Fiori bianchi per lui. E auto d’epoca. Altro scenario per Franca Rame, l’attrice che parlava alle donne e da tutte loro è stata salutata, con il colore rosso a spiccare ovunque ed un coro di O bella ciao, come lei stessa aveva sempre sognato. Perchè era bella Franca, come sanno essere solo le persone che hanno dei grandi ideali. Ed era rossa, di quella passione che ha sempre trasmesso. Ma non si segnano le vite solo se si appare, se si viene riconosciuti per strada, se il proprio nome è conosciuto. Ognuno di noi imprime qualcosa nelle persone che lo attorniano. Così come ha fatto Fabiana, per troppi pochi anni, prima che la sua vita le fosse strappata via. Ma neanche il fuoco può cancellare le sue orme e, chi la conosceva, ricorderà sempre che “ha scelto di essere felice”. Palloncini bianchi per lei, saliti verso il cielo. Rosso invece per Domenico, come il sangue che è sgorgato dopo che un tedesco ubriaco l’ha accoltellato in una lite degenerata. Voleva solo sapere perchè avesse sputato addosso alla sua ragazza, ha pagato con la vita una domanda. Ci sono le vittime. E ci sono i carnefici. Come Simona Cristiano, che ha fatto sfregiare il suo ex con l’acido. Perchè non è vero che il rosso è solo il colore dell’amore. Rappresenta anche l’odio e l’incapacità di amare. Anche quello che macchia il vestito bianco, quello che dovrebbe essere il simbolo di una promessa eterna. E’ il caso della sposa picchiata la prima notte di nozze: ha pronunciato il nome di un’altro nell’intimità ed è stata punita per questo. Ma rosso è anche uno dei due colori della maglia di Balotelli, accusato questa settimana di aver “spacciato droga per scherzo” a Scampia, accusa alla quale ha risposto per le rime.
Ma non poteva mancare neanche la politica, con i soliti scandali, le solite cose incomprensibili e quelle idee che sembrano venire in mente a persone che non hanno idea di cosa significhi alzarsi ogni mattina e vivere una vita “normale”. Ecco allora che ancora fa discutere la riforma delle pensioni, perchè l’età media si sarà anche allungata, ma di certo 72 anni non sono 60 e non tutti i lavori sono uguali. Così come sono diverse tutte le vite, le esperienze. Ma non preoccupiamoci troppo di arrivare a fine mese, l’importante è che la pubblica amministrazione avrà 6450 auto e poco importa a chi e a cosa verrà sottratto quel denaro. E se anche la Lega Nord se la vede dura, tutti gli altri partiti al governo possono ridere felici: hanno eliminato i finanziamenti pubblici, rendendo così “felici” gli italiani, e, allo stesso tempo, trovato un modo per racimolare ancora di più. In tutto questo, un po’ di evasione è la benvenuta. E tante sono state le occasioni questa settimana. Abbiamo iniziato con una scoperta che ha un valore inestimabile: il testo più antico del Pentateuco, rinvenuto nella Biblioteca dell’Alma Mater di Bologna, all’ombra delle due torri. Dalla storia… alle stelle: Justin Bieber non si limita più a regalare sogni alle sue fan, ora regala direttamente le stelle. Ma di stelle si è parlato anche riguardo la ragazza che ne ha cancellate 56… dal suo viso. E passando da un idolo, delle ragazzine, ad un altro: si è parlato moltissimo anche del One Direction Harry Styles: la madre Anne si è sposata e lui, oltre ad aver fatto da testimone, le ha dedicato una dolcissima Isn’t she lovely? Ma forse che non abbiamo anche noi i nosti cantanti? Due sono i nuovi “campioni” italiani, usciti da due talent e di certo destinati anche loro ad un luminoso futuro. Questa settimana, infatti, ci son state due finali. Abbiamo iniziato giovedì con The voice of Italy, vita, meritatamente, da Elhaida Dani. Solo due giorni dopo, sabato, è stata la volta di Amici con il rientro, a sorpresa, di Miguel Bosè. E nonostante la video-denuncia di Paolini che voleva Greta come vincitrice, il trionfo è stato tutto per la vera novità di quest’anno: il rapper Moreno “stecca” Donadoni. Insomma, una settimana piena, una girandola di emozioni e con due colori predominanti: bianco e rosso. Dovremmo parlare del colore nero? Sempre “sole” sarebbe!
GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!
Pubblicato da tdy22 in giugno 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/03/i-nostri-7-giorni-le-emozioni-della-settimana-tra-bianco-rosso-e-un-sole-nero/
Kyenge e il suo essere nera e non di colore
“Sono nera e italo-congolese, e ci tengo a sottolinearlo”. Lo afferma il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, nella sua prima conferenza stampa, spiegando che “dentro di me ci sono due Paesi. Non sono di colore, sono nera: lo dico con fierezza”. Il ministro ribadisce poi la necessità di “cominciare ad usare le parole giuste”.
Così la Kyenge ha invitato la stampa a usare i giusti termini di riferimento… forse c’era il pericolo in Italia che qualcuno pensasse alla pelle verde degli alieni? Ma comunque il termine persona di colore non è offensivo e non sminuisce la razza, se iniziamo a perderci nella nomenclatura quando questa non risulta discriminatoria, c’è il rischio di fare lacerazioni peggiori di quelle che si vogliono curare. In molte lingue, compreso l’italiano, si indicano “persone di colore” le persone nere senza nessun tipo di accezione. Poi se si vuole ricordare la poesia anonima, circolata ampiamente sul web con intento ironico-polemico, è solo un modo di aprire una polemica sterile. Se poi vogliamo citare lo spagnolo o il portoghese negro significa semplicemente nero, come negre in catalano o occitano, e viene usato comunemente per riferirsi agli africani e ad altri gruppi etnici di pelle scura.
Anche la famigerata parola nigger era usata frequentemente in senso neutro anche in letteratura, pur essendo percepita come più volgare; per esempio, Twain usava il termine negro nelle opere di saggistica come Following the Equator, e ricorreva invece a nigger quando rappresentava lo slang della gente di campagna della valle del Mississippi; nessuna delle due forme, però, appare nelle sue opere come intrinsecamente discriminatoria. Solo nella prima metà del XX secolo si creò una sensibilità diversa e si aprì la discussione in particolare su due romanzi: quello di Joseph Conrad Il negro del ”Narciso” (The Nigger of the Narcissus), che inizialmente fu pubblicato con un altro titolo su insistenza della casa editrice, e il giallo di Agatha Christie Dieci piccoli indiani, il cui titolo originale Ten Little Niggers.
Pur capendo la volontà di Kyenge di dover lasciare il segno essendo il primo ministro nero italiano, forse sarebbe ora di concentrarsi non tanto sulla nomenclatura, ma molto di più sui fatti… il razzismo è insito anche in chi dice “nero”, mentre può esserne privo chi dice “negro”… Senza rinnegare la black power e i black panthers sarebbe ora di alleggerire i toni e non fissarsi su un mero problema di etimologia.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/03/kyenge-e-il-suo-essere-nera-e-non-di-colore/
Le “ossa” nell’armadio di De Gregorio!
“Perché mi abbiano dato due milioni in nero me lo sono chiesto anch’io. L’ho confessato, ho commesso un reato”. Lo ha detto Sergio De Gregorio ai pm romani, parlando del suo coinvolgimento nell’inchiesta della procura di Napoli sulla presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi nel 2008. De Gregorio ha inoltre spiegato di “non aver dato nulla” in cambio dei soldi ricevuti.
La Procura di Napoli chiede il giudizio immediato – La Procura di Napoli questa mattina aveva chiesto il giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita di senatori. Analoga richiesta è stata formulata per il senatore Sergio De Gregorio e l’ex direttore dell’Avanti, Valter Lavitola. Il reato ipotizzato è quello di corruzione.
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/sergio-de-gregorio-milioni-nero/
Il manifesto elettorale che ha suscitato scalpore!
Un manifesto elettorale che sta facendo infuriare un po’ tutti. C’è chi lo considera a sfondo razzista, chi invece dice che si tratta solo di ‘coincidenze’. La Lega in campagna elettorale ha sempre alzato grossi polveroni per le sue provocazioni. Stavolta il manifesto della Lega Nord, affisso in tutta Milano, raffigura un aggressore con la pistola in mano e con la pelle nera.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/20/il-manifesto-elettorale-che-ha-suscitato-scalpore/
Pezzi di sogni… di Ben Hein!
Abile disegnatore e amante della fotografia, il belga Ben Hein ha unito da tempo queste due passioni per dare vita a una serie di “scatti”, chiamati “Pencil vs. Camera”, in cui le sue illustrazioni, tenute in punta di dita dall’autore davanti all’obbiettivo della sua fotocamera, aprono squarci di fantasia sulla realtà.
Hein ha iniziato il tutto nel 2011, sovrapponendo a paesaggi e persone dei “semplici” disegni a matita. Ora la sua tecnica si è evoluta e prevede anche l’utilizzo del colore su carta nera, una combinazione che conferisce al suo lavoro un aspetto cinematografico. “E’ un progetto eccitante perché è come se potessi condividere “pezzi di sogni” con il resto del mondo attraverso l’illusione e il surrealismo” dice lui. “Mi piace concentrarmi sulla vita delle persone, sui ritratti, sulla natura e sugli animali”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 19, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/19/ben-hein/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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