Se l’Epifania si porta via tutte le feste… perchè la Befana non fa un po’ di spazio e trascina con sè anche Roberto Cota? E’ questo il ragionamento di una cinquantina di militanti del Pd. Niente calze appese però: solo sacchi di carbone e tanti slip, che ricordano gli acquisti del governatore leghista, tutti appesi davanti al Palazzo della Regione per chiedere ancora una volta le dimissioni di governatore Roberto Cota.
Tutti gli articoli con tag mutande
Ma quali calze! A Torino si appendono gli slip verdi! La manifestazione Pd
Pubblicato da tdy22 in gennaio 6, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/06/ma-quali-calze-a-torino-si-appendono-gli-slip-verdi-la-manifestazione-pd/
Nel Consiglio regionale del Piemonte… si sventolano i boxer
Continuano le polemiche nell’aula del Consiglio regionale del Piemonte a causa dei rimborsi spese del presidente. Lo scorso sabato erano stati raccolti in piazza degli scontrini tra i cittadini, che erano stati invitati a chiedere a Roberto Cota rimborsi “facili”. Oggi, in apertura di seduta, il capogruppo del M5S Davide Bono non solo ha mostrato gli scontrini raccolti, ma ha sventolato anche un paio di boxer affermando: “Io, presidente, le ho portato un po’ di scontrini e anche un paio di mutande”. Cota si è limitato a mormorare “calma, calma”. La seduta è stata brevemente interrotta per riprendere subito dopo con l’intervento del governatore piemontese.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/10/nel-consiglio-regionale-del-piemonte-si-sventolano-i-boxer/
Lo scandalo delle mutande verdi! Cota fedele alla Lega anche nell’intimo
La fedeltà si vede nell’intimo e Roberto Cota, di fedeltà alla Lega ne ha davvero da vendere. Era l’estate del 2011 quando il presidente della Regione Piemonte cercava il “green” negli scaffali d’intimo maschile di un negozio di abbigliamento Usa, “Vineyard vines”. Purtroppo il negozio aveva solo un «Chappytrunk, kiwi, taglia L», cioè una sfumatura diversa dal verde deciso che invece è il simbolo della Lega. L’articolo era sfuggito tra le 17mila pagine degli atti della Procura di Torino.
Eppure Cota non aveva perso l’occasione per ricordare che quel viaggio invece era un simbolo della sua generosità affermando di aver frequentato un corso d’inglese a sue spese compreso il viaggio e l’alloggio. Forse un corso di inglese, che molti italiani si sono pagati, non deve essere a proprie spese, ma dell’intera collettività? Ma tralasciando questo piccolo particolare era stato lo stesso Cota a specificare che «Nella giornata di sabato sono andato a visitare il Mit (Massachusetts Institute of Technology), contattando alcune persone che lavorano lì: potrebbe esserci una spesa relativa a un pasto con loro». Lo scontrino di un pranzo, quel sabato 6 agosto, c’è: 10 euro in un bar&grill. Ma segue anche la ricevuta di poche ore più tardi, quella che testimonia che Cota nel pieno pomeriggio faceva anche shopping “politico”, cercando il costume del colore giusto e addebitando il costo di circa 40 euro agli italiani. Ma le piccole spese sono intense, e come ci ricorda La Repubblica, ci sono i 2 euro e 30 al bar dello stabilimento balneare Blue Bay Arcadia di Serra Spotorno, in provincia di Savona, il 30 giugno, quando avrebbe dovuto essere in missione a Bruxelles. Oppure i pacchetti di sigarette, che siano Pall Mall o Marlboro Light. E ancora lo spazzolino, il deodorante e il dentifricio comprati all’aeroporto di Fiumicino, e poi messi a rimborso a spese della collettività. Rientrato sabato dal Giappone dove è volato nel pieno della bufera politica, il presidente Roberto Cota sta assistendo in queste ore alle manifestazioni di una maggioranza politicamente allo sbando. Dopo le botte, gli striscioni e i cartelli di scherno: ieri mattina una donna seduta tra il pubblico ha interrotto i lavori del consiglio regionale, mostrando un cartello con su scritto: «Occupy consiglio regionale: i vostri rimborsi sono uno schiaffo alla nostra povertà». Gridava: «Vergogna!». Pochi minuti dopo il governatore scriveva su Facebook: «Ho visto che in Consiglio Regionale è andata in onda l’ennesima strumentalizzazione messa in campo dal Pd. Ovviamente questo mi dispiace, ognuno faccia come vuole. C’è chi lavora per distruggere e invece chi lavora tutti i giorni per costruire, soprattutto nei momenti difficili ».
Pubblicato da tdy22 in dicembre 4, 2013
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Beckham resta in mutande… e se ne va a spasso sui tetti!
Che ci fa David Beckham, in underwear, sui tetti di Londra? Nessun mistero, l’ex calciatore è semplicemente stato sorpreso sul set di un nuovo spot che sta girando in questi giorni nella City. Forse un modo per guadagnare un po’ dopo il flop del ristorante aperto assieme con lo chef tv più famoso del tubo catodico: Gordon Ramsay. E forse anche una trovata per far ammenda con la signora Beckham, con la quale aveva litigato proprio per l’apertura del locale.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 2, 2013
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Duro contrasto di gioco e Diego Costa resta nudo sul campo
Un durissimo contrasto e po Diego Costa, attaccante dell’Ateltico Madrid si ritrova a terra dolorante senza pantaloncini né mutande. La foto pubblicata sul sito del Mundo Deportivo fa in fretta il giro del web.
Pubblicato da tdy22 in settembre 25, 2013
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Putin in lingerie, scatta lo scandalo e la censura
Una mostra davvero originale quella realizzata pittore Konstantin Altunin, che mostrava ritratti dedicati alle personalità russe, tra cui lo stesso presidente e il primo ministro Dimitri Medvedev… mostrati in slip e reggiseno. La polizia dopo appena una settimana dall’apertura dell’esposizione è intervenuta facendo chiudere il museo di di San Pietroburgo dichiarando che si trattava di “attività estremistiche” e non di opere d’arte. Oltre il quadro con Putin e Medvedev, nella mostra erano presenti altri ritratti che avevano scatenato polemiche e scandali come ad esempio il quadro dedicato al capo della Chiesa ortodossa russa, il Patriarca Kirill. Mostrato in bianco e nero, a torso nudo, con i tatuaggi di Lenin, Stalin, della Vergine Maria, con due teschi stampati sulle spalle.
Pubblicato da tdy22 in agosto 27, 2013
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La statua dei Divini Bronzi Olimpici… con le mutande
Sono stati scoperti i “Divini bronzi Olimpici” del maestro Walter Pugni ieri mattina, nell’isola pedonale di Abano Terme, in provincia di Padova. Ma non del tutto. E’ stato infatti lasciato un panno che cinge i fianchi di una delle statue. Non quindi a coprire la prestanza e potenza virile, ma che dà l’impressione di sorreggere. Ma non ci sono state proteste: nessuno che si sia lamentato di scandalo, arte censurata o di parti genitali maschili in bella vista. Nessuno che possa puntare il dito contro il Comune perbenista perchè, ha spiegato il sindaco Luca Claudio, la decisione è stata dell’artista. In fin dei conti l’Italia è il Paese che face indossare i pantaloni anche ai nudi maschili del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina. Pugni, noto in tutto il mondo, ha esposto opere nei musei delle maggiori città europee e, ieri mattina, ha spiegato che la sua arte, semplicemente, gli nasce da dentro. Non ha studiato, nè visitato musei o gallerie. Nonostante questo ha realizzato un corpus imponente di opere scultoree che descrive l’uomo dall’apparire della vita sulla terra e che lui non ha nemmeno mai voluto commerciare. L’artista che vive da decenni in un camper in giro per il mondo ha dichiarato: “Ho speso 3,5 milioni di euro per realizzarle,- se vi chiedete come ho fatto vi dico che ho 95 brevetti”. Ai Divini Bronzi ha iniziato a mettere mano negli anni ’80 e saranno portati all’Expo 2015 di Milano come simbolo e messaggio di pace universale. Proseguiranno quindi il loro viaggio facendo apparizione nel 2016 a Rio de Janeiro ai giochi olimpici.
Pubblicato da tdy22 in luglio 28, 2013
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Uomo in slip tenta di rubare l’aereo della Merkel
Ha 24 anni il giovane, di origini turche che ha tentato di decollare, dopo essersi spogliato, con l’aereo di stato tedesco. Il ragazzo, sotto effetto di droghe, è riuscito a entrare nell’area di massima sicurezza dell’aeroporto di Colonia/Bonn dove era parcheggiato l’Airbus A319 CJ e a barricarsi all’interno della cabina di guida per quasi due ore, fin quando non è stato deciso di forzare la porta di bordo. Una volta alla guida ha cercato di armeggiare i comandi e di portare il velivolo in fase di rullaggio, ma i motori non si sono accesi perché i comandi di iniezione erano staccati. Si è invece attivato l’Elt (Emergency locator transmitter), il segnalatore d’emergenza che serve, in caso di incidente, a far localizzare il velivolo. La torre di controllo e gli altri aerei hanno ricevuto il segnale, permettendo allo staff di sicurezza di intervenire. Secondo il quotidiano Rundschau, l’uomo avrebbe tentato anche di ballare su un’ala e avrebbe riempito di schiuma, spruzzata con l’estintore di bordo, la cabina di pilotaggio. Il 24enne è stato arrestato e ha confessato di non ricordare nulla di quanto accaduto. Secondo indiscrezioni avrebbe avuto accesso all’aeroporto mescolandosi con gli invitati a un matrimonio che era in corso nella caserma dell’Aviazione. Intanto l’aereo avrà bisogno di settimane prima di poter ritornare a essere operativo.
Pubblicato da tdy22 in luglio 27, 2013
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La manifestazione… porta in piazza gli slip!
In Venezuela continuano le proteste dopo il risultato delle elezioni che hanno fatto seguito alla morte di Chavez e durante le quali Henrique Capriles ha perso contro Nicolas Maduro la cui vittoria non è però stata riconosciuta dalla coalizione all’opposizione. Ora è il momento per le donne di scendere in strada, in modo… femminile. Il partito del leader dell’opposizione, infatti, ha organizzato un flashmob e ne ha sparso la voce tramite social networks. Quella di domani però non sarà una protesta come se ne vedono molte: la “gran smutandata nazionale”, ideata dall’ex direttrice del Consiglio Nazionale Elettorale Ana Mercedes Díaz. Il programma è semplice: le donne devono riunirsi nella piazza principale della propria città e depositare delle mutande, a rappresentare ulteriori voti per Capriles.Per chi non potesse essere presente, c’è noltre la possibilità di appendere un paio mutandine al finestrino della propria auto o alla porta di casa. Ancora una volta, quindi, si vuole ridicolizzare le forze armate venezuelane e denunciare così la mancanza di “uevos” della classe dirigente. Una simile protesta era già avvenuta in precenza, quando delle donne hanno “affrontato” i militari mostrando loro delle uoma e affermando che i loro frigoriferi ne avessero più degli uomini armati. Ma la protesta di domani sarà anche un modo per rendere omaggio alle donne che hanno lottato per la libertà del Venezuela e per le madri che hanno perso i propri figli in nome della democrazia.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 6, 2013
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Il ministro Clini porta le mutande di 4 giorni prima
Di consigli se ne sentono tanti in giro e alcuni sono veramente assurdi, ma quando vengono da un ministro dell’ambiente allora magari bisogna rifletterci attentamente prima di scartarli. Clini ha infatti illustrato, durante la trasmissione radiofonica “Un giorno da Pecora”, come ci si comporta per non sprecare acqua ed energia della terra:
“Bisogna spogliarsi ed appendere le proprio cose in modo che prendano aria e che non sia necessario metterle sempre in lavatrice”. E dopo la doccia? “Dopo ci si asciuga, rigorosamente con i gli asciugamani del giorno prima, e poi rimettersi le mutande che, possibilmente usi da quattro giorni, alle quali però hai fatto prendere aria”.
I conduttori – e al telefono Luca Giurato – hanno fatto notare a Clini che sarebbe più igienico cambiarsi slip ogni giorno. “Se è così si vede che non ci si lava bene nelle parti intime. Le mie sono pulitissime”, è stata la risposta perentoria di Clini. Ma lei le cambia davvero una volta ogni quattro giorni? “Diciamo che la media dovrebbe essere questa, altrimenti sapete quanta acqua consuma una lavatrice per un paio di mutande?”. Quanta? “Servono almeno 25 litri di acqua, uno spreco incredibile”, ha concluso Clini.
D’altra parte l’ex sindaco di Londra Ken Livingstone aveva ammesso che per ridurre gli sprechi lui tirava l’acqua al proprio water una sola volta al giorno!
Ma se invece di fare le docce ogni giorno si facesse un bidet e si cambiasse più spesso gli slip?
Che male abbiamo fatto noi per meritarci Clini?
Pubblicato da tdy22 in aprile 16, 2013
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Gli slip che cancellano gli odori!
Un paio di slip che soffocano gli odori sgradevoli. L’invenzione appartiene a un’azienda giapponese. La compagnia, fondata dal professor Hiroki Ohge, ha sviluppato uno speciale sistema di filtraggio degli odori che permette di creare tessuti con la particolare capacità di neutralizzare gli odori derivanti dalle flatulenze o da altri cattivi odori di natura umana, come ad esempio il sudore o l’odore di anziano. Il prototipo finale è composto con microparticelle di ceramica in grado di eliminare fino al 99% degli odori. Gli acquirenti si dicono soddisfatti.
Pubblicato da tdy22 in aprile 6, 2013
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Bieber nudo all’aeroporto polacco!
Ultimamente e precisamente da quando la frequentazione della palestra ha dato i suoi effetti, Justin Bieber gira in continuazione senza maglietta e appena può la toglie per mostrare (ai paparazzi) il suo nuovo fisico muscoloso. Stavolta però a far spogliare, e finire in mutande, la giovane pop star è stata la polizia aeroportuale in Polonia che l’ha costretto a rimanere a torso nudo per un controllo.
Pubblicato da tdy22 in marzo 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/27/bieber-nudo-allaeroporto-polacco/
Quanto ci odiano i cugini svizzeri? Odio razziale contro gli italiani!
Elezioni in vista a Lugano e i partiti affilano le armi per strappare qualche voto in più. Naturalmeente cosa c’è di meglio di una bella battaglia tra i poveri italiani e gli svizzeri più emarginati? Una provocazione che vuole innalzare il grado di intolleranza, una discriminazione razziale a uso e consumo del potere politico. Ma se davvero temono per la disoccupazione degli svizzeri, loro che da anni hanno amministrato Lugano perchè non hanno fatto nulla per arginare il fenomeno? Solo durante le elezioni torna di moda l’italiano transfrontaliero? L’Eldorado elvetico tira le cuoia e vuole attribuire la crisi dell’occupazione al lavoratore straniero costretto a farsi chilometri per andare a lavorare oltre il confine?
“Siamo in mutande”. Dalla Svizzera parte la nuova campagna anti italiana, che fa il paio con quelle già promosse in passato dalla Lega dei Ticinesi e dall’Udc, il partito elvetico di ultradestra. Ed è proprio l’Udc ad aver firmato i nuovi manifesti che ritraggono lavoratori svizzeri di ieri e di oggi, mettendo in luce il peggioramento delle condizioni di vita, dalla sicurezza al futuro per i giovani, passando per il lavoro. Proprio su questo punto l’Udc attacca gli “oltre 8000 lavoratori frontalieri impiegati nel terziario”, quasi a sottolineare che il lavoro nel settore dei servizi dovrebbe essere una prerogativa degli svizzeri, lasciando ai frontalieri italiani le mansioni meno gratificanti.
Dopo la morte del controverso e carismatico leader della Lega dei ticinesi Giuliano Bignasca è facile pensare che l’Udc voglia approfittarne per riprendersi una fetta di quel largo consenso che i leghisti elvetici avevano costruito alle ultime elezioni proprio sugli attacchi ai lavoratori frontalieri italiani, fino a diventare il primo partito del cantone.
“I nostri lavoratori – recita lo slogan pubblicato sotto la foto dello svizzero in mutande – sono messi sotto pressione dagli accordi bilaterali, soprattutto nel settore terziario. Sempre più sostituiti da lavoratori frontalieri, i nostri disoccupati tendono inesorabilmente ad aumentare. È necessario mettere un freno a questa tendenza. L’iniziativa Udc contro l’immigrazione di massa è la soluzione”.
L’invettiva xenofoba dell’Udc non si ferma sul piano del lavoro, ma continua su quello della sicurezza, attaccando l’accordo di Schengen, colpevole di aver “permesso la libera circolazione dei criminali” e di aver portato quindi una situazione di insicurezza all’interno della confederazione, sottolineando che: “I criminali stranieri devono immediatamente lasciare il nostro Paese”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 26, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/26/quanto-ci-odiano-i-cugini-svizzeri-odio-razziale-contro-gli-italiani/
Tempo di crisi e il supereroe è in mutande e viene imitato!
Hentai Kamen, protagonista del manga Kyūkyoku Hentai di Keishū Ando, ottiene i suoi poteri speciali solamente quando indossa un paio di mutande bianche sul volto. Con i suoi poteri è in grado di accorrere poi, in difesa dei più deboli. Il suo costume è praticamente inesistente, visto indossa solamente un paio di mutande oltre a quelle che porta sul volto, eppure è riuscito a conquistare la simpatia di tante persone in Giappone, a tal punto da ispirare addirittura un film. Molte studentesse giapponesi hanno deciso di imitarlo e passeggiano per le strade indossando mutandine sul volto che levano solo pochi attimi prima di entrare in classe. Stranezze giapponesi!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 27, 2013
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Poesie e racconti: i colori della fantasia
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