E’ stata seguita da una folla di curiosi la rimozione del treno Intercity 660 deragliato il 17 gennaio ad Andora a causa di una frana. La linea ferroviaria, dopo che il locomotore ha iniziato a muoversi, è finalmente libera. La circolazione dovrebbe essere ripristinata entro il 10 marzo. Presenti ai lavori di rimozione sia turisti che residenti, accomodatisi su tribune improvvisate sistemate sui moli che si affacciano dal lungomare di Capo Rollo.
Altri curiosi hanno invece preso posto lungo l’Aurelia tra Andora e Cervo, muniti di binocoli e macchine fotografiche per immortalare la chiatta di Mariotti e le imponenti gru di Vernazza che hanno sollevato il locomotore e il vagone deragliati. Un’operazione che è stata seguita in diretta anche dal web fino dalle prime manovre. Per potersi avvicinare e filmare meglio l’intervento delle gru è volato anche un drone di Mediagold. Uomini della protezione civile, agenti di polizia e carabinieri hanno controllato i curiosi. Il sindaco Franco Floris ha commentato: “L’operazione IC660 come è stata soprannominata è diventata una sorta di attrazione turistica”.
La motrice e la prima carrozza dell’Intercity 660 deragliate il 17 gennaio a causa di una frana provocata dal maltempo presto lasceranno libere le rotaie. Le operazioni di rimozione, infatti, dovrebbero essere completata entro oggi dopo che, alle prime luci dell’alba, la pilotina della Capitaneria ha avvicinato la superchiatta che è giunta nella notte davanti ad Andora. Poco dopo le otto, le operazioni di attracco erano state completate e le gru posizionate.
Dopo la demolizione del terrazzo abusivo che rischiava di precipitare sopra il treno Intercity 660, deragliato lo scorso 17 gennaio a causa di una frana caduta sulla linea Genova-Ventimiglia in località Capo Rollo, ad Andora, nel ponente ligure, hanno preso il via le operazioni di smantellamento dello stesso treno. I lavori sono stati anticipati rispetto ai programmi per il timore che le precipitazioni attese per domenica sera peggiorino la situazione.
Il 17 gennaio ad Andora, nel Savonese, una frana investiva il treno Intercity 660 Milano-Ventimiglia, facendolo deragliare e causando il blocco della ferrovia che collega l’Italia alla Francia. A provocare la frana è stata una terrazza abusiva e condonata, crollata per aver risparmiato 30mila euro sui lavori, ma che ha causato ingenti danni. Su La Stampa, Giuseppe Salvaggiulo scrive:
Dopo aver provocato la frana che avrebbe potuto uccidere duecento passeggeri, la terrazza di Andora incombe ancora, protesa verso il mare e sospesa nel vuoto come una spettacolare installazione di arte contemporanea, su quel che resta dell’Intercity Milano-Ventimiglia. Ottanta metri quadri di vergogna sulla collina, su Andora, sulla Liguria, sull’Italia.
La terrazza era stata costruita negli anni 60 e sia il Comune che la Soprintendenza l’hanno condonata. Nel 1992, inoltre, è stata ampliata. Si legge ancora su La Stampa:
Primo: nell’ufficio tecnico del Comune c’è l’autorizzazione ad ampliare la terrazza, ma non quella a costruirla, sicché ci si potrebbe trovare di fronte al paradosso di aver concesso il raddoppio di un manufatto abusivo. Secondo: è sicuramente abusiva un’altra terrazza «gemella» (probabilmente tirata su quando si era allargato il parco auto dei villeggianti) e la strada di 50 metri che la raggiunge, ma il Comune se ne accorge solo ora. Terzo: la terrazza franata era in ogni caso costruita male, spiega uno dei tecnici che hanno partecipato al sopralluogo su incarico del pm: «Non era sostenuta da pali conficcati nella collina, ma semplicemente appoggiata su pilastri sulla terra nuda. Quando la terra cede, satura per le piogge, i pali reggono, i pilastri no. Sarebbero bastati 30 mila euro per renderla sicura, ma chi l’ha progettata e chi l’ha costruita hanno risparmiato».
Ora è stata aperta un’inchiesta, dalla procura di Savona, per disastro colposo nei confronti del progettista della terrazza e sequestrato l’ufficio tecnico del Comune, mentre Franco Floris, sindaco della città, ha dichairato:
«Non solo abbiamo costruito tanto, ma anche male. A me non solo l’indagine della Procura non fa paura, ma fa piacere, finalmente alzerà il velo su una trentina di persone tra costruttori, professionisti e funzionari pubblici, che facevano di tutto e senza regole. Cento pratiche hanno vivisezionato – prosegue il sindaco – e sempre hanno concluso che il fatto non sussiste. Ma ora che guarderanno le vecchie lottizzazioni tremeranno le cricche».
Sergio Uras di Legambiente ha commentato:
«Quella di Andora è una vicenda emblematica dell’aggressione al territorio della Liguria». Che si è guadagnata una serie impressionante di primati negativi nel dossier «Cemento Spa» realizzato dall’associazione ambientalista. Prima regione del Nord per illeciti edilizi e urbanistici, 33 ogni cento chilometri quadrati, cinque volte più della Lombardia. E Imperia, Genova e Savona in cima alla lista nera delle Province.
Ora spetta ai tecnici della Protezione civile rimuovere la frana:
Operazione complicata: il treno fa da tappo, se si sposta viene giù tutto. Ma la terrazza non è sicura e la collina continua a sputare acqua. Serviranno mesi, con disagi per migliaia di passeggeri. Tutto per 30 mila euro.
Il maltempo ha provocato una nuova frana ad Andora, nel Ponente ligure, nei pressi della zona dove venerdì era avvenuto il deragliamento di un treno sul binario unico in direzione Ventimiglia. Lo smottamento ha provocato la caduta di un albero sulla massicciata, costringendo gli addetti ai lavori a bloccare immediatamente i lavori di ripristino dopo gli smottamenti dei giorni scorsi per i timori di nuovi crolli. Intanto, il sindaco di Andora, Franco Floris, ha intimato a Rfi di intervenire per “ripristinare il tratto ferroviario”.
Continua l’ondata di maltempo in Toscana e i vigili del fuoco anche la scorsa notte sono stati impegnati in diversi interventi in particolare in Versilia, in provincia di Lucca, dove sono stati segnalati alcuni allagamenti in strada e in una decina di abitazioni. Un albero è invece caduto su un’auto in sosta a Viareggio, ma non si contano feriti. I vigili del fuoco hanno segnalato interventi per alcuni allagamenti anche in provincia di Pisa e Livorno: al momento non sarebbero rilevate situazioni di particolare criticità.
Maltempo in Toscana dove un piccolo abitato di circa 15 persone, nel territorio del comune di Massa è rimasto isolato a causa di una frana. Nel Fiorentino sono invece sotto monitoraggio alcuni corsi d’acqua mentre Pisa è stata interessata da un forte temporale tra le 4 e le 8. La pioggia ha causato allagamenti e vaste pozzanghere anche nel tratto Pisa Nord Est-Pisa aeroporto della superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Allagamenti anche a Viareggio, dov’è stato chiuso il sottopasso della stazione ferroviaria mentre i vigili del fuoco sono intervenuti anche in una casa di riposo per anziani. Ancora, a Lido di Camaiore il fosso Farabola è tracimato in alcuni punti mentre e sono stati segnalati piccoli smottamenti, verificatisi anche a Massarosa e Pietrasanta. Piccole frane e smottamenti segnalati anche nel Fiorentino, dove comunque non sono segnalate criticità rilevanti, secondo quanto spiegato dalla protezione civile provinciale.
Parla di oltre cento frane e più di 200 persone sfollate il bilancio diffuso dall’assessore regionale alla protezione civile ligure, Renata Briano, a seguito della pioggia di questi giorni che sferza la Liguria. E mentre notevoli sono i disagi per gli spostamenti, a causa delle strade interrotte, nell’Imperiese due donne si sono miracolosamente salvate dal crollo, dovuto alle infiltrazioni d’acqua, di una parte della palazzina dove abitavano. Come riporta il sito QN, lo ha reso noto il sindaco di Castelvittorio, comune dell’alta val Nervia nell’entroterra di Ventimiglia. Il primo cittadino Gianstefano Orengo parla di situazione drammatica per quanto riguarda l’emergenza maltempo e frane nella vallata. “In un altro punto del paese, una frana ha portato via l’auto e il magazzino pertinente a una casa di campagna abitata da una famiglia con bambini – ha raccontato -. La situazione è drammatica. I Comuni di Castelvittorio e Pigna e la sua frazione Buggio sono completamente isolati. Ora, con le ruspe, stiamo cercando di aprire un varco ai mezzi di soccorso”.
Ieri una frana ha causato il deragliamento di un treno in Liguria, ad Andora, in provincia di Savona. A seguito del sopralluogo, il procuratore capo di Savona, Franco Granero, ha detto: “L’impressione che ho avuto sorvolando il luogo del deragliamento è che ci troviamo di fronte non all’opera del fato, ma dell’uomo”. La procura ha disposto il sequestro dell’intero ufficio tecnico del Comune: si cercano le autorizzazioni a costruire le villette sopra la linea ferroviaria.
L’Italia sarà sferzata dal maltempo per cinque giorni e già sono stati registrati i primi disagi in Liguria dove il locomotore e almeno un vagone del treno Intercity 660 Milano-Ventimiglia sono deragliati a causa di una frana caduta dalla sovrastante parete rocciosa tra Andora, nel savonese, e Cervo, vicino Imperia, in un tratto a binario unico. Almeno due persone sono rimate ferite: si tratta dei macchinisti.
E’ massima allerta in Liguria per il maltempo con l’Imperiese, il Golfo del Tigullio e lo Spezzino le zone più colpite. Il primo incidente nella notte, quando un’auto è stata trascinata dalla corrente del torrente San Lorenzo e i soccorritori non sono ancora riusciti ad prirla: non è noto se dentro ci fosse qualcuno. E mentre nell’Imperiese i vigili del fuoco sono stati occupati in oltre un centinaio d’interventi per i danni provocati dalla pioggia, nella costa e nell’entroterra si sono registrate frane e allagamenti. Diverse le famiglie sgomberate vicino a Sanremo e Imperia. I tecnici della Protezione civile saranno presenti in sala operativa per tutta la durata dell’allarme. “Si raccomanda la massima attenzione, soprattutto nelle aree a rischio esondazione e in quelle a rischio frana”, si legge in una nota. I sindaci di molti paesi liguri hanno disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Per quel che riguarda Genova, il comune ha deciso di tenere chiusa venerdì la scuola Govi in via Pinetti, ma restano aperti tutti gli altri edifici scolastici. La Protezione civile ha provveduto ad allertare tutti i dirigenti perché attivino le misure previste nei piani di emergenza delle singole scuole. Chiusa anche l’Autostrada dei Fiori tra Andora e Imperia Est e tra Sanremo e Andora su entrambe le carreggiate. Mezzi pesanti bloccati all’autoporto di Ventimiglia per le conseguenze del maltempo. Allagate le gallerie e le carreggiate dell’A10 con le pattuglie della Polstrada impegnate a chiudere i caselli e a dirottare le auto sulla sottostante Aurelia dove non sono mancati gli allagamenti in particolare a Imperia.
Se in un primo momento si era reso necessario evacquare 10 persone a Chiavari, in provincia di Genova, ora sale il numero degli sfollati in tutta la Liguria: sono circa 150 le persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione in via precauzionale, per il maltempo, visto che le loro case abitazioni sono minacciate da frane o possibili esondazioni. Anche se il livello dei torrenti è calato, resta confermata, fino alle 18, l’allerta 2, il massimo grado, per lo Spezzino, il Tigullio e il retroterra di Genova, mentre nel resto della regione l’allerta è di tipo 1. Ad essere maggiormente interessati dal maltempo sono lo Spezzino e il Tigullio. A Borghetto Vara, a causa della piena del Vara e di possibili cedimenti franosi, sono 40 le persone sfollate, mentre due famiglie sono state costrette a lasciare le loro case a Sesta Godano e una a Calice al Cornoviglia. Per precauzione, come avviene sempre quando scatta l’allerta 2, e’ stata chiusa l’Aurelia a Borghetto con il traffico deviato sulla A12. Chiusa la provinciale nel traddo che va da Roccheta Vara a Veppio per il cedimento della carreggiata. Una famiglia di Cogorno, in provincia di Genova, ha dovuto lasciare la propria abitazione a causa del rigonfiamento dell’Entella mentre sull’Aurelia, a Zoagli, si transita a senso unico alternato a causa di uno smottamento che ha parzialmento invaso la carreggiata. Ancora, in provincia di Genova, a Ronco Scrivia, quattro famiglie sono state evacuate per una frana che minaccia una villetta. Restano fuori casa anche le 11 persone che vivono a Genova san Cipriano, per il cedimento di una collina avvenuto nei giorni di Natale. A Imperia, nel centro cittadino, per il cedimento di un muro di protezione che ieri si è abbattuto su una villetta di tre piani, è ancora sfollata una famiglia. Nell’Imperiese traffico a senso unico alternato sulla provinciale della Val Nervia, in località Pigna, dopo che la strada è stata a lungo chiusa ieri per una frana. In provincia di Savona resta chiusa per frana la provinciale 31 a Sassello.
Prosegue l’allerta maltempoi in Liguria e ieri si è provveduto all’evacuazione di dieci persone che vivono in abitazioni al piano terra nei pressi del fiume Entella a Chiavari, in provincia di Genova, a causa dell’innalzamento del livello delle acque. Sono stati gli agenti della polizia municipale e i volontari della Protezione civile ad effettuare lo sgombero a seguito di un’ordinanza del sindaco. Nel tardo pomeriggio l’Entella era esondato nei pressi della foce.
Giovedì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, la tempesta di Natale ha provocato il crollo di un muraglione. Ma il maltempo non è ancora passato e nella notte è stata registrata una nuova frana che si è verificata a Sestri Ponente, in via al torrente Molinassi. Erano le 4.30 quando un muro di contenimento, indebolito dalle infiltrazioni e dal peso della terra fradicia per le forti piogge, è crollato a ridosso di due edifici poi fatti evacuare dai vigili del fuoco: sono 24 le famiglie sfollate. Secondo i primi accertamenti, gli edifici non avrebbero subito danni strutturali. I civici evacuati sono l’1 e il 3. Nel primo i residenti hanno avuto il via libera per rientrare, nel secondo sono ancora in corso accertamenti. Nel frattempo, sempre nella notte, un nuovo movimento di terra si è verificato in salita San Cipriano, teatro dei primi sgomberi a Genova il giorno di Santo Stefano. Anche lì i tecnici sono al lavoro per accertare l’entità dei danni.
L’acqua, il maltempo e le frane non danno tregua alla città di Genova, ormai una delle più a rischio di tutta l’Italia. Dopo i tristi eventi degli ultimi giorni e delle ultime ore, anche un grosso muraglione di contenimento è crollato alle 19.10 nel quartiere di Borgoratti, travolgendo alcune auto parcheggiate. Sul posto sono intervenuti immediatamente sia i vigili del fuoco, che il 118 e la Polizia municipale. I pompieri sono al lavoro e stanno freneticamente scavando per escludere la presenza di persone nelle auto travolte dalla caduta del muro.
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