I coreografici cocktail alla fiamma così pericolosi: Mattia in coma farmacologico

psycho-killer-tuttacronacaSucco di fragola, Baileys, una fetta d’arancia zuccherata e flambè. E’ lo “psycho killer”, la specialità del Caffè Verdi, nel cuore di Torino. Da bersi tutto d’un fiato, come un chupito, con la particolarità che il tutto è sormontato da lingue di fuoco. L’ultima moda della movida, però, è estremamente pericolosa. Lo sa un ventenne che, la scorsa notte, è finito in ospedale con ustioni sul venti per cento del corpo. Il ragazzo stava bevendo il suo cocktail quando la sua maglietta si è incendiata e deve ringraziare il barista se è salvo. Il suo soccorritore racconta: “Ero appoggiato allo stipite dell’ingresso a fumarmi una sigaretta, quando quel ragazzo si è dato fuoco dentro il locale. Non so come abbia fatto. Voleva scappare in strada, per fortuna sono riuscito a fermarlo sulla porta. Prima ho cerato di spegnere il fuoco con le mani, poi l’ho buttato a terra, con l’aiuto dei suoi amici”. Il titolare del locale, Daniele Polichetti, conosce Mattia P. da tempo. “È un cliente abituale, fa il barman in altri locali. Spesso viene qui con gli amici. È un ragazzo a posto, non è uno che esagera con l’alcol”. Spiega il barista: “Quel chupito è la nostra specialità. Sul bicchiere accendiamo una piccola fiammella con poche gocce di alcol. Sembra pressappoco una candela. Va tanto di moda nelle feste di compleanno. Si soffia e si beve”. Ma non si aspettava che il cocktail alla fiamma potesse rappresentare una minaccia all’incolumità dei clienti che tanto l’apprezzano e che fanno da coreaografia ad una movida estrema. Erano le tre di notte quando Mattia è stato avvolto dalle fiamme: ha dovuto aspettare a lungo l’ambulanza. “Abbiamo chiamato più volte i soccorsi, non arrivava nessuno. Eravamo tutti arrabbiati nel locale” protesta il barista. La prima reazione del giovane è stata mettersi ad urlare:  “I mie capelli, come sono i mie capelli. Sono bruciati? Cosa ho fatto, cosa ho fatto…”. Non sembrava aver riportato ferite gravi, solo in seguito i medici hanno accertato che le ustioni erano profonde e soprattutto si erano propagate in bocca. Nei prossimi giorni dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico per un trapianto di pelle. Mattia ha riportato ustioni in bocca, al collo, alle braccia, al torace e ora si trova in rianimazione al Centro Traumatologico, in coma farmacologico. Non è in pericolo di vita ma la prognosi è riservata.

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La movida torinese… regolamentata!

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E’ destinata a cambiare volto la movida torinese. E’ approdata ieri ieri in Sala Rossa la riforma del regolamento di Polizia urbana e ora ci sono nuove, precise regole che saranno la nuova cornice all’interno della quale i vigili urbani potranno intervenire, senza equivoci legali oppure fraintendimenti con i gestori dei locali o i residenti che si lamentano della movida fracassona, per tutelare la “tranquillità pubblica” e la “convivenza civile”. E’, come spiega La Repubblica, il primo passo per contrastare la “mala-movida”. Il secondo provvedimento promesso dall’amministrazione arriverà prossimamente, e sarà la revisione del regolamento sull’inquinamento acustico. Innanzitutto quello che emerge dalla riforma è il mantenimento della tranquillità pubblica. L’idea è di regolare l’attività dei locali, soprattutto all’esterno: fuori dai locali, in piazze, strade e spazi pubblici, sarà vietato emettere “grida, schiamazzi o altri rumori molesti” e ai gestori toccherà “contenerli” con “accorgimenti e misure strutturali”, per esempio installando dei dehor fonoassorbenti, e “sensibilizzando gli avventori” anche con cartelli e avvisi fuori dai locali. Non solo. Ai locali sarà vietato diffondere musica, anche dal vivo, dalle 23 alle 7 del mattino. E a tutte le ore con gli amplificatori. In caso di violazione delle nuove regole per più di una volta nel giro di sei mesi si rischia la sospensione e nei casi più gravi la revoca della licenza. Il secondo cardine è quello della convivenza civile: le regole prescrivono di “evitare assembramenti” che causano disturbo al riposo e alla tranquillità dei residenti, impedimento al passaggio di auto e pedoni nelle vie e nelle piazze, oppure ancora compromissione del decoro o l’igiene. Inoltre diventa permanente la cosiddetta “ordinanza vetro” che   vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro dalle 23 alle 7 del mattino. Tutto l’anno, questo, tranne che a Capodanno, e fatte salve alcune zone, per esempio quelle non toccate dal fenomeno della movida, che la giunta dovrà decidere di esentare.

Corteo a Torino: messo in scena il funerale della movida dei Murazzi

 

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