Continua a dichiararsi innocente l’ex informatore farmaceutico Renzo Dekleva, anche dopo esser stato condannato oggi a 20 anni e 6 mesi per l’omicidio della moglie Lucia Manca dal tribunale di Venezia. La donna era scomparsa da Marcon il 7 luglio 2011 ed il suo corpo è stato ritrovato poco dopo in provincia di Vicenza. Renzo e Lucia, due persone che sembravano destinate ad un amore eterno, almeno finché, nel 2010, l’uomo incontra Patrizia, così diversa dalla sposa ma che gli rapisce il cuore. Le due donne non sanno nulla l’una dell’altra (Renzo raccontava infatti all’una di essere separato ed all’altra di avere impegni lavorativi) finché non è la moglie a scoprire la presenza dell’amante. Ecco che allora interpella un avvocato ed inizia a fare dei movimenti bancari che potrebbero rappresentare il movente economico che si aggiunge a quello passionale. Quando scopre prima della sparizione e poi della morte di Lucia, Patrizia, ormai resasi conto di tutte le bugie inventate dall’uomo in passato, decide di collaborare con gli inquirenti, fino ad oggi, quando è giunta ad affermare che ora l’uomo si trova nel posto che gli spetta per aver compiuto un atto del genere, in carcere.
Contro l’uomo hanno giocato diverse prove, tra le quali la saliva di Lucia nel bagagliaio dell’auto e la registrazione degli spostamenti dell’auto il giorno della morte della moglie che mostrano che è giunto a 4 km di distanza dal luogo di ritrovamento.