Il fotoreporter italiano Mattia Cacciatori era stato arrestato a Istanbul il 6 luglio e trattenuto due giorni. Ora è lui stesso, dopo essere stato informato da un collega turco, a comunicare che i giudici turchi intendono rinviarlo a processo. Su Cacciatori grava l’accusa di aver partecipato a una marcia non autorizzata, filmando i manifestanti in piazza Taksim. E’ stato lui stesso a dichiarare: “Stavo facendo solo il mio lavoro e i magistrati hanno violato un principio democratico”. Il video che segue è un’intervista che risale a dopo il rilascio.
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Il fotoreporter Mattia Cacciatori rischia il processo in Turchia
Pubblicato da tdy22 in luglio 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/23/il-fotoreporter-mattia-cacciatori-rischia-il-processo-in-turchia/
Turchia: il giorno dei garofani rossi
Pubblicato da tdy22 in giugno 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/22/turchia-il-giorno-dei-garofani-rossi/
Fuoriprogramma a Istanbul: la ragazza che balla in bikini tra i manifestanti
Fuoriprogramma oggi a Istanbul, in piazza Taksim dove, mentre continua la protesta non violenta de “L’uomo in piedi”, #standingman, contro il premier Erdogan, una ragazza ha stupito i presenti suscitando curiosità mista a irritazione presentandosi in bikini e iniziando a ballare. La ragazza, che ha detto di chiamarsi Mine Dost e di esser tedesca, con le cuffie nelle orecchie catalizzando su di sè l’attenzione.
E se gli uomini osservavano con attenzione la danza applaudendo l’esecuzione, altri l’hanno criticata bollandola come esibizionista. In particolar modo, la ragazza è stata redarguita da una donna velata. La Dost si è poi rivestita e allontana, accompagnata da due poliziotti. Stando alle sue dichiarazioni, la dottoressa voleva “far riflettere” con la sua danza. Ha poi aggiunto che “la libertà deve arrivare in Turchia”. Quando tutto è tornato alla normalità, la protesta ha ricominciato a svolgersi regolarmente.
Pubblicato da tdy22 in giugno 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/20/fuoriprogramma-a-istanbul-la-ragazza-che-balla-in-bikini-tra-i-manifestanti/
#standingman: nuova forma di protesta in Turchia
Ha cambiato volto la protesta in Truchia. Dopo gli scontri, ieri Piazza Taksim e le strade di Istanbul sono state caratterizzate dall’immobilità. Alcuni manifestanti sono rimasti immobili, in piedi, senza parlare. Dopo i primi che si sono paralizzati, in molti li hanno imitati, restando fermi sul posto fino a tarda sera, quando ormai erano una folla. La polizia, inizialmente, si è avvicinata ai dimostranti silenziosi e li ha perquisiti mentre loro restavano immobili. Alcuni sono stati fermati e subito dopo rilasciati. Con il passare del tempo, gli agenti si sono limitati a osservare a distanza, senza intervenire. Immediata la risposta delle rete dove hanno iniziato a circolare le foto dell’iniziativa e su Twitter è apparso un hashtag coniato per l’occasione: #standingman (“uomo in piedi” in inglese).
Pubblicato da tdy22 in giugno 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/18/standingman-nuova-forma-di-protesta-in-turchia/
A Istanbul ferito e fermato dalla polizia un fotografo italiano
Stanno confluendo in decine di migliaia nel centro di Istanbul, per due raduni previsti nel pomeriggio, uno pro, l’altro anti Erdogan che fanno temere possibili nuovi, gravi incidenti. Anche la scorsa notte si è risolta in violenza e caos, dopo il brutale assalto della polizia ieri sera al Gezi Park di Taksim ordinato da Erdogan e oggi in molti stanno arrivando anche dalla sponda asiatica attraverso il Ponte sul Bosforo per protestare contro il blitz delle forze antisommossa. L’accusa dei manifestanti, oltre per la brutalità dimostrata dalla polizia, è per il fatto che siano stati attaccati indiscriminatamente anche donne e bambini. Nel frattempo, la Piattaforma Taksim, che riunisce i 116 movimenti di protesta, ha accusato Erdogan di aver trasformato il Paese “in una zona di guerra”: “continueremo e nessuno potrà fermarci”. Diversi medici hanno ipotizzato la presenza di agenti chimici nell’acqua degli idranti della polizia, che ha causato piaghe ai manifestanti.
Ma la polizia turca ha aperto anche la caccia ai giornalisti e diversi cronisti sono stati picchiati o arrestati. Sul sito di Rsf Europa sono state diffuse fra l’altro le immagini dell’arresto del giornalista turco Gokhan Bicic, fermato e buttato a terra da quattro agenti. Dalle finestre la gente ha urlato ai poliziotti di lasciarlo stare, poi ha iniziato a buttare oggetti di ogni tipo sugli agenti, che lo hanno comunque trascinato via. Anche un fotografo italiano, Daniele Stefanini, è stato ferito e fermato durante gli incidenti accorsi la notte scorsa, come hanno indicato fonti dell’ambasciata d’Italia in Turchia. Il 28enne è stato ferito nel quartiere di Bayrampasha, dove un avvocato l’ha poi soccorso e trasportato in ospedale. Il fotografo, messo in stato di fermo dalla polizia, è assistito dalle autorità consolari italiane .
Pubblicato da tdy22 in giugno 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/17/a-istanbul-ferito-e-fermato-dalla-polizia-un-fotografo-italiano/
Prima l’ultimatum, poi le ruspe a Gezi Park
Il premier Recep Tayyip Erdogan aveva lanciato un ultimatum ai giovani che a centinaia occupano Gezi Park intimando loro di andarsene, dopo di che la polizia turca è scesa in Piazza Taksim a Instanbul con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni contro diverse centinaia di persone riunite sulla piazza per solidarietà con gli occupanti del parco. Nel frattempo, all’interno dell’area verde, le ruspe delle forze dell’ordine hanno iniziato a distruggere la tendopoli, conosciuta anche come città della libertà, eretta dai manifestanti. Ai giornalisti è stato negato l’accesso alla zona. I giovani avevano infatti deciso di restare, annunciando anzi una nuova mobilitazione in tutto il paese “contro ogni ingiustizia”. La scorsa notte, inoltre, ci sono stati nuovi scontri a Ankara, dove la polizia ha disperso brutalmente nella zona di Tunali una manifestazione pacifica, usando i gas lacrimogeni arrestando, secondo i manifestanti, 50 persone. Per domani è previsto il secondo maxi-raduno, dopo il primo tenutosi oggi, del partito islamico Akp di Erdogan, in appoggio al premier mentre in diverse città sono state annunciate diverse manifestazioni in opposizione al leader. Dall’inizio della protesta tre giovani manifestanti sono stati uccisi, 5mila feriti, 50 sono gravi, 11 hanno perso la vista.
Pubblicato da tdy22 in giugno 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/15/prima-lultimatum-poi-le-ruspe-a-gezi-park/
Il cane della rivolta Turca: Sunglasses Motorcycle Dog
Ogni protesta deve avere il suo simbolo… in Turchia arriva quindi Sunglasses Motorcycle Dog ovvero “il cane motociclista con gli occhiali da sole”. Quasi una mascotte che sta invadendo il web il cane definito ‘hipster’ per via degli occhiali da sole e il collare che indossa, colpisce per la sua fedeltà al padrone. Dorme in terra e fa da “cuscino” al proprietario poi sale sul motorino pronto a ricominciare la protesta e non disdegna mai un obiettivo. Il primo a notare questo bizzarro manifestante è stato Stoyan Nenov, un fotografo di Reuters che domenica scorsa ha immortalato il cane sulla motocicletta nei dintorni di Piazza Taksim e ha diffuso la foto.
Intanto si registra anche la prima vittima tra le forze dell’ordine. E’ morto in ospedale un poliziotto turco che era rimasto gravemente ferito cadendo da un ponte mentre inseguiva un gruppo di manifestanti.
Mentre nella notte erano state arrestate 24 persone a Smirne accusate di avere “incitato ai disordini e fatto propaganda”, pubblicando dei tweet di sostegno alle proteste.
Pubblicato da tdy22 in giugno 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/06/il-cane-della-rivolta-turca-sunglasses-motorcycle-dog/
Il mondo si coalizza con i manifestanti di Piazza Taksim: per loro pranzo da asporto
Continuano le proteste in Turchia e la scorsa notte la polizia ha arrestato 24 persone a Smirne, con l’accusa di avere “incitato ai disordini e fatto propaganda” a sostegno delle manifestazioni contro il premier, Recep Tayyip Erdogan mentre altre 14 persone sono ricercate. Sembra, stando alle fonti locali del principale partito di opposizione, il Chp, gli arrestati avessero solo invitato, attraverso Twitter, a partecipare alle proteste di piazza che si stanno tenendo in Turchia. Ma se la polizia combatte strenuamente la protesta, migliaia di anonimi sostenitori della rivolta hanno ordinato su Internet, anche dall’estero, pasti da recapitare ai manifestanti di Piazza Taksim. Il direttore di Yernel Sepeti, una delle principali catene di fast food a domicilio del Paese, ha spiegato che ieri sono state ricevute oltre mille ordinazioni. “Ci sono stati alcuni problemi di consegna, ma tutto è stato risolto”.
Pubblicato da tdy22 in giugno 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/05/il-mondo-si-coalizza-con-i-manifestanti-di-piazza-taksim-per-loro-pranzo-da-asporto/
Arrivano le prime ammissioni sulle vittime degli scontri turchi
Le rivolte in Turchia ormai vanno avanti da giorni e stanno, come un’epidemia, montando di città in città. Nell’ultima notte i manifestanti hanno protestato ad Ankara dove sono stati dati alle fiamme alcuni uffici del partito islamico Akp, la forza politica che ha permesso a Tayyip Erdogan, di diventare premier. Nella notte si è reso necessario anche isolare le strade intorno agli uffici del primo ministro e sono stati lanciati alcuni lacrimogeni dalla polizia per far indietreggiare i manifestanti che si stavano avvicinando al palazzo.
Arrivano anche le prime ammissioni sulle vittime degli scontri. In particolare è stata diffusa la notizia della morte di un giovane ferito da un colpo d’arma da fuoco alla testa ad Ankara.
Non si placa ancora la rivolta in Turchia, che entra ormai nel quarto giorno: nella notte tra il 2 e il 3, la protesta si è trasferita da Istanbul alla capitale Ankara dove i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni uffici del partito islamico Akp del premier Tayyip Erdogan. Sempre nella notte, le strade intorno all’ufficio del primo ministro sono state isolate mentre i poliziotti hanno usato gas lacrimogeni per respingere l’avanzata dei manifestanti.. Lo ha riferito il segretario generale della Fondazione turca per i diritti umani, Metin Bakkalci, da Ankara. «Il giovane si chiama Ethem Sarisuluk ed è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Si trova in stato agonizzante e i medici hanno dichiarato la sua morte cerebrale», ha spiegato Bakkalci.
Nelle prime ore dell’alba di lunedì ad Ankara la protesta sembra che sia stata sedata, almeno al momento non si registrano scontri. Invece, è notizia delle ultime ore, che gli scontri si sono spostati a Smirne (Izmir), città nel centro-occidentale della Turchia.
Qui i manifestanti hanno lanciato molotov contro le sedi del partito Akp. Intanto a Instabul sono state danneggiate fermate dei bus e segnali stradali.
Pubblicato da tdy22 in giugno 3, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/03/arrivano-le-prime-ammissioni-sulle-vittime-degli-scontri-turchi/
In Turchia i morti diventano fantasmi?
I morti in Turchia diventano fantasmi? Secondo Amnesty International negli scontri di ieri ci sarebbero stati almeno due morti ad Istanbul ma il bilancio ufficiale degli scontri, secondo il ministro degli interni Muammer Guler, è invece di 79 feriti, 53 civili e 26 agenti. Dove sono i morti?
Anche oggi la tensione è molto alta, sono state erette anche delle barricate da parte dei manifestanti a piazza Taksim.
Ma negli uffici del potere sembra che la situazione sia calma, restano solo gli agenti in tenuta anti-sommossa. Prima o poi il governo confermerà o smentirà le vittime di ieri?
Pubblicato da tdy22 in giugno 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/02/in-turchia-i-morti-diventano-fantasmi/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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