Si può avere un rapporto con la propria figlia attraverso delle foto?
La fotografa Robin Schwarz ha raccontato il rapporto della figlia Amelia con gli animali da quando la bimba è nata a ora che ha 11 anni. Il risultato è il progetto fotografico intitolato “Il mondo di Amelia”, un fotodiario conservato alla galleria ClampArt di New York.
La piccola viene ritratta con ogni tipo di animale: dall’elefante al Tamarino edipo, una piccolissima scimmia che pesa meno di mezzo chilo.
L’artista è docente di fotografia all’università William Paterson del New Jersey. “Sono una persona animale” dice- “Non potrei sopravvivere senza di loro, questo è quello che ho sempre voluto essere”. E la figlia oltre a farle da modella, l’aiuta come assistente. “E’ sempre Amelia che sceglie cosa fare. Non la fotografo se lei non vuole. Ci sono alcuni animali che lei desidera conoscere e io faccio in modo di farli incontrare. Amelia ora è cresciuta e vuole fare la primatologa”.
Le foto della Schwartz sono esposte anche nel Metropolitan Museum di New York.
…Ma vedendo attentamente le foto non riscontriamo in ognuna di esse un po’ “artificiosità”? La perdita progressiva della spontaneità per fare una foto ad effetto all’interno di un progetto volto a ricostruire fittiziamente il rapporto di una bambina con gli animali?