Conclusa la spedizione a Barcellona per i mondiali di nuoto, la nazionale femminile “scende in vasca” contro la violenza sulle donne. Lo spot si chiama “Ferma il bastardo” ed è promosso dal marchio di abbigliamento femminile Yamamay. Federica Pellegrini dopo aver vinto l’argento nei 200 stile libero ha postato sul suo profilo twitter una foto che la ritrae insieme alle compagne di nazionale con indosso la maglia della campagna con la scritta rossa ‘Ferma il bastardo’ e la richiesta ”Retweet please!”.
Ultimo giorno dei Mondiali di Nuoto di Barcellona, con le speranze italiane riposte in Gregorio Paltrinieri e i suoi 1500 metri a stile libero. E se il cinese Sun e Cochrane sono inarrivabili, Gregorio si è lasciato alle spalle tutti gli altri. Una splendida gara per lui, che non solo vince il bronzo, ma sbriciola anche il record italiano! Seconda medaglia per la spedizione italiana in vasca corta che arriva dal semifondo. E finalmente, all’ultimo giorno e dopo l’argento di Federica Pellegrini nei 200 stile libero, possiamo festeggiare!
Federica Pellegrini ha centrato la semifinale questa mattina ma nel pomeriggio in quella che sarebbe dovuta essere la sua gara, la 200 dorso, ha pagato lo scotto delle fatiche già spese nei giorni precedenti. Solo nono posto nella classifica generale, che non le permette l’accesso alla finale per appena 13 centesimi. Si è dichiarata comunque soddisfatta: non potrebbe essere diversamente visto lo splendido, e inaspettato, argento nei 200 stile libero. La ritroveremo in acqua domenica per la staffetta.
Ottima prova in semifinale per Matteo Rivolta, nei 100 delfino, quinto in batteria e, con un tempo di 51’70”, nuovo record italiano per lui, nonchè l’accesso alla finale.
Non ce l’ha fatta invece Silvia Di Pietro nei 50 delfino, sesta in batteria e dodicesima in classifica generale con un tempo di 26’35”.
Non ce l’ha fatta Luca Dotto nella finale 100 stile libero: solo ottavo in 48 e mezzo, al di sotto delle sue possibilità. Troppo alto da superare l’ostacolo della semifinale, invece, Federico Turrini, 200 dorso, 5 in batteria in mattinata ma 8 nella sua semifinale. Si era aggiudicata la finale anche la staffetta femminile della 4×2, ma anche per le nuotatrici azzurre oggi non c’è stata gara contro la supremazia delle altre nazioni.
Nei giorni scorsi è terminata anche la gara di tuffi dalle grandi altezze (27 metri) maschile, che ha incoronato il 39enne colombiano Orlando Duque. Ma lo spettacolo non è mancato neanche dopo…
Pomeriggio rovente per la nazionale italiana oggi a Barcellona. Filippo Magnini e Luca Dotto hanno aperto le danze dopo essersi aggiudicati in mattinata la semifinale. E’ solo Dotto però che riesce a superare lo scoglio: domani si giocherà la finale dei 100 stile libero.
Ha difeso il titolo mondiale nei 200 stile libero Federica Pellegrini: nessuna donna ha mai vinto tre titoli consecutivi in questa specialità ai mondiali. La campionessa italiana, che non sarebbe dovuta scendere in vasca per questa competizione e non ha preparato la gara, si è aggiudicata la medaglia d’argento alle spalle della Franklin dopo una splendida gara. Bronzo per la Muffat.
Si è giocato il tutto per tutto subito dopo, Mattia Pesce, nei 50 a rana. Per lui solo un ottavo posto.
Stefania Pirozzi, dopo la qualificazione mattutina, è tornata in vasca per la semifinale dei 200 delfino: quinta nella prima batteria, ma solo undicesima nella classifica finale.
La giornata si è chiusa con Gregorio Paltrinieri impegnato negli 800 stile libero. Solo sesta posizione per lui dopo che Melluli è crollato mentre l’imperatore Sun Yang, dopo l’oro nei 400, conquista per la seconda volta la medaglia più preziosa.
La notizia evidentemente era trapelata se Federica oggi ha mandato un Tweet per polemizzare con Federnuoto: “Grazie alle fonti Fin, l’unica cosa che avevo chiesto era massima tranquillità e riserbo sulle mie scelte!” Ma la gioia dei tifosi di vederla in batteria ai 200 stile libero di questa mattina non ha prezzo. E nonostante non avesse preparato la gara, evidentemente “ce l’ha dentro”, visto che si è assicurata la semifinale pur, come ha lei stesso dichiarato, cercando “di ridurre gli sforzi al minimo”. Non si è però trattenuta nel pomeriggio: prima nella sua semifinale davanti a Franklin e Muffat.
Anche Alice Mizzau ha superato la fase delle batterie ma si è fermata alla semifinale: la rivedremo nella staffetta.
Delusione per Scozzoli, fuori in batteria ai 50 rana. Impresa invece di Mattia Pesce che, nella stessa gara, si è assicurato un posto in finale.
A volare in finale, già questa mattina, anche Gregorio Paltrinieri, che troveremo in vasca a sbracciare nella 800 metri stile libero.
Gli atleti italiani non si sono però staccati dall’attualità: è stato il capitano Di Tora a presentare il cordoglio di tutta la squadra per il tragico incidente nell’Irpinia mentre gli atleti si sono disegnati la fascia nera al braccio.
Speranze infrante oggi per i nuotatori italiani. Ilaria Bianchi (100 delfino) e Fabio Scozzoli (100 rana) hanno dovuto chinare la testa di fronte agli avversari più reattivi di loro. Ma oggi è stata anche la giornata inaugurale dei tuffi dalle grandi altezze, con le prime rotazioni maschili dai 27 m.
E chi sperava che Federica Pellegrini potesse tornare sui suoi passi e presentarsi in vasca per disputare i 200 stile libero ha visto affievolirsi ulteriormente la speranza. Per quest’anno quella gara sembra restare in vasca di riscaldamento mentre la nuotatrice italiana si cimenterà a dorso.
Passaggio del testimone oggi a Barcellona: si cambia vasca e si passa dai tuffi (ultima prova la piattaforma maschile da 10 m con Chiarabini classificatosi 12°) al nuoto in vasca corta. Le punte di diamante da cui si aspettava molto non hanno deluso. Ilaria Bianchi, dopo un’ottima batteria in mattinata, nel pomeriggio, pur un po’ giù di tono, si è assicurata la finale dei 100m delfini, entrando con il 7 risultato. Entra in finale anche Fabio Scozzoli, anche lui più brillante in mattinata quando si è presentato con un ottimo biglietto da visita. Non ha superato invece il turno la staffetta 4×100 femminile che ha visto in vasca anche la Pellegrini: battuto il record nazionale, ma non è bastato. Piero Codia, dopo una brillante 50m delfino in mattinata, non è riuscito ad aggiudicarsi la finale di domani, così come Mattia Pesce. Il nuotatore, che si è allenato per i 50 m rana, si è giocato la semifinale oggi ma, dopo un fantastico 27.40 all’andata, ha perso il ritmo nella vasca di ritorno. La giornata del nuoto per l’Italia si è conclusa con la 4×100 maschile che ha visto in vasca Dotto, Leonardi, Orsi e Magnini: 5 tempo per loro.
Ci avevano regalato un sogno Tania Cagnotto e Martina Marconi: per la prima volta due tuffatrici italiane in finale da trampolino dai tre metri ai mondiali di nuoto. La corsa si è interrotta oggi pomeriggio, con Martina che ha gettato un’ottima gara, che avrebbe potuto regalarle tranquillamente una medaglia visto che durante i primi tuffi era al secondo posto, con un’esecuzione sbagliata. Tania, stanca dalle gare precedenti e con al collo già due medaglie d’argento – una sempre da trampolino da tre metri ma in sincro con Francesca Dallapè e una da trampolino da un metro – dopo una partenza non brillante ha risalito la classifica fino a raggiungere una medaglia di legno, per lei il quarto posto. Da domani saranno i nuotatori in vasca a lottare per un piazzamento ma ci sarà anche la chiusura dei tuffi con Chiarabini in finale dalla piattaforma.
E’ oro! Nell’ultimo giorno di gare in acque libere la prima medaglia per la squadra italiana nel nuoto di fondo: Martina Grimaldi, con una lotta all’ultima bracciata, si è aggiudicata il podio in un testa a testa a tre battendo di un soffio la Maurer. Un’ottima prova anche per Alice Franco in questa 25 km, che ha conquistato il quarto posto. Da domani il nuoto in vasca, con gli azzurri che devono riscattarsi dalle delusioni di Londra 2012.
Torna dove ha fatto il suo esordi in “costume azzurro” dieci anni fa Federica Pellegrini, il voto più noto del nostro nuoto. All’aeroporto di fiumicino,in attesa del volo che la porterà a Barcellona, l’aleta ricorda: “Barcellona rappresenta per me un compleanno importante a livello di carriera. Lì ho cominciato nel 2003 con la prima convocazione in Nazionale e dopo dieci anni ci ritorno. E’ una tappa importante”. Con Federica, che appare serena e determinata, c’è tutta la spedizione azzurra di nuoto: a partire dal direttore sportivo Maurizio Coconi. 44 persone, delle quali 31 atleti fra cui Filippo Magnini, Gregorio Paltrinieri, Fabio Scozzoli e Alice Mizzau. Lo scopo principale è trovare il riscatto dopo le Olimpiadi di Roma. In un’intervista a Repubblica, la Pellegrini spiega: “Alla gara manca ancora qualche giorno, i 200 dorso sono il 2 agosto: ho ancora una settimana per prepararmi. Inizierò però il primo giorno con la staffetta 4×100 stile, poi la 4×200, che serviranno anche per vedere la condizione. Speriamo, come nazionale, di fare il meglio possibile, come abbiamo sempre fatto: a volte ci sono le condizioni fisiche e mentali per rendere al meglio, altre volte no. Di certo abbiamo sempre dato il 100% – conclude la Pellegrini parlando da leader del gruppo – e sarà così? anche questa volta”.
Ma Federica non è l’unica a tornare a Barcellona a distanza di 10 anni. Nel 2003, in vasca nuotava anche Filippo Magnini: “Sono felice di essere di nuovo a Barcellona dopo 10 anni. E’ il mio quinto Mondiale in vasca lunga e lo affronto in modo più sereno possibile. Sto bene anche se è stato un anno anno un po’ particolare: all’inizio molto bene, poi a metà difficile ma ora va meglio e so quali sono i miei traguardi e le potenzialità. Punto molto sulla staffetta e penso che le staffette azzurre possano raccogliere una finale. E poi, essendomi qualificato per i 100, ho la possibilità di fare la mia gara, vediamo cosa poter riuscire a fare: ovviamente ogni step raggiunto sarà un buon risultato. A Londra per la nostra nazionale non è andata bene, e noi in primis non ne siamo stati contenti: però questo Mondiale bisogna farlo bene indipendentemente da come siano andate le Olimpiadi. Cercheremo di ottenere buoni risultati, chi lottare per le medaglie, chi solo per migliorare i propri tempi. Ognuno ha i propri obiettivi”.
Chi ha poi grandi speranze è Fabio Scozzoli, promessa nella rana: “Le sensazioni sono buone, mancano ancora gli ultimi giorni di scarico e sono i più importanti, quelli in cui si trovano le sensazioni migliori; il lavoro è stato fatto bene, non posso che avere grandi aspettative di medaglia e di giocarmi anche qualcosa in più. Tra di noi il clima è goliardico, è un bellissimo insieme, penso che questa volta potremo fare buone gare anche per riscattarci da Londra”. E soddisfazioni potrebbe darle anche Greg Paltrinieri: “La preparazione è andata bene; negli ultimi mesi, avendo avuto anche la maturità, magari un po’ di allenamenti li ho persi tra una cosa e l’altra ma non mi posso lamentare: mi sto allenando da settembre per questi Mondiali. Vedremo in questi giorni di gara, ma per ora sembra tutto nella norma. Voglio entrare nelle finali degli 800 e dei 1500, è l’obiettivo minimo e sarebbe già una gran cosa, poi una volta in finale tutto può succedere. In squadra ci troviamo tra noi molto bene, siamo un bel gruppo, abbiamo finito il collegiale di 5 giorni ad Ostia, ci siamo conosciuti meglio e carichi per Barcellona: ci faremo il tifo a vicenda”.
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