Un’indagine per abuso d’ufficio pende sulla testa del neoministro pd degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta. Sarebbe la Procura di Locri incaricata di svolgere tali indagini e l’articolo più completo comparirà domani su Panorama:
“Celebrata come sindaco antimafia a causa di una serie di minacce e di attentati”, scrive Panorama, Lanzetta “avrebbe però altri ‘nei’ nella sua amministrazione: il suo vicesindaco, Francesco Antonio Siciliano, è il genero di Vincenzo Ruga, condannato in via definitiva per associazione mafiosa e considerato boss della ‘ndrina della Locride; inoltre la Corte dei conti ha dichiarato nel 2013 che il bilancio di Monasterace (un comune di appena 3 mila abitanti) è praticamente al dissesto in quanto presenta ‘attivi insussistenti’, cioè un buco, per oltre 1 milione e 117 mila euro”.
L’indagine, secondo quanto riporta il settimanale, vedrebbe Lanzetta sotto inchiesta per una denuncia del marzo 2012, firmata da quatto consiglieri dell’opposizione di centrosinistra. Secondo quanto scrive Panorama, l’indagine (tuttora in corso e affidata al procuratore di Locri, Luigi D’Alessio) riguarda un appalto per l’illuminazione pubblica da 230 mila euro, affidato senza gara nel 2010 dall’amministrazione comunale di Monasterace, il comune calabrese di cui Lanzetta è stata sindaco dal 2006 al luglio 2013.