Non sembrano dare risultati le indagini condotte finora per identificare il killer dell’ingegnere di Potenza Domenico Lorusso, ucciso la sera del 28 maggio a Monaco di Baviera. La polizia ha quindi deciso di mettere una taglia sull’assassino e verranno versate 10mila euro a chiunque fornirà informazioni utili per identificarlo, visto che la ragazza della vittima non è in grado di fornire un identikit e il dna prelevato non ha riscontri tra gli schedari. Nel frattempo il fratello di Lorusso, Paolo, è pronto per recarsi in Germania per capire a che punto siano le ricerche.
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10mila euro per chi darà informazioni sul killer di Domenico Lorusso
Pubblicato da tdy22 in giugno 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/10/10mila-euro-per-chi-dara-informazioni-sul-killer-di-domenico-lorusso/
Morire per uno sputo: la storia di Domenico Lorusso
Aveva povato a difendere la sua ragazza colpita da uno sputo Domenico Lorusso, morto per una coltellata al petto in un parco pubblico vicino al fiume Isar a Monaco di Baviera. La polizia, che ha ricostruito l’omicidio, cercano l’assassino, fuggito subito dopo. Tornerà ora in Italia il corpo dell’ingegnere di 31 anni originario di Potenza e trasferitosi in Germania per lavorare in una società aeroportuale. L’omicidio è avvenuto alle 22 di martedì, mentre lui e la fidanzata rientravano in bicicletta verso il centro della città. Una passeggiata su due ruote, brutalemnte interrotta quando l’assassino, sconosciuto e probabilmente ubriaco, ha sputato alla ragazza, anche lei potentina come l’ingegnere, senza alcun motivo. Lorusso si è rivolto all’uomo per chiedere le ragioni del suo gesto, quando la situazione è degenerata. L’assassino ha estratto il coltello con cui ha sferrato il colpo al petto. La fidanzata ha chiamato i soccorsi, ma non è bastato: Lorusso è morto dopo essere stato ricoverato all’ospedale “Klinikum Rechts der Isaar”. Ora si cerca l’autore dell’ingiustificabile gesto, di età vicina ai 35 anni, con capelli corti e neri e vestito con un giaccone scuro. La microcriminalità è un fenomeno presente nelle maggiori città tedesche e l’ingegnere non è la prima vittima italiana. Due anni fa un altro italiano, il 23enne Giuseppe Marcone fu ucciso a Berlino, dove lavorava nel ristorante del padre. Fu investito da un’auto mentre usciva dalla metropolitana del Kaiserdamm, mentre scappava da due giovani che lo avevano aggredito senza motivo. All’epoca, i responsabili furono condannati a due anni e 4 mesi di reclusione.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/30/morire-per-uno-sputo-la-storia-di-domenico-lorusso/
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