Schiacciato da una mucca, muore un lavorante nel Milanese

mucca-schiaccia-lavorante-tuttacronacaE’ stato schiacciato e travolto da una mucca di circa 500 kg, Johan Daniel, lavorante rumeno di 33 anni che risiedeva in frazione di Pieve Emanuele, nel Milanese mentre stava pulendo la stalla. A intervenire, nella frazione Cascina di Sotto, in un’azienda agricola, è stato il 118. Ma quando sono arrivati sul posto i soccorritori, il rumeno presentava traumi ampi, da sfondamento toracico provocato anche, oltre che dal peso della bestia, dal colpo subito contro una parete sulla quale è finito dopo essere stato trascinato prima col muso e poi col corpo dal bovino. È deceduto sul posto a seguito di un arresto cardiaco.

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Cagnolino eroe: perde la vita per salvare i padroni dal rogo

Vigili-Del-Fuoco-tuttacronacaIl 24enne Saverio Pasqua e la moglie Pamela, 23, assieme al figlio Riccardo, di tre anni, sono riusciti a salvarsi dall’incendio scoppiato nella loro abitazione di Boffalora sopra Ticino, nel Milanese, grazie ai loro due cagnoli, Briciola e Pepe, che hanno abbaiato e latrato fino a svegliare il padre che era a letto con il bimbo mentre la moglie era sotto la doccia. L’uomo si è quindi accorto delle fiamme che invadevano la cucina. Ma mentre la famiglia si metteva in salvo, i due animali sono rimasti fermi, terrorizzati. Il chihuahua Pepe, racconta il Corriere della Sera, è stato trovato dai pompieri sopra un divano, mentre per il pinscher Briciola non c’è stato niente da fare: terrorizzato, si era nascosto sotto un mobile dove il fumo l’ha soffocato. “Ci hanno salvato la vita”, ammette l’uomo, che al figlioletto in lacrime ha detto che Briciola “è andato via” proprio per aiutarli.

Soffre nel vedere la moglie malata: la uccide e si toglie la vita

uccide-moglie-anziana-tuttacronacaUn ex gioielliere ora in pensione si era recato in visita alla moglie nella residenza sanitaria Bernardelli, dove la moglie era ricoverata da due mesi a seguito di un’ischemia cerebrale e qui ha ucciso la donna prima di togliersi a sua volta la vita. Il fatto è accaduto a Paderno Dugnano, nel Milanese, dove l’anziano è giunto attorno alle 11.30. Stando alle prime informazioni, l’uomo era da tempo molto prostrato per le gravi condizioni della moglie, a cui era molto legato. Giunto nella sua stanza della donna, il marito ha estratto la pistola, una ’38 special’ regolarmente detenuta, e ha sparato due colpi al petto della moglie. Subito dopo ha rivolto l’arma verso se stesso, facendo fuoco una terza volta, alla tempia.  Durante le feste natalizie l’anziano avrebbe manifestato ai due figli il suo malessere per la malattia della consorte.

Sorpresa natalizia per 16 scuole romane: sospeso servizio mensa

mensa-scolastica-tuttacronacaSorpresa amara sotto l’albero in sedici istituti comprensivi, che ospitano classi dell’infanzia, primaria e media, della Capitale: il giorno della Vigilia è infatti arrivata una nota in cui il Comune, nello specifico il Dipartimento servizi educativi e scolastici, avvisa che sospenderà il servizio mensa dal 7 gennaio, vale a dire in piena riapertura delle scuole. Gli alunni, al rientro, si vedranno quindi sospeso, o messo a serio rischio, il normale servizio di mensa. Laura Larcan per Il Messaggero scrive:

Il motivo sta tutto «concentrato» in un passaggio della nota protocollata dal dipartimento capitolino il 23 dicembre in cui si fa presente che «con il prossimo 31 dicembre cesseranno gli effetti dei previgenti affidamenti centralizzati e che, con decorrenza 7 gennaio 2014, si presenterà la necessità di rendere concretamente effettivo il passaggio all’autogestione». La risposta alla nota era richiesta entro il 24 dicembre. Peccato che le scuole coinvolte non hanno ancora concluso tutte le procedure di gara per il passaggio dall’appalto centralizzato a quello in autogestione. Un disagio che peserà su migliaia di bambini: basti solo considerare che gli istituti comprensivi protagonisti prevedono una media di mille pasti al giorno. A fare luce su una situazione che sta creando un subbuglio tra i vari dirigenti scolastici, è l’Asal, l’Associazione scuole autonome del Lazio.

«La gravità della nota del Comune sta nel fatto che a tali 16 scuole il 25 ottobre scorso il Comune aveva dichiarato che in caso di mancato espletamento della gara entro il 31 dicembre si sarebbe proceduto ad “ulteriore affidamento” alle ditte attualmente in servizio, a carico del Dipartimento», spiegano dall’Asal. Inoltre, «Tra il 16 e il 19 dicembre scorsi – continuano dall’associazione – tali 16 scuole sono state convocate dal Dipartimento, e hanno sottoscritto di concerto un verbale di accordo in cui veniva ribadita la necessità di rinnovo da parte del Comune dell’affidamento del servizio in corso».

“Ragazze doccia”: quando la prostituzione frequenta la scuola

ragazze-doccia-tuttacronacaProstituirsi a scuola, a soli 14, 16 anni, per avere in cambio dei regali. E’ lo scandalo che è scoppiato a Milano, dove si parla del fenomeno scolastico delle “ragazze doccia”. Il nome, come spiega il Corriere della Sera, deriva da un semplice accostamento: come una doccia al giorno loro fanno sesso tutti i giorni. I fatti avvengono nei bagni delle scuole in cambio di oggetti e sono stati scoperti da un equipe di professori guidata dal prof. Luca Bernardo, diretto del reparto di pediatria del Farebenefratelli del capoluogo lombardo. Non si tratta di reale necessità, è piuttosto una ricerca di divertimento da parte di ragazzine di buona famiglia gran parte delle quali iscritte a scuole private. Anche in questo caso, come in quello delle baby squillo del Parioli, la tecnologia è uno dei punti focali: il tutto nasce in classe, grazie agli smartphone utilizzati anche per inviare i “menù” delle prestazioni che le adolescenti offrono. Poi gli orari e quindi l’incontro nel bagno. Il compagno avventura viene scelto in base a quello che si desidera ottenere in cambio.  Il prof Bernando spiega: “Ad oggi abbiamo individuato otto ragazze, ma ci risulta che il fenomeno sia molto più esteso”. Inoltre, non si tratterebbe di un unico incontro giornaliero: le ragazze si vendono anche a più persone nell’ambito di una giornata. Il professore ha inoltre spiegato che non è facile ottenere confessioni dalle “ragazze doccia”, mentre il timore è che il fenomeno non resti circoscritto alle scuole: “Non posso pensare che in questi ambienti non girino anche soldi – dice – Inoltre sembra che ora ci siano dei ragazzi, dai diciassette anni in su che fanno da procacciatori di clienti e il timore è che nel giro, già molto preoccupante, stiano entrando anche dei clienti adulti”.

Le multe che fanno bene alle casse del Comune, ma dove è l’infrazione?

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Sono tanti i cittadini che violano il codice della strada, ma sono anche molti i Comuni che danno l’ordine di erogare multe solo per fare cassa. Le multe sono un importante voce nei bilanci degli enti locali e così c’è chi, come a Segrate, nel Milanese, si era anche inventato i famigerati T-Red, ovvero semafori con il giallo accorciato a 4 secondi per garantire una multa inesistente. A beneficiare dei T-Red erano 35 Comuni che avevano dato l’appalto irregolare per questa tipologia di semafori che a fine anno portava molti soldi nelle casse. Solo a Segrate le multe piovute sui cittadini hanno in poco tempo portato gli incassi del Comune da 700 mila a 2 milioni e quattrocento mila euro.

Sul Corriere della Sera si riporta anche il caso emblematico di un cittadino che è entrato nell’odissea di dover dimostrare l’ingiustizia subita. La sua lotta è contro il multavelox sulla strada per San Vincenzo, vicino Livorno, e il giornalista Giangiacomo Schiavi la racconta così:

Riceve una raccomandata. Eccesso di velocità sulla superstrada per San Vincenzo. Può essere, pensa. Da Milano era diretto all’Elba ed era fuori di 3 chilometri rispetto al limite consentito, 110 orari. Il multavelox non perdona: sono 37 euro. È un legalitario e paga subito. Due giorni dopo altra raccomandata, stessa intestazione: corpo di polizia municipale di San Vincenzo. C’è un altro eccesso di velocità: identico tratto, direzione inversa. Sempre 3 chilometri oltre il consentito. Altri 37 euro di multa. Possibile questa precisione millimetrica? Il lettore guarda il foglio ricevuto: è un prestampato, tipo ciclostile. Così s’intigna: sospetta che dietro la procedura adottata dal Comune ci sia un eccesso persecutorio. Non è che questi hanno deciso una mattanza a tavolino? Va sul sito e clicca per trovare la foto che documenta l’infrazione. C’è la sua auto, ma non è indicata la velocità. Possibile? Decide di ricorrere al giudice di pace di Piombino e aspetta la notifica per la convocazione. Un mese dopo, eccola. Deve pagare i 37 euro di multa più altri 8 di bollo. È la legge. E l’udienza? Fissata per fine novembre, alle 9.45. Con quale criterio, si domanda. Vengo da Milano, per essere lì a quell’ora devo partire alle 5 di mattina. In auto, perché non ci sono treni diretti. E i costi di quella che considera un’ingiustizia, carburante, autostrada, spuntino? Se parte il giorno prima c’è anche l’albergo. E la giornata di lavoro persa? Per evitare una multa di 37 euro ne deve spendere almeno 300. Ne vale la pena? Beh, solo un matto può dire di sì. Il cittadino lettore è un po’ matto: ci proverà, consapevole di fare un buco nell’acqua, perché ogni paradosso della burocrazia in Italia diventa un intoccabile tabù.

Tragedia sfiorata nel milanese, a rischiare la vita 10 bimbi

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Ancora non è chiara la dinamica dell’incidente che ha coinvolto 10 bambini. Tragedia sfiorata nel milanese dove un bimbo si trova in pericolo di vita, tre sono feriti seriamente e sei lievemente. I bambini si trovavano su una benna di un escavatore in movimento in una cava a Cuggiono nel Milanese. L’incidente sarebbe accaduto intorno alle ore 20. Sul posto sette autoambulanze e tre automediche. Il più grave dei bambini ha riportato lo schiacciamento del bacino e di una gamba. Stabilizzato e medicato sul posto è stato trasportato all’ospedale di Legnano (Milano). Gli altri sono stati medicati sul posto. Secondo una prima ricostruzione è stato il proprietario della cava di Cuggiono (Milano) a manovrare l’escavatore sulla cui benna erano saliti, per fare un giro per divertimento, i dieci bambini caduti. Da quanto è stato accertato a causa di un dislivello il mezzo, che operava nel terreno in via Remondada, ha fatto un balzo e il sussulto ha provocato la caduta dei minorenni. Il ferito grave dovrebbe avere 12-13 anni. Gli altri sarebbero suoi coetanei.

 

Molotov contro la sede della polizia nel milanese.

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Molotov contro la sede della polizia locale di Paderno Dugnano, nel Milanese. I due ordigni sono stati lanciati la notte scorsa e comunicati con una nota della Fp Cgil della Lombardia per la quale «siamo di fronte a un atto intimidatorio inqualificabile che va a colpire proprio quei dipendenti pubblici che lavorano per garantire, con le altre forze dell’ordine la sicurezza dei cittadini». La Funzione Pubblica Cgil Lombardia esprime «ferma condanna contro questo ennesimo vile attentato, solidarietà e vicinanza ai lavoratori della polizia locale. Ci auguriamo che al più presto i colpevoli vengano assicurati alla giustizia».

 

Un fantasma nella biblioteca di Nerviano, nel Milanese?

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C’è chi giura che accadano cose strane nella biblioteca di Nerviano, nel Milanese. Raccontano di volumi custoditi sugli scaffali che si muovono da soli e di una figura luminosa che compare nella notte nelle salr di questo palazzo, costruito nel 1468 nel monastero degli Olivetani. E c’è anche il sospetto di chi possa essere questo fantasma. Si tratterebbe di un antico signore lombardo imparentato con i Visconti, il Conte Ugolino Crivelli. A supporto della presenza del fantasma, una telecamera a infrarossi avrebbe immortalato una figura luminosa, come si vede dall’immagine.

Causa maltempo evacuata l’Ikea nel milanese

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La pioggia che è caduta copiosa sul Milanese ha fatto danni all’Ikea di Carugate. L’acqua si è infiltrata dal tetto ed è fluita dentro lo store. I clienti sono stati evacuati come hanno documentato messaggini e video degli utenti sui social network.

Cambia la mensa scolastica, ora arriva la dieta vegana

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E’ ancora in via di sperimentazione, ma sembra sempre più vicina l’introduzione della dieta vegane nelle mense scolastiche. Tra tofu e crema di zucchine, circa 80mila bambini nel milanese inizieranno a consumare pasti privi di materie prime di origine animale come la carne o il pesce , ma anche caratterizzati dalla totale assenza di latte e uova. I pasti, preparati con   la consulenza di Pietro Leemann, il re degli chef vegetariani verranno preparati da Milano Ristorazione e serviti a 199 scuole materne, 144 elementari e 70 medie.

Tromba d’aria nel milanese, 3 feriti.

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Il milanese nella bufera. Una tromba d’aria si è abbattuta nel pomeriggio, nella zona nord e ha provocato diversi danni nei dintorni di Trezzo sull’Adda. Una ditta della vicina Grezzago e un’azienda cittadina hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e del 118 dopo che tre persone sono rimaste ferite all’interno dei locali.

Divampano le fiamme all’ospedale di Magenta, struttura evacuata

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Un incendio è divampato stasera, poco dopo le 19, all’ospedale di Magenta, nel milanese. Secondo quanto riferisce il 118 è in corso l’evacuazione dell’intera struttura.  Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco con diversi mezzi. I pazienti sono stati fatti evacuare dall’edificio a causa delle fiamme e del fumo propagatosi in tutto l’edificio.

Parla il padre di Beatrice Papetti: uccisa una seconda volta dalle leggi italiane.

beatrice_papetti_tuttacronacaGabardi El Habib, il magrebino che si era costituito una settimana dopo aver investito e ucciso la 16enne di Gorgonzola Beatrice Papetti, è uscito dal carcere ed è agli arresti domiciliari. La decisione è stata così commentata dal padre della ragazza, Nerio Papetti: “Le leggi italiane hanno ucciso mia figlia per la seconda volta”. Per l’uomo è infatti “assolutamente inaccettabile” che il gip abbia disposto i domiciliari per l’investitore. Ha quindi aggiunto che “non è normale che accadano disgrazie simili e il responsabile vada fuori. Ho amici e colleghi stranieri che mi raccontano di come sia severa la legge nei loro Paesi, questa persona ha la famiglia all’estero, scapperà. Le leggi italiane hanno ucciso mia figlia per la seconda volta”. Dopo l’arresto, il pm di Milano, Laura Pedio, titolare delle indagini condotte dai carabinieri, aveva chiesto il carcere come misura cautelare per il marocchino, mentre la difesa, con l’avvocato Giovanni Marchese, aveva chiesto i domiciliari, spiegando anche che l’uomo “non è un pirata della strada”. Alessandro Santangelo, gip di Milano, ha disposto i domiciliari perchè, da quanto si è saputo, è una misura idonea a garantire le esigenze cautelari: principalmente il pericolo di reiterazione del reato e poi quelli di fuga e di inquinamento probatorio. L’uomo, infatti, è accusato di omicidio ma nella forma colposa mentre l’altro reato contestato, l’omissione di soccorso, non prevede la misura cautelare.

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A 16 anni era già un rapinatore seriale: arrestato nel milanese

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Ha solo 16 anni il giovane a cui vengono contestati almeno 3 rapine nell’interland milanese. Il ragazzo avrebbe effettuato i furti in una farmacia e in due banche entrando armato di taglierino e facendosi consegnare i soldi che erano nella cassa. Il minorenne  milanese è stato arrestato dai carabinieri di Novate Milanese  e poi trasferito  presso il centro di prima accoglienza del carcere minorile “Beccaria”.

 

Abusi sessuali e maltrattamenti, l’ennesima storia di violenza su una donna

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Una storia di violenza, l’ennesima perpetrata ai danni di una donna. Il compagno, un cittadino albanese di 37 anni con precedenti per reati contro il patrimonio e per spaccio di stupefacenti, la violentava e la maltrattava arrivando anche a schiacciarle la testa sul pavimento con i piedi. L’albanese, irregolare in Italia, residente nel milanese, aveva numerose identità ( la polizia è arrivata a scoprirne almeno 8). La donna, una 49enne, ha sporto denuncia il 5 luglio dopo l’ennesimo atto di violenza. L’uomo, in quell’ultima occasione, aveva abusato di lei contro la sua volontà, arrivando a rincorrerla nudo sul balcone, quando lei aveva cercato di sottrarsi al rapporto.

Il compagno la seguiva ovunque ed era ossessionato che la donna lo potesse tradire. Più volte le aveva rubato il denaro nella sua borsa e aveva usato il suo bancomat per spendere giocare d’azzardo. Più volte l’aveva anche minacciata con frasi del tipo: «se fai denuncia ti ammazzo di botte, ti faccio a pezzi».

Ora l’uomo è stato fermato… Fin quando dovremo raccontare storie di maltrattamenti, di violenze e di abusi di pregiudicati irregolari sul nostro territorio?

Si è consegnato il pirata della strada che ha investito, uccidendola, Beatrice

beatrice-papetti-tuttacronacaBeatrice Papetti è morta il 10 luglio a Gorgonzola, in provincia di Milano, travolta da un pirata della strada che poi è fuggito. I carabinieri del comando provinciale di Milano erano sulle sue tracce ma oggi è stato lui stesso a presentarsi spontaneamente, sembrerebbe in preda al rimorso. Ad aver investito la 16enne è stato un 39enne magrebino ora finito in manette per omicidio colposo e omissione di soccorso. L’uomo, provvisto di regolare permesso di soggiorno, ha spiegato di non aver visto che la ragazza stava attraversando la strada.

Funerali di Beatrice Papetti, tra palloncini e applausi

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Sabato triste a Gorgonzola in provincia di Milano, oggi è infatti il giorno dell’addio a Beatrice Papetti, la ragazza investita da un’auto pirata il 10 luglio.

Sono tantissime le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Beatrice, tante che la grande chiesa del centro di Gorgonzola non è riuscita a contenerle tutte. In molti hanno ascoltato la funzione dal sagrato e dalla piazza antistante, nonostante il sole a picco e la temperatura proibitiva.

Palloncini bianchi e un lungo applauso hanno salutato il feretro di Beatrice Papetti, all’uscita dalla chiesa dei Santi Protaso e Gervaso, a Gorgonzola.

Durante la celebrazione del funerale, a cui hanno partecipato non solo parenti e amici di Bea, come veniva chiamata da tutti, ma anche l’intera comunità di Gorgonzola, il parroco ha rivolto le sue preghiere alla giovane vittima e alla sua famiglia, composta dal padre Nerio, la mamma Roberta e la sorellina Francesca.

”C’è buio oggi nella comunità – ha detto durante l’omelia – c’è buio nelle vite della famiglia di Beatrice a cui non possiamo fare altro che tendere la mano. Questa morte è frutto della follia e della meschinità di una persona. Non lasciamo che questo ci tolga la fiducia nel prossimo. Ricordiamo insieme gli occhi blu della piccola Bea”.

Ad aprire il corteo funebre, verso il cimitero, una cinquantina di motociclisti, amici di Nerio Papetti, amante delle moto e volontario del 118, che hanno attraversato Gorgonzola interamente chiusa per lutto, come disposto dal sindaco.

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Nube rosa fa evacuare 100 persone nel milanese

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Un profumificio di Rozzano, nel milanese è stato interessato da una nuvola rosa che si è formata sopra la ditta. E’ stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Il fenomeno è dovuto a un errata miscelazione di alcuni acidi utilizzati per la produzione. . Ancora non è chiaro se i gas della nube siano tossici, ma per precauzione circa cento persone residenti nella zona sono state evacuate.

Auto pirata stronca la vita a una 16enne a Milano

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E’ stata uccisa da un auto pirata, la 16enne, Beatrice Papetti, che la scorsa notte, a Gorgonzola, nel milanese, è stata investita mentre attraversava una strada a bordo della sua bicicletta. La ragazza era in compagnia del cugino 18enne, quando è sopraggiunto il veicolo, probabilmente una monovolume che dopo l’incidente non si è fermata, anzi ha accelerato per darsi alla fuga. I ragazzi stavano tornando a casa poco dopo la mezzanotte quando attraversando la strada Padana Superiore, la 16enne è stata travolta dal mezzo che si dirigeva a forte velocità verso Gessate. Da quanto si è appreso i due ragazzi non hanno attraversato sulle strisce pedonali e soprattutto hanno scelto un punto in cui c’è una scarsa visibilità proprio per la mancanza di illuminazione pubblica idonea a illuminare quel tratto di strada. Inutili  soccorsi chiamati dal cugino rimasto illeso. Ora i carabinieri di Cassano hanno aperto un’indagine.

Mentre gli inquirenti stanno verificando se le telecamere della zona hanno registrato l’auto pirata, il padre della ragazza, Nerio Papetti, ha lanciato un appello: “Questo criminale si consegni”, e ha aggiunto: “Io faccio il volontario su ambulanza e dico fermati perché quando investi una persona non puoi non avere la coscienza di fermarti e invece andare via”.

Un pezzetto di frutta nella pappa gli va di traverso: morto bimbo

bimbo-muore-soffocato-tutacronacaSono risultate vane le manovre per rianimare un bimbo di 13 mesi morto per soffocamento a causa di un pezzetto di frutta che gli era andato di traverso mentre mangiava la pappa. Il piccolo, che viveva a Inveruno, in provincia di Milano, si trovava in casa con i familiari, degli extracomunitari, quando si è svolto il dramma. La corsa per salvarlo è stata inutile: prima è giunta l’ambulanza e poi è intervenuto l’elisoccorso, che l’ha trasportato all’ospedale di Magenta. E’ stato impossibile salvarlo.

Gelato vietato a Milano dopo mezzanotte?

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Chi pensa che Cenerentola sia solo una fiaba forse si dovrà ricredere. Negli scorsi mesi la giunta di Milano guidata dal sindaco Giuliano Pisapia ha posto dei vincoli ai locali delle aree cittadine più frequentate durante l’orario notturno. Molti milanesi, dopo la giornata in ufficio o nelle università, si ritrovano, sui Navigli, così come in zona Ticinese, nella zona dell’Arco della Pace, vicina al Parco Sempione, e in Corso Como, la via dei locali di ballo più frequentati della metropoli lombarda, e passano la serata tra un panino e una bibita. I cittadini che abitano in quelle vie si erano lamentati degli schiamazzi notturni così il sindaco aveva posto dei limiti alla vendita di panini, pizze e bibite dopo la mezza. Ora che sta per arrivare l’estate si scopre che il divieto riguarda anche i gelati.

I milanesi che vorranno gustarsi il gelato anche dopo la fatidica ora dovranno spostarsi nella periferia. La disposizione della giunta ha già scatenato numerose polemiche, come era prevedibile ora che il caldo è tornato anche a Milano. I commercianti hanno già protestato in modo piuttosto accesso, mentre la giunta per ora non ha preso posizione dopo che il caso è stato sollevato dagli organi di stampa. Sul suo profilo Facebook  Pierfrancesco Majorino, non ha saputo dare una risposta a chi gli chiedeva conto del divieto di gelato. L’assessore ai Servizi Sociali di Milano ha prima detto che “ mi dicono che è l’effetto della legge regionale.certo così non va bene”, per poi autosmentirsi così: “ sta cosa è una boiata pazzesca ma mi dicono che non è così”. Oggi il partito di Majorino, e maggior azionista della giunta Pisapia, il Pd, è secondo in molte piazze della città,  ma tutti i milanesi vogliono solo aver rassicurazioni sul loro gelato da degustare vicino all’Arco della Pace o lungo i Navigli.

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Ma una simile notizia poteva non far detonare una bomba? Ovviamente no! Ed è già arrivato l’hashtag adatto: #Occupygelato. Ma niente più gelato quindi? Gli assessori al commercio e alla sicurezza hanno spiegato che “Il divieto cui si fa riferimento riguarda l’asporto di cibo e bevande al di fuori dei locali che non dispongono di tavoli esterni (cosiddetto «plateatico»). Il locale, sia esso una pizzeria da asporto, un kebab, un bar, una gelateria, non ha alcun obbligo di chiusura, il cui orario è uguale a quello di tutti gli altri nelle zone della «movida», vale a dire le h 3 per le sale interne e le h 2 per il plateatico all’esterno. In tutto il resto della città, 95% in termine di superficie, 97% in termini di popolazione, 85% in termini di esercizi commerciali, 99% in termini specifici di vendita di gelati, è in regime di liberalizzazione totale”. Ma ci sono gelaterie coinvolte e amanti del gelato insoddisfatti e sono gli stessi commercianti a spiegare che la perdita economica sarà immediata: “Qui non si parla soltanto di sei gelaterie, ma si penalizza in realtà fino a 200 esercizi se consideriamo anche i bar che vendono prodotti confezionati e ghiaccioli e crêpes,” spiega Alfredo Zini vicepresidente dell’Epam, l’Associazione Provinciale Milanese dei Pubblici Esercizi. “É vero che sarà possibile mangiare in altre zone, fuori dall’area del divieto, ma vorrà dire comunque danneggiare una serie di imprenditori, favorendone altri”. Ecco allora che domani si terrà il gelato Mob in zona Ticinese, violando l’ordinanza, e mangiando gelato dopo le 24.

Spara a una famiglia con un fucile da caccia… è shock nel milanese!

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Ferita a colpi di fucile da caccia una famiglia composta da padre, madre e figlio di quattro anni che stavano tranquillamente passeggiando per Locate Triulzi nel milanese. I colpi li hanno raggiunti alle braccia e alle gambe e sono stati esplosi da un uomo che  poi è fuggito a piedi dileguandosi nel nulla in pochi attimi. Le loro condizioni non sono gravi, ma il gesto a shockato la comunità che vive nella zona.

Abusi denunciati nel milanese da una studentessa 16enne

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Una studentessa di 16 anni si è rivolta ai carabinieri di Corsico e Rozzano, nel Milanese, per denunciare un abuso che sarebbe avvenuto lo scorso lunedì mattina. La ragazza ha riferito che, mentre andava a scuola, è stata prelevata per strada, costretta a salire su un furgone, fatta spogliare, bendata e palpeggiata da alcuni uomini, forse nordafricani. In seguito, gli aggressori, dopo averle portato via il cellulare, l’avrebbero abbandonata a Zibido San Giacomo (Milano). I militari, che hanno spiegato che non sono emerse, fino ad ora, ombre nè sulla ragazza nè sulla famiglia, stanno indagando sull’accaduto e sono alla ricerca di filmati dalle telecamere della zona. I vestiti indossati dalla 16enne lunedì mattina verranno analizzati dal Ris.

La crisi economica fa guadagnare gli stranieri.

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I milanesi non mangiano più la cotoletta, ma sono attratti dal sushi, dal couscous, all’involtino primavera e dall’enchiladas. Cibo etnico che a Milano può essere reperito in ristoranti gestiti da stranieri. Tra il 2011 e 2012 c’è stato un aumento del 9,1% pari al triplo della crescita complessiva del settore. La Camera di Commercio stima quasi 2400 ristoratori stranieri, il 54,2% sono cinesi. Le ditte arabe invece si aggirano intorno al 27,6% per un ammontare di circa 389 imprese di cui 289 sono egiziane. A seguire i latino americani con il 4,8%. I locali si sono affollati soprattutto vicino alla stazione centrale, Città Studi e nel quartiere vicino a Paolo Sarpi. Milano è in vetta alla classifica della ristorazione straniera, ma seguita a ruota da Brescia e Bergamo. Durante la crisi quindi gli stranieri guadagnano, grazie anche a prezzi contenuti, che spesso celano, però, materie prime scadenti. Anche il lavoro viene retribuito spesso senza pagare i contributi previdenziali e i locali a volte avrebbero bisogno di allinearsi con la normativa europea sulle norme igieniche. Tutti fatto che concorrono all’abbassamento dei costi e quindi a essere più competitivi sul mercato rispetto alla ristorazione italiana che negli ultimi anni, complice anche la crisi, ha elevato i prezzi.

FARAI LA FINE DI YARA!

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Chiedeva l’amicizia su Facebook a ragazzini, fingendo di essere loro coetaneo, poi li molestava con domande imbarazzanti. E quando si rifiutavano di rispondere, le minacciava di morte: ”Farai la fine di Yara Gambirasio”. Un milanese di 44 anni e’ stato denunciato dalla polizia postale di Biella, che ha sequestrato il suo computer. Almeno sei i minorenni biellesi finiti nella rete del maniaco digitale che deve rispondere di molestie, ingiurie e minacce gravi nei confronti di minori.

“Violazione di domicilio della famiglia Scazzi”, Corona al processo!

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In carcere per l’estorsione a Trezeguet, ora la situazione di Fabrizio Corona si complica. Nei giorni successivi all’omicidio di Sarah Scazzi, il fotografo infatti, si sarebbe introdotto nella casa della famiglia, compiendo il reato di violazione di domicilio. Come molti ricordano, Corona si inserì di forza in quella tragedia, catalizzando l’attenzione dei media su di sè, al solo scopo di far soldi. Il fotografo dovrà comparire davanti al tribunale di Manduria il 3 luglio prossimo e rispondere anche di questo ulteriore reato denunciato da Concetta Serrano, madre di Sarah.

Già una volta Fabrizio corona aveva risposto in modo aggressivo ai giornalisti che chiedevano spiegazioni, nel febbraio del 2011, dichiarò:

«Non è possibile che ogni volta che faccio un lavoro pulito si debba scatenare l’inferno: non ho violato l’intimità di nessuno, ho fatto il mio lavoro e sono stato più che educato con la signora Concetta Serrano. Non ci posso credere, dicono che mi sono introdotto in casa di Concetta come un ladro e che l’ho spaventata a morte. Non ci voleva proprio, dopo il bel servizio che abbiamo fatto stamattina». Una lunga cronaca, raccontata con foto e riprese, dei luoghi di Sarah. Era quello lo scopo della sua venuta e questo sapevano i suoi autori di Milano ai quali raccontava, quasi in diretta, ogni mossa sul campo. La prima visita in via Deledda, davanti casa di Michele e Sabrina Misseri, davanti il portone marrone del garage dove è stata uccisa Sarah. Lì tentativo di farsi aprire da Cosima Serrano, mamma di Sabrina, che non ha nemmeno risposto al citofono. Poi un salto al «pozzo dell’orrore» , in contrada Mosca, uno sguardo al casolare dove si riteneva che la quindicenne era stata spogliata e, forse, stuprata già morta (accuse poi rivelatesi false) e una breve pausa nel podere della tomba-cisterna trasformata ora in un piccolo cratere pieno d’acqua e fango. Infine l’intervista a Ivano Russo e al sindaco di Avetrana, Mario De Marco.

Corona show e ora rischia nuova incriminazione!

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La storia di Fabrizio Corona segna un’altro capitolo di intemperanze e problemi con le autorità. Nel tribunale di Como si sono vissuti in mattinata momenti di altissima tensione fra il fotografo dei vip e il magistrato che lo interrogava come testimone. Adesso un’incriminazione per oltraggio al magistrato in udienza e falsa testimonianza. In mattinata Corona era in tribunale a Como, dove in tribunale come testimone nel processo su presunte fatture false ed episodi di peculato legati a spettacoli organizzati al casinò di Campione d’Italia.

Corona, era già stato convocato due volte dal tribunale nei mesi scorsi ma non si era mai presentato. Questa volta è arrivato dal carcere di Busto Arsizio, dove è detenuto da quando è stato estradato dal Portogallo in gennaio. Barba e capelli lunghi, il fotografo indossava una tuta blu su una maglietta bianca, jeans e scarpe gialle, e ha avuto modo di scambiare qualche battuta con la madre e la sorella. Al pm che gli ha chiesto spiegazioni in relazione ad una fattura della Corona’s su prestazioni al Casino’ di Nina Moric e Alessia Fabiani, Corona ha prima detto che le due donne mai si sono esibite a Campione, poi ha cambiato versione.

Durante la deposizione il fotografo ha avuto un alterco con il Pubblico ministero Mariano Fadda. Di fronte alle prime domande dell’accusa, di cui evidentemente non ha gradito il tono, Corona ha urlato piu’ volte al Pm: “Mi porti rispetto, esigo educazione nei miei confronti, mi deve guardare in faccia quando mi parla”. “Quando avrà finito di fare il suo show le farò la domanda”, ha replicato Fadda. Ci sono voluti parecchi minuti prima che il fotografo si calmasse e accettasse di rispondere alle domande. Al termine il Pm ha chiesto al tribunale la trasmissione degli atti in procura per oltraggio al magistrato in udienza e per falsa testimonianza.

Omicidio-suicidio di un anziano nel milanese!

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Un anziano imprenditore, di 76 anni, ha ucciso la moglie 63enne e poi si e’ suicidato la scorsa notte nel milanese. L’uomo, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, in tarda nottata ha sparato alla donna nel letto e poi ha rivolto la pistola, regolarmente detenuta, verso se stesso. Sul posto i carabinieri.

A quanto si è appreso, è stato l’uomo delle pulizie a trovare i cadaveri dei coniugi e a chiamare i carabinieri, questa mattina intorno alle 8.

 

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