Si giocava un match valido per il campionato regionale juniores nel Napoletano quando, durante il derby tra Sibilla Soccer e Puteolana 1909, sul campo Tony Chiovato di Baia, quando una maxi rissa ha causato l’interruzione dell’incontro. Si trattava di una partita valida per il primo posto in classifica, ma anche molto sentita per il tradizionale antagonismo delle fazioni. Al 70′, un fallo di reazione da parte di un giocatore della Puteolana su un atleta della Sibilla, come spiega Repubblica, ha fatto saltare gli instabili equilibri. Il grave gesto ha scatenato contestazioni e ritorsioni tra giocatori e tecnici in campo e l’arbitro si è visto costretto ad espellere dieci calciatori, cinque per parte, mettendo così fine al match. Nel contempo sugli spalti i genitori degli atleti non si sono risparmiati nello scambiarsi invettive e “cortesie”, accendendo ancor più gli animi. Lasciato il campo, la rabbia si è riversata negli spogliatoi e sono dovuti intervenire i carabinieri di Bacoli e Pozzuoli, che ora stanno indagando sull’accaduto. Un giocatore della Puteolana ha dovuto far ricorso alle cure mediche del Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli per le contusioni riportate nella rissa.
In Italia una rissa di queste dimensioni – che inizia con insulti e provocazioni sul social network “Ask” e in breve, da virtuale diventa reale, si dà appuntamento in strada nel parco pubblico più frequentato a ridosso del centro di Bologna, i Giardini Margherita – non si era mai verificata.
I protagonisti sono 250 ragazzi tra i 14 e i 18 anni, schierati in due fazioni nate sul web i ‘Bolobene’ e ‘Bolofeccia’. In pratica nella prima compagine ci sono i giovani che frequentano il centro della città mentre nella seconda ci sono i ragazzi di periferia che frequentano gli istituti tecnici. E’ forse iniziato l’autunno caldo o si tratta solo di un caso sporadico avvenuto tra internauti dai bollenti spiriti? All’arrivo delle forze dell’ordine molti giovani si sono dileguati e solo poche decine sono stati identificati. La Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti per rissa aggravata e istigazione a delinquere, intendendo il web come la piazza, benché virtuale, dove il reato è stato in qualche maniera sollecitato.