A Jesi una coppia di coniugi cinesi, titolari di un centro massaggi, ha picchiato un cliente di 21 anni che non ha pagato il servizio hard offerto dal centro benessere in via San Giuseppe. Ora la coppia dovrà rispondere di sfruttamento della prostituzione, e lesioni personali ed estorsione. Il giovane, senza i soldi per pagarsi il massaggio, sarebbe stato intimidito e aggredito. A rivelarlo è un carabiniere della compagnia di Jesi in udienza.
Durante un appostamento in borghese davanti al locale, i militari hanno visto un giovane entrare nel locale: «Tardava a uscire – dice il carabiniere in udienza – poi è venuto fuori correndo, rincorso dai due cinesi. Diceva di essere stato sequestrato. Ha riferito lesioni e ha sporto denuncia. Aveva delle piccole escoriazioni sulle mani».
L’indagine per sfruttamento della prostituzione è iniziata ad agosto. «Il 7 ottobre, verificato che si trattava di massaggi erotici, abbiamo arrestato i titolari, perquisito il locale e la casa della coppia. Abbiamo sequestrato circa 500 euro ed appunti con delle cifre, forse il resoconto mensile» dice il carabiniere.
Alcuni clienti hanno raccontato il tipo di massaggio ricevuto. Rilassante, per iniziare. Poi la domanda sibillina: «Vuoi quello romantico?» avrebbe chiesto ad ognuno la massaggiatrice di turno. «La ragazza mi sfiorò le parti intime – ha detto un cliente – ma non mi masturbò, quello lo feci da solo». Stessa versione degli altri testimoni. Gli imputati respingono le accuse. L’imputato dice di non aver mai partecipato direttamente alla gestione del locale. La moglie ammette di aver praticato massaggi tradizionali, senza sapere cosa facessero le altre tre impiegate.