Si ricomincia tutto da capo e ora le autorità di Nuova Delhi vogliono interrogare altri quattro militari della pattuglia in servizio anti-pirateria sulla petroliera Enrica Lexie. Per la Corte suprema indiana Massimo Andronico, Alessandro Conte, Antonio Fontana e Renato Voglino devono rispondere alla sbarra davanti ai giudici. E L’Italia non potrà che rispettare i patti. Ma quali sono stati questi patti? Quelli presi ufficialmente? Quelli ufficiosi se mai ci sono stati? I rappresentanti del governo Monti, secondo le informazioni in possesso di Wikilao e confermate da fonti militari e indiane, ha sottoscritto un impegno per far tornare in India i quattro, laddove ritenuto necessario.
Fu sulla base di quella garanzia davanti alla Corte Suprema che il 2 maggio del 2012 venne autorizzato il rilascio dei marinai, della nave e del suo equipaggio.
Insomma un vero salto nel passato e fra poco scatteranno i 500 giorni di prigionia. Ma perché se l’Enrica Lexie si trovava esattamente a 20,5 miglia nautiche dalla costa del Kerala nella cosiddetta zona contigua, deve essere l’India a giudicare i Marò? E questa forse è solo na delle mille contraddizioni del caso.