Roma è sull’orlo della bancarotta e il sindaco si era appellato al Governo, proprio nel momento in cui stava aprendosi la crisi politica. Poi durante la settimana critica della politica italiana il sindaco minacciava di alzare l’Irpef e l’aliquota Imu sulla prima casa, che anche se virtuale sarebbe pesata sulle spalle dei cittadini che versano comunque le quote allo stato centrale che poi deve ridistribuire le risorse. Nel frattempo Marino assumeva 75 “chiamati” tra luglio e settembre (nel periodo di ferie per dare meno nell’occhio?), una valanga di ex tutti fedelissimi. Lo staff di sindaco e assessori pesa sulle casse del Comune per oltre 4 milioni e mezzo di euro, esattamente 4.624,614 euro.
Chi sono?
La prima delibera approvata, la numero 300, interessa il capo del gabinetto del sindaco, Luigi Fucito, già funzionario del Senato, che all’anno pesa sulle casse capitoline per 79 mila euro. Nello stesso giorno, il 5 luglio, sono stati approvati i rapporti di lavoro a tempo determinato del portavoce del sindaco, Guido Schwarz (109 mila euro); del più pagato dei collaboratori di Palazzo Senatorio, Marco Girella, oggi capo ufficio stampa a 170 mila euro; di Silvia Decina, la storica segretaria di Veltroni, di nuovo nel team del Campidoglio a 142 mila euro l’anno; di Roberto Tricarico del clan dei piemontesi con un passato da consigliere comunale a Torino (131 mila euro), di Mattia Stella, ghost writer del programma di Marino in campagna elettorale e oggi nel gabinetto del sindaco (78 mila euro) e del capo segreteria Enzo Foschi, ex consigliere regionale pd (114 mila euro).
Piano piano alla squadra si sono aggiunti nuovi nomi, in realtà personaggi che da tempo gravitano,con ruoli ogni volta diversi, intorno al mondo della politica. Nello staff del sindaco il 31 luglio è arrivato il camaleontico Maurizio Pucci, ex ad di Musica per Roma, ex sovrintendente alle grandi opere come l’apertura dell’Auditorium di Renzo Piano, ex direttore dei cantieri del Giubileo che ora torna con un ingaggio da 157 mila euro. Stessa cifra per Andrea Bianchi, uomo di Nieri, che l’ha voluto nel suo team insieme a Bartolo Scifo (32mila) e Nunzia Bossa (87mila) coordinatori del magazine online “L’Inkontro. info”.
Nel gruppo dell’assessorato all’Ambiente c’è l’ex consigliere provinciale, Edoardo Del Vecchio (29.790 euro) mentre Loredana Granieri, in aspettativa dalla Provincia, è stata assunta nello staff dell’assessore alla Scuola (115mila). Trova una collocazione all’assessorato alla Casa, Nicola Galloro, candidato non eletto alle elezioni comunali (29.700); mentre per 140mila euro è stato sistemato Luca Lo Bianco già nel Cda del Film Commission di Roma e Lazio.
Giulia Calamante, la figlia dell’ex assessore alla Mobilità con Veltroni, è nel team dell’assessorato al Commercio con 29.797 euro; così come l’ex assessore alla Cultura, Silvio Di Francia, è stato assunto nella segreteria del sindaco con un ingaggio di 95.753 euro. Andrea Casu, da ex candidato al municipio I trova posto all’assessorato allo Sport con 29.797 euro. Nell’ultima infornata ci sono Benedetta Cappon, voce degli occupanti del Teatro Valle e figlia dell’ex direttore generale Rai, che si piazza all’assessorato alla Cultura (29.797 euro) e Brigidina Paone, ex dipendente del Comune di Roma ormai in pensione, che sempre per 29.797 euro è stata riassunta come collaboratrice dell’assessorato alla Casa.
Ecco la tabella nome per nome pubblicata da Repubblica:
Gli ingaggi sono tutti lordi e comprensivi di contributi previdenziali e Irap, quindi le cifre non indicano solo la busta paga effettiva ma quanto ogni persona costa al Campidoglio. Sono tutte persone esterne assunte a chiamata diretta perché l’incarico è di carattere fiduciario.