Puliscono la spiaggia, trovano 50 kg di marijuana

Bibione-spiaggia-tuttacronaca

Erano due addetti di “Bibione Mare” che mentre erano impegnati a ripulire la spiaggia dopo l’ultima mareggiata hanno trovato alcuni sacchetti contenenti marijuana. Così hanno deciso di contattare i carabinieri, che arrivati sul posto hanno rintracciato circa cinquanta sacchetti  per un totale di quasi 50 kg  di marijuana. Ora si è aperta un’indagine per capire se qualcuno li ha gettati in mare a causa di un controllo o se ci sia stato un naufragio in mare a causa del maltempo.

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Arrivano le sigarette elettroniche alla marijuana!

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Si potranno acquistare sigarette elettroniche alla marijuana su internet, a lanciare l’allarme è stato l’Istituto superiore della sanità che ha poi ha precisato anche che in rete si possono acquistare ricariche per la e-cig il cui 5% contenuto non è correttamente indicato e quindi il consumatore non ha idea di cosa stia svapando. A 15 anni dalla messa in commercio della sigaretta elettronica negli Stati Uniti e a quattro dalla diffusione in Italia, “continuano ad esserci dubbi sull’efficacia a lungo termine per smettere di fumare e sulla sua efficacia rispetto ad altri analoghi sistemi utilizzati allo stesso fine, come cerotti e spray”, sottolinea  Walter Ricciardi, membro del Consiglio Superiore di Sanità, e sono “pochi gli studi su pericolosità e rischi”. Per questo monitoraggio continuo, ricerca e maggiore informazione per consumatori e venditori sono “le aree da implementare per fare chiarezza sul tema”.

 

La clamorosa notizia: arrivano le Marlboro M, le sigarette con la marijuana

marlboro-m-cannabis-tuttacronacaLa clamorosa notizia arriva dagli Stati Uniti e segue di poco quella sulla legalizzazione della marijuana in Colorato: la Philip Morris, il più grande produttore di sigarette al mondo, ha annunciato che produrrà sigarette alla cannabis. Come si legge su ArticoloTre: verrà  commercializzato  il marchio ” Marlboro M” , nei punti vendita di marijuana con licenza nello stato del Colorado, e nello stato di Washington. Serafin Norcik , Sr. Vice President Phillip Morris ‘ per il Marketing ha dichiarato in un’intervista che il marketing cannabis è ritenuto strategico dall’azienda. Dal momento che solo i prodotti derivati dal tabacco sono attualmente vietati in pubblicità e promozioni negli Stati Uniti , Phillip Morris avrebbe stanziato un enorme budget pubblicitario proprio per promuovere il nuovo ” Marlboro M”. Le azioni Phillip Morris hanno raggiunto il massimo storico a seguito delle notizie sulla  marijuana, con il sito americano “Abril Uno” che ha diffuso la notizia.

Le “Marlboro M”, secondo il sito americano “Abril Uno” – che ha un motto significativo: “Vi teniamo aggiornati” – verranno vendute nei punti di vendita autorizzati, inizialmente in Colorado e lo Stato di Washington, nella costa East. Da un punto di vista legale, si dovrà aspettare il “via libera” delle autorità federali e di quelle statali. Insomma, una notizia eclatante. Poi però cercando maggiori informazioni s’incappa sul sito The Horsemoon Post che spiega:

 La pubblicità delle sigarette è vietata negli Stati Uniti, ma sulla marijuana si aprirebbero scenari interessanti di marketing, visto il campo ampiamente inesplorato. La legalizzazione della marijuana starebbe peraltro sortendo effetti sul recupero sociale dei trafficanti, se verranno confermate le notizie anticipate da dirigenti del gruppo statunitense, secondo i quali sono stati già contattati ex produttori internazionali di droga in Messico e Paraguay, per allacciare interessanti partnership, utili a fare uscire dalla clandestinità economica questi ex criminali, reinserendoli nella società civile attraverso l’organizzazione di una rete di distribuzione legale in tutto il continente americano, da Nord a Sud.

L’avvio della commercializzazione è prevista dal 2015, inizialmente dal Colorado e dallo Stato di Washington, poi in tutti gli Stati Uniti. La notizia – come è immaginabile – ha destato profondo interesse nei consumatori europei, che ora rivendicano il diritto di seguire gli americani in questo processo di legalizzazione.

In effetti, la notizia è scioccante. Tanto scioccante da essere infondata, perché il sito Abril Uno è un sito satirico, che ha voluto ironizzare sul processo di liberalizzazione della marijuana in corso negli Stati Uniti. Non ci sarà alcun pacchetto di “Marlboro M” in commercio e la Phillip Morris non avrà alcun contatto con ex trafficanti di droga messicani e paraguaiani. È una fandonia, ma una fandonia visibile, riscontrabile, verificabile: chi non lo fa scambia l’informazione per un recinto di maiali, in cui ogni grugnito è considerato degno di nota e meritevole di un editoriale. Non è così.

Una  notizia che rimbalza (c’a rimbalza, direbbero a Roma…) dagli Stati Uniti sta mettendo in subbuglio il mondo della finanza, per le enormi ricadute che avrà la decisione della Philip Morris, il più grande produttore di sigarette al mondo, che ha annunciato qualche giorno fa la decisione di sfruttare il nuovo orientamento impresso dalla legalizzazione della marijuana. Con il brand “Marlboro M” sarà prodotta una sigaretta con base la nota “erba” con cui molti usano trastullarsi e tal’altri si curano, sfruttando le note proprietà della marijuana in serissimi procedimenti medici soprattutto in oncologia.

Le “Marlboro M”, secondo il sito americano “Abril Uno” – che ha un motto significativo: “Vi teniamo aggiornati” – verranno vendute nei punti di vendita autorizzati, inizialmente in Colorado e lo Stato di Washington, nella costa East. Da un punto di vista legale, si dovrà aspettare il “via libera” delle autorità federali e di quelle statali.

La pubblicità delle sigarette è vietata negli Stati Uniti, ma sulla marijuana si aprirebbero scenari interessanti di marketing, visto il campo ampiamente inesplorato. La legalizzazione della marijuana starebbe peraltro sortendo effetti sul recupero sociale dei trafficanti, se verranno confermate le notizie anticipate da dirigenti del gruppo statunitense, secondo i quali sono stati già contattati ex produttori internazionali di droga in Messico e Paraguay, per allacciare interessanti partnership, utili a fare uscire dalla clandestinità economica questi ex criminali, reinserendoli nella società civile attraverso l’organizzazione di una rete di distribuzione legale in tutto il continente americano, da Nord a Sud.

L’avvio della commercializzazione è prevista dal 2015, inizialmente dal Colorado e dallo Stato di Washington, poi in tutti gli Stati Uniti. La notizia – come è immaginabile – ha destato profondo interesse nei consumatori europei, che ora rivendicano il diritto di seguire gli americani in questo processo di legalizzazione.

In effetti, la notizia è scioccante. Tanto scioccante da essere infondata, perché il sito Abril Uno è un sito satirico, che ha voluto ironizzare sul processo di liberalizzazione della marijuana in corso negli Stati Uniti. Non ci sarà alcun pacchetto di “Marlboro M” in commercio e la Phillip Morris non avrà alcun contatto con ex trafficanti di droga messicani e paraguaiani. È una fandonia, ma una fandonia visibile, riscontrabile, verificabile: chi non lo fa scambia l’informazione per un recinto di maiali, in cui ogni grugnito è considerato degno di nota e meritevole di un editoriale. Non è così.

– See more at: http://www.horsemoonpost.com/2014/01/25/clamorosa-notizia-dagli-usa-la-phillip-morris-produrra-sigarette-alla-marijuana/#sthash.4AuLhpcU.dpuf

Marijuana a scopo terapeutico: New York dice sì!

marijuana-uso-curativo-tuttacronacaIl governatore di New York, Andrew Cuomo, si appresta ad annunciare un uso limitato della droga per chi è seriamente malato. Il piano che, riporta il New York Times, il governatore annuncerà mercoledì, in occasione del suo discorso sullo stato dello Stato, sarà molto più restrittivo delle leggi che vigono in Colorado, dove l’uso ricreativo è autorizzato dal primo gennaio, e in California, dove la marijuana medica è disponibile anche per coloro che accusano condizioni di salute non gravi, come dei semplici mal di schiena. Cuomo consentirà a 20 ospedali nello Stato di New York di prescrivere la droga a pazienti con il cancro, il glaucoma e altre malattie che dovranno rispettare gli standard fissati dal New York Department of Health, il locale ministero della Sanità.Anche se la cannabis non verrà completamente legalizzata, si tratta comunque di un notevole passo avanti e rappresenta per il governatore democratico una svolta, con la quale potrebbe accrescere la propria popolarità, di recente offuscata dal nuovo sindaco di New York, il liberal Bill de Blasio. Cuomo torna così sui propri passi, e lo fa in un anno elettorale a fronte di sondaggi che indicano come l’82% degli abitanti di New York sia favorevole alla marijuana curativa.Ma secondo lo staff di Cuomo il governatore, da sempre contrario alla legalizzazione della marijuana anche medica, sarebbe invece tornato sui propri passi solo perchè convinto che il piano messo a punto possa aiutare coloro che ne hanno bisogno, limitando gli abusi.  Non è ancora chiaro quando le nuove norme di Cuomo entreranno in vigore: secondo indiscrezioni, il governatore punta ad avere l’infrastruttura necessaria per distribuire la marijuana medica entro l’anno, ma è ancora troppo presto per dire quando sarà realmente disponibile per i pazienti.  Negli ultimi tempi si sono intensificate le pressioni sulle autorità dello Stato per allentare le norme sulla marijuana, la cui applicazione si è tradotta fra il 2002 e il 2012 in 450.000 violazioni in un contesto in cui il resto degli Stati Uniti si apriva. Sono infatti già 20 gli Stati americani che consentono la marijuana medica, anche il vicino New Jersey, dove è stato dato il via libera alla droga leggere per motivi curativi dall’ex governatore democratico Jon Corzine, anche se la norma è entrata ufficialmente in vigore con Chris Christie.

Marijuana legalizzata in Colorado: tutti in fila per comprarla

colorado-marijuana-tuttacronacaDa ieri, 1° gennaio, in Colorado è stata legalizzata la vendita di marijuana e subito si sono formate lunghe file davanti ai rivenditori. Si tratta del primo esperimento statunitense di droghe leggere libere per uso ricreativo, ch e sarà osservato attentamente in tutto il mondo, per capire se la depenalizzazione, come molti pensano, porti più benefici del proibizionismo.  I negozi che hanno presentato la richiesta di autorizzazione per la vendita sono stati oltre cento ma solo 12, a Denver, sono riusciti ad aprire il primo giorno utile. Quello che non ha deluso le previsioni sono le lunghe file, con addirittura bus turistici giunti per celebrare il via libera alla vendita legale. La marijuana può essere acquistata solo in contanti.  Le autorità del Colorado cercano intanto di districarsi fra le carte per le autorizzazioni e nel frattempo adeguare la normativa: una delle ultime misure approvate è quella che prevede l’abolizione del divieto per gli adulti di fumare nelle proprie verande. Il consiglio comunale di Denver ha anche fissato il numero di piante di marijuana a uso ricreativo che ogni famiglia può coltivare: sono 12. Il consiglio comunale ha affermato: “In pochi giorni l’immagine della città e dello stato cambierà. Alcuni saranno contenti delle nostre decisioni, altri meno”. La legalizzazione è stata approvata dagli elettori nel novembre 2012 e negli ultimi sei mesi le autorità hanno cercato di definire le norme per il consumo e la pubblicità.  “È chiaro che si tratta di un territorio non ancora esplorato. Altri stati non sono dovuti passare attraverso questo processo. La marijuana a uso ricreativo – aveva detto allora il governatore del Colorado, John Hickenlooper – è un’entità del tutto nuova”.

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La sorpresa di Francesco! Arriva a Santa Maria Maggiore

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In forma priva e a sorpresa, Papa Francesco si è recato alla basilica romana di Santa Maria Maggiore,  nella solennità di Maria Madre di Dio, ha voluto pregare dinanzi all’immagine mariana della “Salus populi romani”. Il Papa ha anche ricordato come nelle Sacre Scritture ci siano parole di coraggio e di forza, ma anche di speranza che sono assai significative all’inizio di un nuovo anno.

Rintracciata la madre di “Maria”, la bimba rom

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Sarebbe stata rintracciata la madre della piccola “Maria”, la bimba bionda trovata in un campo rom. Si tratterebbe di una donna di 35 anni di nazionalità bulgara, Sasha Ruseva, la vera madre della piccola.  Secondo alcuni media locali la donna arrestata nella località bulgara di Gurkovo avrebbe avrebbe dato alla luce la bimba in un ospedale di Lamia, sempre in Grecia centrale, nel gennaio 2009. Poi la piccola sarebbe stata affidata alla coppia rom. Uno dei figli della Ruseva, come ha riferito la Tv di Stato bulgara, ha detto all’emittente che sua madre ha riconosciuto la piccola quando ha visto la sua immagine trasmessa dalla televisione. La madre si sarebbe giustificata così «Ho dato via mia figlia perché non avevamo da mangiare».

Quelle rigogliose piante di marijuana alte tre metri lungo il Bacchiglione

piante-marijuana-tuttacronacaLa polizia locale di Vicenza, ieri, era impegnata in un sopralluogo golenale del fiume Bacchiglione a nord della città veneta quando si è imbattutta in quindici piante di marijuana alte fino a oltre tre metri. L’individuazione delle piante, che erano occulate tra la vegetazione spontanea, è stata possibile grazie alle attività di indagine svolte dal personale sul territorio. Gli agenti hanno estirpato e sequestrato la coltivazione in vista della successiva distruzione. Non sono ancora stati individuati gli “agricoltori”.

Tra Sacro e Profano vince Miss Italia

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L’incontro di preghiera, “In Cammino con Maria”, previsto con i fedeli della Madonna di Medjugorje che doveva tenersi domenica 27 ottobre al Pala Arrex si sposterà a Jesolo Paese, nel piazzale Kennedy, sotto una tensostruttura in grado di accogliere 3 mila persone  con un costo di 5mila euro. Il trasferimento dell’incontro religioso che raccoglie anche fondi da usare in beneficienza per famiglie in difficoltà, è stato dettato dall’esigenza di ospitare la finale di Miss Italia al Pala Arrex proprio il 27 ottobre. Il “trasloco” dell’evento In Cammino con Maria” sarà interamente a carico della Miren, la società proprietaria di Miss Italia.

Così entrambe le macchine organizzative possono convivere entrambe a Jesolo, solo con qualche piccola modifica!

La miss francese scomparsa con la madre: si suicida il padre

-allison_marie_benitez_facebook_tuttacronacaAncora nessuna notizia dell’aspirante miss Allison Benitez, 19enne di Perpignan, in Francia, scomparsa il 14 luglio scorso assieme alla madre Marie-Josèe, di 50 anni. Da allora si sono perse completamente le tracce: i cellulari delle due donne risultano spenti, le pagine sui social network sono ferme, le carte di credito non sono state utilizzate e l’automobile è rimasta in garage e le indagini procedono nella nebbia.  E mentre tutta la Francia resta con il fiato sospeso, ieri il colpo di scena che ha scosso ulteriormente la popolazione: il padre di Allison, Francisco Benitez, 50 anni, un legionario di origine spagnola, si è tolto la vita. L’uomo si è impiccato con l’uniforme addosso, nella caserma dove lavorava. Ha lasciato una lettera in cui spiegava che non poteva più sopportare di essere sospettato della scomparsa della moglie e della figlia: “Sono innocente”, ha scritto. ​

Scomparsa inquietante: da due settimane non si hanno notizie della Miss

allison_benitez_scomparsa-tuttacronacaE’ allarme in Francia per la misteriosa scomparsa di Allison Benitez e la madre Maria. La “scomparsa inquietante” è avvenuta a Perpignan e la polizia è in allerta. La 19enne è una giovane aspirante reginetta di bellezza che, assieme al genitore cinquantenne, non dà notizie da due settimane: l’ultimo contatto con la famiglia è avvenuto il 14 luglio, in mattinata. Ora i cellulari risultano spenti, le pagine sui social network sono ferme, le carte di credito non sono state utilizzate, persino la macchina che normalmente usano non si è mossa dal garage. La ragazza è candidata al titolo di Miss Roussillon, un concorso regionale che permette di accedere a quello per la corona di Miss Francia. La preoccupazione di amici e familiari è aumentata quando Allison non si è presentata a un’importante riunione di preparazione al concorso di bellezza. La ragazza, infatti, era “molto motivata” a partecipare alla selezione. Cindy Filipiak, delegata locale dell’organizzazione di Miss France, ha speigato che “Era la più motivata delle candidate”, aggiungendo: “di solito se aveva due minuti di ritardo mi chiamava. Ora temo il peggio”. Aperta dalla procura di Perpignan un’inchiesta per “scomparsa inquietante”. E’ anche stato lanciato un appello ad eventuali testimoni. Nella giornata di ieri sono arrivate alcune segnalazioni, ma le verifiche non hanno finora dato alcun esito.

L’ambizioso progetto di James Shively: gli Starbucks della cannabis

marijuana

Un ex dirigente della Microsoft, Jamen Shively, dopo che nel 2009 ha lasciato l’azienda ha scelto di buttarsi in un progetto imprenditoriale alquanto originale: creare gli “Starbucks della cannabis”. E’ il New york Post a spiegare che, lasciati i computer, l’uomo si è posto come missionre la legalizzazione della marijuana, raccogliendo investimenti per un totale di 10 milioni di dollari con i quali dare vita a negozi simili a dei coffee shop ma caratterizzati da un marchio unico  da una rete di vendita. Ora come ora, il progetto è in divenire: negli Usa solo due stati, Washington e Colorado, hanno approvato leggi che consentono l’uso dell’erba a fini ricreativi, mentre il consumo medico invece è autorizzato in 18 stati. Serve quindi aumentare il numero di stati che autorizzano l’uso della cannabis. Del resto il mercato della marijuana gode di ottima salute e, legalizzandola, gli investitori potrebero aggiudicarsi la loro fetta di torta. E proprio per questo motivo Shively punta ad assicurarsi il 40 per cento a livello mondiale del mercato potenziale attraverso due marchi, uno “ricreativo” ed uno “terapeutico”. Shively avrebbe anche un “aggancio” giusto: l’ex presidente del Messico Vicente Fox, che farebbe da consulente ma non investirebbe denaro. In un incontro tenutosi lo scorso 30 maggio, hanno discusso della possibilità d’importare legalmente l’erba dal Messico, cosa che permetterebbe anche di tagliare fuori la criminalità organizzata privandola di una grossa fetta del mercato.

I gemelli che si stringono la mano appena nati.

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Daniel e Maria hanno passato 9 mesi separati nella pancia della mamma: sono gemelli eterozigoti, nati nella provincia di Guipúzcoa, in Spagna. Appena nati hanno deciso che era meglio approfondire la conoscenza e si sono dati la mano… meglio essere uniti di questi tempi fin dalla nascita!

 

Pussy riot occupano lo Sakharov Centre di Mosca e si sotituiscono allo show!

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La polizia russa ha interrotto per un’ora uno spettacolo teatrale in scena al Sakharov Centre di Mosca sul processo al gruppo punk delle Pussy Riot, per avvertire il regista svizzero di non violare le norme sull’immigrazione. L’opera, ”Moscow trials”, tratta di tre recenti processi in Russia, tra cui anche quello alle rockstar, Nadezhda Tolokonnikova, Maria e Ekaterina Alekhina Samoutsevitch, arrestate per aver inscenato una dissacrante ”preghiera punk” contro Putin in cattedrale a Mosca

Il presepio sull’acqua di Cesenatico: “La marineria”

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Il presepio sottomarino nell’acquario di Genova

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