‘Il comizio è un mezzo disastro, il leader è furente per “la gestione fallimentare dell’ordine pubblico””. Scrive così Carmelo Lopapa sulle pagine di Repubblica, spiegando che il Cavaliere ha anche avuto un piccolo malore causato dalla rabbia che ha fatto seguito al comizio a Brescia ed ai fischi rimediati:
Ma è anche un leggero malore, una crisi di disidratazione, a costringerlo al ritiro anticipato e poi, in serata, a disertare fino alle 23 la cena di finanziamento, alla quale i seicento ospiti (mille euro a coperto) ancora lo attendevano. Nulla di grave, né di preoccupante, dirà chi gli è stato vicino in quei momenti, ma una di quelle crisi che in passato gli ha causato dei mancamenti. Meglio evitare e riparare in un albergo fino a tardi.
E’ Alfano, a fianco di Berlusconi ma non sul palco, ad assumersi la responsabilità di “strigliare” i responsabili:
I due erano insieme ad Arcore e da lì hanno raggiunto Brescia in elicottero. Quando i tafferugli e poi le contestazioni costringono il Cavaliere a ritardare di quasi due ore l’inizio del comizio, Alfano chiama su tutte le furie il prefetto Narcisa Brassesco Pace e, soprattutto, il questore, Luigi De Matteo. Chiede conto e ragione di quanto sta avvenendo, loro assicurano di fare quel che devono e possono, il ministro li striglia, raccontano fonti Pdl.