Se telefonando… Veronica chiama Silvio, non gradisce Francesca

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Lo riporta Libero e altri quotidiani riprendono la notizia. Sembra quindi che Veronica Lario dopo la sentenza che ha condannato in via definitiva Silvio Berlusconi abbia deciso di alzare il telefono e fargli sentire la propria vicinanza in un momento così drammatico nella vita dell’ex premier.

“C’è in linea la signora Veronica.” Una telefonata breve racconta Libero. “E’ pur sempre il padre dei miei figli” avrebbe detto, secondo quanto riporta il Messaggero, Veronica Lario agli amici. Il gesto, come scrive Libero, è stato molto gradito, “forse un po’ meno dall’attuale fidanzata Francesca Pascale che, giorno dopo giorno, sta conquistando un posto di rilievo sempre più importante accanto al suo amato Silvio.”

Ieri sul palco di via del Plebiscito, è stata proprio Francesca Pascale, l’unica presenza ammessa accanto al protagonista assoluto della giornata. Se quindi Famiglia Cristiana abbandona il Cavaliere al suo destino, Veronica e Francesca si stringono intorno a Berlusconi…

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I nostri 7 giorni: acque agitate nel panorama italiano

-7giorni-tuttacronacaChi si aspettava un ingresso nel mese di agosto con un mare placido, sicuramente è stato deluso. Del resto non poteva essere diversamente, visto quanto accaduto negli scorsi sette giorni. E’ stata attesa a lungo, alla fine è giunta la sentenza: Berlusconi condannato. E se anche si torna indietro per quel che riguarda l’interdizione dai pubblici ufici, argomento che resta aperto, il leader del Pdl è stato ritenuto colpevole. E forse il capitolo più duro per l’Italia si apre ora. Prima è arrivato il videomessaggio, quindi l’ultimatum, poi la manifestazione. Il Popolo della libertà ha in mente solo una cosa: combattere strenuamente la magistratura. E se la guerra in Aula prima vedeva lo stendardo del ricatto o Imu o cade il governo, ora ci si batte sulla giustizia. In attesa di capire cosa potrà fare il Pdl (o Forza Italia) in assenza del leader, c’è stato chi ha parlato di guerra civile mentre dal Colle arrivavano accuse di irresponsabilità e il premier Letta si è ripromesso di seguire attentamente l’evoluzione della situazione, chiedendo il Quirinale venga tenuto fuori e che non vengano posti ulteriori ricatti. Non si può certo dire che questa settimana a Roma non ci siano state polemiche. La pedonalizzazione di un tratto di via dei Fori Imperiali tanto voluta dal sindaco Marino fa infatti discutere, mentre crescono i disagi per quel che riguarda i trasporti pubblici e la gente protesta contro la discarica del Divino Amore al punto che anche la Notte dei Fori è stata interrotta. E’ il ritratto di un popolo diviso, schierato da una parte piuttosto che dall’altra…

-divisione-italia-tuttacronacaI primi scontri, anche se di tutt’altro genere, li si trovano in campo. Finito il periodo caldo del calciomercato, le squadre sono in fase di rodaggio e si mettono alla prova con le prime amichevoli, per capire su cosa ancora lavorare e vedere quanto è integrato il gruppo. Purtroppo sulle gambe pesano anche le fatiche dei ritiri e sicuramente ci si augurava risultati migliori, ma la fiducia nel prossimo futuro è molta e, nel frattempo, anche i tifosi sono accontentati. Tra le altre squadre a scendere in campo la Juventus in America, il Milan impegnato nell’Audi Cup, il Napoli che si è scontrato con l’Arsenal e la Roma che ci ricorda che dopo tante fatiche bisogna anche ritemprarsi… al ristorante! Ma visto che non può andare tutto liscio… nel frattempo è stato stilato anche il calendario di serie A, che ha fatto non poco discutere per l’accavallamento di sfide in europa con scontri “caldi” per la corsa scudetto. Altro tema che divide è la Graviola: cura o non cura il cancro? Fazioni opposte, che alimentano la discussione. Quello che invece mette tutti d’accordo, vista la gravità della situazione, è la morte di un piccolo di soli 4 anni, ucciso dalle percosse della madre e del patrigno nonchè dalla fame. Chi invece ha catalizzato, favorevolmente, l’attenzione, è la ragazza che, dopo aver subito il furto del cellulare, ha continuato a riceve  sulla sua Dropbox le foto che il ladro scattava con il maltolto. La reazione: creare un blog in cui posta tutte le immagini che riceve: “Vita di uno sconosciuto che ha rubato il mio telefono”. Come sempre, tutto dipende da come si affrontano le situazioni. Perchè a volte la soluzione è davvero vicina e immediata… come un tuffo in piscina per scacciare il caldo… e togliersi di dosso un po’ di negatività!

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK

“Io sono innocente”… anche per i cartelli!

-berlusconi-palco-tuttacronacaBerlusconi sale sul palco allestito a Roma, dove ci si interroga su chi abbia dato il permesso di montare il palco e dove sono stati segati i cartelli della segnaletica stradale, per rivolgersi ai suoi sostenitori. “Non siamo degli irresponsabili perché noi abbiamo detto che il governo deve andare avanti”, spiega. “Questa vostra vicinanza e questo vostro affetto mi ripagano di tante pene e di tanti dolori attraverso cui sono passato in questi giorni”. E ancora: “Io sono innocente, non c’è mai stata una falsa fatturazione in Mediaset”. Prosegue: “Se un mare di gente è venuto una domenica di agosto con l’asfalto rovente per dimostrarmi stima e affetto, sento il dovere di impegnarmi con ancora più entusiasmo e passione”. Lo dice chiaramente: non ha intenzione di mollare: “Sono consapevoli che la presenza di Berlusconi e Forza Italia è un argine contro un regime; è l’unico baluardo che abbiamo contro un regime illiberale e giustizialista”. “Quando è nata Forza Italia ci hanno lanciato subito contro una accusa di corruzione e hanno fatto cadere il governo eletto dagli italiani. E poi, via via, un calvario di accuse. Ho 41 processi alle spalle”. Alla conclusione : ‘Voglio farvi una promessa: io sono qui, resto qui e non mollo.” Prima di andarsene, lo ribadisce: “Negli anni che ancora mi restano continuerò a combattere la nostra battaglia per la democrazia e la libertà”.

Ma se il “mare di gente” viene conteggiato da qualcuno come 2mila persone, tra queste ci sono anche gli intrusi. In particolar modo, a un uomo, i fedeli di Berlusconi dicono: “Sei zozzo, vai via”.

Chi ha autorizzato il palco in via del Plebiscito? Segata la segnaletica stradale

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“Il Campidoglio non ha mai autorizzato un palco per il comizio in via del Plebiscito di Silvio Berlusconi per il semplice motivo che non ha ricevuto una richiesta in proposito”. E’ quanto precisa una nota del Campidoglio. “Il Sindaco ne ha informato il Prefetto – prosegue il comunicato – Il Campidoglio è e sarà sempre disponibile a valutare ogni richiesta di occupazione di suolo pubblico, ma solo seguendo le procedure corrette e rimanendo nell’ambito della legalità, valore – conclude – a cui questa amministrazione tiene molto”.

Ma appaiono le immagini dei cartelli stradali segati in via del Plebiscito:

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Su queste immagini dura presa di posizione della presidente del I Municipo: “E’ un grave gesto di disprezzo del patrimonio pubblico – dice Sabrina Alfonsi – Abbiamo inviato una pattuglia di vigili urbani per verificare l’accaduto e ci stiamo impegnando per fare in modo che venga ripristinata la corretta segnaletica. Stiamo anche verificando se sono state fatte altre opere non autorizzate”

Libertà e legalità?

mentre ci si interrogata sulla segnaletica stradale sradicata si respira anche una tensione che attraversa i sostenitori del Pdl… Sarà davvero un successo o finirà per essere un flop? Il caldo torrido  la domenica di agosto, il luogo scelto non sembrano deporre a favore del Cavaliere… ma c’è chi rassicura “Nessun flop arriveranno 500 pullman da tutta Italia”…  non è quasi una deportazione? sic!

E’ tutto pronto… anche il Cav è tornato!

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Ieri la fuga in Sardegna oggi il rientro. Il Blitz del Cavaliere è durato poche ore nella sua residenza estiva.  Accompagnato dalla fidanzata Francesca Pascale, Berlusconi ha preso in tarda mattinata l’aero da Olbia, in Costa Smeralda, per fare rientro a Roma e non è escluso che possa prender la parola sul palco che i suoi stanno allestendo che appare un po’ sottotono nonostante gli annunci  trionfali. Anche Berlusconi in queste foto scattate al suo rientro al Roma appare un po’… sottotono!

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Alle 18 si parte da via del Plebiscito e nonostante il caldo torrido della capitale sembra proprio che anche alcuni membri dell’esecutivo abbiano deciso di farsi un bagno di folla per rinfrescarsi forse i bollenti spiriti. Nonostante l’annuncio di sabato di Maurizio Lupi che aveva escluso la partecipazione dei  ministri nelle proteste di piazza, sembra che nel partito ci sia invece chi proprio non ha voglia di mancare. Così l’affermazione del ministro dei trasporti è subito criticata dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri: «Posto che sarà una democratica e pacifica manifestazione di totale e convinta solidarietà a Berlusconi, trovo assolutamente sbagliata la non partecipazione di ministri e membri di Governo. Non è un buon segnale per il nostro popolo e per la pubblica opinione».

Le contestazioni a Brescia provocano un malore a Berlusconi

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‘Il comizio è un mezzo disastro, il leader è furente per “la gestione fallimentare dell’ordine pubblico””. Scrive così Carmelo Lopapa sulle pagine di Repubblica, spiegando che il Cavaliere ha anche avuto un piccolo malore causato dalla rabbia che ha fatto seguito al comizio a Brescia ed ai fischi rimediati:

Ma è anche un leggero malore, una crisi di disidratazione, a costringerlo al ritiro anticipato e poi, in serata, a disertare fino alle 23 la cena di finanziamento, alla quale i seicento ospiti (mille euro a coperto) ancora lo attendevano. Nulla di grave, né di preoccupante, dirà chi gli è stato vicino in quei momenti, ma una di quelle crisi che in passato gli ha causato dei mancamenti. Meglio evitare e riparare in un albergo fino a tardi.

E’ Alfano, a fianco di Berlusconi ma non sul palco, ad assumersi la responsabilità di “strigliare” i responsabili:

I due erano insieme ad Arcore e da lì hanno raggiunto Brescia in elicottero. Quando i tafferugli e poi le contestazioni costringono il Cavaliere a ritardare di quasi due ore l’inizio del comizio, Alfano chiama su tutte le furie il prefetto Narcisa Brassesco Pace e, soprattutto, il questore, Luigi De Matteo. Chiede conto e ragione di quanto sta avvenendo, loro assicurano di fare quel che devono e possono, il ministro li striglia, raccontano fonti Pdl.

Alfano, nel “conflitto d’interessi” difendere la magistratura o Berlusconi, è confuso?

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“Non si mette in discussione il diritto sacrosanto di manifestare, ma di fronte a un sistema di attacchi contro la magistratura ci attenderemmo una reazione forte a difesa di un’istituzione dello Stato e quindi della democrazia”. Lo ha detto il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, a proposito della presenza del ministro Angelino Alfano alla manifestazione anti-toghe organizzata a Brescia dal Pdl.

Tempi duri per un ministro dell’Interno berlusconiano!

Hai le orge contate… i grillini protestano alla manifestazione Pdl

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Luca D’Alessandro, deputato e capo ufficio stampa del Popolo delle Libertà, su Twitter scrive che a Brescia gruppi di non meglio identificati “grillini” starebbero impedendo ai militanti del Popolo delle Libertà di entrare nella piazza a Brescia.

“La violenza dei grillini impedisce ai nostri manifestanti di affluire in piazza Duomo a Brescia”

manifesti-contro-pdl-brescia-grillini-tuttacronaca

Poi D’Alessandro difende anche Brunetta:

“Brunetta è stato costretto ad arrivare scortato da 10 carabinieri in tenuta antisommossa con tanto di caschi e scudi”

Infatti il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta è arrivato a Brescia alla manifestazione del partito ed e’ stato sommerso dai fischi. L’ex ministro è riuscito ad entrare nell’albergo Vittoria dove si trovano altri dirigenti del Pdl solo grazie a carabinieri in tenuta antisommossa che gli hanno fatto largo tra la folla di opposti sostenitori e giornalisti.

Ma c’è chi invece chi  i calci e i pugni, non avendo la scorta, ed essendo solo un militante Pdl, li ha presi:

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E’ così che un partito, per i suoi interessi, mette le persone in piazza senza sicurezza in un clima esplosivo?

Contestazioni prima della manifestazione a Brescia: un ferito

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Mentre Alfano, “orgoglioso di partecipare” alla manifestazione di protesta contro i giudici, annuncia tramite tweet “Anch’io sarò a Brescia alle 17 a fianco del presidente Berlusconi e del sindaco Adriano Paroli” e viene assicurata anche la presenza del ministro per le Infrastrutture Lupi così come quella del ministro delle Riforme Quagliariello, sale la tensione tra centri sociali e manifestanti. Un militante del PdL, che si stava recando alla manifestazione, è stato “colpito a calci e pugni” in piazza vittoria e, quando racconta l’accaduto con il viso sanquinante, aggiunge “Se li vedo li riconosco”. Riguardo le contestazioni al PdL è poi intervenuto Gasparri, apostrofato con frasi del tenore di “fascista”, “vergogna” e l’invito “via da Brescia”, definendole ”frutto di maleducazione”, anche perché ”ci sono persone con il cervello marcio”. Il vicepresidente del Senato ha anche aggiunto ”Noi non lo faremmo mai in manifestazioni di altri”. Se Alfano si sente in dovere di replicare alle polemiche per la sua partecipazione, ”Leale al Paese, leale al governo, leale al Popolo della libertà. Per qualcuno è troppo, per me è giusto”, Gasparri, a Tgcom24, ribadisce la sua posizione: “Il fatto che una decina di persone di sinistra stiano qui ad urlare mentre la nostra gente non replica dimostra la differenza tra due popoli: il popolo del centrodestra positivo, pacifico e benpensante e una sinistra che urla e per questo perde le elezioni. Dico al Capo della polizia Marangoni di intervenire per garantire l’ordine a Brescia. Tollerare 20 persone che insultano è un atteggiamento gravissimo. Date a queste persone un’altra piazza per fare la loro manifestazioni. La nostra non è una manifestazione contro qualcuno, l’uso politico della giustizia non bloccherà un percorso che anche gli italiani stanno premiando”.

Grillo tra i tagli e la “marcetta su Brescia”

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Sul suo blog, oggi Beppe grillo parla di quanto avverrà nel pomeriggio, ossia la manifestazione del PdL: “Nel pomeriggio dell’11 maggio 2013, un condannato a quattro anni di evasione fiscale in secondo grado, farà la sua marcetta su Brescia in piazza del Duomo contro la magistratura. I giudici hanno il torto di giudicarlo, per lui dovrebbero voltarsi dall’altra parte come il pdmenoelle o rimanere silenti come le statue di sale delle Istituzioni. Ma, purtroppo per Al Tappone, giudicare è il loro mestiere e i tribunali della Repubblica non sono ancora stati privatizzati. Non un fiato da Capitan Findus Letta, non un sospiro dai vertici del pdmenoelle in nome della “pacificazione“. Una parola usata per nascondere l’immondo mercimonio di un governo che rimane in piedi perché sostenuto da un condannato per i suoi fini personali. Napolitano ha detto che “Bisogna fermare la violenza verbale prima che si trasformi in eversione“. A Milano con l’occupazione del Palazzo di Giustizia da parte dei nominati da Berlusconi in Parlamento l’eversione è già avvenuta.” Grillo continua sottolineando che, senza che ci sia stato un commento di Napolitano al riguardo, quella violenza a Berlusconi è dunque permessa, a lui e a chi lo sostiene. “Basta a queste sentenze annunciate, emesse sulla base di teoremi politici-giudiziari“, Gregorio Fontana, pdl. “C’è uno scatenamento di forze, non solo giudiziarie, che hanno un duplice obiettivo: colpire Berlusconi e mettere in crisi l’equilibrio di governo“, Fabrizio Cicchitto, pdl, tessera P2 2232. Magistrati “politicizzati accecati da un odio pregiudiziale che mi vorrebbero interdetto e politicamente morto“, Silvio Berlusconi, pdl, tessera P2 1816.” Insomma, magistratura “fiamma semprre più debole” che “supplisce in parte alla Fine della Politica avvenuta con la Seconda Repubblica”. Infine la chiusa, con una citazione di Leonardo Sciasci: “Lo Stato non può processare sé stesso” e la conclusione “E oggi Berlusconi è lo Stato.”

Nel frattempo Twitter è invasa dall’hashtag #LettaFirmalo, riferito ad un precedente post che Grillo ha pubblicato con una richiesta chiara al premier, affinchè “firmi un decreto anche per abolire i rimborsi elettorali e dimezzare lo stipendio dei parlamentari”, così come fanno i deputati pentastellati. Bersani non gli ha datto ascolto, come reagirà ora Letta?

AFFONDA ILDA!

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Che il Capo sia d’accordo o meno è un “mistero” che non è dato sapere, ma l’ “Affoda Ilda”, promossa dalla Santanchè, sembra proprio che si farà. Il tam tam telefonico è già iniziato e per lunedì tutti devono essere pronti per la manifestazione di fronte alla procura di Milano proprio mentre nelle aule del Tribunale si svolgerà la requisitoria di Ilda Boccassini che chiederà la condanna per corruzione e prostituzione minorile di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. L’idea stavolta sarebbe più ambiziosa. Non più l’inno italiano, ma veri e propri siparietti con parlamentari che improvvisano discorsi contro la magistratura e le toghe rosse. Un vero show in quel processo che vede imputato ex Premier che ha già incassato una condanna e un rinvio a giudizio.

Se davvero la manifestazione dovesse aver luogo sarebbe come aver lanciato una bomba contro il Quirinale, aver annientato quel patto con Napolitano, il quale chiedeva un governo di larghe intese. Ma rotta la tregua, crolla il governo! Ecco quindi che il Pdl si divide in due anime. Le colombe che vorrebbero un approccio “morbido”, una protesta limitata e mandare avanti le larghe intese (quasi sbrindelate) e i falchi che invece si sentono forti (anche grazie ai sondaggi) e spingono verso la battaglia finale… con Letta deposto e le elezioni a ottobre. 

Chi vincerà tra uccellacci e uccellini?

 

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