E’ finito in manette il 62enne Cipriano Chianese, imprenditore legato al clan dei Casalesi. Sono stati gli uomini della DIA ad arrestare colui che ha inventato e gestito il traffico illecito dei rifiuti confluiti anche nella Terra dei Fuochi. Chianese, portato in carcere mentre già si trovava ai domiciliari, è accusato di aver estorto quote e gestione di una società di trasporti, la Mary Trans, attiva nel trasporto di persone e di rifiuti solidi urbani e speciali. Assieme a lui, è stato arrestato anche il suo collaboratore Carlo Verde, 37 anni. Stando alle indagini, l’avvocato-imprenditore riuscì a portare la ditta di trasporti nelle mani di suo fratello Francesco, nel dicembre del 2005. Chianese è stato il primo a essere rinviato a giudizio, in Italia, negli anni 90 per disastro ambientale ed avvelenamento delle falde acquifere. Ad aprile, per ordine del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, gli sono stati confiscati beni per 82 milioni di euro, che erano stati sequestrati nel dicembre del 2006. Nel suo curriculum appare anche un ordine per un omicidio, che ha commissionato per un milione di euro. La vittima designata era un magistrato della Dda di Napoli che stava indagando sul suo conto. Lo rivela la persona che fu incaricata dell’assassinio, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia. Al pentito si rivolse, per conto di Chianese, Carlo Verde.
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In manette Chianese, l’inventore del traffico illecito dei rifiuti
Pubblicato da tdy22 in dicembre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/10/in-manette-chiasalese-linventore-del-traffico-illecito-dei-rifiuti/
Omicidio Mazza: il 25 giugno torna in libertà Katharina Miroslawa
Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio, a Parma, venne ucciso l’industriale Carlo Mazza. Mandante dell’omicidio fu ritenuta l’amante, la ballerina polacca Katharina Miroslawa, condannata in via definitiva nel febbraio ’93 a 21 anni e sei mesi di reclusione. Il movente: intascare e spartire il miliardo di lire dell’assicurazione che l’imprenditore aveva stipulato a suo beneficio. La Miroslawa ha vissuto in latitanza fino al 3 febbraio 2000, quando venne arrestata a Vienna per poi essere portata al carcere alla Giudecca a Venezia dov’è rimasta dodici anni prima di trascorrerne uno in affidamento ai servizi sociali. Grazie a tre anni d’indulto e agli sconti maturati per la liberazione anticipata, la donna, ora 51enne, tornerà in libertà il 25 giugno. La donna, che al momento lavora all’esterno del carcere come sarta dopo essersi diplomata tecnico dell’abbigliamento de della moda e studia filosofia teoretica all’Università di Venezia, ha intenzione di tornare a Vienna e pubblicare un libro per ribadire, ancora una volta, la sua innocenza. Secondo l’ex ballerina di night club, finita migliaia di volte in prima pagina negli anni 80 e 90, il delitto fu compiuto per gelosia dall’ex marito, Witold Kielbasinski, condannato a 24 anni, uscito dal carcere nel 2007 e che ora risiede in Polonia, anch’egli finito sotto accusa fin dal primo giorno. La donna ora è profondamente cambiata, tanto da avere, come amici più intimi, padre Andrea (ex cappellano del carcere di Venezia) e suor Gabriella, e si dichiara affascinata da Sant’Agostino e Sant’Ignazio.
Pubblicato da tdy22 in aprile 27, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/27/omicidio-mazza-il-25-giugno-torna-in-liberta-katharina-miroslawa/
Caso Filin… spunta il favoritismo verso la fidanzata!
Hanno confessato le tre persone arrestate per l’attentato con acido contro il direttore artistico del Bolshoi. Lo ha reso noto la polizia di Mosca con un comunicato.
La polizia “ha arrestato il presunto mandante Pavel Dmitritchenko, un ballerino del Bolshoi, e l’aggressore Iuri Zarutski, oltre che l’autista che ha portato quest’ultimo sul luogo del crimine – si legge nella nota -. Tutti e tre si sono detti colpevoli”.
Ci sarebbero delle inimicizie legate al mondo artistico dietro l’aggressione al vetriolo che ha sfigurato il direttore artistico del Bolshoi, Serghei Filin, danneggiandone la vista forse irrimediabilmente. Il famoso ballerino solista Pavel Dmitricenko ha confessato di aver ordinato l’agguato e, secondo alcune fonti, il motivo sarebbe il continuo rifiuto di Filin di affidare qualche parte importante (come quella di Odette nel Lago di cigni) alla fidanzata Angelica Vorontsova, anche lei ballerina del prestigioso teatro moscovita.
Pubblicato da tdy22 in marzo 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/06/caso-filin-spunta-il-favoritismo-verso-la-fidanzata/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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