Stanno rapidamente facendo il giro del web le immagini postate dal gruppo animalista Enpa di Crotone, che le accompagna con un commento: “Solo tutto il giorno e la notte fuori al freddo”. Gli scatti sono stati fatti a Crotone, in via Ugo Foscolo, davanti alla scuola magistrale, e ritraggono un pastore tedesco con il muso bloccato per non farlo abbaiare. L’Enpa spiega che il cagnolone è segregato giorno e notte sul terrazzo, senza acqua nè cibo e impossibilitato a far sentire la sua voce. Nonostante questo, c’è chi l’ha notato e ha preso a cuore il suo destino. I primi aggiornamenti dei volontari spiegano che lo scatto ha messo in moto la macchina della denuncia alle forze dell’ordine. Ora si aspettano gli sviluppi della vicenda e ci s’interroga su come sia possibile prendere un animale per trattarlo in un modo così assurdamente e spietatamente crudele.
Tutti gli articoli con tag maltrattamento
Le foto shock: il pastore tedesco segregato in terrazza con il muso bloccato
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/02/le-foto-shock-il-pastore-tedesco-segregato-in-terrazza-con-il-muso-bloccato/
Quanto ci costa un bambino maltrattato? 13 miliardi l’anno
Un bambino maltrattato, oltre che un male profondo della società, è anche un costo. Secondo il report 2013 redatto da Bocconi, Terre des Hommes e Cismai (Cordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento all’infanzia) i minori a carico dei servizi sociali in Italia sono 100.231 e sono pari allo 0,98% della popolazione minorile totale. il costo stimato è di circa 13,056 miliardi di euro annui, ovvero lo 0,84% del Pil, ovvero un costo sociale di 130.259 euro per ogni bambino vittima di violenza.
Come riporta il Resto del Carlino:
Tra i costi diretti per la cura e l’assistenza dei bambini vittime di maltrattamento, per la voce ospedalizzazione si giunge alla stima di una spesa annua sostenuta di 49.665.000 euro, per la cura della salute mentale di 21.048.510 euro, mentre per i costi di welfare si sommano le spese per strutture e prestazioni residenziali (163.818.655 euro), di affido familiare (12.648.948 euro) e per il servizio sociale professionale (38.052.905 euro). La spesa per interventi diretti per il rispetto della legge è stata stimata in 3.166.545 euro e per la giustizia minorile in 50.215.731 euro.
Il bambino maltrattato, poi, crescendo spesso diventa un adolescente e un adulto problematico, che può gravare sulla collettività. Proprio i costi indiretti sono quelli più pesanti: si passa attraverso i 209.879.705 euro spesi per l’educazione speciale, ai 326.166.471 euro stimati per la cura della salute da adulti, 5.380.733.621 euro per spese di criminalità adulta, 152.390.371 euro per delinquenza giovanile e 6.648.577.345 euro di perdite di produttività per la società. Sommando le voci dirette e indirette, si giunge così a 13,056 miliardi all’anno versati dalla collettività in un anno tipo in Italia.
“Le nostre stime portano al risultato che la somma dei costi per il bilancio dello Stato porta a un risultato non troppo distante da quello di uno studio simile per gli Stati Uniti”, osserva Paola Profeta dell’Università Bocconi e coordinatrice dello studio. “Riteniamo sia necessario imprimere con urgenza un cambio di rotta nelle politiche dell’infanzia del nostro Paese – dichiara Federica Giannotta, Responsabile Diritti dei Bambini di Terre des Hommes -. Quelle attuali, infatti sono guidate da una miope tendenza ad un presunto risparmio, di cui pagano continuamente il prezzo i bambini”.
In chiusura dello studio, Terre des Hommes e Cismai propongono alle istituzioni italiane alcune raccomandazioni, come quella di inserire la prevenzione del maltrattamento all’interno del Piano sanitario nazionale e del Piano nazionale di prevenzione sanitaria e di promuovere un Piano nazionale integrato di prevenzione del maltrattamento sui bambini.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/04/quanto-ci-costa-un-bambino-maltrattato-13-miliardi-lanno/
Bimbo di 4 anni muore di fame e di botte: accusati la madre e il patrigno
Aveva solo 4 anni il piccolo Daniel Pelka, morto per denutrazione e botte. Sono stati i medici a rilevare che, al momento della morte, il bimbo si trovava nello stato delle vittime dei campi di concentramento per via degli stenti ai quali era stato costretto negli ultimi mesi. A Birmingham è in corso il processo che vede incriminati la madre 27enne, Magdelena Luczak, e il patrigno, il 33enne Mariusz Krezolek. Stando a quanto ricostruisce l’accusa i due, entrambi polacchi, avrebbero imprigionato Daniel nella sua stanza, privando la porta della maniglia e costringendolo a mangiare solo sale. Sempre secondo l’accusa, sarebbero gli sms ritrovati sui cellulari della coppia a dimostrare la loro colpevolezza. In un messaggio che risale al febbraio 2012 si legge: “è momentaneamente incosciente dopo che l’ho quasi annegato. Ora sono tranquilla”. Dal cellulare dell’uomo è stato invece spedito: “chiudilo in una stanza, così avrai un po’ di tranquillità e mi aspetterai”. A prima della morte del piccolo risale invece l’ultimo sms in cui si parla della necessità di non chiamare la polizia per evitare problemi. I medici, nel visitare il corpo di Daniel, si sono accorti che aveva 24 diverse ferite, sia interne sia esterne come traumi a testa, tronco, arti, oltre a bruciature sul cuoio capelluto. Anche l’indice di massa corporea era molto basso e lo stesso dicasi per il suo tono muscolare. Stando agli esperti di gastroenterologia, inoltre, Daniel era molto emaciato, probabilmente a causa di un insufficiente apporto calorico. Stando alle condizioni del piccolo corpo, Daniel doveva aver smesso di mangiare da almeno sette mesi. E’ sempre stata l’accusa a recuperare la cronologia del computer della coppia riscontrando tracce di ricerche tipo “quando un bambino smette di rispondere” o “curare un paziente in coma”. I due accusati hanno ammesso di aver maltrattato Daniel ma non di averlo ucciso.
Pubblicato da tdy22 in luglio 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/07/31/bimbo-di-4-anni-muore-di-fame-e-di-botte-accusati-la-madre-e-il-patrigno/
Se anche questo è commercio… Peni di cane nel vino a Taiwan!
Macabra scoperta in uno stabilimento di produzione vinicola di taiwan. Durante una perquisizione delle forze dell’ordine all’interno dei locali sono stati rinvenuti 435 peni di cani pronti da utilizzare nella produzione di vini pregiati. Anche se il caso è ancora da accertare sembra gli organi riproduttivi delle povere bestie servissero come ingredienti del vino per in grado di combattere l’impotenza e aumentare il desiderio maschile. Una vera mattanza che lascia senza parole. Sempre nell’azienda dell’orrore sono stati rinvenuti i corpi di 12 cani, mentre altri 2 cagnolini sono stati trovati vivi e liberati. Il proprietario è stato arrestato e condannato in via provvisoria ad un anno di carcere a una multa pari a $34,500. Meglio evitare il vino di Taiwan!
Pubblicato da tdy22 in febbraio 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/02/23/peni-di-cane-nel-vino-taiwan/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
Two sides of God (dog)
Mexico and beyond
..a lifestyle blog filled with recipes, photography, poems, and DIY
NON SONO ACIDA, SONO DIVERSAMENTE IRONICA. E SPARGO INSINCERE LACRIME SU TUTTO QUELLO CHE NON TORNA PIU'
A fantastic photo site
Just another WordPress.com site
Photographer
Niente che ti possa interessare.....
Legendary Whining and Dining World Tour.
Just another WordPress.com site
Serial killers and true crime
"Solo quando amiamo, siamo vivi"
*A day in the life of the Vixen, a blog about EVERYTHING & ANYTHING: Life advice, Sex, Motivation, Poetry, Inspiration, Love, Rants, Humour, Issues, Relationships & Communication*
The Adventures of Danda and Yaya