Si contano i danni della tromba d’aria che ieri pomeriggio ha investito Termoli e la cosa molisana con raffiche di vento fino a 150 km all’ora che hanno spazzato via cartelloni stradali, divelto tetti e sradicato alberi. Anche la grandine si è abbattuta nella zona, provocando danni alle strutture balneari e ai natanti, che si trovavano ormeggiati sui pontili e obbligando la guardia costiera a intervenire in soccorso ai diportisti durante il maltempo con Capitaneria che ha portato in salvo due diportisti italiani a bordo di un gommone alla deriva a causa di un’avaria al motore. Il natante, di circa 7,5 metri, è stato affiancato dagli ufficiali che l’hanno scortato fino a Capoiale, in Puglia. In pochi minuti sono stati spazzati via balconi, sono stati scaraventati a terra gli scooter parcheggiati e qualche capannone è stato scoperchiato in zona industriale. Mentre si contano anche i danni alle strutture baleari, gli operatori chiedono il riconoscimento dello stato di calamità naturale e il dito viene puntato contro la Capitaneria di Porto che, a loro dire, “non ha lanciato l’ allerta meteo”. La Guardia costiera, via terra, ha invece verificato la sicurezza degli ormeggi al porto e l’incolumità dei bagnanti in spiaggia a causa degli allagamenti che hanno interessato anche i lidi. E se le grandi reti divelte su un traboccolo, una struttura da pesca, diventano il simbolo del disastro che la tromba d’aria si è lasciata alle spalle, il sindaco di Termoli, Antonio Di Brino, ha rinviato la cerimonia di consegna delle bandiere blu perchè impegnato nella ricognizione dei danni in città.