Appena qualche giorno fa la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per aver violato i diritti di una coppia di coniugi avendogli negato la possibilità di attribuire alla figlia il cognome della madre invece di quello del padre. Ora si corre ai ripari ed è arrivata la bozza di un ddl all’esame del Consiglio dei ministri che prevede che il figlio potrà assumere “il cognome della madre o quello di entrambi i genitori” in caso “di accordo tra i genitori risultante dalla dichiarazione di nascita”. Il provvedimento vale anche per i figli nati fuori dal matrimonio o adottati. Il disegno di legge, composto di 4 articoli, modifica l’articolo 143-bis del codice civile. Le disposizioni si applicano alle dichiarazioni di nascita successive all’entrata in vigore della legge.

Ha del miracoloso quanto successo nella cittadina russa di Omsk, in Siberia: una madre 27enne si trovava sotto il temporale in compagnia della figlia di appena 6 anni quando sono state colpite da un fulmine. Entrambe si sono salvate e, soccorse, sono state ricoverate immediatamente in ospedale con ustioni di primo e secondo grado.