La madre di una delle vittime dell’incidente di Santiago fa riflettere “le cariche”

carolinabesada-santiago-tuttacronacaFaro de Vigo ha pubblicato la lettera della madre di una delle vittime dell’incidente ferroviario di Santiago de Campostela, la 18enne Carolina Besada Garrido. La donna spiega che “mia figlia mi ha sempre detto di essere orgogliosa di avere una madre lottatrice e so che non le sarebbe piaciuto che rimanessi in silenzio. Questo è un omaggio per lei. A tutti coloro che hanno aiutato i nostri cari e noi in questi difficili momenti, voglio dire che ogni loro gesto ha riempito di calore la nostra anima. Chi si è sentito scioccato da quello che è successo, deve sapere che la sua empatia ci dà forza. Tutti loro ci hanno ricordato che il mondo è pieno di esseri eccezionali. A chi, come noi, prova dolore per la sua perdita, mando un abbraccio sincero e tutto il mio affetto. Pensiamo che siano in pace e lasciamo che il tempo ci aiuti affinchè il loro ricordo c’inondi d’amore. Grazie per tutti gli abbracci, i baci e le parole sincere d’incoraggiamento che abbiamo ricevuto, anche dalle persone che non conoscevamo, anonimi o con ‘cariche’.”

Dopo i sentiti ringraziamenti, la madre di Carolina lancia anche un attacco a chi ha causato o “approfittato” della tragedia solo per “mostrarsi”. Continua infatti lo scritto: “E infine voglio rivolgermi a quelli che si credono ‘importanti’ e hanno sfilato davanti ai nostri occhi per offrirsi alle telecamere, con i loro completi e uniformi, per ‘farsi vedere’, dopo che noi avevamo già trascorso dodici ore di angoscia, non sapendo se avremmo potuto riabbracciare i nostri cari. Anche al macchinista che, se verrà confermata, ci ha spezzati con la sua irresponsabilità. A coloro che sono venuti a mostrarci una falsa simpatia perchè la loro carica o il loro partito lo ‘esigeva’ (che sappiano che è questo quello che trasmettono; avreste dimostrato una qualche compassione rimanendo nei vostri lussuosi uffici). A coloro che hanno ceduto alle pressioni ‘dall’alto’ e ci hanno torturato promettendo informazioni che ancora non ci hanno fornito. A coloro che preferiscono ‘tagliare’ vite piuttosto che dover rinunciare alla loro auto ufficiale. Mi rivolgo a voi per dirvi che le vostre azioni vi stanno facendo marcire il cuore, ma forse non è troppo tardi perchè voi cambiate e collaboriate per rendere questo mondo un posto dove la cosa importante tornino ad essere le persone.”

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I nostri 7 giorni: le immagini che restano impresse

7giorni-tuttacronacaE’ stata una settimana che ha lasciato tante ferite quella appena trascorsa. Con immagini di incidenti ed esplosioni diffuse dai media che lasciano ammutoliti di fronte alla rapidità con cui, a volte, si consuma una tragedia. Si terranno domani i funerali delle 78 vittime del disastro ferroviario di Santiago de Campostela, in Galizia, una tragedia in cui anche un giovane italiano ha perso la vita e a seguito della quale il macchinista “con il vizio della velocità” e forse distratto dal telefono è stato arrestato. Ma l’Italia è stata funestata anche da altri drammi questa settimana. Come nel caso dell’esplosione nel Pescarese, partita da un deposito giudiziario di botti illegali e che ha coinvolto la fabbrica di fuochi d’artificio là accanto. Hanno perso la vita quattro persone, una delle quali è già nota come eroe. Si tratta di Alessio Di Giovanni, il 22enne che, dopo la prima deflagrazione, è accorso in soccorso dei suoi familiari, sfidando il pericolo. Perchè davanti al dramma le reazioni possono essere le più diverse. Chi presta aiuto, chi preferisce tenersene fuori ma, armato di un cellulare con fotocamera incorporata, vuole una testimonianza di quanto accaduto, forse per condividerla, forse per una qualche forma di morbosità. E’ stato il caso di Milano, dove una donna, Barbara Papetti, è stata investita da un autobus ed il suo corpo martoriato è rimasto incastrato sotto il mezzo. I vigili hanno faticato a contenere la folla di curiosi che cercava di rubare scatti di quella scena. Ma non è solo la curiosità a far stringere le persone tra loro: c’è anche l’affetto, la tristezza, il ricordo. C’è la voglia di dare un ultimo saluto, tutti assieme, perchè a volte per dire addio serve appoggiarsi agli altri per trovarne la forza e superare assieme quel momento. E i funerali di Andrea Antonelli sono stati questo: il ricordo di un campione, di un amico, di un figlio. Il saluto a chi è sempre andato di corsa, terminando il viaggio prima di quanto ci si potesse aspettare.

abbraccio-folla-tuttacronacaMa non sono solo le tragedie ad unire: c’è anche l’aspettativa, la gioia, la condivisione di momenti importanti. E se anche si è lontani, tenersi informati equivale ad annullare le distanze e sentirsi parte di un gruppo, prendere parte a qualcosa di grande, d’importante. Basta vedere come le telecamere si accendono sulla visita del Papa in Brasile in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, sia che si tratti di una visita alle favelas che un incontro in spiaggia. Così come è accaduto anche con la nascita del Royal Baby, tanto attesa nel Regno Unito ma che ha catalizzato l’attenzione di tutto il mondo. Del resto non tutti i giorni vede la luce una persona che un giorno potrebbe regnare e le vite dei reali inglesi sono da sempre “sotto stretta osservazione” da parte dei loro sudditi. E così già si parla del principino George Alexander Louis e ci si domanda se davvero Harry manterrà la promessa di aiutarne i genitori offrendosi come baby sitter. Ma se l’Inghilterra ha un nuovo erede al trono, il Belgio ha già salutato il suo nuovo re, dopo che Alberto II ha abdicato in favore del figlio Filippo. Ma non sono solo le teste coronare ad unire un popolo. Anche lo sport è in grado di farlo. Si stanno svolgendo in questi giorni i Mondiali di Nuoto di Barcellona e gli italiani, si sa, sono sempre pronti a tifare per i loro campioni. E se da oggi si è iniziato a incitare i nuotatori in vasca corta, nei giorni precedenti si è gioito per le medaglie di Martina, Tania e… Tania e Francesca. Perchè se una gara si vince “in solitaria”, altre volte hai bisogno di avere accanto qualcuno con il tuo stesso obiettivo. In questo caso, il podio! Ma non sono solo gli umani a “fare squadra”: anche le zanzare milanesi sembrano essere determinate a muoversi in gruppo… e non è propriamente un bene. Com’è apparso evidente da una nota pubblicata in Facebook da una donna che ha scritto al sindaco Pisapia per chiedere vengano presi provvedimenti al riguardo. Insomma, il gruppo a volte è condivisione, altre supporto, altre ancora ci serve per trovare qualcuno che ci dia il coraggio… di spiccare il salto, non importa se siamo umani o anatroccoli…

GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!

Il treno deragliato a Santiago: il macchinista parlava al telefono?

santiago-macchinista-arrestato-tuttacronacaSono ufficialmente 78 le vittime del disastro ferroviario di mercoledì scorso. Ora il macchinista del treno deragliato nei pressi di Santiago de Campostela, Francisco Josè Garzon Amo, è accusato di “omicidio per imprudenza”. Il presidente della giunta della Galizia, Alberto Nunez Feijoo, ha affermato che “Non poteva essere così”, precisando che  “il tratto interessato dall’incidente non è stata ancora adeguato all’alta velocità”. Il mezzo viaggiava a 190 Km/h in un tratto con il limite di 80 Km/h. Per gli investigatori l’accusato, che dal suo profilo Facebook, sembra avesse il “vizio della velocità“, potrebbe essersi distratto parlando al telefono.

La Farnesina conferma: un italiano tra i morti di Santiago de Campostela

incidente-santiago-tuttacronacaLa conferma arriva dalla Farnesina: una delle vittime del treno deragliato a causa dell’alta velocità a Santiago de Campostela, in Galizia. è il 25enne Dario Lombardo, originario di Messina. I genitori del giovane sono giunti in Spagna e il rientro della salma avverrà nei prossimi giorni. Nel frattempo il macchinista del treno, Francisco Josè Garzon Amo, 52enne, è stato formalmente arrestato e si trova piantonato in ospedale. L’uomo lavorava da 30 anni in ferrovia e da 10 era alla guida di un treno. Nel frattempo i tecnici stanno assemblando la scatola nera del convoglio, ha detto una portavoce della corte suprema regionale della Galizia.

Il disastro ferroviario di Santiago: anche un italiano tra le vittime

incidente-santiago-tuttacronacaSarà l’esame del Dna previsto per oggi a confermare ufficialmente l’identità, ma tra i morti dell’incidente di Santiago ci sarebbe anche un 25enne originario della Sicilia ma residente in Germania con i genitori. La presunta vittima italiana, secondo quanto reso noto dalle autorità galiziane, sarebbe Dario Lombardo, di Forza d’Agrò, provincia di Messina. Al momento, le vittime accertate sono 80, 19 delle quali già identificate. 140 sono invece le persone rimaste ferite, cinque sono in coma, secondo fonti dei soccorritori. “La nostra priorità in questo momento è identificare le vittime” ha detto il vicepresidente della giunta della Galizia, Alfonso Rueda, il quale ha riferito che i nomi delle vittime saranno resi noti solo dopo il completamento delle identificazioni e la comunicazione ai familiari. Rueda ha rilevato che “le operazioni di soccorso sono state tempestive”. Sul posto operano circa 500 tra vigili del fuoco, soccorritori e agenti di polizia e della Guardia civil. Anche il premier spagnolo si è recato sul luogo della tragedia. “Ho avuto l’opportunità di visitare alcuni feriti all’Università di Santiago di Compostela”, ha poi raccontato Rajoy, che ha ringraziato “tutta la popolazione di Santiago” così come “tutti i funzionari, i dipendenti pubblici, di tutti i settori. Il comportamento da parte loro è stato esemplare. Vorrei congratularmi anche con le forze di polizia della regione galiziana e vorrei ringraziare il ministero dell Infrastrutture, i soccorritori, i vigili del fuoco, il personale sanitario”.

Il macchinista del treno del disastro di Santiago aveva il vizio della velocità

santiago-macchinista-tuttacronacaFrancisco Josè Garzon Amo, il macchinista del treno deragliato a Santiago De Compostela, non è nuovo alle imprese di velocità. Solo qualche mese fa si vantava infatti sulla sua pagina Facebook della velocità raggiunta dal treno che stava guidando, pubblicando la foto del tachimentro che indicava circa 200 Km/h. Al momento dell’incidente di ieri, il mezzo viaggiava a 190 km/h, in un tratto dove il limite massimo consentito è di 80 kilometri orari. Quando pubblicò la foto in Facebook, aggiunse il commento: “Sono al limite non posso andare di più” e al commento “Ma se vai a 200”, rispose: “Ma il tachimentro non è truccato”. Una terza persona s’intromise nella conversazione osservando: “Se ti becca la Guardia Civil (la polizia spagnola) rimani senza punti”. Il macchinista aggiunse la battuta: “Che bello sarebbe andare in parallelo alla Guardia Civil e superarli facendo saltare l’autovelox. Ah ah, che bella multa per Renfe”.

Cadavere sui binari: se ne accorgono dopo due giorni

settimo-torinese-morto-binari-tuttacronacaUn macchinista che stava facendo manovra presso la stazione di Settimo Torinese, in provincia di Torino, si è accorto oggi di un cadavere che giaceva sul secondo binario, a un centinaio di metri dalla stazione. Il corpo, che si pensa essere quello di un anziano di una novantina d’anni scomparso da lunedì, sarebbe rimasto per almeno 48 pre tra i binari senza che nessuno se ne accorgesse. I treni lungo la linea, la Torino-Milano, hanno subito dei rallentamenti.

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