… Siamo i gatti che non possono camminare da soli, e per noi c’è un posto soltanto.”
-William Burroughs- (Il gatto in noi, 1986)
… Siamo i gatti che non possono camminare da soli, e per noi c’è un posto soltanto.”
-William Burroughs- (Il gatto in noi, 1986)
Pubblicato da tdy22 in gennaio 14, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/14/noi-siamo-il-gatto-che-e-in-noi/
Ci potrebbero essere novità sul caso Yara. Ieri, in Procura a Bergamo, gli inquirenti hanno sentito per oltre due ore un giovane bergamasco. L’uomo, secondo Quarto Grado, è un albergatore originario di un paese che dista cinque chilometri da Brembate di Sopra e non era mai stato sentito dagli investigatori nè era mai stato sottoposto al prelievo del Dna. Per la trasmissione, che andrà in onda questa sera su Retequattro, il giovane, che non è formalmente indagato, ma sul quale sono in corso ulteriori accertamenti, ha dichiarato ai microfoni di Quarto Grado di avere alcuni amici il cui Dna è stato confrontato con quello dell’assassino di Yara (‘Ignoto 1’). Il ragazzo, inoltre, avrebbe risposto anche a domande su suoi conoscenti impiegati – ai tempi della scomparsa di Yara – nei lavori di costruzione del centro commerciale di Mapello. La trasmissione svelerà, inoltre, che tra i numerosi capelli, peli e tessuti epiteliali repertati sul corpo di Yara Gambirasio nel campo di Chignolo d’Isola, alcuni non appartengono alla giovane nè sono di origine animale. La notizia è stata data questa mattina, in un incontro di tre ore, alla titolare delle indagini, il pm Letizia Ruggeri, dal dottor Carlo Previderè, ricercatore del Dipartimento Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, nominato consulente della Procura di Bergamo. I reperti saranno ora ulteriormente analizzati per tentare di risalire ai gruppi etnici di appartenenza e, se lo stato di conservazione lo permetterà, all’individuazione di precisi profili genetici.
Pubblicato da tdy22 in novembre 22, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/22/yara-gambirasio-e-limprenditore-che-forse-conosce-lassassino/
L’antropologa forense Cristina Cattaneo ha eseguito degli esami sui resti di Giuseppe Guarinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 a 61 anni, dai quali è emerso che si tratta sicuramente del padre biologico dell’uomo che ha ucciso la 13enne Yara Gambirasio. Le analisi sono state eseguite da del Dna estratto da un femore dell’uomo che è stato poi confrontato con la traccia genetica trovata sugli slip della giovane vittima.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/31/la-morte-di-yara-guerinoni-e-il-padre-biologico-dellassassino-lo-dice-il-dna/
Santuario dei bradipi, si chiama così il luogo di ricovero e riabilitazione creato a Cahuita, Costa Rica. Qui i bradipi, che sono a rischio estinzione a causa dell’urbanizzazione e della loro mancanza di adattamento, trovano il luogo ideale nel quale essere protetti e curati se necessitano di medicazioni. Qui trovano anche molti peluches con cui poter giocare e tanto affetto da parte dello staff. In queste aree poi i volontari spiegano al pubblico come proteggere la specie.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 30, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/30/il-nostro-amico-bradipo/
Un sasso e nuove speranze per trovare l’assassino di Yara Gambirasio. Quel sasso trovato a 300 metri dal punto dove il 26 febbraio 2011 è stato trovato il corpo senza vita di Yara Gambirasio presenta tre macchie, una più grande e due più piccole. Le macchie sono ritenute “sospette”, anche se non si è certi che quelle macchie siano di sangue. Al momento si preferisce la prudenza e si afferma che quelle macchie “potrebbero essere qualunque cosa”. I prelievi sono già stati e fatti e inviati ai Ris di Parma che dovranno analizzarlo. Intanto si apprende anche dalla trasmissione “Quarto Grado” che gli occhi dell’assassino del killer di Yara Gambirasio sarebbero di colore castano.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/28/ce-anche-un-sasso-nel-caso-yara/
Dopo aver escluso la pista francese del pedofilo ossessionato dalla ragazzina di Brembate, la polizia scientifica si concentra concentra su 700 donne bergamasche che hanno soggiornato almeno una volta a Salice Terme. La lista delle donne è stata ricavata prendendo i nomi di coloro che negli anni ’60 si sono sottoposte a cure termali in corrispondenza dei soggiorni di Guerinoni. Le donne saranno convocate per il test e per scoprire se una di loro può essere la madre dell’assassinio di Yara. nuovi controlli, nuove speranze per un’indagine che sembra infinita e che per il momento non ha ancora portato i risultati sperati.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/24/yara-700-nuovi-prelievi-di-dna-alla-ricerca-della-madre-dellignoto1/
Si era aperta una nuova pista per quel che riguarda la morte di Yara Gambirasio e che conduceva a un certo Lorenzo B. un pedofilo 50enne nato a Padova e che attualmente si trova in un carcere francese, a Bourges. Ma gli esami del Dna, come ha anticipato la trasmissione Quarto Grado, hanno dato esito negativo e quindi l’uomo, che era finito tra i sospettati in quanto nutriva una passione per la ginnastica artistica e una vera ossessione per la ragazzina di Brembate, non sarebbe il suo killer.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/17/il-dna-scagiona-il-pedofilo-50enne-non-e-il-killer-di-yara/
La nuova pista che si apre su Yara Gambirasio viene riportata dal quotidiano Giallo che in un’intervista alla madre di una coetanea di Yara, racconta che la figlia è stata molestata attraverso internet da un pedofilo 50enne, un certo Lorenzo B.
L’uomo attualmente si trova in carcere in Francia, ma ci sono varie coincidenze che vengono riportate anche dal TgCom, oltre che dallo stesso settimanale:
Pubblicato da tdy22 in ottobre 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/10/le-strane-ossessioni-di-lorenzo-b-e-il-caso-yara/
Dopo l’uscita di scena Mohamed Fikri, dopo il Dna prelevato a un intero paese e la recente pista che ha condotto a Salice Terme, ora si inizia a parlare della pedofilia. O meglio di un caso avvenuto ad un’altra ragazzina che abita nella zona bergamasca, pochi giorni prima della scomparsa di Yara. La ragazzina in questione avrebbe denunciato gli abusi subiti da parte di un allenatore di ginnastica, così ora gli investigatori hanno effettuato un confronto fra le tracce di Dna ritrovate sul corpo della ginnasta con quello di 162 uomini accusati di pedofilia e condannati per questo reato, che vivono proprio nella zona in cui viveva l’atleta. Ora si attendono gli esiti.
Pubblicato da tdy22 in settembre 24, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/24/la-nuova-pista-della-pedofilia-lassassino-di-yara-avra-mai-un-volto/
Dopo che le ricerche dell’Ignoto 1 si sono spostate in provincia di Pavia e in particolare a Salice Terme, si è aperta una nuova pista e nuove speranze di trovare l’Ignoto 1.
Le forze dell’ordine stanno passando al setaccio i registri degli hotel della zona, ma anche quelli dell’Inps – che pagava le cure – nella speranza di risalire al nome di una donna che, negli stessi periodi in cui era presente l’autista, abbia frequentato Salice.
Pubblicato da tdy22 in settembre 13, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/13/piu-vicini-alla-soluzione-del-caso-di-yara/
Si cambia provincia e si continua a cercare l’Ignoto 1, l’assassino di Yara, il figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni. Ieri sera è andata in onda la puntata di Quarto Grado e si è appreso che l’autista di Gorno morto nel 1999 che risulta essere il padre biologico del killer della ragazzina di Brembate Sopra avrebbe soggiornato a Salice Terme, in provincia di Pavia, due settimane ogni anno prima di sposarsi nel 1963. Secondo l’ipotesi investigativa durante uno di questi soggiorni, avrebbe potuto conoscere la ragazza che poi è rimasta incinta. Consultando gli elenchi forniti dall’Inps – che aveva pagato le cure termali – e i registri degli hotel di Salice Terme, le forze dell’ordine mirano a risalire alla donna che ha frequentato questa zona, in corrispondenza dei soggiorni di Guerinoni, negli anni Sessanta.
Pubblicato da tdy22 in settembre 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/09/07/alla-ricerca-dellignoto-1-il-caso-yara-si-sposta-nel-pavese/
Il fascicolo dell’unico indagato, Mohammed Fikri, per il caso dell’assassinio della 13enne Yara Gambirasio, è stato definitivamente archiviato. Forse, anche se nelle ultime ore si è cambiato parere, sarà chiesto il test del Dna per Domenico De Simone, il sessantenne originario di Cosenza, autore delle telefonate e dei messaggi firmati genericamente «Mario» che nelle ultime due settimane hanno movimentato il caso di Yara. Nonostante gli oltre 18mila prelievi predisposti su persone residenti nella zona di Rovetta e paesi confinanti, a oggi, non sembrano esserci nuovi sviluppi.
Pubblicato da tdy22 in agosto 12, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/12/yara-archiviato-fikri-e-forse-chiesto-il-dna-al-mitomane/
E’ stato fermato “Mario”, l’uomo che nei giorni scorsi si era autoaccusato dell’omicidio di Yara Gambirasio. Lo ha individuato la polizia intorno a mezzogiorno dentro una cabina telefonica di viale Papa Giovanni mentre stava cercando di telefonare a L’Eco di Bergamo (dopo essere stato nella redazione). Si tratta di un sessantenne bergamasco la cui identità è ora al vaglio dei poliziotti che lo hanno fermato e portato in Questura. E’ sempre più probabile che si tratti di un mitomane, ma ogni valutazione è ora al vaglio degli inquirenti.
Aggiornamento 10 agosto 2013:
“Mario” è in realtà Domenico De Simone, sessantenne nativo di Cosenza e con un passato di collaboratore di giustizia. Dopo 4 ore di interrogatorio è stato rilasciato senza che nei suoi confronti siano stati presi provvedimenti.
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/09/fermato-mario-luomo-che-si-accusa-dellomicidio-di-yara/
Si cerca a Bergamo, ma ormai la polizia sembra essere quasi sicura che Mario sia solo un mitomane, ma naturalmente le indagini continuano nella speranza almeno di riuscire a trovare elementi utili all’indagine. C’è chi sostiene che Mario, probabilmente non sia l’autore dell’omicidio ma potrebbe essere una persona che conosce dettagli importanti per la ricostruzione di una storia complessa e davvero intricata. Emergono intanto alcune frasi della lettera indirizzata al cappellano dell’ospedale di Rho, don Antonio Citterio, in cui Mario sostiene di frequentare assiduamente una chiesa bergamasca, la chiesa del Galgario, in via del Galgario, proprio a due passi dalla questura.
Ecco le sue parole: «Don Antonio la pregherei di farmi da tramite con solo una persona autorizzata di Bergamo, altrimenti quello che ho da dire in confidenza me lo porto nella tomba. Queste sono cose delicate e non un gioco da parte mia».
La lettera è scritta a mano, con una biro, e la grafìa è incerta: mescola lettere maiuscole a lettere minuscole, lo stampatello al corsivo. È lo stesso stile di scrittura utilizzato da chi ha lasciato il primo messaggio, sul quaderno delle preghiere nella cappella dell’ospedale di Rho.
La lettera prosegue con attacchi alla stampa «che ti condanna prima di fare qualsiasi reato» e in particolare a L’Eco di Bergamo.
Mario avrebbe anche un accento calabrese, secondo don Antonio Citterio che ha raccolto le telefonate. Gli inquirenti stanno indagando anche sui tabulati dell’ospedale, cercano un nome nelle cartelle cliniche dei pazienti dei reparti oncologici.
Pubblicato da tdy22 in agosto 9, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/09/ecco-la-lettera-di-mario-e-davvero-lassassino-di-yara/
Questa volta è una vera e propria autoaccusa la lettera che ha fatto ritrovare l’anonimo che afferma di essere l’assassino di Yara Gambirasio: “Mi chiamo Mario, sono stato io.” Prima c’è stata una telefonata alla portineria dell’ospedale di Rho: “Buongiorno, mi chiamo Mario, sono malato di cancro. Sono io l’autore del messaggio in chiesa su Yara Gambirasio. Volevo solo sapere se il cappellano ha ricevuto la mia lettera.” Quindi la lettera di tre pagine indirizzata al cappellano don Antonio Citterio. Il 6 agosto, il cappellano, ha trovato la lettera, firmata da un certo “Mario”, sotto lo zerbino della porta di casa. La coincidenza è che Don Antonio Citterio abita proprio sopra alla portineria dell’ospedale.
Secondo indiscrezioni, però, in sostanza il misterioso Mario si sarebbe detto stupito del rilievo mediatico suscitato e, in maniera piuttosto confusa e sgrammaticata, avrebbe confermato di essere a conoscenza di qualcosa che riguarda la morte della piccola Yara.
“Sono stato io a scrivere il messaggio sul libro delle preghiere in chiesa” avrebbe scritto nella lettera.
Come ha consegnato la lettera “Mario”? Ha incaricato qualcuno? L’ha portata personalmente? L’ingresso ospedaliero è presidiato da telecamere e i filmati sono già al vaglio degli inquirenti.
La polizia crede che possa trattarsi di un mitomane, ma intende andare a fondo e scoprire il volto che si cela dietro al nome “Mario”.
Pubblicato da tdy22 in agosto 8, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/08/nuova-lettera-dellassassino-di-yara-e-solo-un-mitomane/
Sabato, nella chiesa di Santa Maria della Pace a Rho, in provincia di Milano, sul registro dei fedeli era comparsa la scritta: “Informate subito la polizia di Bergamo perchè qui è passato l’assassino di Yara. Che Dio mi perdoni”. Ma non solo. A terra, è stato rinvenuto un fazzoletto che ora, assieme al quaderno, è stato preso in consegna dalla polizia,al fine di stabilire se abbia o meno qualche attinenza con il caso della tredicenne di Brembate di Sopra. Si procede quindi con un’accurata ricerca di tracce, Dna incluso. Secondo alcuni quotidiani, inoltre, una madre si sarebbe rivolta ai carabinieri di Como temendo che suo figlio potesse essere il discendente illegittimo di Guarinoni, l’autista morto nel ’99 il cui Dna è riconducibile a quello trovato sugli abiti di Yara: gli esami sono risultati però negativi. L’inchiesta sull’omicidio di Yara, scomparsa il 26 novembre del 2010 e trovata uccisa esattamente tre mesi dopo, sin dall’inizio è stata costellata da segnalazioni rivelatesi sbagliate o provenienti da mitomani.
Pubblicato da tdy22 in agosto 6, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/06/yara-trovato-un-fazzoletto-vicino-al-registro-della-chiesa/
Non solo il messaggio trovato questa mattina, sono varie le indagini che proseguono per conoscere la verità sulla morte della giovane Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa da Brembate di Sopra il 26 novembre del 2010 e trovata morta tre mesi piu’ tardi in un campo di Chignolo d’isola, a pochi chilometri di distanza. Si continua a comparare il Dna con il profilo genetico rilevato sugli indumenti della ragazzina che, stando ai genetisti,appartiene al figlio di Giuseppe Guerinoni, anche se si continua con le comparazioni perché il quadro sia sempre più chiaro. Il figlio, che si suppone illegittimo, non è ancora stato trovato ma la conferma della parentela arriva dal cromosoma Y: sono identici sia quello di Guerinoni che quello di ‘ignoto 1’. Dal punto di vista giudiziario, ci sono altri sviluppi. Come riporta l’ANSA: “Sull’altro fronte delle indagini, quello relativo al cosiddetto ‘cantiere di Mapello‘, si è in attesa dell’archiviazione della posizione di Mohammed Fikri, finora l’unico indagato nell’inchiesta sulla morte di Yara, prima per omicidio e poi per favoreggiamento. Secondo le ultime traduzioni delle intercettazioni telefoniche, l’immigrato – che era al lavoro la notte del 26 novembre 2010, quando Yara venne rapita e uccisa, nel cantiere di Mapello, dove portò il fiuto dei cani molecolari – non avrebbe mai utilizzato il termine ‘uccidere’. Fikri era anche stato fermato e scarcerato dopo alcuni giorni.”
Pubblicato da tdy22 in agosto 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/04/yara-continuano-le-indagini-sul-dna/
“Qui è passato l’omicida di Yara Gambirasio, che Dio mi perdoni”. E’ quanto si legge sul registro dei fedeli nella cappella dell’ospedale di Rho, in provincia di Milano. E’ stato il personale della struttura a scoprire la scritta, in mezzo ad altri pensieri lasciati dai frequentatori della cappella, e ad allertare la polizia. Il registro è ora nelle mani della Scientifica per tutti i rilievi del caso.Stando a quanto emerso, il messaggio sarebbe stato scritto con una grafia leggibile e in perfetto italiano. Al momento non viene escluso che possa trattarsi dell’atto di un mitomane, però gli investigatori stanno visionando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza dell’ospedale.
Pubblicato da tdy22 in agosto 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/04/qui-e-passato-lomicida-di-yara-gambirasio-inquietante-scoperta/
Il Dna aiuta quasi sempre ed è stato proprio grazie ai nuovi metodi scientifici se è stato possibile rintracciare almeno il padre dell’assassino di Yara. Ma al momento le forze dell’ordine si trovano in un vicolo cieco e non riescono a rintracciare la madre. Così nei giorni scorsi sono stati convocati in caserma almeno 80 anziani della zona per cercare d ricostruire la vita di Giuseppe Guarinoni, l’autista di autobus morto nel 1999 a 61 anni. E’ sicuramente il più imponente screening di massa mai operato in Italia, ma è necessario per dare il volto a quell’ “ignoto uno”, che ha ucciso la 13enne.
Pubblicato da tdy22 in giugno 10, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/10/yara-e-quegli-80-anziani-in-caserma/
“Auguri per il tuo sedicesimo compleanno dai tuoi compagni della scuola Caterina Cittadini e Maria Regina: buon compleanno!”, con questo striscione gli ex compagni di scuola di Yara Gambirasio hanno rivolto alla giovane ginnasta di Brembate Sopra un pensiero. Oggi si sono svolte anche delle cerimonie pubbliche ed è stato affisso lo stesso messaggio sulla sua fanpage. Ora si spera solo di conoscere al più presto il volto dell’assassino.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/21/auguri-a-yara-i-suoi-compagni-la-ricordano-sulla-fanpage/
E’ sempre più fitto il mistero sull’assassino di Yara Gambirasio. La madre oggi dovrebbe avere tra i 70 e gli 80 anni e probabilmente quando è rimasta incinta ha preferito lasciare il suo paese e andare in Svizzera dove poi è rimasta a vivere. Ma se questa è l’ipotesi più accreditata, si sta indagando anche su un’altra pista: su una ragazza che probabilmente era lì solo per le vacanze. La pista che invece ormai si è accantonata è quella della Casa dell’Orfano, perchè si è appurato che quel centro accoglieva solo bambini dai 5 anni in su. E’ possibile, si chiedono gli inquirenti, che nessuno si ricordi di questa ragazza in un paese che all’epoca contava non più di 2000 anime? Probabilmente nessuno la ricorda perchè quella donna è andata via prima che scoppiasse lo scandalo, o se ne andò subito dopo aver finito le sue ferie e scopri più tardi di essere rimasta incinta.
Il mistero si sposta quindi all’estero? E’ una delle ipotesi più accreditate delle ultime ore.
Pubblicato da tdy22 in Maggio 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/01/e-in-svizzera-laltra-parte-del-mistero-da-svelare-intorno-a-yara/
Ecco le immagini dei vestiti che Yara Gambirasio indossava nel momento in cui è stata rapita e uccisa. Questa immagine è stata mostrata questa sera a Sky tg24. Si tratta del giubbotto nero, della felpa nera, della maglietta blu (che presentava due buchi), dei leggings neri e delle scarpe da tennis.
Pubblicato da tdy22 in aprile 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/23/ecco-i-vestiti-di-yara-li-mostra-sky-per-la-prima-volta/
La mamma di Yara ha sempre tenuto a distanza le telecamere e i microfoni ma si è lasciata andare con alcuni amici della parrocchia dichiarando Sto perdendo la fiducia. Ogni volta che si annuncia una svolta, subito arriva la smentita. Indagini su indagini, ipotesi su ipotesi, ma alla fine che cos’hanno scoperto? Dopo due anni e mezzo, non ha ancora un volto l’assassino di nostra figlia. E voi questa la chiamate giustizia? Ho scritto persino al presidente della Repubblica Napolitano perché volevo parlare a una persona della quale ho massima fiducia, come fosse un padre. Sia chiaro, non accuso nessuno, chiedo solo di essere coinvolta di più da chi indaga. Come famiglia chiediamo più collaborazione. Vogliamo sapere la verità.»
Tra istituzioni e cittadini aumenta la distanza e chi, come la mamma di Yara aspetta giustizia si deve mettere in fila davanti a una porta chiusa nella speranza che arrivi una buona notizia, arrivi non che si vada a cercare… le indagini di Yara erano state accantonate per mesi, è stata proprio la famiglia a dover gridare a gran voce che si riprendesse il fascicolo altrimenti oggi non sapremmo neppure il nome del padre dell’assassino. E’ uno stato quello che abbandona le indagini e non si cura di cercare il colpevole che ha ucciso una ragazzina di 12 anni?
Pubblicato da tdy22 in aprile 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/18/ho-perso-le-speranze-cosi-la-mamma-di-yara/
Secondo le indiscrezioni di alcuni residenti della Valle di Rovetta pubblicate dal quotidiano locale Araberara nuovi dati sarebbero emersi circa la ragazza che era rimasta incinta negli anni ’60 e che sarebbe la madre del killer di Yara ” La chiamavano con un soprannome per via del colore dei capelli e probabilmente portava anche il cognome tipico delle famiglie del paese. Tutti ne parlavano: la donna avrebbe partorito alla Casa dell’Orfano, a Clusone, dove si sarebbe rifugiata quand’era incinta, ma poi sarebbe tornata in paese, si sarebbe sposata e ora sarebbe nonna”. Sicuramente qualcuno sà, ma non ha voglia di parlare. Nel frattempo gli inquirenti hanno fatto le analisi su una signora che poi è stata trovata negativa al test e la polemica aumenta con persone che sembrano voler nascondere più che aiutare le indagini “Basta darci fastidio, non siamo mica brutta gente”. Per la Valle è più importante mantenere l’anonimato di certe “nefandezze” piuttosto che catturare un killer che potrebbe mietere altra vittime. Neppure la memoria di una ragazzina allegra e dallo sguardo vivace, violentemente uccisa a 12 anni, sembra poter alzare quel velo di omertà che si è diffuso nei paesi interessati. Una vera vergogna!
Intanto è previsto un nuovo interrogatorio per Fatija Sabri, l’ex fidanzata di Mohamed Fikri, il marocchino scagionato dall’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio e ora indagato per favoreggiamento. Gli investigatori vogliono avere riscontri su quella famosa telefonata che il giovane fece alla sua ragazza. Le traduzioni purtroppo sono state molte e spesso discordanti, ma i dubbi sulla pista del cantiere di Mapello sono tanti.
Pubblicato da tdy22 in aprile 17, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/17/yara-la-madre-del-killer-aveva-un-soprannome/
Viene confermata l’ipotesi degli inquirenti da un testimone. Un ex collega di Giuseppe Guerinoni, ha raccontato di essere venuto a conoscenza che il figlio illegittimo esisteva veramente e sarebbe nato da una donna della Valle Seriana. Una svolta importante nel caso Yara che ora sembra delineare con certezza che la “pista di Gorno” è valida e forse presto si arriverà al nome dell’assassino.
Pubblicato da tdy22 in aprile 5, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/04/05/il-killer-di-yara-e-un-figlio-illegittimo/
Continuano le indagini sul caso Yara. Il giallo sembrerebbe addirittura essere a una svolta dopo aver ascoltato le intercettazioni delle conversazioni di Fikri, il manovale marocchino. La convinzione che l’omicidio sia avvenuto in presenza dell’uomo è sempre più avvalorata.
Il 3 dicembre 2010, una settimana dopo la scomparsa della bambina, Fikri telefonò alla ragazza Fahita che a un certo punto della conversazione chiese: «Ma il posto dove l’hanno uccisa è vicino al posto dove lavoravi o un po’ più lontano?». La risposta del muratore è quella che potrebbe inchiodarlo: «È vicino. È vicino al cancello». In quella data ancora nessuna sapeva nulla di Yara e quindi è possibile credere che Fikri sapesse.
Un’altra telefonata sospetta con la fidanzata fu fatta nella stessa giornata, quando il manovale scoppio a piangere e la donna gli rispose: «Oggi le tue parole non mi sono piaciute proprio, soprattutto quando mi hai chiesto di perdonarti. Mi sono detta: perché devo perdonarti… Non c’è motivo per il quale ti devo perdonare».
Pubblicato da tdy22 in marzo 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/18/yara-e-svolta-fikri-conosceva-luogo-del-delitto/
Alcuni reperti sarebbero stati rinvenuti in riferimento al caso della mamma di Gello di San Giuliano Terme, Roberta Ragusa, scomparsa il 13 gennaio 2012.
I magistrati sarebbero entrati in possesso del materiale, nel corso delle indagini coordinate dalla procura di Pisa.
I “reperti” sarebbero già stati prelevati dal luogo “segreto”. Il procuratore capo di Pisa, Ugo Adinolfi riferisce di non aver nulla da dire in proposito.
Nessuna conferma, né smentita quindi, né al momento è stato chiarito se si tratti di oggetti o indumenti appartenuti a Roberta, piuttosto che di altro tipo di materiale. Gli investigatori sono da tempo in possesso del profilo genetico della donna, le comparazioni con il Dna di Roberta Ragusa, se la notizia venisse confermata, potrebbero aver dato una risposta positiva in merito.
Pubblicato da tdy22 in marzo 15, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/15/trovati-reperti-di-roberta-ragusa-novita-sul-caso/
E’ fissata per domani la convention a Roma dell’M5S.Anche se alcune fonti dicono che già da questo pomeriggio inizieranno gli incontri. Non è ancora chiaro se Beppe Grillo, che è nella sua casa al mare a Marina di Bibbona, sarà presente sin da subito o se si unirà ai suoi direttamente lunedì.
Al vaglio veranno prese decisioni importanti su come gestire la complessa situazione politica. Il luogo resta un segreto.
Pubblicato da tdy22 in marzo 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/02/lassedio-di-roma-domani-la-convention-dellm5s-top-secret-il-luogo/
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