Roberto Speranza, presidente dei deputati Pd, al termine della conferenza dei capigruppo, riguardo l’esame della Camera della legge elettorale ha fatto sapere: “Il 30 gennaio è il termine massimo per andare in Aula”. E mentre diversi gruppi parlamentari hanno chiesto uno slittamento. Ignazio La Russa si chiede: “Tutta ora gli è venuta la fretta?” mentre Federico D’Incà di M5S ha rilevato che “ci vuole del tempo per esaminare il testo in commissione”. Ma Fi e Pdl chiudono la porta: “Non si può più aspettare. La commissione faccia la sua parte, non ci opporremo a qualche ora in più in commissione, ma non si può andare oltre il limite del 30 gennaio”, ha puntualizzato Roberto Speranza del Pd. Possibile quindi a un rinvio ma entro il 30 gennaio. Nel frattempo il segretario dem Matteo Renzi ha scritto su Facebook: “Tutto è migliorabile, ma l’accordo sulla legge elettorale dopo anni di immobilismo adesso c’è, corrisponde al dettato costituzionale, può far uscire l’Italia dalle sabbie mobili”. E ancora: “Rispetto le motivazioni di chi in queste ore sta disperatamente cercando di bloccare tutto qualcuno persino in buona fede. Ma fuori dalle stanze dei palazzi c’è un Paese che ha bisogno di gesti concreti di cambiamento. Ora, non tra qualche anno. E una politica che non decide neanche sulle regole del gioco, non è più credibile su niente”. E aggiunge: “Il PD ha fatto la sua parte coerente con le primarie e con il voto della direzione. Abbiamo dato la disponibilità a ridurre il premio di maggioranza per accogliere il rilievo di parlamentari e costituzionalisti. Ieri ho chiesto ai nostri deputati di ritirare gli emendamenti per evitare ogni alibi sulle divisioni interne”.Restano comunque tre emendamenti del Pd. Si tratta di proposte di modifica che riguardano la delega al governo per definire i collegi, l’innalzamento della soglia per il premio di maggioranza dal 35 al 38%, e le primarie facoltative ma definite per legge.
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Berlusconi insaguinato e la Pezzopane clicca “mi piace”
Una foto di Berlusconi sanguinante, presa dal repertorio di quando l’ex premier fu vittima della statuetta del duomo, è stata pubblicata nel profilo web della senatrice Pd, Pezzopane. Forza Italia accusa la Pezzopane di aver cliccato sul “mi piace” l’immagine postata da un suo sostenitore,Luigi Nusca, che voleva ringraziare la senatrice di aver votato a favore della decadenza. L’immagine è stato postata sulla bacheca della parlamentare abruzzese attraverso un ‘tag’.
«La foto è rimasta sulla ‘bacheca’ della senatrice del Pd che ha siglato il tutto con un significativo mi piace», ha attaccato il senatore di FI Riccardo Mazzoni, denunciando l’accaduto. «L’episodio – ha rimarcato il senatore ‘azzurro’ -, francamente sconcertante, dimostra quanto l’antiberlusconisno viscerale faccia smarrire la ragione a personaggi che dovrebbero rappresentare le istituzioni».
Mazzoni ha quindi invitato il presidente dei senatori democrat, Luigi Zanda, a prendere «sollecitamente le distanze dall’indegno comportamento di una senatrice del gruppo che lui guida». Accuse che Pezzopane respinge con questa argomentazione: «Io metto ‘mi piace’ a tutte le cose che leggo, persino a chi mi insulta: ma ciò non significa che mi piaccia quello che mi mandano, anzi; curo personalmente la pagina Facebook e lo faccio solo per ricordarmi di averle lette e per far capire di aver visto le cose che mi vengono inviate. Per un motivo tecnico, diciamo», spiega la senatrice al telefono. Tra l’altro, aggiunge, «nella foto c’era una cosa rivolta a me, mi si ringraziava per il voto sulla decadenza e con il »mi piace« mi riferivo a quello, non certo alla foto». Immagine, prosegue Pezzopane, «che ho tolto non appena ho capito che stavano strumentalizzando l’accaduto: sono da sempre una non violenta, la mia storia lo dimostra, e non potrei mai inneggiare o brindare a quanto successo» a Berlusconi. Per la parlamentare si tratta di una «polemica assurda e ingiusta», per la quale denuncia di aver ricevuto «insulti e ingiurie». Una vicenda, conclude, «indecente» e nata da una «stupidaggine».
Pubblicato da tdy22 in novembre 28, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/28/berlusconi-insaguinato-e-la-pezzopane-clicca-mi-piace/
La finta Cancellieri e il vero Zanda
Pronto chi è? L’ennesimo scherzo de La Zanzara su Radio 24 si trasforma in un clamoroso autogol per il Pd e in particolare per il capogruppo al Senato Luigi Zanda che certo di stare a parlare con il Ministro della Giustizia si è lasciato andare a dichiarazioni sorprendenti:
“In Parlamento devi spiegare la questione del trattamento preferenziale…per i rapporti con la famiglia Ligresti. Al di là delle tue intenzioni su cui non ho il minimo dubbio. Però quello dei rapporti è un dato oggettivo, non devi ometterlo. Devi spiegare la particolarità dei rapporti personali”.
La telefonata ha inizio con una voce giovane di segretaria che annuncia a Zanda la Cancellieri. Segue la finta voce di Annamaria Cancellieri, che, chiede a Zanda un giudizio sulla vicenda e la prima risposta è:
“Te lo dico con franchezza: sono sicuro che sei intervenuta solo per la questione umana. E i giudici hanno preso provvedimenti senza tener conto di altri fattori che non siano la salute della Ligresti. Ma la storia l’ho saputa solo oggi dai giornali, ieri non ci avevo fatto caso”.
Poi si passa all’imminente e inevitabile confronto con Camera e Senato:
“In Parlamento devi spiegare la questione del trattamento preferenziale…per i rapporti con la famiglia Ligresti. Al di là delle tue intenzioni su cui non ho il minimo dubbio. Però quello dei rapporti è un dato oggettivo, non devi ometterlo. Devi spiegare la particolarità dei rapporti personali”.
Zanda insiste:
“Il punto che devi descrivere è questo, è naturale che sei stata interessata perché avevi rapporti personali altrimenti non ti saresti interessata”.
Replica la finta Cancellieri:
“Ma io sono intervenuta anche in altri casi”.
Zanda:
”Appunto, appunto, devi illustrare questo aspetto..la questione più delicata è questa. A me no di certo, ma a nessuno salta in mente che tu hai fatto un intervento che aveva obiettivi obliqui o che sei intervenuta al di fuori dei tuoi poteri, o che la decisione del giudice sia stata condizionata da altri fatti se non la condizione sanitaria di Giulia Ligresti”.
Domanda cruciale e trappola potenziale: come si comporterà il Pd?
Zanda :
“Sei la prima persona con cui ne parlo non lo so, non ho il polso della situazione”.
Posso anche dimettermi, dice il finto ministro:
Zanda:
”Va bene, ma in questo momento non mi sembra che sia la questione. Comunque se sento qualcosa ti faccio sapere, se apprendo qualcosa o posso aiutarti ti faccio sapere, ne riparliamo. Oggi è venerdì…”.
Pubblicato da tdy22 in novembre 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/02/la-finta-cancellieri-e-il-vero-zanda/
Quel lavoro trovato grazie alla lettera di un politico!
Trovare lavoro è difficile per tutti, ma c’è chi può beneficiare della generosità di un politico. Ecco la lettera di segnalazione firmata da Luigi Zanda indirizzata al suo amico “Giovanni”. Chi è Giovanni Hermanin? Il Presidente Ama!
«Caro presidente, mi è stato richiesto di richiamare la tua attenzione sulla richiesta di assunzione in Ama del dottor G.B., di cui ti allego il curriculum e la copia di una sua lettera ad Ama». E nella lettera aggiunge di «non conoscere personalmente il dottor B., ma mi vengono garantite le sue capacità professionali e la sua correttezza istituzionale. Ti sarò molto grato se vorrai farmi avere notizie sulle fasi istruttorie attraverso le quali l’istanza verrà esaminata. Con viva cordialità, Luigi Zanda».
Una lettera di segnalazione garbata che se non fosse per quell’insistenza a conoscere le fasi istruttorie, potrebbe essere una normale e semplice informazione su una persona capace e competente da mettere al posto giusto. Ma perché avere notizie sulle fasi istruttorie? Perché tanta insistenza per conoscere dei dettagli procedurali di assunzione?
Passano circa dieci giorni e «Giovanni» risponde. È il 12 marzo 2007, protocollo 364 del 16 marzo: «Caro Luigi, ho ricevuto la tua segnalazione del primo di marzo. Ne terrò certamente conto non appena matureranno le condizioni per nuovi inserimenti in azienda»
Questo avveniva nel lontano 2007, solo 3 anni dopo, nel dicembre 2010, Luigi Zanda, oggi capogruppo pd a palazzo Madama, è pronto ad attaccare il sindaco Alemanno: «Ho presentato un’interrogazione urgente. Alemanno si deve dimettere: ha una responsabilità diretta per gli interventi con i quali ha fatto assumere i suoi protetti».
Pubblicato da tdy22 in Maggio 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/05/21/quel-lavoro-trovato-grazie-alla-lettera-di-un-politico/
I Re Magi del Pd per espugnare gli M5S
“Io propongo un ristretta delegazione che abbia il compito di fare una ricognizione di dialogo possibile, si tratta di fare un giro perche’ ancora siamo nelle nebbie totali”. Lo afferma Pier Luigi Bersani, segretario del Pd che propone Luigi Zanda, Rosa Calipari e ”una new entry Davide Zoggia”.
Pubblicato da tdy22 in marzo 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/03/11/i-re-magi-del-pd-per-espugnare-gli-m5s/
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