Grillo vs Napolitano: il comico si vuole appropriare anche del discorso del 31

grillo-napolitano-tuttacronacaL’annuncio lo si legge nella pagina Facebook di Grillo, che avvisa che “Il messaggio di fine anno 2013 di Beppe Grillo sarà trasmesso sul blog alle ore 20.30 di martedì 31 dicembre. Non perdere questo appuntamento. Avvisa tutti i tuoi amici e parenti. In alto i cuori!” Il comico interverrà quindi in contemporanea con il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’evento conta già circa 8mila iscritti, anche se bisognerà comunque attende lo scoccare dell’ora x per sapere quanti effettivamente vi prenderanno parte. Nel frattempo prosegue, come spiega l’Huffington Post, un linciaggio virtuale ai danni di due deputati, Titti di Salvo (Sel) e Andrea Romano (Scelta Civica), che nei giorni predenti il Natale erano intervenuti in aula per chiedere l’accelerazione dei lavori della Camera, così da permettere a tutti i deputati di poter raggiungere le famiglie durante le festività. Grillo ha pubblicato sul social network il video che mostra l’intervento dei due deputati, che sono stati così ricoperti di insulti e minacce. “Avevano paura che il Movimento 5 Stelle li facesse lavorare durante le feste”, ha commentato su Facebook lo stesso Grillo. In poco più di un’ora, centinaia di persone hanno commentato – a modo loro – il post del leader. I soliti “Fannulloni”, “Bast***i” e “Vergognatevi”, ma non solo. C’è chi passa direttamente alle minacce. “Attaccate la corrente a 3000 volt sotto le loro poltrone”, scrive Chicca. “Ma quali famiglie, direttamente al crematorio, assassini statali siete”, è la voce di Michele. “Andate a casa dalle vostre famiglie, ci penso io a mettervi del tritolo in tutte le poltrone”, il commento di Stella. E c’è chi chiede l’intervento delle forze della natura: “Mi chiedo spesso perché l’epicentro di un terremoto devastante non è mai a Montecitorio”.

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Bimbi di 5 anni rinchiusi in gabbia a lottare: la denuncia di un fotografo

bimbi-lotta-tuttacronacaE’ stato un fotografo statunitense a decidere di denunciare quello che avviene in molte città americane, dove bimbi anche di 5 anni vengono spinti in una gabbia per lottare tra loro, spronati alla violenza e spesso incoraggiati dagli stessi genitori, che ricavano soldi dagli incontri. E’ stato il Daily Mail a spiegare che i bambini addestrati a restare in una gabbia per lottare, anche se piangono vengono esortati a tornare sul ring e a vincere in condizioni che possono essere definite senza dubbio barbare. Stando agli insegnanti di tale disciplina, le MMA (arti marziali miste) sono una lotta corretta, tanto che ogni bimbo a fine gara deve stringere la mano all’avversario, ma non prendono in considerazione il fatto che questi bambini vengono picchiati per la gioia dei loro genitori, ricavandone infortuni, commozioni cerebrali e rotture di ossa.

“Pomì, fuori da qui”. La protesta nel Casertano

fuoriPomi-tuttacronacaE’ CasertaNews.it a raccontare della protesta che si è svolta al centro commerciale Campania di Marcianise dove un gruppo di giovani di Fratelli d’Italia hanno manifestato contro la campagna pubblicitaria “razzista” del marchio Pomì indossando una maglia rossa che recitava “Pomì, fuori da qui”. Il leader del movimento giovanile, Tammaro Iovine, ha detto: “Abbiamo scelto simbolicamente il Campania perché è il centro commerciale piú grande della regione, abbiamo chiesto a tutti coloro che entravano di boicottare l’acquisto dei prodotti Pomí ritenendo inopportuno in questo momento storico approfittare di una situazione delicata che sta vivendo la nostra terra per farne una mera speculazione economica.” All’evento era presente anche il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano, che ha spiegato ” il nostro partito si sta battendo in tutte le sedi istituzionali per difendere la nostra agricoltura, abbiamo proposto al governatore della Regione Campania Stefano Caldoro di destinare parte dei fondi fas per le bonifiche ambientali e stiamo supportando l’idea di promuovere il marchio DOAG per i terreni agricoli. La certificazione servirà da una parte ad evitare il diffondersi di allarmismi generalizzati sui prodotti provenienti dalla Campania, e dall’altra a rilanciare quello che è un settore strategico per la nostra Regione, bloccando automaticamente le coltivazioni nei terreni contaminati e promuovendo con una certificazione di qualità la bontà del prodotto agroalimentare della nostra Regione”.

Verso il #BoicottPomì?

pomì1-tuttacronacaLa Pomì, nota azienda di conserve di pomodoro, ha lanciato la sua nuova campagna pubblicitaria. E subito dalla rete si sono alzate innumerevoli proteste, principalmente dagli utenti del sud che si sentono chiamati in causa. L’immagine scelta, infatti, è quella dello Stivale con un pomodoro in bella mostra all’altezza della Pianura Padana acocmpagnata dalla scritta “Solo da qui. Solo Pomì”.  L’azienda spiega in una nota: “Gli stabilimenti di confezionamento sono situati tra la provincia di Cremona e di Parma e le aziende Agricole sono limitrofe agli stabilimenti con una distanza media di 42 km. Il 95% percento del nostro pomodoro è coltivato tra la Lombardia e l’Emilia Romagna; il restante nelle due regioni limitrofe”. Si legge quindi: “I recenti scandali di carattere etico/ambientale che coinvolgono produttori ed operatori nel mondo dell’industria conserviera stanno muovendo l’opinione pubblica, generando disorientamento nei consumatori verso questa categoria merceologica. Il Consorzio Casalasco del Pomodoro e il brand Pomì sono da sempre contrari e totalmente estranei a pratiche simili, privilegiando una comunicazione chiara e diretta con il consumatore. Per questo motivo l’azienda comunicherà sui principali quotidiani nazionali e locali, ribadendo i suoi valori e la sua posizione in questa vicenda. Si tratta di un atto dovuto non soltanto nei confronti dei consumatori, ma anche nel rispetto delle aziende agricole socie, del personale dipendente e di tuti gli stakeholders che da sempre collaborano per ottenere la massima qualità nel rispetto delle persone e dell’ambiente”. In rete già si parla di boicottaggio dei prodotti e arrivano le prime offese di chi per primo si sente toccato da questa pubblicità che vuole rassicurare i consumatori a discapito dei prodotti coltivati nella Terra dei Fuochi. Gli effetti dei rifiuti tossici vengono così a ripercuotersi nelle battaglie commerciali del nostro Paese.
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Presunta violenza a 15enne in vacanza con la famiglia a Ischia

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Una storia dai molti lati oscuri quella che vedrebbe coinvolto un 18enne, incensurato, che ora si trova a essere denunciato per violenza sessuale ai danni di una minore. La ragazza, di 15 anni si trovava a Ischia con la famiglia quando, nella struttura alberghiera sarebbe stata bloccata e abusata da un dipendente. A scoprire il fatto, accaduto intorno alle 3 di notte, il fratello 20enne della vittima che girava per l’albergo alla ricerca della sorella. Quando finalmente è arrivato nei pressi della piscina ha trovato la sorella insieme al 18enne e qui sarebbe scattata la lite che ben presto si sarebbe trasformata in una lotta senza esclusione di colpi. Il 18enne poi sarebbe rientrato a casa e la madre lo avrebbe accompagnato all’ospedale per le lesioni riportate durante la lotta. Intanto i familiari della ragazza avevano già chiamato il 113 e denunciato il giovane. Secondo il dipendente dell’albergo, la ragazza sarebbe invece stata  consenziente e stava amoreggiando con lui in piscina quando è arrivato il fratello della ragazza che li ha scoperti, presa dal panico avrebbe detto che era stata violentata.

 

Il video del canguro che tenta di annegare un cane!

canguro-cane-lotta-tuttacronacaChi non immagina un viaggio in Australia durante il quale trovarsi attorniato da canguri? Magari per scattare una foto (attenzione però, se è a riposo sull’erba e mostra i genitali è a rischio censura!), per ammirarne i balzi o per, in caso di bisogno, farsi soccorere da loro… Ma non sono sempre pacifici. Come dimostra un video girato in un bosco australiano che compare in Youtube. Vi si vede un canguro che incontra un cane con il quale non sembra andare per nulla d’accordo. Ma quello che è uno dei simboli australiani non solo non è impaurito dall’avversario, tenta perfino di annegarlo nell’acqua di un piccolo stagno!

Il ragazzo che libera lo squalo a mani nude

squalo-combattimento-tuttacronacaNelle Isole Keys, in Florida, si voleva riemttere in libertà un piccolo squalo preso all’amo durante una battuta di caccia. Per riuscire nell’intento, un ragazzo si tuffa in acqua e, a mani nude, riesce a liberarlo sotto gli occhi degli amici che filmano l’evento.

“L’uomo non esiste veramente che nella lotta contro i propri limiti”

-Ignazio Silone-

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