Letta blinda anche la Tav e si conferma “blindatore”

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C’era una volta il rottamatore, oggi c’è il “blindatore”. Enrico Letta blinda anche la Tav. Alla fine del vertice italo-francese il comunicato avverte che i governi di Italia e Francia “considerano la nuova linea Lione-Torino un cantiere aperto di cui sottolineano il carattere prioritario della realizzazione”.

Italia e Francia quindi confermano l’impegno “ad adottare sin da questo momento tutte le misure necessarie per ottenere il cofinanziamento comunitario ed in particolare a presentare nel 2014 alla Commissione una domanda congiunta per ottenere il sostegno europeo al tasso massimo per il periodo 2014-2020″, più tutta una serie di dettagli tecnici mirati ad accelerare i lavori: “incaricano la Cig di perseguire ed intensificare gli sforzi per ottimizzare il montaggio economico e finanziario, comprese le misure relative al rapporto modale”, e “confermano l’impegno di Ltf delle procedure per il lancio della gara di appalto per i lavori di scavo della galleria geognostica di Saint Martin La Porte, il cui bando di gara dovrebbe essere assegnato nel 2014. Si tratta di preparare sin da ora l’avvio di questi lavori che potranno iniziare sin dal 2015″.

La Tav è una “grande infrastruttura che va avanti con la tempistica indicata”, ma la Tav è solo la prima tappa, ormai il treno Letta nons i ferma più e il premier afferma abbiamo parlato del “tema della continuazione della Tav”, ma anche di “un’altra importante infrastruttura, la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza”, un progetto teso a “rendere ancora più osmotici i nostri due Paesi”.

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Tav: bloccata l’autostrada per mezz’ora

NoTav-blocco-tuttacronacaHanno occupato per circa mezz’ora l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia all’altezza di Vernetto, frazione di Chianocco, una cinquantina di No Tav. Il blocco aveva lo scopo di fermare due trasporti eccezionali che i manifestanti pensavano essere diretti al cantiere di Chiomonte. La protesta ha avuto fine dopo che hanno scoperto che i tir trasportavano materiale verso la Francia, e non pezzi per la nuova fresa che dovrà continuare lo scavo del tunnel.

“La tua vita non vale niente”: minacce al senatore pro-Tav

notav-minacce-tuttacronacaIl senatore del Pd Stefano Esposito, noto per le sue posizioni a favore della linea ad alta velocità Torino-Lione ha ricevuto nuove minacce. Al parlamentare è stata infatti recapitata una lettera in cui vengono utilizzati toni intimidatori nei confronti sia suoi che della sua famiglia. Un passaggio del testo recita: “Ormai la tua vita non vale più niente”. La missiva è firmata con la stella a cinque punte che ricorda quella delle Brigate Rosse.

La calda notte dei No Tav: attacco al cantiere

no-tav-scontri-tuttacronacaUna lunga notte quella dei No Tav il cui corteo, partito da Giaglione, contava circa 350-400 persone che si sono divise: un gruppo si è diretto verso il cantiere di Chiomonte, l’altro verso le montagne. L’autostrada A32 Torino-Bardonecchia è stata chiusa al traffico in direzione del capoluogo piemontese nella zona della galleria di Giaglione, in provincia di Torino, dove alcuni attivisti del movimento No Tav che stavano manifestando hanno bruciato alcuni copertoni. Intorno alla mezzanotte gli attivisti, incapucciati, hanno sferrato da più punti un violento attacco con razzi, fuochi d’artificio, bombe carta, pietre e corpi contundenti. Immediata la reazione delle forze dell’ordine con lacrimogeni e azioni di alleggerimento. La Questura ha parlato di 15 appartenenti alle forze dell’ordine contusi o leggermente feriti mentre nove sarebbero i fermati, che hanno riportato ferite lacero-contuse: uno di loro è stato trasportato in ospedale.  La Questura ha anche precisato che i manifestanti sono stati tenuti lontano dalle recinzioni del cantiere. In seguito, durante la bonifica dei boschi, le forze dell’ordine hanno trovato residui di molotov, grossi petardi, razzi da segnalazione, bulloni, fionde, mazze, un’ascia, maschere antigas, cappucci, caschi, sacchetti di pietre, anche all’interno di zaini, scudi artigianali, abbandonati dagli attivisti durante la fuga. L’autostrada A32 Torino-Bardonecchia è stata bonificata e riaperta dopo alcune ore.

Escalation No Tav: è guerriglia!

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“Il procuratore Caselli ha ragione: il salto di qualità c’è stato, eccome. Questa ormai è guerriglia, non sono più semplici dimostrazioni.” Lo dichiara un assistente del reparto mobile della Polizia di Torino che conosce perfettamente la situazione in Val di Susa e intorno al cantiere della Tav.

L’ultimo attacco notturno, ripreso da un video del Movimento che documenta l’azione, non lo sorprende. “Va sempre così, durante l’estate gli attacchi aumentano. E aumentano soprattutto il fine settimana”. Ma qualcosa, rispetto al passato, sta cambiando: “I nuovi attacchi sono opera di professionisti, con una certa preparazione fisica e che si muovono con un tecniche paramilitari. Sono ottimi conoscitori del territorio e sanno benissimo come e quando muoversi”. Affiancano, in teoria, il presidio di protesta permanente degli abitanti della zona. Ma, vista da dentro, una cosa sembra chiara: “C’è moltissima gente che viene fuori, con una fortissima presenza di stranieri. Greci, tedeschi, francesi. Non sono certo persone del luogo. L’impressione, a volte, è che alcune azioni sfuggano di mano allo stesso Movimento”.

L’area si è estesa ora non riguarda più Ciomonte. Le proteste ore vanno oltre il cantiere, mirano ai mezzi che portano materie prime o macchinari che servono per proseguire i lavori della Tav.

Il cambiamento in corso è stato avvertito anche dalla politica. Anche per questo l’allarme lanciato dal senatore Pd Stefano Esposito, che ha parlato di “50 delinquenti che cercano il morto”, non gli sembra per nulla esagerato. “È una trincea permanente, chi lavora lì ha paura”. E il pericolo che da una di questi azioni si arrivi a un’incidente fatale è sempre più concreto. “L’altra sera un collega ha rischiato di essere colpito perché alcune bombe carta sono state lanciate ad altezza uomo . Qualcuno, di questo passo, rischia di farsi molto male. E le conseguenze a quel punto potrebbero essere molto pesanti”.

Perché per un attimo la politica non si piega e ascolta i cittadini e le loro esigenze? Perché la Francia ha sospeso i lavori mentre l’Italia, nonostante le proteste, va avanti incurante di chi in quel territorio ci vive e non lo vuole sfregiato da un opera costosa e megalomane?

Addio alla Tav Torino-Lione?

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La Francia ha deciso e giovedì sarà ufficiale: la Tav Torino Lione non è più una priorità. L’Italia può smettere di sognare gli appalti e finire di gettare denaro nel buco di 50 km sotto le Alpi. L’anticipazione è stata data da Le Figaro e la cartina sotto il titolo evidenzia in grigio le linee ferroviarie ad alta velocità (LGV) già esistenti o già in costruzione; in giallo le linee ferroviarie (non necessariamente ad alta velocità) da realizzare entro il 2030; in rosso quelle a cui pensare fra il 2030 e il 2050. La Lione-Torino è in rosso.

A Le Figaro risulta che prima del 2030 verrà avviata una sola nuova linea ferroviaria ad alta velocità, la Bordeaux-Tolosa, ed una seconda linea ad alta velocità potrebbe essere ripescata e considerata come prioritaria, ma solo a determinate e non meglio definite condizioni.

Dovevano arrivare i francesi? Ora l’Italia continuerà a scavare? Certo c’è tempo fino a giovedì… ma ormai il buco è senza speranza!

Uccide i figli e scappa sui pattini.

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Ha sgozzato la figlia di 5 anni e il figlio di 10 prima di essere visto dalla ex-moglie fuggire su dei pattini a rotelle ancora sporco di sangue. Il protagonista di questo agghiacciante racconto è un uomo britannico di 48 anni che viveva alla periferia di Lione, in Francia. L’uomo, divorziato, aveva diritto di vedere i bambini “in presenza di terzi”. Per la prima volta aveva avuto il permesso di portarli a casa.

 

MOANA POZZI ERA UNA SPIA DEL KGB!

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Sembra che Moana Pozzi fosse una spia al servizio del Kgb. Ma le indiscrezioni non si fermano qui perchè c’è chi è pronto a provare che la pornostar non sarebbe morta a Lione il 15 settembre 1994, ma alcuni mesi più tardi. Ieri sera a Mistero c’è stata la ” notizia bomba” e ovviamente si è scatenato twitter. Sono ore che il mondo si interroga su chi fosse veramente Moana e se veramente per molti anni le sue frequentazioni intime con politici e industriali italiani non fossero altro che incontri per carpire informazioni da rivendere ai servizi russi.  Era una spia?

“È un segreto che ho sempre tenuto per me e solo oggi che Riccardo non c’è più voglio togliermi questo peso” – a parlare è Eva Henger, collega e amica di Moana nonché vedova di Riccardo Schicchi che a Mistero ha raccontato i segreti della defunta Moana.

Monti è un grande uomo… parola di Hollande

Napoli: No Tav protestano alla presentazione del nuovo Frecciarossa

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Accordo a Lione: la TAV si farà e nei tempi stabiliti!

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No Tav. Monti e Holland in cerca di soluzioni, mentre si alleano No tav italiani e francesi.

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