Ennesimo rinvio, ormai nessun italiano spera più che il Porcellum si possa cambiare. Poi verrà Natale, poi Pasqua, poi Ferragosto e chissà in quale anno si potrà dire addio al Porcellum. L’esame della riforma della legge elettorale da parte della commissione Affari Costituzionali del Senato finisce anche questa volta, infatti è terminato con un nulla di fatto. L’ufficio di presidenza ha deciso, a maggioranza, che la commissione si riunirà la settimana prossima, giovedì 28 novembre, il giorno dopo la prevista votazione d’aula sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore.
“Non ci resta che attendere il 3 dicembre, la decisione della Corte costituzionale” spiega il professor D’Alimonte in un’intervista a Italia Oggi. Questo in poche parole significa che non il tempo per cambiare il porcellum è scaduto. “Al parlamento – spiega ancora D’Alimonte – non resterà che adeguarsi alla pronunciamento della Consulta”.
Roberto Giachetti, al 45 esimo giorno di sciopero della fame contro la legge porcata, attacca: “Tutti fischiettano – prosegue Giachetti – e fanno finta di nulla aspettando solo lo schianto”. E poi fa appello ai presidenti di Camera e Senato: “Come possono accettare una situazione del genere, hanno il dovere di difendere le istituzioni”.
Sembra proprio che il Porcellum sia stato blindato!