I tarantini scattano foto, che poi postano sui social, che mostrano il cielo sulla loro città. Gli scatti hanno messo in allarme gli ambientalisti, che tornano a chiedere “cosa c’è nel vapore acqueo dell’Ilva?”. Per questo motivo Alessandro Marescotti e Antonia Battaglia di Peacelink Taranto invieranno alla Commissione europea le numerose fotografie che gli abitanti della città hanno postato il primo gennaio e “che ritraggono le impressionanti emissioni dello stabilimento”. Marescotti osserva che le condizioni climatiche hanno “accentuato l’impatto visivo dimostrando come le nuvole in sosta sul quartiere Tamburi di Taranto sono prodotte dai vapori emessi dalla zona cokeria dello stabilimento tarantino”. “La quasi totalità di assenza di vento e la bassa pressione creano – sottolineano gli ambientalisti – uno scenario apocalittico che crea un netto distinguo tra le nuvole dovute a perturbazione metereologica e le emissioni di vapore”. Se è vero che con semplici fotografie “non possiamo dimostrare uno sforamento di emissioni nocive – aggiunge l’ambientalista – è anche vero che osservando le fotografie e consultando le documentazioni ufficiali prodotte da Ispra in relazione all’Aia possiamo capire che proprio con alcune emissioni di vapore acqueo l’Ilva di Taranto infrange le prescrizioni Aia”. Marescotti conclude sottolineando che nell’ultima diffida per inosservanza delle prescrizioni ricevuta dall’Ilva a ottobre del 2012 “si parla nello specifico di queste emissioni di vapore”.
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Ambientalisti in allarme a Taranto: nubi e vapore nel cielo
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/02/ambientalisti-in-allarme-a-taranto-nubi-e-vapore-nel-cielo/
Allarme Ilva, la centrale è piena di amianto
L’Ilva sembra non trovare pace tanto a Taranto quanto a Genova. Nell’area Ilva di Cornigliano, si torna a parlare d’amianto e la paura sale per chi lavora o ha lavorato intorno all’ex centrale termoelettrica dismessa nel 2005. “Dentro ci sono tonnellate di amianto censite”, dice Armando Palombo, delegato rsu Fiom. “Per ora la situazione è sotto controllo, ma la struttura è abbandonata da anni, ogni tanto vengono giù pezzi, non sappiamo se piove dentro, se il cemento armato si stia disarmando. Siamo preoccupati e chiediamo alle autorità di intervenire”.
Come scrive La Repubblica:
Quelle stesse autorità contro cui loro, lavoratori e pensionati Ilva, ma anche di Ansaldo e Fincantieri, hanno protestato qualche giorno fa per le strade della città: chiedono il riconoscimento dei benefici previdenziali proprio per l’esposizione all’amianto, revocati dall’Inail a seguito di un’inchiesta della procura.
A quelle autorità, cittadine e governative, oggi il delegato sindacale Armando Palombo aggiunge dunque l’allarme per le condizioni dell’ex centrale, chiusa ma mai bonificata. “Nell’accordo di programma c’è scritto che devono costruire una centrale nuova, ma stanno latitando sia l’azienda che gli enti locali”
Per l’Ilva, si sa, “c’è un piano industriale nuovo che deve partire da Taranto e coinvolgere Genova e Novi Ligure.
Ma qui abbiamo anche un nostro accordo di programma, votato con delibere in consiglio comunale e consiglio regionale. A questo ci atteniamo noi perché prevede che non ci sia nessun licenziamento, ma un piano di continuità e garanzia di reddito per tutti”.
I lavoratori Ilva di Cornigliano sono 1.750, di cui 1.400 con contratti di solidarietà: i sindacati premono verso un nuovo piano di investimenti. Che non dimentichi la bonifica delle aree abbandonate.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/12/07/allarme-ilva-la-centrale-e-piena-di-amianto/
Rigurgito in culla al nido dove lavora la nonna, poco dopo la bimba muore
E’ stata proprio la nonna della piccola di appena 6 mesi ad accorgersi che la nipote stava male e ha dato l’allarme. Immediati i soccorsi del 118, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per la bimba che ha avuto un rigurgito in culla, in un asilo di Robbiate, provincia di Lecco, subito dopo mangiato. Il rigurgito sembra che le abbia provocato un infarto e così il dramma si è consumato in breve tempo.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 31, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/31/rigurgito-in-culla-al-nido-dove-lavora-la-nonna-poco-dopo-la-bimba-muore/
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