Il dipartimento della Protezione Civile ha reso noto che, alle ore 5:54, la popolazione delle province di Frosinone e L’Aquila ha avvertito una scossa di terremoto di magnitudo 3.4. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha registrato l’evento, ha segnalato l’ipocentro a una profondità di 9.6 km mentre l’epicentro è stato localizzato nel distretto sismico dei Monti della Meta Le Mainarde. Le località più vicine all’epicentro sono: Gallinaro, Picinisco, San Donato Val di Comino e Settefrati, in provincia di Frosinone, e Opi, Civitella Alfedena, Pescasseroli e Villetta Barrea, nell’Aquilano.
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Scossa di terremoto tra Frosinone e L’Aquila: percepita dalla popolazione
Pubblicato da tdy22 in febbraio 17, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/02/17/scossa-di-terremoto-tra-frosinone-e-laquila-percepita-dalla-popolazione/
Trema la terra: scossa di terremoto nella notte in Campania
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto alle 2.41 di notte nel distretto sismico del Cilento. L’evento ha avuto magnitudo 2.4 ed è avvenuta con ipocentro a 6.6 km di profondità. L’epicentro è stato localizzato in provincia di Salerno, tra i comuni di Albanella, Capaccio, Cicerale, Giungano, Monteforte Cilento, Prignano Cilento, Roccaspide, Torchiara e Trentinara.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 17, 2014
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Trema l’Aquila: scossa di terremoto alle 21.51
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato, alle 21.51, una scossa sismica che è stata avvertita dalla popolazione in provincia dell’Aquila. L’evento ha avuto magnitudo 2.9 e ipocentro a una profondità di 9.3 km. Stando alle rilevazioni dell’Ingv, le località più prossime all’epicentro sono Pizzoli, Scoppito e Barete. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazioni Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone e/o cose.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 15, 2014
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Terremoto tra Chieti e L’Aquila, magnitudo 2,4
Chieti e L’Aquila tornano a tremare. Questa mattina, intorno alle 9.08 un sisma di magnitudo 2,4 si è registrato tra le provincie de L’Aquila e Chieti a una profondità di 17,4 km e ha interessato i comuni di Pescocostanzo, Colledimacine, Gamberale e Lettopalena. Non segnalati danni a cose o persone.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 14, 2014
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Lo scandalo della Regione Abruzzo: spunta un’altra amante?
“Mutandopoli”. E’ questo il termine che inizia a circolare per indicare lo scandalo abruzzese sui rimborsi regionali e che si arricchisce di nuovi particolari. Come riporta Repubblica, infatti, dopo Giovanni Chiodi ora è il tempo di Nazario Pagano, coordinatore per l’Abruzzo i Forza italia, di finire sotto i riflettori. Anche per lui, si tratta di una donna e di una stanza d’albergo. La Procura di Pescara sta infatti vagliando anche la sua posizione, come quella delle altre cinque ospiti delle missioni d’oro della giunta regionale abruzzese, per capire se alle notti in camera ha fatto poi seguito qualche vantaggio non dovuto ottenuto dalla Regione. Nel frattempo, tuttavia, si continua a seguire anche il filone d’indagine su Letizia Marinelli, l’amante del governatore Chiodi nominata consigliera per la parità sempre dalla Regione Abruzzo. Spiega il quotidiano:
Dalle carte sequestrate presso gli uffici dell’assessorato al Lavoro salta fuori che non è stata una commissione a scegliere la Marinelli per quell’incarico. Non c’è stata alcuna selezione e nemmeno una commissione giudicante. La donna che ha trascorso una notte con il governatore Gianni Chiodi è stata scelta direttamente dalla giunta regionale. Una giunta presieduta — anche quel giorno — dallo stesso Chiodi. La delibera in questione è datata 16 maggio 2011, esattamente due mesi dopo la notte in hotel. E tra le carte sequestrate c’è anche il verbale del “gruppo di lavoro” formato da tre dipendenti della Regione. Dipendenti che hanno semplicementeistruito la pratica, eliminando le domande che non presentavano i requisiti richiesti.Per questo le ventidue concorrenti sono poi diventate la metà. Ma è stata poi la giunta regionale presieduta da Chiodi a scegliere, tra le 12 domande pervenute, proprio il nominativo della Marinelli. Ma non è finita qui. Grazie all’incarico di consigliera di parità la Marinelli è diventata un dipendente pubblico in permesso permanente. Già perché sulla carta, lei è un dipendente dell’Inail e dovrebbe lavorare nella sede di Pescara. Invece usufruisce grazie all’incarico di 80 ore di permessi su 144. 50 ore di permesso come consigliera regionale e 30 ore di permesso come consigliere supplente per la provincia di Pescara (ente sempre amministrato dal centrodestra). In pratica lavora per l’Inail solo8 giorni al mese.E il paradosso è che sul fronte dell’inchiesta invece la posizione di Chiodi si alleggerisce solamente per la vicenda dell’hotel del Sole a Roma dov’era in compagna della Marinelli. Il governatore avrebbe dimostrato carte alla mano di non aver nascosto nelle ricevute la presenza dell’amante. Se responsabilità c’è, è solo un problema da Corte dei Conti, almeno per questo caso. Questione diversa invece per le altre ricevute di ristoranti e alberghi. La Procura di Pescara intende comunque chiudere l’indagine in tempi brevi. La settimana prossima si svolgeranno gli ultimi interrogatori e poi i pm Giampiero Di Florio e Peppe Bellelli metteranno a confronto le prove documentali con le memorie difensive presentate durante gli interrogatori.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 10, 2014
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“Ricostruzione a rischio”: il sindaco de L’Aquila lancia l’appello a Letta
Massimo Cialente, sindaco de L’Aquila, scrive una lettera al premier Letta per lanciare un appello: “Se nei prossimi giorni il Tuo Governo non riuscirà a trovare il miliardo necessario per finanziare la ricostruzione per l’intero 2014, per la prima volta nella storia del Paese, a fronte di una tragedia quale la nostra, dovremo bloccare la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere per almeno 6-9 mesi, con conseguenze politiche e sociali drammatiche”. Il primo cittadino invita il presidente del Consiglio “a vedere di persona ciò che stiamo realizzando e i progetti di rilancio economico e produttivo, per i quali aspettiamo solo il trasferimento delle risorse previste”. Cialente fa inoltre sapere che l’incontro in programma a Roma venerdì prossimo con il ministro dell’Economia e Finanze, Fabrizio Saccomanni, sarà decisivo per capire se il capoluogo abruzzese potrà ottenere fondi sufficienti per la ricostruzione post sisma o se i lavori dovranno fermarsi tra breve. Ancora, ricorda che la scorsa settimana il Cipe ha anticipato oltre 500 milioni di euro, che tuttavia saranno sufficienti a coprire le esigenze della ricostruzione solo fino a marzo. Il sindaco sottolinea anche che, con un’ulteriore anticipazione, sarebbe possibile arrivare a giugno, per finanziare solo progetti approvati nel 2013. “Senza quei fondi – aggiunge Cialente – dovremmo di fatto affermare che il completamento della ricostruzione non avverrebbe prima del 2030. Questo comporterebbe la fine di qualsiasi speranza per i cittadini di poter tornare a una vita normale e la fine della comunità”.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 9, 2014
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Nuovi guai per Chiodi: il governatore fece assumere la sorella dell’amante
E’ Repubblica a parlare della nuova bufera che si addensa sulla testa del governatore della Regione Abruzzo, Giovanni Chiodi. Stando a quanto riporta il quotidiano, infatti, avrebbe fatto assumere la sorella dell’amante per un incarico pubblico, a tempo determinato, come addetta alla segreteria dell’assessorato al Personale. Le accuse che pendono sul governatore, e su altri 24 tra consiglieri e assessori, sono di truffa, peculato e falso nell’ambito dell’indagine sui rimborsi spese, tra cui quelle per una notte in hotel con l’amante. Gli investigatori si sono concentrati sul periodo che va dal 2009 al 2012, con la Procura di Pescara che contesta spese indebite per 80mila euro, tra cui biglietti aerei in business class pagati ai parenti, hotel di lusso senza motivazioni o camere pagate per più persone mentre si era soli in missioni e pranzi luculliani. Il governatore da sempre respinge le accuse tra le quali anche quelle di aver affidato alla sua amante, dopo la famosa notte in albergo, i fondi (un milione e mezzo di euro) del terremoto a L’Aquila per ricostruire in città un centro anti-violenza. La donna, in qualità di consigliera alle Pari opportunità, secondo le norme avrebbe dovuto però occuparsi delle discriminazioni nel mondo del lavoro e non di ricostruzioni edili. “Non ho mai causato danno alla Regione Abruzzo”, ha dichiarato Chiodi.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 4, 2014
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La donna che dormì con Chiodi poi gestì fondi post terremoto dell’Aquila
Era il 2011 e Giovanni Chiodi dormiva in una stanza di hotel con Letizia Marinelli. In seguito, la stessa donna avrebbe gestito parte dei fondi per la ricostruzione post terremoto de L’Aquila. Repubblica e Il Fatto Quotidiano tornano sulla vicenda arricchendola di nuovi dettagli: pur offrendo due versioni divergenti, i due quotidiani convergono sulla cifra che Chiodi avrebbe affidato alla Marinelli: 1,5 milioni di euro. Secondo Antonello Caporale de La Repubblica
l’amante non fu in grado di spederli e questi soldi sono tornati indietro quando Gianni Chiodi ha lasciato l’incarico di commissario alla ricostruzione. Ma la Marinelli in base alle norme previste dalla legge avrebbe dovuto occuparsi solo delle discriminazioni nel mondo del lavoro e non avrebbe dovuto gestire i fondi della ricostruzione.
Su Il Fatto Quotidiano, invece, Antonio Massari scrive:
fu la corte dei Conti a fermare l’amante di Chiodi. I fondi sarebbero stati assegnati l’8 novembre 2011, nove mesi dopo la notte trascorsa dai due nella stanza 114 dell’hotel Del Sole di Roma che, secondo la procura e i carabinieri, è stata poi rimborsata al presidente della Regione. E il 14 agosto 2012 Chiodi inserisce “la realizzazione del centro antiviolenza” nel decreto 134. Tuttavia il 17 settembre sarebbe arrivato lo stop della corte dei Conti.
Massari dà per certo la cadenza temporale degli eventi che riguardano la donna e il suo rapporto con il governatore:
E quindi: l’amante consigliera Letizia Marinelli o ex amante, poiché non abbiamo contezza delle evoluzioni del rapporto – avrebbe dovuto presentare, all’amato governatore Chiodi, un “progetto di massima”. Il suo valore: 1,5 milioni di euro. Soldi stanziati dal governo Berlusconi per l’emergenza post sisma. Progetto destinato alla realizzazione di un “centro poliedrico per le donne”.
Il 18 febbraio Letizia Marinelli spedisce in Regione Abruzzo la sua lettera raccomandata: aspira –con altre 22 candidate –a essere nominata consigliera di parità. Il 9 marzo la Regione costituisce il “gruppo di lavoro” che valuterà le istanze. Il 15 marzo – appena sei giorni dopo l’istituzione del gruppo di lavoro regionale – la Marinelli trascorre una notte con Chiodi nell’hotel con vista Pantheon. Il 16 maggio la giunta designa Letizia Marinelli per il ruolo di consigliera di parità.
Pubblicato da tdy22 in febbraio 2, 2014
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Un morto e un ferito grave: slavina a Campo Imperatore
Due fratelli sono stati travolti da una slavina caduta a Campo Imperatore, in Abruzzo. Stando alle prime informazioni, uno dei due ha perso la vita mentre i soccorritori sono riusciti ad estrarre vivo il fratello, che però ora vesserebbe in gravissime condizioni. Sul posto stanno operando il soccorso alpino, il 118, i vigili del fuoco e la polizia. Si cercano eventuali altri dispersi.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 28, 2014
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Lorenzo Insigne e quel post in ricordo di Salvatore che commuove
Salvatore Di Padova, promessa del rugby di Sulmona morto lo scorso sabato 18 gennaio mentre con la sua squadra faceva ritorno da una partita, viene ricordato dal calciatore Lorenzo Insigne. Il campione del Napoli, di cui il 15enne era un grande tifoso, ha dedicato un post su Istagram proprio il giorno in cui si sono tenuti i funerali: “Ciao Salvatore. So che mi guarderai da lassù. Lorenzo”. Il rugbista si rivedeva nel calciatore partenopeo sognando di diventare bravo e famoso come lui, magari nel suo sport.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 22, 2014
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Tragico incidente stradale per una squadra di Rugby: 1 morto e 7 feriti
Tragico incidente, sull’Altopiano delle Cinque Miglia, in provincia dell’Aquila dove uno dei pullmini su cui atleti e dirigenti di una squadra giovanile di rugby di Sulmona stavano facendo rientro è uscito di strada finendo contro un albero. Nello schianto ha perso la vita un 15enne, Salvatore di Padova. Il pullman stata facendo rientro a Sulmona dopo un torneo dimostrativo, il “Roccaraso Snow Rugby Tournament”, alla stazione sciistica di Pizzalto (L’Aquila). Oltre alla vittima ci sarebbero anche 7 feriti uno dei quali, un rugbista ventenne, poco più grande degli altri che era alla guida, sarebbe in gravi condizioni. Il ragazzo aveva sostituito il papà della vittima, solito guidare quando la squadra andava fuori sede. L’uomo, oggi, aveva un impegno. Ora il giovane è ricoverato nell’ospedale dell’Aquila dov’è stato portato in eliambulanza. Uno dei ragazzi che era a bordo di un altro mezzo racconta: “Nessuno di noi avrebbe pensato che sarebbe finita in questo modo-, avevamo riso insieme fino a pochi minuti prima e ora pensare che il nostro amico non c’è più ci fa capire come la vita sia davvero un alito di vento”. Il presidente del Sulmona Rugby, Giovanni Forcucci, racconta: “Ero alla guida del pullmino che precedeva gli altri due mezzi e guardando lo specchietto non ho visto più gli altri. Sono tornato indietro e dopo alcune centinaia di metri ho visto il pullmino nella scarpata. Mi sono precipitato per vedere cosa fosse successo, e ho visto che ormai per Salvatore non c’era più nulla da fare”. Con i ragazzi c’era anche il figlio, rimasto ferito in modo lieve ad una spalla. “Una tragedia che colpisce la squadra in un momento di felicità per i ragazzi, siamo vicini al dolore del papà e della mamma del rugbista che stanno affrontando il momento più drammatico della loro vita”. Straziante, sul luogo dell’incidente, l’addio della madre della vittima al suo ragazzo, coperto da un lenzuolo verde nel pullmino.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 18, 2014
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Stop allo sciopero della fame: Cioni incontra il prefetto
Celso Cioni, direttore di Confcommercio L’Aquila che questa mattina si era barricato nella filiale di Bankitalia per lanciare “un grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città”, ha interrotto la protesta contro l’abbandono delle istituzioni che non proteggono i cittadini soprattutto nelle zone più in difficoltà. Attorno alle 14 Cioni si è recato in un’altra stanza della filiale per parlare con il prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, stando a quanto riferito dal presidente provinciale dell’Aquila della Confcommercio, Roberto Donatelli. L’intento del direttore era di far sì che il governo rivedesse “le condizioni del sistema bancario, almeno nei paesi del cratere e della città che è ancora militarizzata”, aveva scritto in una mail. La sua protesta era a sostegno dei piccoli commercianti della città, “costretti dal terremoto a lasciare i proprio negozi senza ottenere alcun sostegno”. Senza dimenticare i disagi psicologici cui i cittadini sono sottoposti:”Molti sono esasperati e ricorrono a medici e psicologi o a psicofarmaci. Come sapete ci sono casi di suicidi”.All’Adnkronos aveva dichiarato: “La mia non è una protesta contro qualcuno ma per il lavoro, per far ripartire questa città. Il sistema delle regole bancarie non può essere identico alle altre città che vivono una situazione normale. I commercianti all’Aquila vivono una situazione psicologicamente pesante, ci sono stati suicidi, l’ultimo solo qualche giorno fa, c’è chi purtroppo vuole abbandonare la città. Se si continua così L’Aquila è destinata a morire”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
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“Grido di dolore da città martoriata”: barricato a L’Aquila
A L’Aquila è il caos: il sindaco Cialente si è dimesso e oggi hanno preso il via gli interrogatori dei quattro indagati denunciati a piede libero nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica “Do ut des”, incentrata sugli appalti per la ricostruzione post-sisma. Tra gli indagati anche Roberto Riga, vicesindaco e assessore che ha rassegnato le sue dimissioni dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia. “Sono l’unico vicesindaco che si è dimesso per un avviso di garanzia. Mi sento tranquillo, ho risposto alle domande del Pm” ha detto Riga, al termine dell’interrogatorio, “sono estraneo ai fatti, l’ho ribadito ai magistrati. Chi ha detto che ho preso tangenti se ne assumerà la responsabilità”. Ma non basta. La città continua a soffrire e anche Celsio Cioni, direttore di Confcommercio L’Aquila, Celso Cioni, ha lanciato “un grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città”: l’uomo si è infatti barricato nella filiale Bankitalia ed ha annunciato l’inizio dello sciopero della fame e della sete minacciando che “se saranno forzate le porte del bagno dove sono barricato ho benzina e accendino”. Cioni spiega che “lo faccio per lanciare il grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città, costretti dal terremoto a lasciare i propri negozi senza ottenere alcun sostegno e, facendo debiti, si sono ricollocati alla meglio e sono disperati e con le banche che li tengono quotidianamente sotto pressione. Molti commercianti sono esasperati e ricorrono a medici e psicologi o a psicofarmaci per sostenere questo stato di cose di cui non hanno colpe. Come sapete ci sono casi di suicidi. Per questo inizio lo sciopero della fame e della sete e domando se qui possono applicarsi le stesse regole di luoghi dove non è successo nulla. Basta con questa situazione che non meritiamo”, conclude Cioni.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
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I nostri 7 giorni… andando di corsa!
Di corsa, in cerca di notizie diverse, interessanti, che diano un po’ di sollievo e magari strappino un sorriso. E sembra sempre più difficile perchè le “cose sbagliate” continuino ad accumularsi. Come ha detto Marco Travaglio: “L’intero cestino è marcio“. E non è chiaro se nel suo editoriale si riferisse solo a L’Aquila con il suo scandalo tangenti e il sindaco che si è dimesso o all’intero panorama politico. Del resto sempre più confuso. Abbiamo provato anche a catapultarci fuori dall’Italia, a provare a guardare il nostro Paese con uno sguardo diverso, da straniero, ed è difficile da capire quello che accade. Se non incomprensibile. Un segretario, Renzi, che sembra giocare al gatto e al topo con il premier, Letta, che è del suo stesso partito. Un ex senatore, ora decaduto, Berlusconi, che con una condanna da scontare mira ad essere eletto in Europa e ottenere quell’immunità. Un tribunale che, dopo anni, stabilisce che le elezioni per la Regione Piemonte vanno rifatte. Nulla di cui stupirsi del resto, per noi italiani, se la giustizia decide che la nostra legge elettorale è incostituzionale e quindi siamo governati in modo illegittimo ma il Capo dello Stato, che dagli “illegittimi” è stato eletto, dichiara il contrario. La certezza, ormai, è che non ci sono certezze, men che meno per il futuro. E non nel senso che vi dava Lorenzo il Magnifico. E’ proprio che non si vede futuro nè via d’uscita e questo perchè non si vede impegno al riguardo. Viene voglia di scappare? Correre lontano? Entrare nella schiera dei cervelli in fuga? Sì, certo. Via. Di corsa. Ma è un strada in discesa o… ?
E’ vero, non si vede futuro in Italia anche perchè mancano i punti di riferimento. Uno su tutti: la pensione diventa sempre più un’utopia. Se ne parla, si fanno supposizioni, ma alla fine sembra ormai l’oggetto del desiderio di tanti che non hanno altro a cui aggrapparsi. Anche a favore dei giovani che tentano invano di entrare nel mondo del lavoro. (Altra grande utopia del Belpaese) Mentre la disoccupazione cresce inesorabilmente (ma lo spread cala e Letta esulta, nonostante siano diverse le risposte che ci si aspetta da lui) si guarda all’estero quindi. Eppure… poi ci si spaventa per quell’ondata di gelo che stringe in una morsa mortale l’America ma ci si domanda pure come potremmo mai essere accolti noi italiani una volta varcati i confini nazionali. Perchè anche questa settimana è spuntato un altro, l’ennesimo, ristorante europeo che abbina l’italianità alla mafia. Si trova a Praga e si chiama Al Capone. Se questo è il biglietto da visita di una delle nostre eccellenze, la cucina, come potremmo venire apostrofati noi? Perdere la speranza e lasciare crollare il nostro umore così com’è crollata la palazzina a Matera? No! In fin dei conti ci sono anche segnali positivi che ci arrivano. Come il fatto che ora le voci a favore dei marò arrivano proprio dall’Unione Europea, che propone di fare quel passo che l’Italia non ha mai osato proporre. Per questo corriamo e andiamo avanti: perchè sappiamo che c’è sempre qualcosa che riesce a stupirci e a stamparci in volto un’espressione simile a quella di una bimba che vede per la prima volta il fratello gemello del papà. “Oibò!”, viene da esclamare. un po’ come quando la polizia conferma l’avvistamento di un ufo o un pilota di linea racconta il suo “incontro – quasi scontro – ravvicinato”. Continuiamo a muoverci perchè vogliamo continuare a stupirci, nella speranza di scoprire ricette nuove invece che riscaldare la solita, noiosa, minestra. In fin dei conti… a qualcosa bisogna pur credere e quindi tanto vale farlo nell’impossibile… tipo camminare sull’acqua!
GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!
Pubblicato da tdy22 in gennaio 13, 2014
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Lo scandalo delle tangenti a L’Aquila. Travaglio: “L’intero cestino è marcio”
E’ sdegnato per lo scandalo delle tangenti dell’Aquila Marco Travaglio che, in un editoriale, sostiene che “L’intero cestino è marcio”, pure senza chiarire se dentro tale cestino ci siano solo i casi abruzzesi o piuttosto non si trovi l’intero sistema politico amministrativo che succhia il sangue dell’Italia.
“L’assessore aquilano di centrosinistra Ermanno Lisi che, di fronte alla sua città in macerie, definisce il terremoto che l’ha distrutta una “botta di culo” per “le possibilità miliardarie” di “tutte ‘ste opere che ci stanno” e che “farsele scappa’ mo’ è da fessi, è l’ultima battuta della vita… o te fai li soldi mo’… o hai finito”, non è un fungo velenoso spuntato dal nulla. È la punta più avanzata di un sistema che chiamare corruzione è un pietoso eufemismo. […]
Non stiamo parlando di reati (per quelli c’è la giustizia, che con l’arrivo del procuratore Fausto Cardella è in buone mani anche all’Aquila). Ma di un’antropologia mostruosa che nessuno può dire di non aver notato.
Che pena il sindaco Massimo Cialente, quello che garantiva vigilanza costante sugli appalti e sfilava con la fascia tricolore alla testa dei terremotati puntando il dito contro i governi che lesinavano aiuti, e non riusciva neppure a liberarsi di politici, professionisti e faccendieri come il capo dell’ufficio Viabilità del suo Comune che affidava lavori alla ditta del suocero.
L’editoriale di Travaglio è un pezzo di retorica anti capitalista e parla di qualcuno
“che, ai livelli più alti come in quelli più bassi, pensa di poter fare soldi con i soldi e intanto annienta sentimenti, amicizie, affetti, famiglie, cultura, vite umane. Vite che, quando si spengono, vengono misurate anch’esse in denaro, col registratore di cassa, dunque non valgono più nulla”.
L’amara conclusione è condivisibile. Che poi il cambiamento possa venire dai descamisados di Beppe Grillo è un po’ più discutibile. Siamo al
“fallimento di un Paese ormai inutile, addirittura dannoso. Quello che si illudeva di chiudere il berlusconismo come fosse una parentesi e non lo specchio, […] una certa Italia che Berlusconi ha soltanto sdoganato e resa orgogliosa della sua mostruosità, ma che gli preesisteva e gli sopravviverà: nelle classi dirigenti di destra di centro di sinistra, ma anche in vaste aree della “società civile”.
“Ogni squalo che fa soldi sulla pelle della gente, ogni pirata che ruba sugli appalti, ogni vampiro che succhia il sangue ai morti del terremoto si regge sul silenzio complice di decine, centinaia di persone. Che, fatta la somma, sono milioni. Troppe per sperare in un cambiamento imminente. Ma non troppe per rinunciare a prepararlo subito”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 12, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/12/lo-scandalo-delle-tangenti-a-laquila-travaglio-lintero-cestino-e-marcio/
Le intercettezioni scandalo! Il terremoto dell’Aquila è stato un “colpo di c**o”
E’ Il Fatto Quotidiano a pubblicare le intercettazioni sandalo, risalenti al 2010, tra Ermanno Lisi (Udeur) e un architetto, Pio Ciccone. Per l’ex assessore la calamità è stata un “colpo di c**o”, occasione ghiotta per guadagnare sulla pelle dei morti. Si continua quindi a parlare di quanto accaduto in quella tragica occasione e, soprattutto, in occasione della ricostruizione,con tanto di tangenti ed arresti di politici e funzionari.

“Tu ancora non te ne stai a rende conto ma L’Aquila si è aperta… le possibilità saranno miliardarie. Io sto a cercà di prendere ste 160 case, se non lo pigli mo’ non lo pigli più, questo è l’ultimo passaggio di vita, dopo sta botta, hai finito, o le pigli mo’…”. “O gli pigli mo’ o non gli pigli più…”, risponde Ciccone. “Esatto”, continua Lisi, “abbiamo avuto il c**o di…”. “Del terremoto!”, interviene Ciccone. E Lisi conferma: “Il c**o che, in questo frangente, con tutte ste opere che ci stanno, tu ci sta pure in mezzo, allora, farsele scappà mo’ è da fessi… è l’ultima battuta della vita… o te fai gli soldi mo’…”. “O hai finito”, conclude.
Ma non solo sciacallaggio. Va sottolineata la risposta che Lisi fornisce a Ciccone, quando questo si preoccupa di eventuali inchieste giudiziarie a loro carico: “Tengo paura, però fino ad un certo punto, lo sai perché? Perché sto con la sinistra e bene o male, penso che la magistratura c’ha grossi interessi a smuove”. Secondo il direttore Antonio Padellaro:
Pubblici amministratori diventati lupi famelici e che pur di rubare e spolpare non si fermano davanti a nulla. Una volta c’era la bustarella, poi venne la tangente. Oggi sembrano peccatucci di fronte all’orgia di una casta criminale e arrogante che sta vampirizzando un paese allo stremo. E quando i proventi delle rapine non bastano più, costoro sperano nei terremoti e se i morti sono tanti, meglio ancora. Che c**o!
E ancora, come spiega Antonio Massari, tra le conversazioni intercettate ci sono anche quelle che raccontano di lottizzazioni realizzate con pochi scrupoli. Il commissario Adriano Goio aveva spiegato all’assessore l’elevato rischio alluvione che presenta il capoluogo abruzzese e il progetto d’invaso per impedire l’eventuale allagamento, che è già stato approvato per 60 milioni di euro. Spiega il Fatto:
L’ex assessore con l’amico Mimmo Marchetti pensa di lottizzare immediatamente i terreni, per costruirvi dei capannoni, in modo da aumentarne il valore, in caso di esproprio: “Io mo non posso entrare per il conflitto d’interessi, però me ne può fregà di meno perché devo salvaguardà, tanto non è la mia la terra è di mio fratello, che ca**o me ne frega, però salvaguardo… un diritto, di tanta gente, in silenzio e salviamo anche le altre terre, perchè se riusciamo a fare la lottizzazione e farcela approvà… domani mattina, mettiamo i capannoni, mettiamo… o quantomeno se ci hanno approvato la lottizzazione, poi mi devono pagare la terra lottizzata, adesso mi sta a venì questa idea
Alla fine, sebbene fossero già stati stanziate le risorse, l’invaso non verrà più realizzato. Come sintetizza Giornalettismo:
Sono questi i personaggi dei quali si è circondato il sindaco Massimo Cialente, non indagato, ma affossato dallo scandalo politico. Il Fatto lo definisce un “cerchio marcio”, che comprende tra gli indagati anche il vice-sindaco Roberto Riga (con l’accusa di una presunta mazzetta da 30mila euro). Senza contare l’accusa di corruzione per l’ex consigliere comunale con delega Pierluigi Tancredi, (Pdl) accusato di corruzione: la stessa che pesa su un altro ex assessore (Vladimiro Placidi) e a un ingegnere del Comune (Mario Di Gregorio). Il Fatto spiega come, di certo, il sindaco Cialente non poteva non conoscere il modo in un cui si operava nell’ufficio Viabilità: fu preso in giro in due occasioni dallo stesso Ermanno Lisi a colloquio con il responsabile del reparto, il geometra Carlo Bolino (“Non dirlo al sindac”», ripetè, per un aumento dell’importo dei lavori). Ma Cialente era consapevole di come quest’ultimo avesse assegnato in passato un appalto (il rifacimento di Via Vicentini, ndr) alla ditta di un parente, senza gara. Eppure, Bolino restò al suo posto e non venne rimosso. Cialente ha per ora congelato le dimissioni, ma di fatto ha spiegato di essere stato già “delegittimato” dal governo, dopo la decisione del ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia di decurtare da 3 miliardi a 500 milioni, con l’emergere dello scandalo. Senza contare come , oltre al rapporto conflittuale con l’esecutivo sulle risorse per la ricostruzione, Cialente non potrà che essere travolto da un sensibile colpo di immagine, come hanno già dimostrato le numerose contestazioni di questi giorni, sia in rete che di fronte alla sede comunale.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 11, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/11/le-intercettezioni-scandalo-il-terremoto-dellaquila-e-stato-un-colpo-di-co/
Ancora scosse di terremoto in Umbria!
Continua lo sciame sismico nel distretto del Bacino di Gubbio dove due eventi di magnituto superiore a 3 sono stati registrati oggi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il primo, di magnitudo 3.2, è avvenuto alle 11.28 ed è stato localizzato tra i comuni di Gubbio e Pietralunga. Nella stessa zona si è verificato anche il secondo terremoto, di magnitudo 3.1, alle ore 14.04. Entrambi gli eventi sono stati superficiali ed hanno avuto rispettivamenta ipocentro a 8.1 e 5.9 km di profondità.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
https://tuttacronaca.wordpress.com/2014/01/08/ancora-scosse-di-terremoto-in-umbria/
Nuovo scandalo della ricostruzione de L’Aquila: 4 arresti
Si torna a parlare del disastro de L’Aquila e della ricostruzione della città e si viene a scoprire che le tangenti non si pagano più esclusvamente in contanti ma con moduli abitativi. Otto indagati, quattro dei quali posti agli arresti domiciliari: è l’esito dell’inchiesta “Do ut des” della procura de L’Aquila relativa ad appalti legati alla ricostruzione post-terremoto del 2009. Le accuse per le persone coinvolte sono, a vario titolo, di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita. A finire in manette due politici: Pierluigi Tancredi, ex assessore di Forza Italia ed ex consigliere comunale Pdl alla ‘salvaguardia dei beni artistici dell’Aquila’ e Vladimiro Placidi, ex assessore comunale della giunta di centrosinistra, delegato alla ricostruzione dei beni culturali. Gli altri due arrestati sono Daniela Sibilla, socia di Tancredi e l’imprenditore abruzzese Pasqualino Macera. Quattro invece gli indagati, tra cui il vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga, sospettato di aver ricevuto una tangente di 10 mila euro, nascosta dentro un pacco dono con una confezione di grappa, per la promessa di un appalto. I reati, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi nel capoluogo nel periodo che va dal settembre 2009, pochi mesi dopo il terremoto, al luglio 2011; l’entità delle presunte tangenti contestate è di 500mila euro, mentre è stata accertata l’appropriazione indebita di 1 milione e 268mila euro da parte di alcuni indagati attraverso la contraffazione della documentazione contabile relativa al pagamento di alcuni lavori. Secondo gli inquirenti a L’Aquila esisteva un sistema corruttivo in base al quale alcuni imprenditori interessati ai lavori per la ricostruzione post-terremoto pagavano tangenti, sia in denaro sia attraverso la consegna di moduli abitativi provvisori, a funzionari pubblici per aggiudicarsi appalti relativi a lavori di messa in sicurezza.Come spiega Repubblica, in un articolo a firma Giuseppe Caporale:
A mettere tutti nei guai è stato un imprenditore veneto, Daniele Lago, amministratore delegato della Steda spa. Messo alle strette dagli agenti della squadra mobile dell’Aquila rispetto a un presunto illecito per un valore superiore a un milione di euro (legato a un appalto), Lago ha deciso di confessare e raccontare al procuratore Fausto Cardella e ai pm David Mancini e Antonietta Picardi il sistema delle tangenti nella città del post sisma.
“Gli indagati hanno rivelato una dedizione costante ad attività predatorie in danno della collettività, arrivando a suggerire i metodi corruttivi, a costituire società ad hoc, a rappresentare realtà fittizie, anche in momenti (il post sisma) in cui il dramma sociale e umano avrebbe suggerito onestà e trasparenza. Da ciò si ricava la certezza della reiterazione di reati della stessa specie”, scrive il gip Romano Gargarella nell’ordinanza d’arresto motivando le esigenze cautelari.
“Tancredi anche in virtù del suo ruolo politico pubblico si è posto nel dopo-sisma, caratterizzato dalla fase dell’emergenza, come collettore di compensi di imprese in cambio di agevolazioni per il conferimento di lavori”, è scritto ancora nell’ordinanza. E sarebbe proprio Tancredi, oltre a farsi consegnare dalla Steda del denaro per il suo aiuto, a chiedere e ottenere, secondo la Procura – attraverso una società creata ad hoc per incamerare i proventi illeciti – anche cinque Map, cinque ‘Moduli abitativi provvisori’, del valore di 40 mila euro l’uno.
Moduli che poi, secondo l’accusa, provvederà in parte a rivendere.
Ma le tangenti – secondo quanto raccontato dall’imprenditore veneto – hanno riguardato anche il vertice dell’amministrazione comunale dell’Aquila nella personan della il vice sindaco Riga. Scrive il gip Gargarella: “L’amministratore della Steda spa ha riferito che uno degli appalti che gli vennero ‘offerti’ riguardava quello relativo all’esecuzione delle opere provvisionali di messa in sicurezza di un immobile della dottoressa Sabrina Cicogna, medico presso l’ospedale dell’Aquila. Dalle dichiarazioni del Lago emerge che l’assegnazione di quell’intervento gli venne garantita oltre che da Tancredi, anche da Riga, vicesindaco de L’Aquila”.
E per ottenere quell’appalto a Lago fu chiesto di finanziare con un contributo elettorale di 5mila euro il partito politico ‘La Destra’, di cui “la Cicogna era esponente locale”.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 8, 2014
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Quelle strane luci nei terremoti… svelato il mistero!
Si chiamano luci sismiche o Eql, cioè quelle luci che appaiono durante o prima di un terremoto, sono legate al rapido accumulo dell’energia intrappolata tra le faglie del sottosuolo, questa sarebbe la versione pubblicata sulla rivista Seismological Research Letters dello studio condotto dai ricercatori, guidati da Robert Thériault, geologo del Ministero delle Risorse Naturali del Quebec in Canada
Queste correnti elettriche indotte fluiscono in superficie attraverso fenditure dove, ionizzandosi insieme alle molecole d’aria, generano la luminosità osservata. Le luci possono assumere diverse varietà di forme, tra cui le principali sono sfere ferme o fluttuanti nell’aria.
I ricercatori hanno esaminato 65 casi di luci correlate con i terremoti a partire dal 1600, l’80% dei quali avevano una magnitudo superiore a 5.0 della scala Richter.
“Possiamo considerare queste luci come un fenomeno pre-terremoto – ha detto Thériault – e combinando questi dati con altri tipi di parametri che variano poco prima di un sisma, potremo un giorno tentare di prevedere questi eventi che sono così catastrofici per l’uomo”.
Le luci sismiche sono apparse, secondo alcune testimonianze anche pochi secondi prima del terremoto che nell’aprile del 2009 ha colpito L’Aquila. Alcune persone hanno visto una luce tremolante alta 10 centimetri sopra il lastricato di via Francesco Crispi nel centro della città.
Pubblicato da tdy22 in gennaio 2, 2014
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Lo sciame sismico che spaventa la popolazione a Gubbio
Nella zona di Gubbio è in corso uno sciame sismico, ossia una sequenza di terremoti di intensità confrontabile e che avvengono in modo “disorganizzato”. Lo rende noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), analizzando il sisma di magnitudo 4 avvenuto nell’area di Gubbio, il più intenso della giornata odierna. L’evento, registrato alle 11.06 e localizzato ancora una volta tra i comuni di Gubbio, Costacciaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, era stato preceduto nella notte da un’altra scossa di magnitudo 3.6 e dalla scossa di magnitudo 3,9 del 18 dicembre. Non solo, a partire dalla notte sono state registrate altre 5 scosse, tutte di magnitudo compresa tra 2 e 2.9.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 22, 2013
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Notte di paura a causa del terremoto: gente in strada in Umbria
Continuano a susseguirsi le scosse di terremoto in Umbria e nella notte è tremata la terra a Gubbio a causa di un evento avvertito fino ad Assisi, con la gente spaventata che è scesa in strada. Alle 2.37 della scorsa notte una scossa di magnitudo 3.6 è stata localizzata dalla Rete sismica nazionale dell’INGV nel distretto sismico del bacino di Gubbio alla profondità di 8,3 km. La scossa è stata distintamente avvertita dalla popolazione e l’epicentro è stato individuato nei comuni di Gubbio, Costacciaro, Pietralunga, Scheggia e Pascelupo, ma anche nel comune marchigiano di Cantiano. “A Gubbio – dicono gli esperti di blueplanethearth.it – la gente è scesa in strada e la scossa è stata avvertita in diverse zone comprese tra Fabrianese, Gualdese, Valtiberina e Assisiate. L’evento era stato preceduto da un’altra scossa di M 2.1 alle ore 02:26:31”. Altre due scosse di magnitudo 2.2 alle 3:11 e magnitudo 2 alle 5.14 con epicentro sempre il bacino di Gubbio.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 22, 2013
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Paura nel Perugino: forte scossa di terremoto alle 11.58
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 alle ore 11:58 nel distretto sismico del Bacino di Gubbio. Secondo i dati dell’INGV, l’epicentro è stato tra Gubbio e Città di Castello, in provincia di Perugia, a una profondità di 8,9 chilometri. Altri comuni nel raggio di 20 km sono Cantiano (PU), Costacciaro, Pietralunga e Scheggia e Pascelupo (PG). Per il momento non risultano segnalazioni di danni o vittime.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 18, 2013
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Ricercatrice universitaria ai domiciliari per stalking al figlio
Lei ha 48 anni ed è una ricercatrice universitaria di origine polacca che il gip del Tribunale dell’Aquila Marco Billi ha condannato ai domiciliari per stalking al figlio oggi 21enne. La decisione, si legge nell’ordinanza, giunge perchè la donna ha, “con condotte reiterate, pressoché quotidiane molestato il figlio con atteggiamenti opprimenti, impedendogli di frequentare le scuole, recandosi ivi a disturbare le lezioni, costringendolo a isolarsi ed a trascurare gli studi e poi ad abbandonare gli stessi più volte”. La donna, che si era separata dal marito dopo alcuni anni di matrimonio, avrebbe perseguitato a lungo, sia a scuola sia a casa, il figlio che ha più volte sporto denuncia: il giovane, affidato al padre, aveva infatti segnalato il comportamento della madre prima ai carabinieri di Rocca di Mezzo (L’Aquila), poi alla squadra Mobile del capoluogo. La donna, che aveva portato il ragazzo in Polonia senza il permesso del padre quando ancora era minorenne perdendo così l’affidamento, non aveva mai accettato l’idea che lui non la volesse vedere e attribuiva la colpa di ciò all’ex marito. Nel corso delle approfondite indagini svolte dalla Mobile, diretta da Maurilio Grasso, il 21enne ha accusato la madre di aver tentato di rapirlo nuovamente per portarlo in Polonia, cercando di “tenerlo sempre sotto il proprio dominio psicofisico”, procurandogli “un perdurante stato di ansia”. Il difensore della donna, l’avvocato aquilano Dario Visconti, ha annunciato un’istanza di revoca dei domiciliari, sottolineando che il provvedimento è troppo severo: “Stiamo parlando di una mamma disperata che vuole vedere suo figlio. Il provvedimento restrittivo non le permette di operare come ricercatrice universitaria; quali ragioni ci sono? È una storia complessa e delicata e questa misura non aiuta”.
Pubblicato da tdy22 in dicembre 3, 2013
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L’Aquila e l’Abruzzo immersi nel bianco, black out nel Pescarese
Al centro Italia arriva il grande freddo e la neve. Ben 30 cm sono caduti nella notte tra il 25 e il 26 novembre sull’Aquila e sull’Abruzzo. Scuole chiuse in 30 comuni della provincia e la città in tilt. E’ l’ennesima allerta meteo annunciata già nei giorni scorsi, ma che sembra ancora una volta, aver colto impreparati o in ritardo i diversi Comuni, ora in emergenza. Gli automobilisti hanno trovato una città bloccata dalla neve non rimossa in molte strade a causa di automezzi che si sono messi di traverso; in tal senso, anche i cittadini hanno contribuito ad acuire i disagi dal momento che, secondo quanto si è appreso, oltre la metà dei mezzi in circolazione oggi risultano senza gomme termiche o catene da neve.
Inoltre a causa di un guasto alla linea dell’alta tensione una vastissima zona del Pescarese è senza corrente elettrica. Migliaia – presumibilmente ventimila – le utenze interessate dal black out nell’area Vestina, da Penne a Collecorvino, da Loreto Aprutino a Picciano fino a Montebello di Bertona e Farindola. Il guasto è dovuto alla formazione di manicotti di ghiaccio sulla linea dell’alta tensione, gestita da Terna, che serve la centrale di media tensione di Penne (Pescara), la quale, a sua volta, distribuisce energia nell’area Vestina. Da Terna fanno sapere che i tecnici sono al lavoro per ripristinare il servizio quanto prima.
Pubblicato da tdy22 in novembre 26, 2013
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Da professore normale ad accusato di maltrattamenti agli alunni!
Fiore Eusani, 64 anni, di Prata d’Ansidonia, era un professore normale, poi come raccontano i suoi allievi è avvenuta la trasformazione “…con il passare del tempo è peggiorato. Ci diceva “sei stupido, deficiente, str***o”. Un giorno ha chiamato in cattedra un mio compagno, ed è poi ritornato nel banco con la scritta asino in fronte». Così ieri in aula uno degli studenti, oggi ex allievo dell’Istituto statale d’arte «Fulvio Muzi», a L’Aquila, ha definito quell’insegnate che oggi è accusato di maltrattamenti ai danni dei suoi allievi. Le contestazioni sono molteplici: si va dagli appellativi piuttosto pesanti sia verso i maschi che alle ragazze per arrivare a gesti estremi come strappare dinanzi a tutta la classe i compiti svolti dagli alunni ritenuti errati fino a colpire con l’asticella in legno gli stessi studenti, procurando a una ragazza lividi sulla schiena. L’ex insegnante è accusato anche di aver tirato i capelli a un’alunna «con violenza fino a farla alzare dalla sedia». «Non c’erano motivazioni precise – ha raccontato la teste, invece di rimproverarci usava questi metodi. Ne avevamo parlato con altri insegnanti e infatti Eusani venne sostituito con un altro insegnante».
I fatti si riferiscono all’anno scolastico 2009-2010 e sono stati denunciati dai genitori degli alunni tramite gli avvocati Fabio Alessandroni, Mauro Ceci e Luca Meogrossi che hanno presentato anche delle costituzioni di parte civile. Episodi ieri raccontati in aula dalla studentessa. Durante l’udienza non sono mancate schermaglie tra la difesa dell’insegnate (assistito dagli avvocati Antonello Carbonara e Danilo Iannarelli) alcune parti civili e lo stesso giudice quando i primi hanno tentato di far vacillare l’attendibilità della testimone chiedendo il perché della sua sospensione dall’attività scolastica. L’udienza è stata aggiornata a marzo.
Pubblicato da tdy22 in novembre 13, 2013
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I nostri 7 giorni: quando cambia menu l’Italia?
Luca Parmitano ha terminato la sua missione e lunedì mattina, alle 3.49, toccherà nuovamente il suolo. Chissà come gli apparirà la Terra “dal suolo”. Niente più cime innevate, alberi a ricoprire le brutture e distanze che tutto appianano. Abituato, letteralmente, a guardarsi attorno e vedere lo spazio infinito, come si ritroverà in mezzo a muri di burocrazia e macerie di quella che era l’Italia? Viene da chiederselo, perchè nella suoi 166 giorni di lontananza ci ha abiuati a spazi infiniti e ha condiviso con noi la bellezza del Mondo… visto dall’alto! Mancheranno a noi quelle foto che offrivano uno sguardo d’insieme che permetteva di vedere oltre. Ce lo chiediamo perchè in questi 7 giorni il tempo è trascorso ma tutto è rimasto uguale. Abbiamo continuato ad assistere ai soliti dibattiti, le solite prese di posizione, le solite proteste. La settimana è iniziata con i riflettori puntati sul ministro Cancellieri e Giulia Ligresti, con il primo che difendeva il suo operato e la seconda che, libera dalle sbarre, andava a fare shopping. Perchè in Italia possono cambiare volti e nomi, ma resta quel essere “amico di…” Ed ecco che ci si chiede: una questione umana, deve valere per un singolo, o la legge è davvero uguale per tutti? La fiducia nel sistema crolla, così come si sta sgretolando poco alla volta anche il Pdl, con quella lotta intestina che ormai è incarnata in Berlusconi e Alfano: se anche il “braccio destro” viene amputato perchè si permette di pensare con la sua testa, che ne sarà degli altri. Il governo intanto va avanti, prendendo tempo, parlando di una crisi dalla quale si uscirà “poi”, “un domani”, “un giorno”. Ora quel giorno è stato individuato a fine 2014. La teoria dei piccoli passi può anche andar bene, quando il tempo c’è e quando quei piccoli spostamenti in avanti si possono toccare con mano. Il problema sorge quando chi fa queste promesse non appartiene a quella categoria che si trova a dover chiedere costantemente aiuto ai genitori, ai parenti, agli amici per poter continuare a sopravvivere. Perchè tempo non c’è, non più. Quindi ora che Parmitano torna cosa gli offriremo? Il menù è variegato, ma non è mutato. Le lotte intestine proseguono anche nel Pd, un tempo erano le primarie che mettevano in contrapposizione Renzi e Bersani. Ora c’è Renzi contro il resto di un partito che crea scalpore anche solo per i tesseramenti. Un partito che tra i suoi esponenti ha il sindaco di Roma che pedala sempre più da solo e che si ritrova a fare i conti con l’ennesimo scandalo, quello dell’Atac, che ci mostra una volta di più quanto radicata e profonda sia la corruzione. E se non bastasse, si specula anche sulle tragedie, come la cresta sulla New Town de L’Aquila ha dimostrato. Con cosa addolciremo il ritorno del nostro uomo delle stelle?
Ma ripercorrendo questa settimana non si può non ricordare anche il giallo sulla morte della 28enne Simona Riso, così come le migliaia di vittime del supertifone Haiyan che ha investito le Filippine. E non possiamo certo scordarci del clamore suscitato dall’apprendere la notizia delle baby squillo del Parioli, con la madre della più giovane delle due, appena 14enne, che la spingeva a vendere il suo corpo. La deriva di una generazione spesso abbandonata a se stessa, figlia di adulti che, forse, non sanno più comunicare con coloro che rappresentano il nostro futuro. Li si lascia da soli, magari in balia di web e televisione dove vengono appresi comportamenti rischiosi per la vita e modelli irraggiungibili che mettono a serio rischio la salute. Come la nuova moda dello svenimento indotto, ma anche quell’ideale di magretta del Thigh Gap e l‘anoressia che colpisce sempre più i giovani. E la tv questa settimana ha fatto parecchio discutere per quanto capitato ad Anna Oxa nel corso della trasmissione Ballando con le stelle. Se la settimana scorsa c’erano state polemiche, sabato l’artista è tornata ad esibirsi solo per infortunarsi e cadere a terra. La diretta è poi continuata, scatenando le ire del Codacons. Per fortuna il tubo catodico riesce anche a strapparci qualche sorriso prendendo spunto da personaggi positivi, ecco allora che arriva l’imitazione di Papa Francesco offertaci da Crozza: quel frigo sulle spalle forse non ci ricorda i nostri “pesi quotidiani”? E per chi era stanco di preoccuparsi (o disperarsi) sul proprio futuro con il sempre discusso tema delle pensioni, c’è stata la possibilità di guardare a un futuro più prossimo che riguardasse altro, con più precisione, la situazione del Milan, che si prepara a dire addio non solo allo storico ad Galliani ma, pare, anche all’intero clan Raiola, Mario Balotelli in testa. Per fortuna a gennaio sarà di nuovo stagione di calciomercato e, almeno per un po’, vedremo le cose cambiare veramente, anche se si tratta solo di panchine calcistiche. Un piccolo cambiamento però c’è stato anche in classifica: la Juve ha battuto il Napoli raggiungendo il secondo posto in classifica dietro alla Roma che si è dovuta fermare al pareggio. E proprio al Sassuolo è bello pensare: veniva considerato la Cenerentola del campionato, eppure ha guardato “dentro se stessa” dopo un’incredibile batosta contro l’Inter e ha imboccato un’altra strada. Noi vogliamo dare il bentornato a Parmitano con un augurio che riguarda tutti quanti noi: che anche se siamo “incastrati” in una vita che non ci appartiene, riusciamo a renderci conto che cambiare direzione è possibile (certo, non facile).
GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK!
Pubblicato da tdy22 in novembre 11, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/11/i-nostri-7-giorni-quando-cambia-menu-litalia/
Scossa di terremoto in Abruzzo alle 10:28
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto alle 10:28 nel distretto sismico del Gran Sasso, in Abruzzo. L’evento, di magnitudo 2, ha avuto ipocentro a 12.1 km di profondità. L’epicentro è stato localizzato tra il comune di Campotosto, in provincia de L’Aquila, e Crognaleto, nel Teramasco.
Pubblicato da tdy22 in novembre 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/11/02/scossa-di-terremoto-in-abruzzo-alle-1028/
Shock alla new town dell’Aquila, si rompe l’isolatore antisismico
Le prove nel laboratorio Srmd Caltrans di San Diego, una struttura della Università di California, hanno mandato in pezzi l’illusione di tranquillità che animava i cittadini che abitano la new town dell’Aquila. Durante le prove infatti si sarebbe spezzato un isolatore antisismico che avrebbe invece dovuto proteggere agli abitanti. Scusanti? Nessuna solo che le leggi in vigore in Italia e in Europa non prevedono i controlli più sofisticati che invece avvengono negli Usa. Soprattutto in California, dove il terremoto è davvero di casa, vengono simulate scosse in tre direzioni contemporanee, arresti frequenti e cambi di direzione. Secondo Alessandro De Stefano e di Bernardino Chiaia, i periti del Gip Marco Billi i simulatori, almeno 200 dispositivi uguali a quello che si è rotto, sarebbero “non del tutto idonei allo scopo” . Come riporta l’Huffington:
Nei giorni scorsi il giudice del Tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella ha condannato a un anno con rito abbreviato Mauro Dolce, responsabile del progetto C.a.s.e., i 4500 alloggi nuovi teoricamente a prova di sisma che Berlusconi inaugurò con grande copertura mediatica. Lo stesso magistrato ha disposto il rinvio a giudizio con rito ordinario di altri due indagati, Gian Michele Calvi, direttore dei lavori, e Agostino Marioni, all’epoca dirigente dell’Alga spa., l’impresa che aveva costruito i meccanismi antisismici oggetto dell’inchiesta.
De Stefano e Chiaia avevano suggerito che si cercassero tutti i dispositivi “anomali” dei quali non avevano una mappa. Dopo aver capito dove erano stati collocati si sarebbe dovuto decidere se era il caso di sostituirli immediatamente o se era più opportuno sottoporli a “una approfondita campagna di prove”. I duecento apparecchi che dovrebbero neutralizzare le scosse del terremoto erano per loro un angosciante punto interrogativo. Non si sapeva dove fossero. La ditta fornitrice, l’Alga di Milano, non aveva comunicato che erano stati utilizzati «fino all’evidenza dei fatti».
La perizia è stata commissionata nell’ambito di un processo per «turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture» aperto dalla Procura della città colpita dal terremoto il 6 aprile 2009. L’appalto sottoposto ad accertamenti era quello di 7300 isolatori sismici costati 7 milioni e 124 mila euro. La fornitura era stata assegnata per un terzo alla Fip di Padova e per gli altri due terzi all’Alga di Milano. Nove apparecchi sono stati prelevati e messi a disposizione dei giudici. Quattro dell’Alga e due della Fip sono stati mandati a San Diego. A differenza di quello dell’Alga, il materiale della Fip si è dimostrato «perfettamente idoneo allo scopo».
Pubblicato da tdy22 in ottobre 27, 2013
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Rissa in strada: lei viene palpeggiata, gli amici la difendono, in 5 denunciati
Una ragazza si trovava in compagnia di alcuni amici in un locale di Pescara quando un giovane di Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila, l’ha palpeggiata e infastidita mentre gli amici della sua vittima erano distratti. Lei ha reagito aggredendo e schiaffeggiando il suo molestatore, dopo di che si è allontanata dal locale. Più tardi, circa alle 5.45, il gruppo di giovani, tutti di Melfi (Potenza), hanno rintracciato il palpeggiatore in strada e l’hanno aggredito, procrandogli lesioni guaribili in 7 giorni. Alcuni testimoni hanno provveduto ad allertare la sala operativa del 113: le forze dell’ordine hanno raggiunto il luogo della rissa e provveduto a bloccare i cinque che sono stati portati in Questura per ricostruire i fatti. In seguito sono scattate le denunce a piede libero: per la ragazza e i tre amici per lesioni aggravate dolose, per il molestatore per violenza sessuale, in quanto trascorsa la flagranza di reato.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 27, 2013
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Scosse di terremoto nella notte al Centro e al Sud
Ha tremato l’Italia nella notte a causa di tre scosse di terremoto che si sono verificate al Centro e al Sud Italia. Un primo evento, di magnitudo 3.2, è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 2.31 in Abruzzo, al confine tra le province dell’Aquila e Teramo. Il sisma ha avuto ipocentro a 18,2 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune aquilano di Campotosto e di quello teramano di Crognaleto. Una seconda scossa ha poi interessato il distretto sismico dell’Irpinia. Qui una scossa di terremoto di magnitudo 2 è stata registrata alle ore 05.01:09. L’evento, avvenuto a una profondità di 8.8 km, ha interessato i comuni di Calabritto, Caposele, Senerchia e Teora (AV) e Castelnuovo di Conza, Colliano, Laviano, Oliveto citra, Santomenna e Valva (SA). Infine, alle 5.45 è toccato alla provincia di Perugia essere scossa da un lieve sisma di magnitudo 2.6. L’ipocentro è stato individuato a 8 km di profondità mentre l’picentro è stato localizzato nel distretto sismico della Valle del Topino, in prossimità dei comuni di Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Sant’Anatolia di Narco e Spoleto. Nessuno dei tre eventi ha provocato danni a persone o cose.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 23, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/10/23/scosse-di-terremoto-nella-notte-al-centro-e-al-sud/
“Senza una città, i giovani aquilani non hanno un’identità”
Massimo Cialente, sindaco de L’Aquila, città ancora in ginocchio dopo il terribile sisma del 2009, ha inviato una lunga lettera a Enrico Letta per chiedere al premier di recarsi sul luogo a dire che “la ricostruzione si bloccherà”, “io non intendo farlo”. E’ il primo cittadino a scrivere “Con la mortificazione di essere un cittadino abbandonato dal Paese”. “Con il varo della legge di stabilità il Governo ha di fatto interrotto e rinviato la ricostruzione”, benché il Comune abbia già approvato progetti che attendono solo il contributo definitivo. Sempre nella missiva si legge: “Come in certe scene drammatiche di film, in cui in una cordata che arrampica su una parete rocciosa si decide di tagliare la fune dell’alpinista che ha perso l’appiglio, lasciandolo precipitare, il Governo ha deciso che questo pezzo d’Italia venga lasciato morire”. E ricorda “Per ottenere il miliardo e due, in un’unica somma peraltro già spesa nei fatti fui costretto a compiere un atto pesante per un uomo dell’ Istituzione quale credo di essere; fui costretto per protesta a spogliarmi della fascia da sindaco e ammainare il tricolore dagli edifici pubblici, fortemente criticato anche dal Presidente della Repubblica che non mancò di farmi conoscere la sua indignazione”. Nella lettera al premier scirve ancora: “Da una settimana i ragazzi delle superiori sono in mobilitazione e hanno organizzato una grande manifestazione, alla quale hanno partecipato dipingendo le loro guance con i colori della città: il verde e il nero. Sanno bene che, senza una città, non si ha neanche un’identità”. E per domani Cialente annuncia “un’assemblea con tutti i sindaci dei comuni di questo sfortunato pezzetto d’Italia. Forse decideremo di tornare a Roma per esprimere più che la nostra protesta, la nostra mortificazione e indignazione”. Ancora dichiara: “Gli studenti aquilani mi dicevano che in testa al corteo vorranno esserci loro, in migliaia, perché il futuro della Città è il loro futuro e non vogliono e non possono aspettare altri quindici/vent’anni per rifare L’Aquila. Non possono accettarlo e non vogliono emigrare. Sono preoccupato per loro, e vorrei provare a farli desistere perché tre anni fa, nella manifestazione romana, il Governo Berlusconi lasciò che le forze dell’ordine ci picchiassero, anche a sangue. Mi scusi ma vista la sensibilità che il Suo Governo ha mostrato in queste settimane temo che potrebbero essere picchiati, oggi, anche le ragazze e i ragazzi di 15-16 anni”. Scrive ancora il sindaco: “Il governo Letta è riuscito a portare a compimento la scelta iniziale di Berlusconi che era quella di inventare le famose new town: cioè non si ricostruiranno i centri storici almeno nei prossimi anni e ci lasceranno marcire in queste che non sono vere case”. Ma Cialiente ne ha anche per i vincoli di bilancio imposti dall’Ue, Cialente ha detto: “Trovo allucinante il fatto che l’Europa non permetta di sfondare il patto di stabilità del 3% neanche di fronte a calamità naturali riconosciuti dall’Europa stessa”.
Anche la senatrice Stefania Pezzopane, Pd, ha chiesto al Governo di non abbandonare la ricostruzione: “Niente gioco delle tre carte sulle pelle degli aquilani. Il ministro Trigilia sa bene che i 300 milioni stanziati dalla legge di stabilità per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere sono una goccia nel mare, a fronte di un fabbisogno stimato attorno ai 10 miliardi di euro in dieci anni. E che sono fondi già assegnati col decreto emergenza grazie al mio emendamento e alla battaglia parlamentare. Non sono fondi nuovi, si tratta dunque solo di un’anticipazione”. E puntualizza: “Sappiamo bene che l’Italia è in difficoltà ed è per questo che sono settimane che chiedo, anche attraverso un’interrogazione parlamentare sottoscritta da una cinquantina di colleghi e rivolta ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico, che il governo non abbandoni L’Aquila e la sua ricostruzione, cercando soluzioni alternative. In particolare, è necessario che l’Italia apra un negoziato con l’Unione europea perché si possa accedere al finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti per la ricostruzione dei prossimi anni”. La senatrice conclude quindi sottolineando che “Inoltre ci sono risorse presso il ministero della Coesione territoriale, perché non si prende una parte di quelle risorse? Quel che è certo, e mi associo al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente è che i cittadini aquilani non possono accettare che la ricostruzione, a cantieri aperti e progetti avviati, venga bloccata perché non arrivano risorse. Forse è necessario che, a tal fine, il governo faccia scelte precise nella legge di stabilità, allocando in modo diverso le poche risorse disponibili”.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 17, 2013
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Scossa di terremoto tra le province di Frosinone e L’Aquila
Alle ore 15:35 l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 tra le province di Frosinone e L’Aquila, nel distretto sismico dei Monti della Meta Le Mainarde. L’evento si è verificato a una profondità di 13,8 chilometri mentre l’epicentro è stato localizzato tra i comuni di Picinisco, San Biagio Saracinesco e Settefrati in Ciociaria, mentre in provincia dell’Aquila Barrea, Civitella Alfedena, Villetta Barrea e Pizzone. Un’altra lievissima scossa, di magnitudo 1.5 sulla scala Richter, aveva interessato la stessa zona alle ore 14:59.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 16, 2013
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Lieve scossa di terremoto in Abruzzo, in provincia de L’Aquila
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2 alle ore 6:03 nel distretto sismico della Marsica, in Abruzzo. L’epicentro dell’evento, che ha avuto ipocentro a una profondità di 10.1 km, è stato localizzato tra i comuni di Bisegna, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Ortucchio e Villavallelonga, tutti in provincia de L’Aquila.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 14, 2013
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“L’Italia cade a pezzi”: così Franco Gabrielli
E’ intervenuto questa mattina al Festival dell’acqua, a L’Aquila, Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile. Nel capoluogo abruzzese messo in ginocchio dal terremoto del 9 aprile 2009, ha esordito ricordando quel tragico evento e la situazione che la città sta vivendo, con il centro storico ancora “zona rossa”, lo stato d’emergenza permanente e l’attenzione sempre distolta dal capitolo ricostruzione: “Per me tornare a L’Aquila è una soddisfazione da un lato ma di anche di dolore per l’altro finché questa città non sarà tornata non dico all’antico splendore ma almeno alla lucentezza che le spetta. Per me è sempre una ferita aperta: questo territorio deve necessariamente ripartire.” Ma dell'”emergenza nazionale” che rappresenta la città abruzzese ha parlato anche il sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D’Angelis, che ha annunciato lo stanziamento nella prossima legge di stabilità di incentivi per aziende e territorio. Ma un’altra emergenza da affrontare, come ricordano anche i recenti accadimenti in Puglia, dove il maltempo ha provocato danni, stando alla conta provvisoria, di 50 milioni di euro per la sola Ginosa. Gabrielli ha infatti parlato anche del dissesto idrologico: “L’Italia cade a pezzi”. E proprio per questo nessuno, sia tra la Protezione civile che tra i cittadini, deve abbassare la guardia. “Io continuo a sostenere che un maturo sistema di protezione civile è un sistema nel quale i cittadini sono i principali attori. Non possono essere i cittadini sempre gli utilizzatori finali di un’attività messa in capo ad altri. I cittadini sono i beneficiari ma gli attori primi di un sistema di protezione civile. Quindi l’ informazione, la formazione, la consapevolezza sono alla base di un sistema nel quale non vi è un consumatore di sicurezza ma tutti noi siamo operatori di sicurezza.” L’Italia è un territorio che deve ripartire, ma non trova l’indispensabile sostegno dello Stato, troppo impegnato a occuparsi dell’economia di mercato per guardare a rischi ambientali che provocano morti umane. Come la tragedia del Vajont ha insegnato.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 10, 2013
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L’amica non ricambia il suo amore… le brucia l’auto!
Lui la credeva la sua fidanzata, per lei era solo un amico. A seguito di un chiarimento in tal senso, con la donna che ha spiegato di non essere innamorata all’uomo, un 40enne di Anversa degli Abruzzi, in provincia di L’Aquila, avrebbe raggiunto l’abitazione della sua presunta fidanzata e, forzata la porta del garage, le ha incendiato l’auto dopo averla annaffiata di benzina. I due si frequentavano da sette anni. Sono stati i carabinieri della compagna di Sulmona ad arrestarlo per incendio doloso: all’improvvisato piromane sono stati concessi i domiciliari.
Pubblicato da tdy22 in ottobre 9, 2013
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“Lo sfascio totale di un governo…”, così il sindaco de L’Aquila
Niente inaugurazione per l’aeroporto dei Parchi di Preturo, ampliato e rinnovato durante il G8 dell’Aquila e che ora doveva diventare scalo commerciale, ma è stato bloccato.
La conferma è arrivata dal capo di gabinetto del ministero, Giacomo Aiello, che ha inviato una nota all’Enac. Nel documento si chiedono chiarimenti sulla sostenibilità economica dello scalo e informazioni di tipo tecnico. “Abbiamo fatto un tavolo nazionale sugli aeroporti con le Regioni, nessuna Regione ci ha parlato dell’aeroporto dell’Aquila – spiega Aiello -. Abbiamo scritto all’Enac chiedendo precisazioni e chiarimenti e aspettiamo risposte”.
Il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, si è sfogato: “Non è tollerabile che, senza una motivazione, a quattro giorni dall’inaugurazione ci sia il dietrofront sull’autorizzazione, un fatto per noia assodato”. E aggiunge: “Giornataccia, il capo di gabinetto, all’insaputa del Ministro, così dice Lupi, nega una firma burocratica a un documento dell’Enac in cui tutte le cose che non lo convincono sono scritte e riscritte. Lo sfascio totale di un governo dove non sai chi è che comanda. Così l’aeroporto non apre il 28, giorno in cui all’inaugurazione era invitato lo stesso ministro”
Pubblicato da tdy22 in settembre 25, 2013
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Le pecore che brucano la marijuana… e inseguono gli agenti!
Si erano abituate a cibarsi di marijuana delle pecore che pascolavano all’interno di un orto a Coppito, frazione dell’Aquila. Il loro padrone, W.C., aveva infatti messo su una piantagione illecita che gli agenti della Sezione narcotici della Squadra mobile della Questura dell’Aquila, hanno scoperto. L’uomo, accusato di produzione di sostanze stupefacenti, è stato denunciato in stato di libertà. Gli investigatori hanno rinvenuto nel terreno sette piante di marijuana di cui quattro alte circa 2 metri e altre tre di piccole dimensioni. L’uomo ha ammesso di essere il proprietario delle piantine di canapa che ora, sequestrate, verranno messe a disposizione del competente Ufficio dell’Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) per i successivi esami tecnici (Verifica di quantita’ di T.H.C.) Ma nessuno si sarebbe aspettato che le pecore, abituate a quella pianta dal sapore un po’ particolare, si sarebbero innervosite e avrebbero tentato di mangiare fino all’ultimo le foglie quando gli agenti hanno estirpato gli arbusti!
Pubblicato da tdy22 in agosto 23, 2013
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Nozze al Cubo. Gli aquilani celebreranno le unioni civili nella struttura di Piano
Nozze al Cubo per gli aquilani che, dopo l’annuncio ufficiale avvenuto domenica scorsa, durante il concerto per ricordare la solidarietà fra aquilani e trentini, potranno celebrare le unioni civili nella struttura che, nel 2012, ha inaugurato Napolitano insieme a Roberto Dellai. Il Cubo fu donato dalla città di Trento e costò 7 milioni di euro essendo realizzato tutto in legno trentino. Roberto Benigni presente all’inaugurazione lo definì “giocattolino” e, oggi, con la nuova delibera, diventa Casa Comunale.
Secondo il quotidiano locale Trentino l’annuncio ha fatto alzare qualche sopracciglio a chi della Provincia era presente in sala e specialmente al Presidente Alberto Pacher. Il Cubo rimane tra l’altro inagibile in attesa che si completino alcune opere accessorie. In ultimo, qualche giorno fa, sempre secondo il quotidiano, la Enel avrebbe staccato l’elettricità dopo il mancato pagamento delle bollette da parte del Comune.
L’ennesimo annuncio che non avrà seguito o la ferma volontà di riattivare questo gioiello di architettura?
Pubblicato da tdy22 in agosto 12, 2013
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Scossa di terremoto nella notte in Ciociaria
Scossa di terremoto, nella notte, al confine tra Lazio e Abruzzo, tra le province di Frosinone e L’Aquila. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) si è verificata alle ore 3:46 con magnitudo 2.4 a una profondità di 19.5 km. L’epicentro è stato localizzato tra i comuni di Alvito, Gallinaro, Picinisco, San Donato Val di Comino e Settefrati (FR) e Opi (AQ).
Pubblicato da tdy22 in agosto 5, 2013
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Lievi scosse di terremoto in Ciociaria
Due lievi scosse di terremoto sono state registrate al confine tra Lazio e Abruzzo, tra le province di Frosinone e L’Aquila. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), una prima scossa si è verificata alle ore 4:24 con magnitudo 2.3 a una profondità di 18.2 km ed epicentro in Ciociaria. Il secondo sisma, di magnitudo 2, è stato registatrato alle 6:04 con ipocentro a 14.8 km di profondità e epicentro in Ciociaria, tra i comuni di Gallinaro, Picinisco, San Donato Val di Comino e Settefrati (FR) e Opi, Pescasseroli, Villetta Barrea (AQ).
Pubblicato da tdy22 in agosto 3, 2013
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Terremoto tra Rieti e L’Aquila.
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 è stata registrata alle 23:57 di sabato tra Lazio ed Abruzzo, al confine nord tra la provincia di Rieti e quella dell’Aquila. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 6,6 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni reatini di Amatrice e Cittareale e di quello aquilano di Montereale. Non si registrano danni a persone o cose.
Pubblicato da tdy22 in luglio 6, 2013
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Domani l’inaugurazione della piazza dedicata a Marco Simoncelli
Ci saranno anche i genitori di Marco Simoncelli domani a Fonte Cerreto, alla base della Funivia del Gran Sasso d’Italia, per l’intitolazione del piazzale al pilota scomparso. Ma arrivernno anche il pilota del Team Gresini Lorenzo Baldassarri e Corrado Tuzi e ci si aspetta una forte presenza di motociclisti provenienti da tutte le parti d’Italia. La cerimonia inizierà alle 12. E se Mattia Pasini e il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, quest’ultimo impegnato a Prato, mancheranno, sarà comunque rappresentata l’Amministrazione comunale. Manuel Poggiali, due volte Campione del Mondo 125/250, ha fatto sentire la sua vicinanza in Facebook, postando un video sul gruppo dedicato all’evento. Il presidente Massimiliano Mari Fiamma, presidente del motoclub Motociclisti Aquilani, ha reso noto che il gruppo “è già al lavoro per la sistemazione logistica del piazzale coadiuvato dal Gruppo Alpini della Protezione Civile di Paganica e dai Vigili Urbani che coordineranno la viabilità. Le insegne stradali con le indicazioni del piazzale sono già visibili da mercoledì scorso, la stele donata dal motoclub Motociclisti Aquilani e dedicata a tutti i motociclisti scomparsi sara’ issata domani mattina e i volontari sono già pronti per il supporto operativo.” E conclude: “Tutto sembra pronto per l’evento che renderà L’Aquila, città già nota per la sua forte vocazione motociclistica, uno dei posti più rappresentativi del circuito delle due ruote.” Così come Sic lo è stato per le due ruote italiane.
Pubblicato da tdy22 in giugno 21, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/21/domani-linaugurazione-della-piazza-dedicata-a-marco-simoncelli/
Terremoto nella notte in provincia di Perugia
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato, poco prima delle 2 di questa notte, una live scossa di terremoto di magnitudo 2.1 in Umbria, nel sud della provincia di Perugia. Secondo i rilevamenti, il sisma ha avuto ipocentro a 6,7 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Giano dell’Umbria e Massa Martana. Non sono stati registrati danni a persone o cose.
Pubblicato da tdy22 in giugno 7, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/07/terremoto-nella-notte-in-provincia-di-perugia/
L’Italia che trema: terremoti in Umbria, Abruzzo e Sicilia
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato, nella notte, due scosse di terremoto avvenute tra l’Umbria e l’Abruzzo. Il primo sisma, di magnitudo 2 sulla scala Richter, si è verificato alle 3.46 sui monti reatini tra Rieti e L’Aquila con ipocentro a 12.3 chilometri. La seconda, registrata alle 4.20 tra Orvieto e Spoleto, ha avuto una magnitudo 2.4 con profondità a 9.4. Successivamente, altre due scosse sono state segnalate sul Gran Sasso e a Lipari, isola dell’arcipelago delle Eolie. Nessuno degli eventi ha fatto segnalare danni a persone o cose.
Pubblicato da tdy22 in giugno 4, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/04/litalia-che-trema-terremoti-in-umbria-abruzzo-e-sicilia/
L’Aquilano trema ancora
L’Istittuo nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato, nella notte, una scossa di magnitudo 2.4 nel distretto del Gran Sasso, in provincia de L’Aquila. Il sisma ha avuto ipocentro a 9,9 chilometri di profondità mentre i comuni interessati, che si trovano entro i 10 km dall’esl’epicentro, sono Arete, Campotosto, Capitignano e Pizzoli. Al momento, non sono arrivate segnalazioni danni a persone o cose.
Pubblicato da tdy22 in giugno 2, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/02/laquilano-trema-ancora/
Terremoti in Puglia, Umbria e Abruzzo!
Sono diverse le scosse che hanno colpito la nostra penisola nelle ultime ore. Nella giornata di venerdì 31 maggio si sono registrate 5 scosse di magnitudo superiore a 2.0 della scala Richter. Si è iniziato con la lieve scossa delle ore 00:19 nelle Murge, magnitudo 2.2 della scala Richter, ad una profondità di 19.8 km dell’ipocentro. Solo 10 minuti più tardi, alle ore 00:29, vi è stato un sisma in Umbria nel distretto della Valle del Topino, a nord di Spoleto, con magnitudo 2.2 ad una profondità di 6.4 km dell’ipocentro. Erano invece le ore 09:34 quando a tremare è stato il Sannio investito da una scossa di magnitudo 2.3 della scala Richter ad una profondità di 22.6 km dell’ipocentro. A seguire, alle ore 10:54, evento registrato nel distretto del Pollino con magnitudo 2.3 e profondità dell’ipocentro pari a 10.1 km. Infine ultima scossa over 2.0 registrata in Abruzzo, nel distretto Aquilano, di magnitudo 2.3 ed ipocentro con profondità 10.3 km. Pur trattandosi di scosse lievi, che non provocano danni e che difficilmente sono avvertite dalla popolazione, è interessante seguire il susseguirsi delle scosse sul nostro territorio anche al fine di redigere una corretta archiviazione che può essere utile nel caso di scosse di maggior entità e per capire quali sono le placche in movimento in Italia.
Pubblicato da tdy22 in giugno 1, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/01/terremoti-in-puglia-umbria-e-abruzzo/
Poesie e racconti: i colori della fantasia
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