La casa infestata nello Spezzino: il violino che si anima e suona da solo

violino-laspezia-tuttacronacaMusica di violino che riempie una casa abbandonata. E urla che non sembrano umane. Secondo svariati testitomoni è questo quello che si sente in un paesino in provincia di La Spezia, Scogna Sottana, dove si trova una casa infestata. La leggende vuole che nell’abitazione vivesse un taciturno, giovane musicista che trascorreva le sue giornate esclusivamente suonando. All’improvviso, il giovane scomparve: nessuno lo vide più camminare per quelle stanze e quando dei vicini, insospettiti, varcarono la soglia, trovarono solo il suo violino su una mensola della casa, chiuso ermeticamente nella sua custodia. Proprio da questo particolare inizia il mistero. Ancora, leggenda vuole che di notte il violino esca dalla custodia e suoni le stesse arie suonate dal musicista. Altre persone raccontano di luci che si accendono e spengono dove le musiche si fanno sentire più forte o più piano. La casa è rimasta inabitata dopo la sparizione e presunta morte del giovane violinista.

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Oltre 80 km contromano in autostrada: terrore nella notte

autostrada-contromano-tuttacronacaE’ riuscito a percorrere oltre ottanta chilometri contromano in autostrada prima che la polizia, sotto la pioggia battente, fosse in grado di fermarlo. Un cittadino dominicano, afflitto da pesanti disturbi psichici e che abita a Genova con la madre e un fratello, è entrato in A12 imboccando in contromano il casello di Genova-Sestri aeroporto ma è stato bloccato dalla polizia stradale solo a Brugnato, nello spezzino, ottanta chilometri più a ponente. Per fermarlo, si sono rese necessarie due auto della polizia e due tir messi di traverso sulla carreggiata. L’uomo, spiega Repubblica, ha evitato due blocchi stradali della Polstrada e sfiorato decine di macchine che gli venivano contro e, per bloccarlo, una pattuglia ha sbandato ed è finita contro il guard rail. “E’ stato un miracolo se non ci sono dei feriti”, hanno ripetuto gli agenti fradici a causa della pioggia. “Non era né drogato né ubriaco”, spiegano alla Stradale. “Un certificato medico in macchina spiegava che è un malato grave”. L’uomo, al quale è stata ritirata la patente, è stato ricoverato in ospedale. Ora rischia una denuncia ed una pesantissima sanzione amministrativa. Spiegano gli agenti: “E’ entrato in autostrada intorno alle 3 di notte e subito abbiamo iniziato l’inseguimento”. Una folle corsa, l’auto in contromano spinta a tutta velocità, e la macchina della polizia, che correva parallela sulla corsia opposta. Il primo posto di blocco è stato predisposto a Genova Est, qualche chilometro più avanti, ma l’auto in contromano l’ha evitato e ha proseguito. Secondo posto di blocco a Sestri Levante, 50 chilometri più avanti, ma anche questa volta la macchina in fuga non ha rallentato. “Di certo l’automobilista era cosciente di percorrere l’autostrada in contromano – spiegano i poliziotti – perchè di macchine ne ha incrociato molte ed è stato un miracolo che non c’è finito contro.” L’automobilista ha fatto un tentativo per giustificarsi con gli agenti: “Volevo andare a Milano per prendere un aereo e tornare a Santo Domingo dove c’è mio padre. Portatemi là, non portatemi in ospedale”, ha implorato.

Addio Rombo: l’ultimo saluto al pilota morto al Sic Day

romboni-funerali-tuttacronacaSabato scorso, durante il Sic Day, in un tragico incidente in pista ha perso la vita il pilota Doriano Romboni, di cui oggi si sono tenuti i funerali in provincia di La Spezia, a Ceparana. Oltre 2mila persone si sono riunite per un ultimo saluto e tra questi i vecchi rivali, gli amici e chi non gli ha mai fatto mancare il supporto dagli spalti. C’è stato anche chi, all’arrivo del carro funebre davanti alla chiesa, ha fatto rombare la moto in suo onore. Tra chi l’ha voluto accompagnare in quest’ultimo viaggio, Max Biaggi, che su Twitter ha scritto: “Oggi ti abbiamo onorato caro Doriano. Ti ho toccato un’ultima volta”. Presente anche Loris Capirossi, che non è riuscito a trattenre le lacrime e che era arrivato questa mattina a Follo per la camera ardente. “Doriano è stato un rivale, ma soprattutto un amico sincero – ha affermato commosso -. Quante sportellate che ci siamo dati, lui si arrabbiava, ma alla fine ci si capiva”.  E ancora per dire addio a Rombo sono arrivati Marco Lucchinelli, Ezio Gianola e Alessandro Gramigni, che a stento sono riusciti a trattenere le lacrime quando hanno visto la storica Honda del team Hb, quella degli anni d’oro della 250, posizionata assieme alla tuta e al casco di Rombo nell’androne del Comune dov’era allestita la camera ardente. C’erano anche Loris Reggiani e Andrea Dovizioso. “Una delle persone più vere che abbia conosciuto nell’ambiente delle corse, e che lascia un vuoto grande”, afferma il primo. “Persona emotiva e sanguigna, ma tanto buona. Ero a Latina sabato, ci tenevo a essere qua” afferma invece il pilota Ducati.  Fuori dalla chiesa, nel piazzale addobbato con striscioni, c’è anche Paolo Simoncelli, padre di Marco, scomparso nel 2011. “Le parole sono superflue. È il destino, non c’è nulla da fare. Ognuno ha il suo percorso e quando arriva, arriva”. Anche Paolo Sesti, presidente della Federazione, è arrivato in Liguria: “Non mancheremo di aiutare la famiglia di Doriano – spiega – che era un grande uomo che stava dando tanto a questo mondo”.

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Tesoro Inca sequestrato a La Spezia: stava per partire per Miami

vasi-tuttacronacaE’ il quotidiano La Nazione a rivelare che a La Spezia, in un container, è stato rinvenuto un tesoro Inca destinato a Miami. Una volta scoperto, tale tesoro composto da da 70 tra anfore, statuette e piccoli manufatti di età precolombiana, è stato sequestrato dagli agenti della dogana e della Guardia di Finanza. Il tutto era custodito da un imprenditore siciliano, denunciato con la moglie e un’altra persona, sono stati sequestrati. Per il pm Tiziana Lottini si tratta di contrabbando e ricettazione.

Dai fanghi nucleari alle tombe imbottite, ecco le ecomafie

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Forse è solo la punta dell’iceberg ed è questo che toglie il fiato nel  verbale desecretato di Carmine Schiavone. In quelle pagine ci sono le attività illecite che hanno portato a uccidere molti cittadini ignari di ciò che veniva nascosto nelle loro terre.  “Dalla Germania arrivavano camion che trasportavano fanghi nuclerari”, dice Schiavone. Ma non solo. “Vi erano fusti che contenevano tuolene, ovvero rifiuti provenienti da fabbriche della zona di Arezzo: si trattava di residui di pitture”. I camion “venivano anche da Massa Carrara, da Genova, da La Spezia, da Milano”. I fornitori erano del nord, di solito della Lombardia, imprenditori vestiti di tutto punto, come dice Schiavone  “So che a Milano c’erano delle grosse società che raccoglievan rifiuti, anche dall’estero, rifiuti che poi venivano smaltiti al Sud”.

Come racconta il Sole 24 Ore: Tutto finiva nelle viscere della terra. Per nascondere i rifiuti, i “tecnici” del clan scavavano da un minimo di “un metro e mezzo” a un massimo di “30-40 metri”, utilizzando anche le vasche ittiche e i laghi. Era un sistema che conveniva a tutti, pure alle discariche autorizzate che se ne servivano senza troppi scrupoli. Affidare i rifiuti ai camorristi consentiva agli imprenditori (apparentemente) puliti di guadagnare due volte: incassando dalle Amministrazioni comunali più di quanto pagato alla cosca e allungando la vita delle discariche autorizzate che si riempivano a un ritmo assolutamente inferiore rispetto a quello che sarebbe stato logico attendersi. D’altronde, i costi di questo genere di operazioni erano tutt’altro che proibitivi: i titolari delle ditte “pagavano 500mila lire a fusto” alla camorra a fronte dei “2 milioni e mezzo” che sarebbero stati necessari.

 

Marinaio accusato di violenza su minore

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In occasione della Festa della Marineria, conclusasi domenica scorsa a La Spezia, un marinaio della Marina militare di 34 anni di stanza su una delle Tall Ship avrebbe conosciuto in una birreria una ragazza 17enne e, secondo il racconto della giovane, avrebbe abusato di lei. La ragazza ha raccontato di essere stata aggredita dal marinaio e gli esami ospedalieri confermerebbero la sua versione. Il marinaio interrogato avrebbe ammesso di aver conosciuto la giovane, ma ha negato la violenza.

 

Sparatoria a La Spezia: carabinieri uccidono un 57enne

sparatoria-livorno-tuttacronacaStando a quanto ha riferito il Comando provinciale dei carabinieri di Livorno, che ha fornito la ricostruzione della morte di un 57enne a La Spezia, in Liguria, l’uomo si era recato davanti l’abitazione dell’ex moglie dove ha aperto il fuoco con una rivoltella. La donna ha chiamato il 112 e sul posto sono giunte delle pattuglie contro le quali l’uomo ha cominciato a sparare. I carabinieri hanno risposto al fuoco, uccidendolo.

Non si ferma al semaforo rosso: è colpa del Viagra!

semaforo-rosso-viagra-tuttacronacaI giornali locali riportano l’originale giustificazione di un automobilista pizzicato a transitare con il semaforo rosso: colpa del Viagra. Un 50enne della Val di Magra, nei giorni scorsi, si è infatti recato al tribunale di Sarzana, presentandosi davanti al Giudice di Pace, per farsi togliere una decina di multe elevate dalla polizia municipale di Lerici per aver “bucato” il semaforo situato lungo la provinciale.  Secondo la versione dello spezino, la ‘pillola blu’ gli aveva provocato uno stato confusionale tale da non consentirgli di distinguere i colori. Anche la sua difesa ha puntato sull’improvviso attacco daltonico raggiungendo, almeno in parte, l’obiettivo: ha ottenuto uno sconto sul salatissimo conteggio che la polizia municipale di Lerici gli ha inviato, ma non ha potuto salvare i punti sulla patente.  Le contravvenzioni erano tutte e dieci del valore di 170 euro, sono rimaste, ma ha pagato solo mille euro in tutto.

Bimba di 3 anni violentata: si sospetta di un 15enne

bimba-violentata-tuttacronacaLa procura presso il Tribunale dei Minori di Genova sta coordinando le indagini della polizia di La Spezia al fine di scoprire la verità su un’orribile vicenda. Una bimba di 3 anni, straniera ma residente in Italia, è stata ricoverata all’ospedale Sant’Andrea di La Spezia dopo essere stata vittima di violenza sessuale. Il principale sospettato dell’atroce azione è un ragazzino di appena 15 anni, amico di famiglia e connazionale, al quale la madre della piccola l’aveva affidata. La donna ha raccontato alla polizia che, dopo essersi intrattenuta con la madre del 15enne è rientrata a casa e qui ha trovato la bimba in lacrime. La squadra mobile della questura della Spezia sta lavorando incessantemente per trovare riscontri a questa testimonianza.

Sospesi sulle onde: tra l’isola Palmaria e Punta San Pietro a Porto Venere

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Ci si prova, ma difficilmente ci si riesce ad attraversare i 130 metri di fettuccia stesa sul mare tra l’isola Palmaria e Punta San Pietro a Porto Venere, sull’estrema riviera ligure di ponente. Si chiama slacklining: è un esercizio di equilibrio che per certi versi assomiglia all’arte del funambolismo, ma prevede di camminare su una fettuccia piatta di poliestere anziché su un cavo o su una corda. Inoltre nello slacklining non è previsto l’uso del bilanciere.

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Il maltempo flagella la Liguria, due persone “intrappolate” nel fiume

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Il maltempo era stato previsto ma nessuno poteva immaginare che le conseguenze delle perturbazioni fossero così devastanti. Nel capoluogo ligure due persone sono  rimaste a lungo “intrappolate” nella notte nel greto del Polcevera a causa dell’improvvisa “piena” del torrente: i due si sono rifugiati sopra un pilone della ferrovia all’altezza di Rivarolo sino a quando vigili del Fuoco e sommozzatori sono intervenuti per salvarli.

Alla Spezia, invece, le forti piogge hanno provocato allagamenti e cadute di alberi: in particolare, il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea è stato temporaneamente evacuato perché invaso dall’acqua per qualche ora.

Cadavere in mare recuperato in Liguria

1laspezia-cadavere-tuttacronacaUna vedetta della capitaneria di porto di Santa Margherita ha recuperato un cadavere in mare tra Deiva Marina (La Spezia) e Moneglia (Genova). Al momento non si conosce in quali condizioni sia il cadavere nè se si tratti di un uomo o una donna. E’ il secondo intervento di recupero in due giorni, dopo che ieri a Camogli una donna ha perso la vita in acqua dopo essere stata travolta da un’imbarcazione.

Erano appena scaduti i domiciliari: “ora posso picchiarti quando e come voglio”

stalker-domiciliari-tuttacronacaNon è rimasto libero a lungo uno stalker 25enne al quale erano scaduti gli arresti domiciliari. Il fatto è avvenuto a La Spezia, con il giovane che si è recato a casa della ex dichiarandole “ora posso picchiarti quando e come voglio”. La 20enne, che veniva molestata dal giovane da oltre un anno, ha subito avvertito i carabinieri e sporgendo anche una nuova denuncia per la minaccia. Così, i militari su mandato del gip hanno nuovamente arrestato il ragazzo.

Corpo di una ragazza rinvenuto in un dirupo. Giallo nello spezzino

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E’ stato ritrovato in un dirupo a Montemarcello,  frazione del comune ligure di Ameglia, nella val di Magra in provincia di La Spezia, il corpo di una ragazza di cui ancora non sono state rese note le generalità. L’allarme è scattato in tarda sera e sul luogo, nella zona nei pressi dell’orto botanico sono intervenuti il 118 di La Spezia, due squadre del Soccorso Alpino e i Vigili del fuoco. Dalle prime indiscrezioni sembra che la ragazza, che risiede in zona, si trovasse in compagnia del fidanzato. Le indagini sono aperte e non si esclude al momento nessuna ipotesi.

Aggiornamento 15 Luglio 2013, ore 12.00:

Si chiamava N. A., la donna di 32 anni che è precipitata nel dirupo dove poi è stata ritrovata priva di vita. Sarebbe stato lo stesso fidanzato a chiamare i soccorsi dopo la tragedia.

Primi sgomberi in Lunigiana dopo il terremoto di venerdì

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Sono state firmate, dal sindaco di Fivizzano Paolo Grassi, le prime ordinanze di sgombero delle abitazioni lesionate dalla scossa di terremoto di magnitudo 5.2 di venerdì 21 giugno. Secondo quanto appreso, tra Casola e Fivizzano sono otto le famiglie fatte evacuare dalle proprie abitazioni a seguito dei primi controlli dei vigili del fuoco. Ha spiegato Grassi: “Ma i controlli dei nostri tecnici inizieranno solo stamani e proseguiranno”.

L’Italia che trema: terremoto in Lunigiana e in Umbria

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Continua a tremare la Lunigiana, epicentro due giorni fa di un forte sisma di magnitudo 5.2. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato una lieve scossa di magnitudo 2 con epicentro in prossimità dei comuni massesi di Casola in Lunigiana e Fivizzano e di quelli lucchesi di Giuncugnano e Minucciano. Ieri sera nella zona erano state registrate altre tre scosse, tra le quali, tra le 23 e la mezzanotte, una di 2.2 e un’altra di 2.7 gradi sulla scala Richter.
In Umbria, teatro di uno sciame sismico dal 20 aprile scorso, è stata invece rilevata una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 con ipocentro a 7,9 km di profondità ed epicentro in prossimita’ dei comuni di Gubbio e Pietralunga. Raggiungono così quota 77 le scosse di terremoto di magnitudo uguale o superiore a 2 registrate nella zona dall’inizio dello sciame sismico. L’ultima era stata registrata due giorni fa, con magnitudo 2.2.

Terremoto in Lunigiana: 10 scosse nella notte

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10 scosse de terremoto sono state registrate nella notte nella zona della Lunigiana, in Toscana. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha rilevato la scossa più intensa, di magnitudo 3.4, alle 3:56 mentre le altre nove non hanno avuto magnitudo non superiore a 2.6. Proprio la paura per nuovi, forti eventi, ha spinto molti abitanti dei comuni di Fivizzano e Casola a trascorrere la notte lontano dalle proprie abitazioni, chi presentandosi nelle scuole aperte dal comune dove sono arrivate le brandine inviate dalla Protezione civile della Regione Toscana, chi dormendo nella propria auto.  Franco Gabrielli, Capo dipartimento della Protezione civile, arriverà in zona in mattinata, insieme al sottosegretario ai Lavori Pubblici, Erasmo D’Angelis. Dopo un sopralluogo, incontrerà i sindaci e i responsabili della Protezione civile per mettere a punto il piano degli interventi necessari soprattutto per assicurare a quanti hanno avuto le case lesionate verifiche veloci.

Sisma in Lunigiana: si allestisce una tendopoli

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La Regione Toscana ha deciso di allestire una tendopoli a Casola, uno dei comuni colpiti dalla scossa di terremoto di magnitudo 5.2 verificatasi in Lunigiana alla quale hanno fatto seguito altre 20 di assestamento. La tendopoli sarà a disposizione di chiunque non voglia o non possa dormire in casa, sarà allestita una tendopoli per chi non voglia o possa dormire in casa. I tecnici stanno valutando la necessità di allestire una tendopoli anche a Monzone di Fivizzano, altro borgo danneggiato dal sisma.

A seguito del sisma a Equi Terme, in Lunigiana, una frana ha isolato l’abitato, mentre a La Spezia alcune fabbriche sono state evacuate. Intanto è stata sospesa, per la verifica di eventuali danni, la circolazione ferroviaria sulla linea Aulla-Lucca, la cosiddetta Garfagnana, e sulla linea convenzionale tra Bologna e Piacenza.

Terremoto di magnitudo 5.2: trema tutto il Centro-Nord! Danni e un ferito

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Alle 12.33, una forte e prolungata scossa di terremoto è stata avvertita nel Nord Italia. Si è trattato di una scossa di magnitudo 5.2 registrata dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia tra Lucca, Massa Carrara e La Spezia con epicentro a 2 km circa da Fivizzano (Ms), in Toscana e con profondità 5.1 km. Percepiti tremori dalla Liguria alla Toscana e al Veneto, con segnalazioni da Firenze fino a Padova, e in particolare in Emilia, teatro di un grave sciame sismico nel maggio 2012. In questa zona sono arrivate molte telefonate ai centralini dei Vigili del Fuoco e le persone sono uscite da uffici e abitazioni. E se a Bologna il sisma è stato avvertito distintamente, a Milano lo è stato nei piani alti. A Reggio Emilia il ministro Idem stava parlando, il discorso è stato interrotto e l’edificio evacuato.

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Secondo l’Ingv, dopo sei minuti si è verificato un secondo movimento tellurico con epicentro sempre in Lunigiana, a una profondità di 9.7 km, ha avuto una magnitudo 3.1. Alle 13.21 la terza scossa, la cui magnitudo è stata di 2.2 e una profondità di 8,7 km. Secondo le prime indicazioni giunte alla sala operativa della protezione civile della provincia di Massa Carrara, si segnalano crolli in Lunigiana, a Fivizzano e Casole. Sarebbero rimaste danneggiate alcune abitazioni con la caduta di tetti. Una persona sarebbe rimasta ferita in località Postella. “Nessun problema nei musei del Polo fiorentino”, secondo quanto si legge sulla pagina Facebook dell’ente. Dalle riprese effettuate dalle telecamere a circuito chiuso di un negozio di Lucca, si vede l’inizio del sisma durato quasi un minuto.

Accoltellata per strada dal compagno: in ospedale una 28enne di Sestri Levante

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Non sono ancora state rese note le generalità della donna italiana di 28 anni che, a Sestri Levante, è stata accoltellata più volte dal suo compagno, un nordafricano 34enne. La vittima è stata poi trovata, agonizzante, nei pressi della stazione, dov’è stata soccorsa dai militi della Croce Verde di Sestri ed ora è ricoverata, in codice rosso, nell’ospedale del luogo. Ancora una violenza su una donna dunque, ancora un “amore” che si trasforma in violenza. Per questo atto, il suo carnefice è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.

Maxi blitz contro la cocaina a La Spezia! Coinvolto anche un poliziotto

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Caso Calevo, 4 arresti. Capodanno di lavoro per gli inquirenti

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Un nonno e un nipote hanno rapito Calevi

Il nonno era un cliente della ditta.

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Ritrovato! Andrea Calevo l’imprenditore sequestrato il 17 dicembre.

Nello scantinato dell’abitazione di uno dei sospettati.

IMPRENDITORE RAPITO: PROCURATORE, NON SAPPIAMO SE SIA VIVO

“Taglia” sui rapitori di Calevo, si tassano gli imprenditori in zona

Gli imprenditori spezzini sono disposti a pagare chiunque abbia informazioni su Andrea Calevo. Intanto la polizia indaga e fa trapelare un certo ottimismo per una buona risoluzione del rapimento.

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Sequestro Calevo: Perquisizioni in Campi Rom e abitazioni pregiudicati.

FAMIGLIA RAPITO ALL'ANSA, CHIEDIAMO NOTIZIE SU SALUTE

Tempesta di halloween – La liguria combatte contro una “mostruosa” paura per le frane

In Liguria si trema fino a domani per le piogge e per le  frane. La Protezione civile che ha disposto la proroga dello stato di allerta con punte massime di precipitazioni nella notte. La nuova disposizione si è resa necessaria per scongiurare il pericolo frane a seguito della saturazione dei versanti. Una cinquantina di persone sono state evacuate questa mattina a Borghetto Vara, uno dei borghi colpiti più dello Spezzino dall’alluvione del 25 ottobre.

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